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Bruno Villani | Gigi d’Eustachio | Giovanni Morra – Forma, luce, creazione
La mostra nasce dal desiderio di far dialogare tre modalità differenti del “fare scultura”, rappresentate da tre artisti diversi, ma accomunati dalla passione per la materia, espressa attraverso molteplici declinazioni della ricerca della luce.
Comunicato stampa
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La ricerca della luce si esprime attraverso diverse modalità. E così, se Bruno Villani ne cerca il riflesso realizzando sculture di bronzo e piperno, nonché gioielli d'argento e diamanti, Gigi d'Eustachio, la ospita dentro le sue delicate lampade di carta, mentre Giovanni Morra, impreziosisce i suoi gruppi scultorei di legno e vetro con i colori iridescenti della ceramica raku.
B. Villani, maestro orafo, scultore e scrittore, alterna la creazione di gioielli alla scultura propriamente detta, con grande abilità tecnica, realizzando opere ispirate alla figura di Don Qhijote de la Mancha, o al mito del filo di Arianna, avvolta nel proprio gomitolo di lana. Espone, inoltre, una teca di gioielli tra cui l'anello “Rain”, in oro bianco e diamanti, splendida rappresentazione della pioggia vista come tanti microcilindri protesi verso la luce, a varie altezze, un oggetto di rara bellezza.
G. D'Eustachio, dal 1993, anno in cui costruì la sua prima lampada, ha ideato e realizzato centinaia di lampade (piantane, applique, da scrivania e da soffitto). E, dopo un ventennio di ricerca, in cui ha sperimentato i materiali più disparati, da qualche anno ha messo a punto una tecnica di costruzione che gli permette di realizzare delle coloratissime e originali lampade di carta, che rappresentano le creature del mare, pesci di diverse razze, cavallucci marini, ma anche anfore sgorganti acqua. Preferisce realizzare pezzi unici, non disdegnando la produzione di piccole serie. Per descrivere il suo lavoro ha coniato il neologismo “artEgiano”, secondo lui la giusta via per definire un lavoro che sta tra l'abilità manuale dell'artigiano e la creatività dell'artista.
G. Morra, scultore autodidatta. Fin da piccolo ha sperimentando svariate tecniche ceramiche, in particolar modo il raku, antica tecnica giapponese utilizzata per gratificare gli elementi fondamentali della terra: l'acqua (rappresentata dal thè); la terra (con l'argilla); il fuoco (utilizzato per cuocere gli oggetti). Integra le sue sculture con l'utilizzo di altri materiali come vetro e legno. In mostra gruppi scultorei come “Esaltazione”, in cui amazzoni montano figure equine, scorte nell'attimo più intenso di una battaglia, o “Presunta fragilità”, in cui tra le altre, colpisce la figura di un uomo ripreso nell'atto di scagliare un sasso.
B. Villani, maestro orafo, scultore e scrittore, alterna la creazione di gioielli alla scultura propriamente detta, con grande abilità tecnica, realizzando opere ispirate alla figura di Don Qhijote de la Mancha, o al mito del filo di Arianna, avvolta nel proprio gomitolo di lana. Espone, inoltre, una teca di gioielli tra cui l'anello “Rain”, in oro bianco e diamanti, splendida rappresentazione della pioggia vista come tanti microcilindri protesi verso la luce, a varie altezze, un oggetto di rara bellezza.
G. D'Eustachio, dal 1993, anno in cui costruì la sua prima lampada, ha ideato e realizzato centinaia di lampade (piantane, applique, da scrivania e da soffitto). E, dopo un ventennio di ricerca, in cui ha sperimentato i materiali più disparati, da qualche anno ha messo a punto una tecnica di costruzione che gli permette di realizzare delle coloratissime e originali lampade di carta, che rappresentano le creature del mare, pesci di diverse razze, cavallucci marini, ma anche anfore sgorganti acqua. Preferisce realizzare pezzi unici, non disdegnando la produzione di piccole serie. Per descrivere il suo lavoro ha coniato il neologismo “artEgiano”, secondo lui la giusta via per definire un lavoro che sta tra l'abilità manuale dell'artigiano e la creatività dell'artista.
G. Morra, scultore autodidatta. Fin da piccolo ha sperimentando svariate tecniche ceramiche, in particolar modo il raku, antica tecnica giapponese utilizzata per gratificare gli elementi fondamentali della terra: l'acqua (rappresentata dal thè); la terra (con l'argilla); il fuoco (utilizzato per cuocere gli oggetti). Integra le sue sculture con l'utilizzo di altri materiali come vetro e legno. In mostra gruppi scultorei come “Esaltazione”, in cui amazzoni montano figure equine, scorte nell'attimo più intenso di una battaglia, o “Presunta fragilità”, in cui tra le altre, colpisce la figura di un uomo ripreso nell'atto di scagliare un sasso.
19
novembre 2014
Bruno Villani | Gigi d’Eustachio | Giovanni Morra – Forma, luce, creazione
Dal 19 novembre al 03 dicembre 2014
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASA DI U
Napoli, Via Consalvo Carelli, 19, (Napoli)
Napoli, Via Consalvo Carelli, 19, (Napoli)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-13.00 / 16.00 - 20.00
Vernissage
19 Novembre 2014, Ore 19.00
Autore
Curatore