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L’ Abito del Male
Per la prima volta nella storia della fondazione, il Centro di cultura La Medusa espone i lavori di sette giovani artisti legati dall’esperienza comune dello studio all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“L’abito del male” è una mostra concepita, costruita, realizzata da sette giovani
artisti, legati dall’esperienza di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
E’ una mostra di immagini palpabili e di materia dove la chiave è la pura ricerca
estetica che, mossa da un fascino e un’attrazione per ciò che comunemente viene
definito “male”, si spinge a cercarne la rappresentazione.
Oggetto di tale ricerca è la forza oscura, negativa con cui l’uomo si è sempre confrontato
per distinguere da ciò che è “bene”, per tracciare il discrimine tra lecito e
illecito e fondare i principi della società e l’educazione del popolo.
Oggi superate, le vecchie concezioni di bene e male, di vizio e virtù, sono mescolate
e rese indistinguibili nel vortice omogeneizzante di una società che si definisce
libera e democratica.
Consapevoli dell’ambiguità della tematica, per un discrimine effettivamente inesistente
e per le molteplici visioni culturali, gli artisti indagano la quotidianità, i
linguaggi, la storia e i miti spaziando dalle rappresentazioni realistiche alle più
simboliche e oniriche, presentando una serie di interpretazioni tematiche realizzate
con le tecniche di pittura, fotografia, incisione, scultura, installazione.
Le loro diverse origini ed esperienze artistiche si traducono in scelte espressive
volte a formare linguaggi personali sul piano delle tecniche, e fortemente autonomi,
critici su quello filosofico, ideologico. Indagano le debolezze dell’uomo e il suo costante, ambiguo rapporto con la realtà,
mettendo in discussione quelle leggi morali e sociali che da sempre, nel bene e
nel male, arginano il suo istinto primordiale, il suo essere natura.
Ma è proprio da qui che si vuole partire, recuperando quella forza primigenia, istintiva
e creatrice, alla base della produzione artistica contemporanea, da quell’impulso
verso la libertà che porta l’artista a confrontarsi con dimensioni ignote e
incomprensibili.
Senza giungere a risposte o a sentenze dogmatiche, i loro lavori testimoniano
un’inesorabile ricerca che, in quanto tale, non si ferma: la mostra ne è soltanto un
momento, uno spazio aperto e condiviso per continuare a interrogarsi.
Silvia Maria Carolo
artisti, legati dall’esperienza di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
E’ una mostra di immagini palpabili e di materia dove la chiave è la pura ricerca
estetica che, mossa da un fascino e un’attrazione per ciò che comunemente viene
definito “male”, si spinge a cercarne la rappresentazione.
Oggetto di tale ricerca è la forza oscura, negativa con cui l’uomo si è sempre confrontato
per distinguere da ciò che è “bene”, per tracciare il discrimine tra lecito e
illecito e fondare i principi della società e l’educazione del popolo.
Oggi superate, le vecchie concezioni di bene e male, di vizio e virtù, sono mescolate
e rese indistinguibili nel vortice omogeneizzante di una società che si definisce
libera e democratica.
Consapevoli dell’ambiguità della tematica, per un discrimine effettivamente inesistente
e per le molteplici visioni culturali, gli artisti indagano la quotidianità, i
linguaggi, la storia e i miti spaziando dalle rappresentazioni realistiche alle più
simboliche e oniriche, presentando una serie di interpretazioni tematiche realizzate
con le tecniche di pittura, fotografia, incisione, scultura, installazione.
Le loro diverse origini ed esperienze artistiche si traducono in scelte espressive
volte a formare linguaggi personali sul piano delle tecniche, e fortemente autonomi,
critici su quello filosofico, ideologico. Indagano le debolezze dell’uomo e il suo costante, ambiguo rapporto con la realtà,
mettendo in discussione quelle leggi morali e sociali che da sempre, nel bene e
nel male, arginano il suo istinto primordiale, il suo essere natura.
Ma è proprio da qui che si vuole partire, recuperando quella forza primigenia, istintiva
e creatrice, alla base della produzione artistica contemporanea, da quell’impulso
verso la libertà che porta l’artista a confrontarsi con dimensioni ignote e
incomprensibili.
Senza giungere a risposte o a sentenze dogmatiche, i loro lavori testimoniano
un’inesorabile ricerca che, in quanto tale, non si ferma: la mostra ne è soltanto un
momento, uno spazio aperto e condiviso per continuare a interrogarsi.
Silvia Maria Carolo
28
febbraio 2015
L’ Abito del Male
Dal 28 febbraio al 15 marzo 2015
arte contemporanea
Location
CENTRO DI CULTURA LA MEDUSA
Este, Via Giuseppe Garibaldi, 23, (Padova)
Este, Via Giuseppe Garibaldi, 23, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17-19
domenica ore 10-13 e 17-19
Vernissage
28 Febbraio 2015, ore 18.00
Autore
Curatore