Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Massimiliano Gatti – Lampedusa o dell’esteso deserto
Con la mostra “Lampedusa o dell’esteso deserto” Gatti parla di morte e di risurrezione, riportando agli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Le foto non ritraggono persone, ma oggetti che, persi durante l’approdo, il mare ha raccolto e restituito. Immersi in uno sfondo bianco, pongono interrogativi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro-Raccolta Lercaro durante la kermesse di ArteFiera 2015 dialoga con il panorama artistico contemporaneo ospitando la mostra "Lampedusa o dell’esteso deserto. Fotografie di Massimiliano Gatti", a cura di Andrea Dall'Asta S.I.
Con questo lavoro Gatti parla di morte e di risurrezione, riportandoci agli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Tuttavia le sue foto non ritraggono «persone», quanto piuttosto i loro oggetti personali che, persi durante l’approdo, il mare ha raccolto e restituito. Una teiera, un bicchiere da te, un pezzo di stoffa... Piccoli oggetti che sprigionano un alto valore simbolico in quanto ridanno dignità ai loro possessori. Immersi in uno sfondo bianco, quasi che il giovane artista abbia cercato di mettersi il più possibile da parte, pongono interrogativi sulle persone che non hanno potuto riprenderli con sé. Dove sono? Quale approdo avranno raggiunto? Saranno sopravvissuti?
Con questo lavoro Gatti parla di morte e di risurrezione, riportandoci agli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Tuttavia le sue foto non ritraggono «persone», quanto piuttosto i loro oggetti personali che, persi durante l’approdo, il mare ha raccolto e restituito. Una teiera, un bicchiere da te, un pezzo di stoffa... Piccoli oggetti che sprigionano un alto valore simbolico in quanto ridanno dignità ai loro possessori. Immersi in uno sfondo bianco, quasi che il giovane artista abbia cercato di mettersi il più possibile da parte, pongono interrogativi sulle persone che non hanno potuto riprenderli con sé. Dove sono? Quale approdo avranno raggiunto? Saranno sopravvissuti?
21
gennaio 2015
Massimiliano Gatti – Lampedusa o dell’esteso deserto
Dal 21 gennaio all'otto marzo 2015
fotografia
Location
RACCOLTA LERCARO
Bologna, Via Riva Di Reno, 57, (Bologna)
Bologna, Via Riva Di Reno, 57, (Bologna)
Orario di apertura
Orari di apertura del museo in occasione di ArteFiera:
giovedì 22 gennaio: 10-13;
venerdì 23 gennaio: 10-18.30;
sabato 24 gennaio: 11-24 in occasione di Art City White Night;
domenica 25 gennaio: 11-18.30 -
Orari di apertura dal 29 gennaio:
giovedì e venerdì: 10-13;
sabato e domenica: 11-18.30
Vernissage
21 Gennaio 2015, Ore 18.00
Autore
Curatore