Uno spazio storico che ancora oggi continua a proporre artisti portatori di una poetica non allineata. Nello spazio romano si sono avvicendate figure artistiche e intellettuali tra le più importanti del panorama nazionale e internazionale. Dalla mostra sulla pop art americana del 1964, che inaugura il lungo percorso, con Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Jasper Jones, Robert Rauchenberg agli artisti più importanti del Novecento come Dorazio, Toti Scialoja, Gastone Novelli, Alberto Burri, Carlo Carrà, Lucio Fontana, Achille Perilli, Giuseppe Caporossi, Leoncillo, Marino Marini, Jean Debuffet, Hans Richter, Victor Vasarely, Alberto Giacometti, Osvaldo Licini, Renato Mambor, Alberto Savinio, Giorgio De Chirico, Le Corbusier,
Enzo Cucchi, Fausto Melotti, Pablo Picasso.

Da circa 20 anni, Francesca Antonini ha seguito il lavoro della madre concentrandosi su giovani artisti contemporanei, è stata la volta di Gregorio Botta, Alessandra Giovannoni, Antonello Viola, Paolo Picozza, Francesco Bocchini, Gianluigi Toccafondo, Alberto Zamboni, Marco Delogu , Femke Schaap, Gioacchino Pontrelli e i giovanissimi Simone Cametti e Guglielmo Castelli.
In occasione del compleanno della galleria Il segno, quelle stesse mura che, nel corso degli anni, hanno accolto storie e immagini, restituiranno “scritti” i nomi, circa 500, di tutti gli artisti che hanno esposto nel corso di 50 anni.La performance verrà eseguita dagli artisti che oggi collaborano con la galleria e ripresa in un video che sarà proiettato il 29 di ottobre.