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Chiara Mu – From Here to Eternity
AlbumArte inaugura il secondo appuntamento espositivo nella sua sede romana con un progetto performativo dell’artista Chiara Mu, pensato appositamente per i suoi spazi, in linea con la pratica site-specific dell’artista che da anni esplora luoghi e contesti molteplici…
Comunicato stampa
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AlbumArte inaugura il secondo appuntamento espositivo nella sua nuova sede romana con un progetto performativo dell’artista Chiara Mu dal titolo From Here to Eternity. Pensato appositamente per gli spazi dell’associazione di Via Flaminia, il progetto si pone in linea con la pratica site-specific dell’artista che da anni esplora luoghi e contesti molteplici, al fine di tracciarne ogni storia e diversità secondo la sua personalissima chiave di volta, restituendone una differente possibilità di fruizione estetica.
Da una domanda ricorrente, punto di partenza per il suo lavoro – può uno spazio performare o possiamo noi performare uno spazio? – l’artista, intrecciando un dialogo costante tra architettura e performance, intende offrire gli strumenti estetici per allenare i visitatori a una visione dello spazio di AlbumArte sensiva e poetica. Accompagnando per mano un visitatore alla volta, l’artista invita ad aprire un discorso esperienziale sulla lettura di altri aspetti e altre possibilità del reale. Chiara Mu investiga con queste modalità i processi per cui collettivamente si costruisce un senso di appartenenza identitario a spazi e territori. Tracciando queste pratiche con la raccolta di materiali che riferiscono non solo alla natura ontologica e concettuale dello spazio espositivo ma anche alla sua presenza nel contesto specifico in cui si colloca, ovvero il quartiere Flaminio, attraverso il suo intervento l’artista mira a far «…vivere lo spazio come una propria estensione fisica ed emozionale, riscoprirsi muro, divenire superficie, assorbire ogni rumore di sottofondo come dialogo tra il luogo e la dimensione corporea che lo abita».
Parte delle spese di produzione della mostra verranno sostenute con una campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma internazionale Indiegogo e che mira a proporre – nell'ambito di questa nuova forma di finanziamento dell'arte – un rapporto di scambio diretto tra pratiche performative e "acquisto" delle stesse tramite donazione. Ai sostenitori verrà infatti offerto esclusivamente il tempo dell'artista in una relazione one to one: saranno proposti esercizi di visione nel territorio urbano romano a partire dal quartiere Flaminio, fino a comprendere specifici itinerari più ampi all’interno o fuori la città di Roma. La campagna di Esercizi di Visione, che AlbumArte sosterrà da molteplici punti di vista, si presenta quindi come operazione non soltanto economica ma prettamente concettuale, parte integrante dell’intero progetto artistico.
Inoltre, al fine di promuovere e sostenere la campagna, mercoledì 28 gennaio 2015, sempre negli spazi di AlbumArte, si è svolta una conversazione tra l’artista, la curatrice e alcuni esperti di arte performativa per riflettere sulla paradossalità delle categorie ‘tempo’ e ‘spazio’ quando queste vengono proposte come opere d’arte collezionabili. Consideriamo l’esperienza performativa quale momento non riproducibile e non sottoposto alle leggi di mercato. Ma è proprio così?
Questo il link per partecipare alla campagna di crowdfunding fino al 16 febbraio 2015:
https://www.indiegogo.com/projects/esercizi-di-visione-by-chiara-mu
***
Chiara Mu | Nata a Roma nel 1974. Diplomata nel 2001 in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma ed in Fotografia nel 2002 alla scuola E. Rolli di Roma, ha vissuto a Londra per 10 anni, ove ha conseguito il diploma biennale di Master in Fine Art al Chelsea College of Art and Design. Chiara Mu opera esclusivamente nell'ambito di interventi specifici su luogo e/o situazione, utilizzando installazioni, performance e video come modalità preferenziali di lavoro. Si definisce una ‘time-based artist’ che abita in modo specifico spazi e tematiche, creando strategie relazionali tra luogo, oggetti e presenza del corpo, sua e dei visitatori. Intende intervenire in modo intimo e provocatorio sulla qualità del tempo di fruizione di chi esperisce il lavoro, mettendo in discussione il ruolo stesso del visitatore ed il suo posizionarsi rispetto all’opera. Ha collaborato negli anni con diverse realtà underground e no-profit inglesi ed italiane, tra cui “Cambridge Artworks Gallery” a Cambridge (UK), “Five Years Gallery” e Yinka Shonibare “Guest Projects Space” a Londra e “Condotto C” a Roma. Ha poi collaborato con la Galleria “Edieuropa-Qui Arte Contemporanea” a Roma e “CIAC” Museo di Arte Contemporanea di Genazzano (Roma). Ha prodotto performances site-specific per il Comune di Venezia ed il Comune di Milano ed e’ stata artist resident in Cina (Studio 493 Yunnan), esibendo il suo lavoro a Pechino e a Kunming. È attualmente docente del workshop “Installazioni & Performance. Una pratica site-specific” presso l’Accademia di Belle Arti Di Bologna; inoltre ha condotto lezioni seminariali sul suo lavoro, sulla Performance Art e Installation Art – sia in italiano che in inglese – presso università e accademie tra le quali: Royal College di Londra, Yunnan Art University in Cina, John Cabot University, RUFA, Accademia di Belle Arti di Roma e Università La Bicocca di Milano. Il C.V. completo qui: http://www.chiaramu.com/mu/cv-italiano.html
Da una domanda ricorrente, punto di partenza per il suo lavoro – può uno spazio performare o possiamo noi performare uno spazio? – l’artista, intrecciando un dialogo costante tra architettura e performance, intende offrire gli strumenti estetici per allenare i visitatori a una visione dello spazio di AlbumArte sensiva e poetica. Accompagnando per mano un visitatore alla volta, l’artista invita ad aprire un discorso esperienziale sulla lettura di altri aspetti e altre possibilità del reale. Chiara Mu investiga con queste modalità i processi per cui collettivamente si costruisce un senso di appartenenza identitario a spazi e territori. Tracciando queste pratiche con la raccolta di materiali che riferiscono non solo alla natura ontologica e concettuale dello spazio espositivo ma anche alla sua presenza nel contesto specifico in cui si colloca, ovvero il quartiere Flaminio, attraverso il suo intervento l’artista mira a far «…vivere lo spazio come una propria estensione fisica ed emozionale, riscoprirsi muro, divenire superficie, assorbire ogni rumore di sottofondo come dialogo tra il luogo e la dimensione corporea che lo abita».
Parte delle spese di produzione della mostra verranno sostenute con una campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma internazionale Indiegogo e che mira a proporre – nell'ambito di questa nuova forma di finanziamento dell'arte – un rapporto di scambio diretto tra pratiche performative e "acquisto" delle stesse tramite donazione. Ai sostenitori verrà infatti offerto esclusivamente il tempo dell'artista in una relazione one to one: saranno proposti esercizi di visione nel territorio urbano romano a partire dal quartiere Flaminio, fino a comprendere specifici itinerari più ampi all’interno o fuori la città di Roma. La campagna di Esercizi di Visione, che AlbumArte sosterrà da molteplici punti di vista, si presenta quindi come operazione non soltanto economica ma prettamente concettuale, parte integrante dell’intero progetto artistico.
Inoltre, al fine di promuovere e sostenere la campagna, mercoledì 28 gennaio 2015, sempre negli spazi di AlbumArte, si è svolta una conversazione tra l’artista, la curatrice e alcuni esperti di arte performativa per riflettere sulla paradossalità delle categorie ‘tempo’ e ‘spazio’ quando queste vengono proposte come opere d’arte collezionabili. Consideriamo l’esperienza performativa quale momento non riproducibile e non sottoposto alle leggi di mercato. Ma è proprio così?
Questo il link per partecipare alla campagna di crowdfunding fino al 16 febbraio 2015:
https://www.indiegogo.com/projects/esercizi-di-visione-by-chiara-mu
***
Chiara Mu | Nata a Roma nel 1974. Diplomata nel 2001 in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma ed in Fotografia nel 2002 alla scuola E. Rolli di Roma, ha vissuto a Londra per 10 anni, ove ha conseguito il diploma biennale di Master in Fine Art al Chelsea College of Art and Design. Chiara Mu opera esclusivamente nell'ambito di interventi specifici su luogo e/o situazione, utilizzando installazioni, performance e video come modalità preferenziali di lavoro. Si definisce una ‘time-based artist’ che abita in modo specifico spazi e tematiche, creando strategie relazionali tra luogo, oggetti e presenza del corpo, sua e dei visitatori. Intende intervenire in modo intimo e provocatorio sulla qualità del tempo di fruizione di chi esperisce il lavoro, mettendo in discussione il ruolo stesso del visitatore ed il suo posizionarsi rispetto all’opera. Ha collaborato negli anni con diverse realtà underground e no-profit inglesi ed italiane, tra cui “Cambridge Artworks Gallery” a Cambridge (UK), “Five Years Gallery” e Yinka Shonibare “Guest Projects Space” a Londra e “Condotto C” a Roma. Ha poi collaborato con la Galleria “Edieuropa-Qui Arte Contemporanea” a Roma e “CIAC” Museo di Arte Contemporanea di Genazzano (Roma). Ha prodotto performances site-specific per il Comune di Venezia ed il Comune di Milano ed e’ stata artist resident in Cina (Studio 493 Yunnan), esibendo il suo lavoro a Pechino e a Kunming. È attualmente docente del workshop “Installazioni & Performance. Una pratica site-specific” presso l’Accademia di Belle Arti Di Bologna; inoltre ha condotto lezioni seminariali sul suo lavoro, sulla Performance Art e Installation Art – sia in italiano che in inglese – presso università e accademie tra le quali: Royal College di Londra, Yunnan Art University in Cina, John Cabot University, RUFA, Accademia di Belle Arti di Roma e Università La Bicocca di Milano. Il C.V. completo qui: http://www.chiaramu.com/mu/cv-italiano.html
18
febbraio 2015
Chiara Mu – From Here to Eternity
Dal 18 febbraio al primo aprile 2015
performance - happening
Location
ALBUMARTE
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Orario di apertura
Nei giorni successivi l’opening, la visita avverrà esclusivamente con una persona alla volta, tenendo per mano l'artista, su prenotazione, dal mercoledì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00. Ogni sabato invece la mano dell'artista è offerta a chi prima arriva, senza prenotazione, dalle 11:00 alle 19:00.
Vernissage
18 Febbraio 2015, 18:30
Autore
Curatore