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William E. Jones
seconda mostra personale dell’artista americano William E. Jones. Per la mostra in galleria l’artista presenta lavori che trattano di esperimenti psichiatrici segreti condotti su vittime inconsapevoli e finanziati dalla CIA.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Raffaella Cortese è lieta di presentare la seconda mostra personale dell'artista americano William E. Jones.
Per più di vent’anni, William E. Jones ha realizzato film, video, fotografie, stampe e testi che riorganizzano e ricontestualizzano materiali d'archivio di diverso tipo. L’artista fonde ricerca e sperimentazione formale, rivelando la sua passione per i documenti di stato che sublimano le forze politiche in atto e un profondo interesse per storie dimenticate o trascurate, raccontate per immagini, ufficiali e non.
Per la mostra in galleria Jones presenta dei lavori che trattano di esperimenti psichiatrici segreti condotti su vittime inconsapevoli e finanziati dalla CIA. Le opere in mostra, create a partire da materiali storici degli anni ‘60 e '70, risultano particolarmente attuali alla luce delle recenti rivelazioni sulle torture commesse dalla CIA.
Nello spazio di via Stradella 7 sarà proiettato il video inedito Psychic Driving, incentrato su un reportage televisivo di 58 minuti su esperimenti di controllo mentale. L'originale, una registrazione VHS ottenuta dagli Archivi nazionali degli Stati Uniti, è stato ampiamente modificato e riorganizzato per concentrarsi sulle esperienze di una donna, Val Orlikow, che fece causa alla CIA dopo che i dettagli del suo caso furono resi pubblici. Il trattamento cui lei e gli altri pazienti vennero sottoposti, divenne noto dopo che alcuni documenti su un programma del governo degli Stati Uniti, chiamato Project Artichoke o MKUltra, trapelarono alla fine degli anni ‘70.
William E. Jones presenterà anche una installazione realizzata con documenti della CIA desecretati, richiesti ai sensi del Freedom of Information Act (legge sulla libertà d’informazione). Il pubblico ha libero accesso a tali materiali, ma prima che il governo rilasci qualsiasi documento, le informazioni sensibili o segrete sono censurate da funzionari incaricati, oscurate o cancellate a matita, pennarello, talvolta pastello. I documenti utilizzati per l'installazione non sono stati modificati dall'artista, ma solo leggermente ritagliati per renderli conformi a un formato standard A4. Entrati in circolazione, questi documenti sono stati fotocopiati più volte dal governo e sono spesso molto lontani dagli originali: nel processo hanno acquisito interessanti trame visive, e cominciano a somigliare a quadri astratti.
Nel 2013, William E. Jones ha avuto importanti mostre personali presso il Saint Louis Art Museum e il Wexner Center for the Arts, Columbus. Il suo lavoro è stato anche presentato al Museum of Modern Art, New York; Anthology Film Archives, New York; ar/ge kunst Galleria Museo, Bolzano; Tate Modern, Londra, e altri. Mostre collettive recenti includono The Past is Present, Museum of Contemporary Art, Detroit; Les Dérives de l’imaginaire, Palais de Tokyo, Paris; More American Photographs, CCA Wattis Institute for Contemporary Arts, San Francisco, Wexner Center for the Arts, Columbus, e California Museum of Photography, University of California, Riverside; Desire, Bergen Kunstmuseum, Norway; RAY 2012 Fotografieprojekte Frankfurt/RheinMain, Museum für Moderne Kunst, Frankfurt; “Untitled” (Death by Gun), 12th Istanbul Biennial; Time Again, Sculpture Center, New York; e The Spectacular of Vernacular, Walker Art Center, Minneapolis. Ha curato Imitation of Christ all’Hammer Museum, Los Angeles; il libro che accompagna la mostra, edito da MACK, è stato nominato dal Time come uno dei migliori libri fotografici del 2013.
Per ulteriori informazioni contattare Erica Colombo +39 02 2043555 info@galleriaraffaellacortese.com.
Per più di vent’anni, William E. Jones ha realizzato film, video, fotografie, stampe e testi che riorganizzano e ricontestualizzano materiali d'archivio di diverso tipo. L’artista fonde ricerca e sperimentazione formale, rivelando la sua passione per i documenti di stato che sublimano le forze politiche in atto e un profondo interesse per storie dimenticate o trascurate, raccontate per immagini, ufficiali e non.
Per la mostra in galleria Jones presenta dei lavori che trattano di esperimenti psichiatrici segreti condotti su vittime inconsapevoli e finanziati dalla CIA. Le opere in mostra, create a partire da materiali storici degli anni ‘60 e '70, risultano particolarmente attuali alla luce delle recenti rivelazioni sulle torture commesse dalla CIA.
Nello spazio di via Stradella 7 sarà proiettato il video inedito Psychic Driving, incentrato su un reportage televisivo di 58 minuti su esperimenti di controllo mentale. L'originale, una registrazione VHS ottenuta dagli Archivi nazionali degli Stati Uniti, è stato ampiamente modificato e riorganizzato per concentrarsi sulle esperienze di una donna, Val Orlikow, che fece causa alla CIA dopo che i dettagli del suo caso furono resi pubblici. Il trattamento cui lei e gli altri pazienti vennero sottoposti, divenne noto dopo che alcuni documenti su un programma del governo degli Stati Uniti, chiamato Project Artichoke o MKUltra, trapelarono alla fine degli anni ‘70.
William E. Jones presenterà anche una installazione realizzata con documenti della CIA desecretati, richiesti ai sensi del Freedom of Information Act (legge sulla libertà d’informazione). Il pubblico ha libero accesso a tali materiali, ma prima che il governo rilasci qualsiasi documento, le informazioni sensibili o segrete sono censurate da funzionari incaricati, oscurate o cancellate a matita, pennarello, talvolta pastello. I documenti utilizzati per l'installazione non sono stati modificati dall'artista, ma solo leggermente ritagliati per renderli conformi a un formato standard A4. Entrati in circolazione, questi documenti sono stati fotocopiati più volte dal governo e sono spesso molto lontani dagli originali: nel processo hanno acquisito interessanti trame visive, e cominciano a somigliare a quadri astratti.
Nel 2013, William E. Jones ha avuto importanti mostre personali presso il Saint Louis Art Museum e il Wexner Center for the Arts, Columbus. Il suo lavoro è stato anche presentato al Museum of Modern Art, New York; Anthology Film Archives, New York; ar/ge kunst Galleria Museo, Bolzano; Tate Modern, Londra, e altri. Mostre collettive recenti includono The Past is Present, Museum of Contemporary Art, Detroit; Les Dérives de l’imaginaire, Palais de Tokyo, Paris; More American Photographs, CCA Wattis Institute for Contemporary Arts, San Francisco, Wexner Center for the Arts, Columbus, e California Museum of Photography, University of California, Riverside; Desire, Bergen Kunstmuseum, Norway; RAY 2012 Fotografieprojekte Frankfurt/RheinMain, Museum für Moderne Kunst, Frankfurt; “Untitled” (Death by Gun), 12th Istanbul Biennial; Time Again, Sculpture Center, New York; e The Spectacular of Vernacular, Walker Art Center, Minneapolis. Ha curato Imitation of Christ all’Hammer Museum, Los Angeles; il libro che accompagna la mostra, edito da MACK, è stato nominato dal Time come uno dei migliori libri fotografici del 2013.
Per ulteriori informazioni contattare Erica Colombo +39 02 2043555 info@galleriaraffaellacortese.com.
19
febbraio 2015
William E. Jones
Dal 19 febbraio al 14 aprile 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato h. 10.00-13.00 | 15.00-19.30
Vernissage
19 Febbraio 2015, h. 19.00 | 21.00
Autore