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30
luglio 2009
fino al 2.VIII.2009 René & Radka Firenze, Mnaf
toscana
Accade che anche i sogni abbiano le loro ombre, se il diaframma con la realtà è sottile come un velo d'acqua. E i bambini possono essere tristi persino in mezzo ai colori. Si presenta così l'esordio italiano di due artisti amanti...
Coppia nell’arte e nella vita quella di René & Radka (Colonia, 1973 e Praga, 1974; vivono a Parigi), fotografi incontratisi un giorno per caso nella capitale francese e da allora, è trascorso circa un decennio, uniti nella costruzione di un comune universo immaginifico.
Di provenienza pubblicitaria, il duo col tempo ha trovato la forza e la capacità di risolvere le varie committenze in opportunità per nuove sperimentazioni visive, secondo una prassi del resto già nota, che dimostra come arte e mercato siano sovente l’un l’altro necessari. Lungo tale ricerca, elemento a seguire elemento, è venuta delineandosi una cifra stilistica autoriale, fino al culmine-inizio della prima mostra personale a Berlino nel 2006. Anche l’attuale Dreams and Shadows, esposizione di alcune decine di foto estrapolate da lavori diversi, costituisce una tappa altamente significativa: per gli artisti in quanto esordio italiano, per il Mnaf che li ospita in quanto origine del suo aprirsi alla fotografia contemporanea emergente.
Appunto i sogni e le ombre, estremi emotivi attraverso cui l’infanzia percepisce ed elabora il mondo, diventano in René e Radka la chiave d’accesso alla dimensione speciale dei bambini. Non sembri pretestuosa la scelta tematica poiché essa, sebbene vincolata alle esigenze della kid’s fashion, ha certo un significato e una portata più ampi: interrogarsi sulla prima fase del raffronto fra individuo e realtà significa indagare i motivi per cui, da adulti, avvertiamo la necessità di trascendere l’esistenza attraverso processi mentali quali l’immaginazione artistica.
![René & Radka - The swing - 2007 - courtesy Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze](https://www.exibart.com/foto/68689.jpg)
La serie Under Water esprime un forte senso di protezione. Giovani fanciulle dalla pelle diafana come biscuit e con gli occhi chiusi – si badi bene, non immerse nel ma isolate dal liquido – restano in stato catalettico; è il modo di sfuggire per un istante, che forse si vorrebbe eterno, alle difficoltà dell’avvenire. La dimensione temporale atipica dunque raffrena il consumarsi della gioia fanciullesca, ma disperatamente: ogni vitalità è persa, trasferita dai corpi immobili alle cose (le pieghe delle vesti simili a capricci rococò, i fluttui dei capelli che formano ninfee, lo sfolgorare della luce oltre il pelo dell’acqua).
In Come and play with us – come suggeriscono il taglio frontale, l’ambientazione inquieta e i colori acidi – il confronto con il dato reale si fa attualità. In un mondo concreto l’immaginazione non è essenziale, e se proprio deve esserci bisogna che miri a qualcosa: anche un set fotografico, per quanto alternativo, serve primariamente a condurre un messaggio psicologico di tipo consumistico.
![René & Radka - Laura et le coque - 2007 - courtesy Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze](https://www.exibart.com/foto/68688.jpg)
Allora il mostrare bambini perfettamente agghindati ma inspiegabilmente tristi diventa esplicitazione della dicotomia tra noi “grandi”, cervellotici quanto maldestri creatori di sistemi esistenziali, e loro, destinatari futuri ma passivi di tali sistemi. La malinconia caratterizzante ognuno dei volti, sentimento che mai assoceremmo a quell’età, palesa le precoci volontà e dignità di definirsi esseri umani autonomi.
Proprio in tal frangente, combinazione tra resa estetica e riflessione sul mezzo, troviamo la conferma che la fotografia di René e Radka ha una valida matrice autoriale.
Di provenienza pubblicitaria, il duo col tempo ha trovato la forza e la capacità di risolvere le varie committenze in opportunità per nuove sperimentazioni visive, secondo una prassi del resto già nota, che dimostra come arte e mercato siano sovente l’un l’altro necessari. Lungo tale ricerca, elemento a seguire elemento, è venuta delineandosi una cifra stilistica autoriale, fino al culmine-inizio della prima mostra personale a Berlino nel 2006. Anche l’attuale Dreams and Shadows, esposizione di alcune decine di foto estrapolate da lavori diversi, costituisce una tappa altamente significativa: per gli artisti in quanto esordio italiano, per il Mnaf che li ospita in quanto origine del suo aprirsi alla fotografia contemporanea emergente.
Appunto i sogni e le ombre, estremi emotivi attraverso cui l’infanzia percepisce ed elabora il mondo, diventano in René e Radka la chiave d’accesso alla dimensione speciale dei bambini. Non sembri pretestuosa la scelta tematica poiché essa, sebbene vincolata alle esigenze della kid’s fashion, ha certo un significato e una portata più ampi: interrogarsi sulla prima fase del raffronto fra individuo e realtà significa indagare i motivi per cui, da adulti, avvertiamo la necessità di trascendere l’esistenza attraverso processi mentali quali l’immaginazione artistica.
![René & Radka - The swing - 2007 - courtesy Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze](https://www.exibart.com/foto/68689.jpg)
La serie Under Water esprime un forte senso di protezione. Giovani fanciulle dalla pelle diafana come biscuit e con gli occhi chiusi – si badi bene, non immerse nel ma isolate dal liquido – restano in stato catalettico; è il modo di sfuggire per un istante, che forse si vorrebbe eterno, alle difficoltà dell’avvenire. La dimensione temporale atipica dunque raffrena il consumarsi della gioia fanciullesca, ma disperatamente: ogni vitalità è persa, trasferita dai corpi immobili alle cose (le pieghe delle vesti simili a capricci rococò, i fluttui dei capelli che formano ninfee, lo sfolgorare della luce oltre il pelo dell’acqua).
In Come and play with us – come suggeriscono il taglio frontale, l’ambientazione inquieta e i colori acidi – il confronto con il dato reale si fa attualità. In un mondo concreto l’immaginazione non è essenziale, e se proprio deve esserci bisogna che miri a qualcosa: anche un set fotografico, per quanto alternativo, serve primariamente a condurre un messaggio psicologico di tipo consumistico.
![René & Radka - Laura et le coque - 2007 - courtesy Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze](https://www.exibart.com/foto/68688.jpg)
Allora il mostrare bambini perfettamente agghindati ma inspiegabilmente tristi diventa esplicitazione della dicotomia tra noi “grandi”, cervellotici quanto maldestri creatori di sistemi esistenziali, e loro, destinatari futuri ma passivi di tali sistemi. La malinconia caratterizzante ognuno dei volti, sentimento che mai assoceremmo a quell’età, palesa le precoci volontà e dignità di definirsi esseri umani autonomi.
Proprio in tal frangente, combinazione tra resa estetica e riflessione sul mezzo, troviamo la conferma che la fotografia di René e Radka ha una valida matrice autoriale.
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MNAF – Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Piazza Santa Maria Novella, 14 – 50123 Firenze
Orario: da giovedì a martedì ore 10.30-13.30 e 16.00-21
Ingresso: intero € 6; ridotto € 5
Catalogo Fratelli Alinari
Info: tel. +39 055216310; fax +39 0552646990; mnaf@alinari.it; www.alinarifondazione.it
[exibart]