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I quattro elementi del mondo. Terra, aria, acqua, fuoco.
la mostra riunisce quaranta dipinti, di cui taluni grandi, che campionano il percorso magistrale di questi singolari e poliedrici artisti italiani, che movimentano nella pittura le vesti della natura del mondo, e capaci di raccontarci l’incessante tempo del mondo e della storia.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “ I quattro elementi del mondo. Terra, Aria, Acqua, Fuoco ”, che rientra in un progetto artistico internazionale, “Perlustrazioni”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per il Circolo della Stampa di Milano, focalizza l’attenzione su taluni artefici della ricerca artistica non solo italiana ma internazionale. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, che firma anche il testo, riunisce quaranta dipinti, di cui taluni grandi, che campionano il percorso magistrale di questi singolari e poliedrici artisti italiani, che movimentano nella pittura le vesti della natura del mondo, e capaci di raccontarci l'incessante tempo del mondo e della storia.
Scrive Carlo Franza: “Rizómata è la parola greca che significa “radici”. La usò il filosofo Empedocle, vissuto a metà del V secolo a. C., per indicare i quattro elementi fondamentali da cui sarebbe costituito l’universo intero: il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra. Rizómata può anche vivere nel costrutto “i quattro elementi del mondo” che è pure il titolo della mostra presso il Circolo della Stampa di Milano, nella quale quattro artisti di chiara fama raccontano il mondo con opere ricolme di dettagli e di meraviglie naturalistiche. Il tema EXPO “Nutrire il mondo” ha fatto emergere quanto importanti siano questi elementi e quanto l'uomo può fare per salvaguardare il mondo intero. Questo "schema" per leggere e interpretare l’Universo ebbe grande fortuna nella cultura greca prima e in tutta la cultura occidentale poi. Ma con una grandi differenze tra gli antichi filosofi greci e i medioevali. "Quando il cardinal Federico Borromeo commissionò a Jan Brueghel il Vecchio i dipinti sui quattro elementi pensava alla Natura come luogo dove era possibile leggere l’impronta del Creatore. Anzi, dalla Creazione era possibile e doveroso risalire al Creatore stesso, secondo quanto afferma san Paolo, all’inizio della lettera ai Romani, dove si legge: 'Dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità'".
I quattro elementi di Brueghel dipinti su rame sono stati creati tra il 1608 e il 1621, appositamente per il cardinale Federico Borromeo, già fondatore della Biblioteca e della Pinacoteca Ambrosiana. Una amicizia di lunga data, iniziata nel 1592 a Roma, legava questi due grandi personaggi, che si rincontrarono a Milano tre anni dopo, prima che Brueghel tornasse definitivamente ad Anversa.
I quattro elementi rimasero in Pinacoteca fino al 1796, quando Napoleone li requisì insieme al Codice Atlantico di Leonardo e al manoscritto appartenuto a Petrarca, con le opere di Virgilio. Non è un caso dunque che, insieme a questi due capolavori assoluti, i francesi si fossero presi anche i quattro preziosi dipinti. Con la caduta di Napoleone si affrontò anche il destino delle opere d’arte trafugate. Canova, emissario italiano, ottenne la restituzione di solamente due dei quattro dipinti: l’allegoria del Fuoco e dell’Acqua, mentre l’Aria e la Terra rimasero a Parigi.
Nell’allegoria del Fuoco, elemento indomabile, un incendio si sviluppa su un monte, mentre una fucina di fabbri forgia armi e armature lucenti, in una sorta di caotico museo, mentre tutto intorno creature demoniache si librano nell’aria.
L’allegoria della Terra sembra invece una sorta di Paradiso terrestre in cui animali di ogni specie e taglia, predatori e vittime, stanno l’uno accanto all’altro, in una vegetazione rigogliosa e fiorita.
L’allegoria dell’Acqua ci mostra invece un paesaggio quasi lacustre, con pesci, crostacei e molluschi, in cui una vecchia divinità è seduta accanto ad un giovane, con conchiglie che sgorgano acque fresche.
L’arcobaleno richiama un mondo primordiale, quasi l’alba della Creazione. L’Aria è l’allegoria che ha in sé il più forte elemento mitologico, con al centro una dea vestita solo da un drappo rosso, circondata da una miriade di volatili e da puttini che giocano con strumenti astronomici.
Gli stessi elementi e le stesse allegorie ci vengono oggi date da quattro artisti contemporanei: Giusi Santoro, Raffaele Scaglione, Francesca Scalisi e Gabriella Ventavoli. Gli occhi degli artisti ci mostrano la natura in tutta la sua bellezza, potenza e perfezione, inalterata o posticcia. La scelta del tema è stata determinata dalla convinzione che la Natura come soggetto rappresenti la mediazione ideale tra il mondo dell’arte e il pubblico spettatore. L’immaginario realistico prodotto dagli artisti contemporanei fornisce una mappa immediatamente riconoscibile del mondo naturale, libero dai cambiamenti della moda o dall’intervento tecnologico dell’uomo. L’evoluzione ha spesso il proprio ritmo lento, ma l’intervento dell’uomo può essere improvviso, radicale, distruttivo e talvolta permanente. Tuttavia la natura può recuperare in modi sorprendenti.
Biografia degli artisti
Giusi Santoro, siciliana, studia al Liceo classico Maurolico di Messina. Poi la facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti di Brera, con Carpi, Cantatore, Manfrini e Purificato. Continua all’Accademia Raffaello di Urbino, nell’arte della litografia e del restauro di reperti archeologici. Si reca in Spagna alla "Escola di Labisbal" (1987). Insegna materie artistiche nelle scuole statali dal 1970 al 1996. La sua attività espositiva inizia negli anni ‘50/60. M. Ghilardi su "La Fiera Letteraria" del 1964:"una pittrice seria in valido sviluppo e tale da costituire una promessa della giovane arte italiana". Soggiorna in Francia, nel 1963 e nel 1964, in Inghilterra e Olanda nel 1965. Espone in mostre personali (Cremona, San Donato, Mantova, Soncino,Vicenza, Milano, Schio, Torino, Savona, Firenze,ecc.) e organizza happening per diffondere l’antica tecnica giapponese della ceramica Raku. Negli anni '90 opera come docente di scultura per il Comune di Milano. Contemporaneamente propone il primo corso di ceramica del Centro Donna di San Donato Milanese, e nel 1998 partecipa alla nascita della civica scuola d' arte "William Ciola", dove ha organizzato corsi di ceramica raku e scultura fino al 2012. Vive a San Donato Milanese, e attualmente è alla guida di allievi per l'approfondimento dell'arte scultorea e della ceramica Raku. Sue opere in collezioni private e pubbliche sia in Italia che all'estero, tra cui: Galleria Torrazzo di Cremona, L’Agrifoglio di Milano, Cascina Roma, Museo di Maccagno, Palazzo Fogazzaro di Schio, Galleria Primo Piano di Vicenza, Comune di San Donato Milanese, Provincia di Milano e privati. Presente su riviste e libri d’arte. Della sua arte hanno scritto Ghilardi, Cara, Eva Tea, Villani, Coccia, Mascherpa, Carlo Franza e altri. Nel 2013 lo Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza la invita con una personale al Plus Florence di Firenze, poi alla rassegna milanese “Nuove costellazioni” e la candida al Premio delle Arti Premio della Cultura XXV edizione al Circolo della Stampa di Milano, dove viene premiata come “Artista dell'Anno” 2013. Nel marzo 2015 è invitata dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015.
Raffaele Scaglione nasce nel 1945, vive e lavora tra Milano e Finale Ligure. Mostre personali in più città italiane. Vince il Premio dei Musei al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel marzo 2015 è invitato dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015. Nell'aprile 2015 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra antologica dal titolo “ Buonasera” a Palazzo Borghese a Firenze nel Progetto “Il museo dei musei”; evento per Expo 2015.
Francesca Scalisi è nata a Salemi nel 1970, ma vive e lavora a Trapani. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte di Trapani. Numerose già le sue presenze in Italia con mostre personali e rassegne di livello come “Gemine muse” e “Stanze monografiche”. Nel 2004 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale al Centrale Ristotheatre di Roma; nel marzo 2010 sempre il Prof. Carlo Franza gli cura a Firenze prima all'Otel Ristotheatre una mostra di 40 carte dal titolo “La linfa imperfetta ”, poi in autunno a Palazzo Borghese un' antologica dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini”. Ed è sempre il Prof. Carlo Franza a candidarla al Premio delle Arti Premio della Cultura del Circolo della Stampa di Milano edizione 2010.Nel 2012 è ancora l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza che la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale dal titolo “azzurre perifrasi” al Plus Berlin di Berlino. Nel marzo 2015 è invitata dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015.
Gabriella Ventavoli, medico psicanalista, scrittrice, poetessa e pittrice. E' nata a Piombino in Toscana, ma vive e lavora a Milano. Opera in pittura dal 1976 con collettive (Pavia, Milano, Chianciano, Venezia, Pisa, Roè Volciano-Brescia, Roma, Verona, ecc.) e personali (Milano, Arezzo, Pavia) in più città italiane, affrontando tematiche sociali e ambientali di grande impegno civile e morale. La sua attività artistica si misura anche all'interno di uno spazio culturale qual'è “La Porta verde” a Milano. Nel maggio 2014 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra personale dal titolo “Elegia del mare” a Milano. Vince il Premio Pittura al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel gennaio 2015, anno dell'Expo da il via alla mostra “L'Ultima Cena” con un grande telero e altre opere a “La Porta Verde” di Milano. Nel marzo 2015 è invitata dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano (Le) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 al 2003 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC(Museo Internazionale Mariano d'Arte Contemporanea) della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001 e il Premio Berlino nel 2013.
Scrive Carlo Franza: “Rizómata è la parola greca che significa “radici”. La usò il filosofo Empedocle, vissuto a metà del V secolo a. C., per indicare i quattro elementi fondamentali da cui sarebbe costituito l’universo intero: il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra. Rizómata può anche vivere nel costrutto “i quattro elementi del mondo” che è pure il titolo della mostra presso il Circolo della Stampa di Milano, nella quale quattro artisti di chiara fama raccontano il mondo con opere ricolme di dettagli e di meraviglie naturalistiche. Il tema EXPO “Nutrire il mondo” ha fatto emergere quanto importanti siano questi elementi e quanto l'uomo può fare per salvaguardare il mondo intero. Questo "schema" per leggere e interpretare l’Universo ebbe grande fortuna nella cultura greca prima e in tutta la cultura occidentale poi. Ma con una grandi differenze tra gli antichi filosofi greci e i medioevali. "Quando il cardinal Federico Borromeo commissionò a Jan Brueghel il Vecchio i dipinti sui quattro elementi pensava alla Natura come luogo dove era possibile leggere l’impronta del Creatore. Anzi, dalla Creazione era possibile e doveroso risalire al Creatore stesso, secondo quanto afferma san Paolo, all’inizio della lettera ai Romani, dove si legge: 'Dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità'".
I quattro elementi di Brueghel dipinti su rame sono stati creati tra il 1608 e il 1621, appositamente per il cardinale Federico Borromeo, già fondatore della Biblioteca e della Pinacoteca Ambrosiana. Una amicizia di lunga data, iniziata nel 1592 a Roma, legava questi due grandi personaggi, che si rincontrarono a Milano tre anni dopo, prima che Brueghel tornasse definitivamente ad Anversa.
I quattro elementi rimasero in Pinacoteca fino al 1796, quando Napoleone li requisì insieme al Codice Atlantico di Leonardo e al manoscritto appartenuto a Petrarca, con le opere di Virgilio. Non è un caso dunque che, insieme a questi due capolavori assoluti, i francesi si fossero presi anche i quattro preziosi dipinti. Con la caduta di Napoleone si affrontò anche il destino delle opere d’arte trafugate. Canova, emissario italiano, ottenne la restituzione di solamente due dei quattro dipinti: l’allegoria del Fuoco e dell’Acqua, mentre l’Aria e la Terra rimasero a Parigi.
Nell’allegoria del Fuoco, elemento indomabile, un incendio si sviluppa su un monte, mentre una fucina di fabbri forgia armi e armature lucenti, in una sorta di caotico museo, mentre tutto intorno creature demoniache si librano nell’aria.
L’allegoria della Terra sembra invece una sorta di Paradiso terrestre in cui animali di ogni specie e taglia, predatori e vittime, stanno l’uno accanto all’altro, in una vegetazione rigogliosa e fiorita.
L’allegoria dell’Acqua ci mostra invece un paesaggio quasi lacustre, con pesci, crostacei e molluschi, in cui una vecchia divinità è seduta accanto ad un giovane, con conchiglie che sgorgano acque fresche.
L’arcobaleno richiama un mondo primordiale, quasi l’alba della Creazione. L’Aria è l’allegoria che ha in sé il più forte elemento mitologico, con al centro una dea vestita solo da un drappo rosso, circondata da una miriade di volatili e da puttini che giocano con strumenti astronomici.
Gli stessi elementi e le stesse allegorie ci vengono oggi date da quattro artisti contemporanei: Giusi Santoro, Raffaele Scaglione, Francesca Scalisi e Gabriella Ventavoli. Gli occhi degli artisti ci mostrano la natura in tutta la sua bellezza, potenza e perfezione, inalterata o posticcia. La scelta del tema è stata determinata dalla convinzione che la Natura come soggetto rappresenti la mediazione ideale tra il mondo dell’arte e il pubblico spettatore. L’immaginario realistico prodotto dagli artisti contemporanei fornisce una mappa immediatamente riconoscibile del mondo naturale, libero dai cambiamenti della moda o dall’intervento tecnologico dell’uomo. L’evoluzione ha spesso il proprio ritmo lento, ma l’intervento dell’uomo può essere improvviso, radicale, distruttivo e talvolta permanente. Tuttavia la natura può recuperare in modi sorprendenti.
Biografia degli artisti
Giusi Santoro, siciliana, studia al Liceo classico Maurolico di Messina. Poi la facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti di Brera, con Carpi, Cantatore, Manfrini e Purificato. Continua all’Accademia Raffaello di Urbino, nell’arte della litografia e del restauro di reperti archeologici. Si reca in Spagna alla "Escola di Labisbal" (1987). Insegna materie artistiche nelle scuole statali dal 1970 al 1996. La sua attività espositiva inizia negli anni ‘50/60. M. Ghilardi su "La Fiera Letteraria" del 1964:"una pittrice seria in valido sviluppo e tale da costituire una promessa della giovane arte italiana". Soggiorna in Francia, nel 1963 e nel 1964, in Inghilterra e Olanda nel 1965. Espone in mostre personali (Cremona, San Donato, Mantova, Soncino,Vicenza, Milano, Schio, Torino, Savona, Firenze,ecc.) e organizza happening per diffondere l’antica tecnica giapponese della ceramica Raku. Negli anni '90 opera come docente di scultura per il Comune di Milano. Contemporaneamente propone il primo corso di ceramica del Centro Donna di San Donato Milanese, e nel 1998 partecipa alla nascita della civica scuola d' arte "William Ciola", dove ha organizzato corsi di ceramica raku e scultura fino al 2012. Vive a San Donato Milanese, e attualmente è alla guida di allievi per l'approfondimento dell'arte scultorea e della ceramica Raku. Sue opere in collezioni private e pubbliche sia in Italia che all'estero, tra cui: Galleria Torrazzo di Cremona, L’Agrifoglio di Milano, Cascina Roma, Museo di Maccagno, Palazzo Fogazzaro di Schio, Galleria Primo Piano di Vicenza, Comune di San Donato Milanese, Provincia di Milano e privati. Presente su riviste e libri d’arte. Della sua arte hanno scritto Ghilardi, Cara, Eva Tea, Villani, Coccia, Mascherpa, Carlo Franza e altri. Nel 2013 lo Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza la invita con una personale al Plus Florence di Firenze, poi alla rassegna milanese “Nuove costellazioni” e la candida al Premio delle Arti Premio della Cultura XXV edizione al Circolo della Stampa di Milano, dove viene premiata come “Artista dell'Anno” 2013. Nel marzo 2015 è invitata dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015.
Raffaele Scaglione nasce nel 1945, vive e lavora tra Milano e Finale Ligure. Mostre personali in più città italiane. Vince il Premio dei Musei al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel marzo 2015 è invitato dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015. Nell'aprile 2015 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra antologica dal titolo “ Buonasera” a Palazzo Borghese a Firenze nel Progetto “Il museo dei musei”; evento per Expo 2015.
Francesca Scalisi è nata a Salemi nel 1970, ma vive e lavora a Trapani. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte di Trapani. Numerose già le sue presenze in Italia con mostre personali e rassegne di livello come “Gemine muse” e “Stanze monografiche”. Nel 2004 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale al Centrale Ristotheatre di Roma; nel marzo 2010 sempre il Prof. Carlo Franza gli cura a Firenze prima all'Otel Ristotheatre una mostra di 40 carte dal titolo “La linfa imperfetta ”, poi in autunno a Palazzo Borghese un' antologica dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini”. Ed è sempre il Prof. Carlo Franza a candidarla al Premio delle Arti Premio della Cultura del Circolo della Stampa di Milano edizione 2010.Nel 2012 è ancora l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza che la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale dal titolo “azzurre perifrasi” al Plus Berlin di Berlino. Nel marzo 2015 è invitata dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015.
Gabriella Ventavoli, medico psicanalista, scrittrice, poetessa e pittrice. E' nata a Piombino in Toscana, ma vive e lavora a Milano. Opera in pittura dal 1976 con collettive (Pavia, Milano, Chianciano, Venezia, Pisa, Roè Volciano-Brescia, Roma, Verona, ecc.) e personali (Milano, Arezzo, Pavia) in più città italiane, affrontando tematiche sociali e ambientali di grande impegno civile e morale. La sua attività artistica si misura anche all'interno di uno spazio culturale qual'è “La Porta verde” a Milano. Nel maggio 2014 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra personale dal titolo “Elegia del mare” a Milano. Vince il Premio Pittura al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel gennaio 2015, anno dell'Expo da il via alla mostra “L'Ultima Cena” con un grande telero e altre opere a “La Porta Verde” di Milano. Nel marzo 2015 è invitata dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano (Le) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 al 2003 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC(Museo Internazionale Mariano d'Arte Contemporanea) della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001 e il Premio Berlino nel 2013.
05
marzo 2015
I quattro elementi del mondo. Terra, aria, acqua, fuoco.
Dal 05 marzo al 10 aprile 2015
arte contemporanea
Location
CIRCOLO DELLA STAMPA – PALAZZO BOCCONI
Milano, Corso Venezia, 48, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 48, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, domenica chiuso.
Vernissage
5 Marzo 2015, ore 18.00
Autore
Curatore