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Giovanni Chiaramonte – Jerusalem. Figure della promessa.
Giovanni Chiaramonte guarda la città di Gerusalemme dall’obiettivo della sua macchina fotografica. Ne derivano straordinarie fotografie dall’insolito formato quadrato, generato dal negativo 6×6 al quale l’artista attribuisce un valore simbolico, suggerito dall’equilibrio tra terra e cielo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Al Museo Diocesano di Milano si terrà il nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea, dedicato alla fotografia di Giovanni Chiaramonte, in collaborazione con ULTREYA e Libreria Editrice Vaticana.
Inaugurazione lunedì 16 marzo, ore 18.00, ingresso libero
L’esposizione, presenta 36 fotografie dell’artista realizzate nel 1988.
Giovanni Chiaramonte guarda la città di Gerusalemme dall’obiettivo della sua macchina fotografica. Ne derivano straordinarie fotografie dall’insolito formato quadrato, generato dal negativo 6x6 al quale l’artista attribuisce un valore simbolico, suggerito dall’equilibrio tra terra e cielo, in cui tutti gli elementi trovano la giusta collocazione.
Già fin dalle prime ricerche sul paesaggio, l'opera di Chiaramonte si estende in immagini di intensa forza narrativa, valorizzate in mostra da brevi interventi poetici di Umberto Fiori.
Il tema dell’immagine si configura così come un piano sequenza affidato al visitatore e alla sua capacità meditativa.
Nel ciclo di scatti dedicati alla cittò di Gerusalemme, esposti al Diocesano, si evidenzia la specificità dello sguardo dell’artista nella scelta paziente dell’immagine, che evita l’ovvio, il banale, il luogo turistico nell’attesa che la scena si componga spontaneamente, come un piano-sequenza che altri devono costruire.
Così nascono, come ha sottolineato A.C. Quintavalle (Ritorno a Jerusalem, 2014) immagini che ripropongono una memoria diversa della città: “Chiaramonte ha deciso di riflettere, e riflettere è la parola giusta, sugli spazi della memoria, ha deciso di costruire, di Gerusalemme, una memoria diversa, ha inventata una città”.
In mostra gli scatti di Chiaramonte sono puntualmente accompagnati da brevi componimenti di Umberto Fiori che, ispirate dalle immagini, ne amplificano l’aspetto poetico invitando alla riflessione.
Il ciclo Jerusalem è stato esposto a Venezia presso la Galleria IKONA Gallery nel 2014 in occasione dell’inizio delle celebrazioni del 500° anniversario del Ghetto di Venezia, poi a Marsiglia presso l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della la Giornata della Memoria nel 2015.
Accompagna la mostra un volume con introduzione di Giovanni Chiaramonte e versi di Umberto Fiori, edito dalla Libreria Editrice Vaticana nel dicembre 2014.
Durante il periodo espositivo è previsto un ciclo di incontri d’approfondimento (ingresso di cortesia suggerito a 5 euro):
Percorsi dell’Occidente
Martedì 21 aprile, ore 20.30 con Umberto Fiori, Poeta
Giovedì 30 aprile, ore 20.30 con Silvano Petrosino, Filosofo
Martedì 12 maggio, ore 20.30 con Antonio Sichera, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Catania
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. Ha esposto più volte alla Biennale di Venezia, Triennale di Milano e in importanti sedi italiane ed estere, pubblicando numerose monografie. Ha fondato e diretto collane di fotografia per importanti editori italiani.
Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in filosofia. Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo degli Stormy Six come cantante e autore; ha collaborato con compositori, artisti (tra i quali Giovanni Chiaramonte) e con Studio Azzurro. E’ autore di saggi e interventi critici in tema di musica, letteratura, poesia. Lo scorso anno è stata pubblicata la sua raccolta di poesie, dal 1984 al 2014, negli Oscar Mondadori.
Inaugurazione lunedì 16 marzo, ore 18.00, ingresso libero
L’esposizione, presenta 36 fotografie dell’artista realizzate nel 1988.
Giovanni Chiaramonte guarda la città di Gerusalemme dall’obiettivo della sua macchina fotografica. Ne derivano straordinarie fotografie dall’insolito formato quadrato, generato dal negativo 6x6 al quale l’artista attribuisce un valore simbolico, suggerito dall’equilibrio tra terra e cielo, in cui tutti gli elementi trovano la giusta collocazione.
Già fin dalle prime ricerche sul paesaggio, l'opera di Chiaramonte si estende in immagini di intensa forza narrativa, valorizzate in mostra da brevi interventi poetici di Umberto Fiori.
Il tema dell’immagine si configura così come un piano sequenza affidato al visitatore e alla sua capacità meditativa.
Nel ciclo di scatti dedicati alla cittò di Gerusalemme, esposti al Diocesano, si evidenzia la specificità dello sguardo dell’artista nella scelta paziente dell’immagine, che evita l’ovvio, il banale, il luogo turistico nell’attesa che la scena si componga spontaneamente, come un piano-sequenza che altri devono costruire.
Così nascono, come ha sottolineato A.C. Quintavalle (Ritorno a Jerusalem, 2014) immagini che ripropongono una memoria diversa della città: “Chiaramonte ha deciso di riflettere, e riflettere è la parola giusta, sugli spazi della memoria, ha deciso di costruire, di Gerusalemme, una memoria diversa, ha inventata una città”.
In mostra gli scatti di Chiaramonte sono puntualmente accompagnati da brevi componimenti di Umberto Fiori che, ispirate dalle immagini, ne amplificano l’aspetto poetico invitando alla riflessione.
Il ciclo Jerusalem è stato esposto a Venezia presso la Galleria IKONA Gallery nel 2014 in occasione dell’inizio delle celebrazioni del 500° anniversario del Ghetto di Venezia, poi a Marsiglia presso l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della la Giornata della Memoria nel 2015.
Accompagna la mostra un volume con introduzione di Giovanni Chiaramonte e versi di Umberto Fiori, edito dalla Libreria Editrice Vaticana nel dicembre 2014.
Durante il periodo espositivo è previsto un ciclo di incontri d’approfondimento (ingresso di cortesia suggerito a 5 euro):
Percorsi dell’Occidente
Martedì 21 aprile, ore 20.30 con Umberto Fiori, Poeta
Giovedì 30 aprile, ore 20.30 con Silvano Petrosino, Filosofo
Martedì 12 maggio, ore 20.30 con Antonio Sichera, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Catania
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. Ha esposto più volte alla Biennale di Venezia, Triennale di Milano e in importanti sedi italiane ed estere, pubblicando numerose monografie. Ha fondato e diretto collane di fotografia per importanti editori italiani.
Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in filosofia. Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo degli Stormy Six come cantante e autore; ha collaborato con compositori, artisti (tra i quali Giovanni Chiaramonte) e con Studio Azzurro. E’ autore di saggi e interventi critici in tema di musica, letteratura, poesia. Lo scorso anno è stata pubblicata la sua raccolta di poesie, dal 1984 al 2014, negli Oscar Mondadori.
17
marzo 2015
Giovanni Chiaramonte – Jerusalem. Figure della promessa.
Dal 17 marzo al 17 maggio 2015
fotografia
Location
MUSEO DIOCESANO
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Biglietti
intero €8; ridotto €5.
Orario di apertura
Da martedì a domenica: 10- 18
Vernissage
17 Marzo 2015, h 18.00
Autore