Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesco Vanzaghi – Good Vibes
mostra personale di Francesco Vanzaghi (Milano, 1979) nella sede di Via Cappello 17 a Mantova. La mostra è realizzata in collaborazione con Galleria Magenta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Arianna Sartori è lieta di presentare la mostra personale di Francesco Vanzaghi (Milano, 1979) nella sede di Via Cappello 17 a Mantova.
La mostra “Good Vibes”, che si inaugurerà Sabato 28 febbraio alle ore 17.30 alla presenza dell’artista è organizzata in collaborazione con la Galleria Magenta (Magenta – MI) e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 12 marzo 2015.
Quindici tele di medie e grandi dimensioni compongono una rappresentazione corale delle “good vibes” (vibra-zioni positive) che l’arte della musica, uno dei temi di ricerca prediletti da Vanzaghi, riesce a creare: atmosfere estatiche, sognanti e a volte sofferte, intensamente ricche di pathos. Vibrazioni che vengono espresse con forza in ogni nota pittorica, attraverso una tecnica precisa e impetuosa al tempo stesso, capace di esplodere nei dettagli cromatici e nelle espressioni dei personaggi rappresentati, imprimendo alla fisicità dei corpi e degli strumenti una tensione e un’energia veementi.
L’indagine meticolosa del dettaglio è per Vanzaghi un espediente stilistico in grado di condurre alla scoperta di nuove luci e forme, vibrazioni pittoriche che, dal particolare, intonano una sintonia d’insieme ardita e au-dace ma mai impenetrabile: a tutti infatti è permesso di entrare nella scena del quadro, di assaporare le molte-plici sensazioni del contesto e di lasciarsi trasportare dal potente impatto della tela.
Dall’America degli Anni Ruggenti alla Francia di Josephine Baker, passando per gli primissimi ombrosi e sug-gestivi club di jazz: Vanzaghi accompagna l’osservatore in un “tour” musicale e pittorico che attraversa i mi-gliori decenni del Novecento e che ricollega molti personaggi divenuti famosi nel cosiddetto “secolo” breve a miti e leggende dell’antichità, quasi fosse consegnato a loro il compito di reinterpretare la modernità.
In questo senso, i titoli delle opere forniscono una nuova chiave di lettura: “Golia”, “Erodiade”, “I satiri”, “Demetra”, “Lete” e via dicendo… La storia ritorna e si ripete nei secoli e nei millenni, acquistando nuovi si-gnificati e un nuovo corso grazie anche all’arte. D’altronde è una storia avvincente e vecchia come il mondo, è un bisogno dell’uomo e dell’artista di ieri, di oggi e di domani.
Francesco Vanzaghi nasce nel 1976 in provincia di Milano.
Si diploma all’Istituto di Grafica Pubblicitaria Galileo Galilei nel 1995 e, successivamente, frequenta la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco, ottenendo segnalazioni di merito da parte dei docenti dei corsi. Nei primi anni Duemila collabora con alcuni progetti editoriali, occupandosi della realizzazione artistica di soggetti decorativi per riviste specializzate. Non abbandona però la pittura, anzi intensifica una ricerca artistica individuale che lo porterà a scegliere questa tecnica come la più congeniale alla sua indole.
Le tematiche pittoriche di Vanzaghi spesso sono riconducibili ai suoi interessi: la musica (in passato è stato anche batterista), il cinema noir e l’espressione corporea nelle sue diverse declinazioni.
Con Galleria Magenta (realtà con cui collabora da diversi anni), sviluppa a fondo il tema della musica jazz e blues, indagando le atmosfere estatiche dell’America degli anni ‘30, ’40 e ‘50, dagli albori del rock’n’roll sino al tramonto della grande Hollywood, periodo per lui di estrema fascinazione.
Vanzaghi, nella sua pratica pittorica, arriva a una composizione finale molto vicina al reale, passando però at-traverso anatomie concettuali, personalizzate e a tratti “inattendibili”.
Principali mostre personali e collettive:
2013 - Sign on Music, Galleria Magenta Spazio7, Magenta (Mi).
2012 - PLURALISMI: un elogio alla diversità, Galleria Magenta, Magenta (Mi).
2011 - Play it again!, Galleria Magenta, Magenta (Mi).
2010 - Unione Artigiani di Milano, mostra personale in occasione dell’inaugurazione della nuova sede, Mila-no.
2010 - È questione di attimi. Solo attimi, Galleria Magenta, Magenta (Mi).
2010 - Unicum, Galleria Magenta di Barzio, Barzio (Lc).
2010 - Arte tra i due millenni, Galleria Magenta di Morimondo, Morimondo (Mi).
2008 - Wanna dance?, Galleria Magenta Nuova Dimensione, Magenta (Mi).
2004 - Visioni Reali, Giardini di Mombello, Limbiate (Mi).
2003 - Percorsi e Radici, Biblioteca di Baggio (Mi).
2002 - Collettiva artistica, Art Factory, Milano.
2001 - Mostra Castello Sforzesco di Milano, collettiva allievi della Scuola d’Arte.
La mostra “Good Vibes”, che si inaugurerà Sabato 28 febbraio alle ore 17.30 alla presenza dell’artista è organizzata in collaborazione con la Galleria Magenta (Magenta – MI) e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 12 marzo 2015.
Quindici tele di medie e grandi dimensioni compongono una rappresentazione corale delle “good vibes” (vibra-zioni positive) che l’arte della musica, uno dei temi di ricerca prediletti da Vanzaghi, riesce a creare: atmosfere estatiche, sognanti e a volte sofferte, intensamente ricche di pathos. Vibrazioni che vengono espresse con forza in ogni nota pittorica, attraverso una tecnica precisa e impetuosa al tempo stesso, capace di esplodere nei dettagli cromatici e nelle espressioni dei personaggi rappresentati, imprimendo alla fisicità dei corpi e degli strumenti una tensione e un’energia veementi.
L’indagine meticolosa del dettaglio è per Vanzaghi un espediente stilistico in grado di condurre alla scoperta di nuove luci e forme, vibrazioni pittoriche che, dal particolare, intonano una sintonia d’insieme ardita e au-dace ma mai impenetrabile: a tutti infatti è permesso di entrare nella scena del quadro, di assaporare le molte-plici sensazioni del contesto e di lasciarsi trasportare dal potente impatto della tela.
Dall’America degli Anni Ruggenti alla Francia di Josephine Baker, passando per gli primissimi ombrosi e sug-gestivi club di jazz: Vanzaghi accompagna l’osservatore in un “tour” musicale e pittorico che attraversa i mi-gliori decenni del Novecento e che ricollega molti personaggi divenuti famosi nel cosiddetto “secolo” breve a miti e leggende dell’antichità, quasi fosse consegnato a loro il compito di reinterpretare la modernità.
In questo senso, i titoli delle opere forniscono una nuova chiave di lettura: “Golia”, “Erodiade”, “I satiri”, “Demetra”, “Lete” e via dicendo… La storia ritorna e si ripete nei secoli e nei millenni, acquistando nuovi si-gnificati e un nuovo corso grazie anche all’arte. D’altronde è una storia avvincente e vecchia come il mondo, è un bisogno dell’uomo e dell’artista di ieri, di oggi e di domani.
Francesco Vanzaghi nasce nel 1976 in provincia di Milano.
Si diploma all’Istituto di Grafica Pubblicitaria Galileo Galilei nel 1995 e, successivamente, frequenta la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco, ottenendo segnalazioni di merito da parte dei docenti dei corsi. Nei primi anni Duemila collabora con alcuni progetti editoriali, occupandosi della realizzazione artistica di soggetti decorativi per riviste specializzate. Non abbandona però la pittura, anzi intensifica una ricerca artistica individuale che lo porterà a scegliere questa tecnica come la più congeniale alla sua indole.
Le tematiche pittoriche di Vanzaghi spesso sono riconducibili ai suoi interessi: la musica (in passato è stato anche batterista), il cinema noir e l’espressione corporea nelle sue diverse declinazioni.
Con Galleria Magenta (realtà con cui collabora da diversi anni), sviluppa a fondo il tema della musica jazz e blues, indagando le atmosfere estatiche dell’America degli anni ‘30, ’40 e ‘50, dagli albori del rock’n’roll sino al tramonto della grande Hollywood, periodo per lui di estrema fascinazione.
Vanzaghi, nella sua pratica pittorica, arriva a una composizione finale molto vicina al reale, passando però at-traverso anatomie concettuali, personalizzate e a tratti “inattendibili”.
Principali mostre personali e collettive:
2013 - Sign on Music, Galleria Magenta Spazio7, Magenta (Mi).
2012 - PLURALISMI: un elogio alla diversità, Galleria Magenta, Magenta (Mi).
2011 - Play it again!, Galleria Magenta, Magenta (Mi).
2010 - Unione Artigiani di Milano, mostra personale in occasione dell’inaugurazione della nuova sede, Mila-no.
2010 - È questione di attimi. Solo attimi, Galleria Magenta, Magenta (Mi).
2010 - Unicum, Galleria Magenta di Barzio, Barzio (Lc).
2010 - Arte tra i due millenni, Galleria Magenta di Morimondo, Morimondo (Mi).
2008 - Wanna dance?, Galleria Magenta Nuova Dimensione, Magenta (Mi).
2004 - Visioni Reali, Giardini di Mombello, Limbiate (Mi).
2003 - Percorsi e Radici, Biblioteca di Baggio (Mi).
2002 - Collettiva artistica, Art Factory, Milano.
2001 - Mostra Castello Sforzesco di Milano, collettiva allievi della Scuola d’Arte.
28
febbraio 2015
Francesco Vanzaghi – Good Vibes
Dal 28 febbraio al 12 marzo 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi.
Vernissage
28 Febbraio 2015, ore 17.30
Autore