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Flavio de Marco – Marina
Il concetto di paesaggio, nel lavoro di Flavio de Marco, va considerato tenendo conto della sua evoluzione nel pensiero estetico a partire dai secoli a noi più vicini. L’artista pone l’accento sulla nota di “artificialità” che avvolge il paesaggio rispetto al concetto di natura.
Comunicato stampa
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Con “Marina”, la personale che Studio G7 dedica a Flavio de Marco durante la stagione invernale, l'artista continua a confrontarsi con un tema variamente esplorato dalla storia dell'arte, quello del paesaggio.
Il concetto di paesaggio, nel lavoro di Flavio de Marco, va considerato tenendo conto della sua evoluzione nel pensiero estetico a partire dai secoli a noi più vicini. L'artista pone l'accento sulla nota di "artificialità" che avvolge il paesaggio rispetto al concetto di natura. Considerando il paesaggio come prodotto della coscienza percettiva, l'artista lo elabora pensandolo nel suo aspetto di creazione dell'uomo. Tale oggetto di indagine offre inoltre all'artista l'occasione per esaminare il meccanismo di fruizione del reale e del suo significato nell'era attuale in rapporto all'esperienza spaziale dell'individuo, in un'epoca fortemente tecnologizzata e dominata dalla multimedialità.
Flavio de Marco si sofferma sull'alto numero di informazioni pervenute nella nostra coscienza da fonti e canali differenti e sulla loro presenza simultanea, ma frammentata, nel nostro immaginario, a sua volta condizionato da modelli e "cliché" del passato. Il processo di conoscenza, conseguita attraverso l'esperienza visiva, le informazioni orali o scritte, viene presentata oggi dall’artista come un sovrapporsi di finestre che si aprono e si chiudono, e che ci rimandano alla navigazione su Internet, all'utilizzo dei videogame e delle applicazioni digitali.
La frammentazione e l'interruzione sono del resto largamente presenti nei paesaggi di de Marco, il cui linguaggio pittorico, volutamente eclettico, si compone di svariati processi stilistici che si alternano e si sovrappongono. Possiamo osservare spesso sullo stesso supporto infatti pittura gestuale e campitura bidimensionale, acquarello, pastello e collage. Brandelli di paesaggi si giustappongono spesso a raffigurazioni poligonali o "pattern" in cui sono riconoscibili le interfacce grafiche dei sistemi operativi informatici.
“Marina” sviluppa alcuni temi già presenti in “Stella”, la personale che l’artista ha tenuto lo scorso anno presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma. Stella è il nome dell’isola immaginaria pensata da de Marco come un software degli stili della pittura, e che si configura come un montaggio di differenti tipologie di paesaggio, descritte poi nell'omonimo libro pubblicato nel 2013. “Marina” nello specifico presenta un ciclo di nuovi disegni realizzati nel 2013 in varie località del Mediterraneo e una serie di recenti dipinti di piccolo formato.
Flavio De Marco è nato a Lecce nel 1975. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora a Berlino. Tra le sue ultime mostre personali ricordiamo la Künstlerhaus Bethanien di Berlino, la Frankendael Foundation di Amsterdam, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il Pac di Ferrara, l’Estorick Collection of Modern Art e l’Istituto Italiano di Cultura di Londra.
Il concetto di paesaggio, nel lavoro di Flavio de Marco, va considerato tenendo conto della sua evoluzione nel pensiero estetico a partire dai secoli a noi più vicini. L'artista pone l'accento sulla nota di "artificialità" che avvolge il paesaggio rispetto al concetto di natura. Considerando il paesaggio come prodotto della coscienza percettiva, l'artista lo elabora pensandolo nel suo aspetto di creazione dell'uomo. Tale oggetto di indagine offre inoltre all'artista l'occasione per esaminare il meccanismo di fruizione del reale e del suo significato nell'era attuale in rapporto all'esperienza spaziale dell'individuo, in un'epoca fortemente tecnologizzata e dominata dalla multimedialità.
Flavio de Marco si sofferma sull'alto numero di informazioni pervenute nella nostra coscienza da fonti e canali differenti e sulla loro presenza simultanea, ma frammentata, nel nostro immaginario, a sua volta condizionato da modelli e "cliché" del passato. Il processo di conoscenza, conseguita attraverso l'esperienza visiva, le informazioni orali o scritte, viene presentata oggi dall’artista come un sovrapporsi di finestre che si aprono e si chiudono, e che ci rimandano alla navigazione su Internet, all'utilizzo dei videogame e delle applicazioni digitali.
La frammentazione e l'interruzione sono del resto largamente presenti nei paesaggi di de Marco, il cui linguaggio pittorico, volutamente eclettico, si compone di svariati processi stilistici che si alternano e si sovrappongono. Possiamo osservare spesso sullo stesso supporto infatti pittura gestuale e campitura bidimensionale, acquarello, pastello e collage. Brandelli di paesaggi si giustappongono spesso a raffigurazioni poligonali o "pattern" in cui sono riconoscibili le interfacce grafiche dei sistemi operativi informatici.
“Marina” sviluppa alcuni temi già presenti in “Stella”, la personale che l’artista ha tenuto lo scorso anno presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma. Stella è il nome dell’isola immaginaria pensata da de Marco come un software degli stili della pittura, e che si configura come un montaggio di differenti tipologie di paesaggio, descritte poi nell'omonimo libro pubblicato nel 2013. “Marina” nello specifico presenta un ciclo di nuovi disegni realizzati nel 2013 in varie località del Mediterraneo e una serie di recenti dipinti di piccolo formato.
Flavio De Marco è nato a Lecce nel 1975. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora a Berlino. Tra le sue ultime mostre personali ricordiamo la Künstlerhaus Bethanien di Berlino, la Frankendael Foundation di Amsterdam, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il Pac di Ferrara, l’Estorick Collection of Modern Art e l’Istituto Italiano di Cultura di Londra.
17
gennaio 2015
Flavio de Marco – Marina
Dal 17 gennaio al 21 marzo 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO G7
Bologna, Via Val D'aposa, 4a, (Bologna)
Bologna, Via Val D'aposa, 4a, (Bologna)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato 15.30 - 19.30. Mattina, lunedì e festivi per appuntamento.
Vernissage
17 Gennaio 2015, ore 18
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