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Alberto Emiliano Durante – Oplita
si inaugura nello spazio esterno del centro espositivo Plus Arte Puls in Viale Mazzini 1, l’opera “Oplita” di Alberto Emiliano Durante. Si tratta di una scultura in travertino dell’altezza di tre metri installata in maniera permanente sul Lungo Tevere delle Armi.
Comunicato stampa
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L’opera rappresenta un guerriero del mondo greco antico e si ispira pertanto alla storia delle origini di Roma, ai contatti culturali, agli scontri tra i popoli aborigeni del Lazio antico, e i visitatori venuti da terre lontane, come gli Arcadi di Evandro; nell'ambito della tradizione mitologica raccolta e sviluppata da Virgilio.
La scultura intende esprimere i valori e ricordare le conquiste attuate dalle antiche civiltà, così come la fusione culturale e religiosa conosciuta dai diversi popoli, anche come diretta conseguenza delle guerre.
Nel corso dei secoli le tecniche belliche si evolvono dai primi guerrieri arcaici che combattevano singolarmente corpo a corpo agli opliti, che si distinguevano per la loro tecnica e preparazione, combattendo come una singola impenetrabile unità denominata “falange”; questa tecnica permetteva loro di sfidare e vincere eserciti numericamente superiori.
Tante grandi imprese e grandi conquiste da parte degli antichi Greci furono rese possibili proprio dall’invenzione delle falangi di opliti, che rivoluzionarono radicalmente il sistema di combattimento in uso sino ad allora.
L’oplita simboleggia, dunque, la figura del guerriero che, attraverso l’azione, eleva il suo spirito a uno stadio superiore, lasciando un segno indelebile nella storia.
La sua forza si esprime attraverso l'uso della geometria che richiama le forme ieratiche del mondo arcaico e delle grandi civiltà del passato. La scultura prende vita dall'elaborazione degli elementi dell’elmo greco corinzio: la celata, le paragnatidi e il cimiero. Questi elementi chiave si legano tra di loro sviluppandosi ed estendendosi sulla superficie senza interruzione di linee, in una continuità che tende all’infinito.
La simmetria e l’equilibrio conferiscono all’opera un senso di trattenuta potenza.
La scultura intende esprimere i valori e ricordare le conquiste attuate dalle antiche civiltà, così come la fusione culturale e religiosa conosciuta dai diversi popoli, anche come diretta conseguenza delle guerre.
Nel corso dei secoli le tecniche belliche si evolvono dai primi guerrieri arcaici che combattevano singolarmente corpo a corpo agli opliti, che si distinguevano per la loro tecnica e preparazione, combattendo come una singola impenetrabile unità denominata “falange”; questa tecnica permetteva loro di sfidare e vincere eserciti numericamente superiori.
Tante grandi imprese e grandi conquiste da parte degli antichi Greci furono rese possibili proprio dall’invenzione delle falangi di opliti, che rivoluzionarono radicalmente il sistema di combattimento in uso sino ad allora.
L’oplita simboleggia, dunque, la figura del guerriero che, attraverso l’azione, eleva il suo spirito a uno stadio superiore, lasciando un segno indelebile nella storia.
La sua forza si esprime attraverso l'uso della geometria che richiama le forme ieratiche del mondo arcaico e delle grandi civiltà del passato. La scultura prende vita dall'elaborazione degli elementi dell’elmo greco corinzio: la celata, le paragnatidi e il cimiero. Questi elementi chiave si legano tra di loro sviluppandosi ed estendendosi sulla superficie senza interruzione di linee, in una continuità che tende all’infinito.
La simmetria e l’equilibrio conferiscono all’opera un senso di trattenuta potenza.
06
dicembre 2014
Alberto Emiliano Durante – Oplita
06 dicembre 2014
arte contemporanea
Location
PLUS ARTE PULS
Roma, Viale Giuseppe Mazzini, 1, (Roma)
Roma, Viale Giuseppe Mazzini, 1, (Roma)
Vernissage
6 Dicembre 2014, h 18
Autore
Curatore