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Daniela Monaci – E tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni
Una serie di nuovi lavori fotografici di Daniela Monaci, che ritragono volti dormienti che evocano con sensibilità poetica la dimensione interiore dietro gli occhi chiusi, accompagnati da versi di Alda Merini e Wisława Szymborska e da immagini che acquistano come nei sogni dimensioni aggiuntive.
Comunicato stampa
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la nube di OOrt
presenta
DANIELA MONACI
“ e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni”
Alda Merini
testo critico di Vittoria Biasi
In questa nuova serie di lavori, Daniela Monaci ritrae volti dormienti, evocando, con sensibilità poetica, la dimensione interiore e psichica che si cela dietro gli occhi chiusi. I suoi ritratti si soffermano su quella sottile e misteriosa soglia in cui il volto si chiude, allontanandosi dal presente reale, per aprirsi allo spazio del sogno, che appare, frammentario e misterioso, accanto ai volti, attraverso una composizione, quasi musicale, di dittici e trittici. Scrive Vittoria Biasi nel testo critico alla mostra:
“Nelle forme del tempo o dello spazio, poste oltre il proprio confine, Daniela Monaci porta la visione di silenziosa armonia, primitivismo poetico del soggetto sognante e del mondo sognato. Le opere narrano una storia che si svolge oltre il sipario, in cui lo sguardo dell’oscurità percepisce un mondo altro vissuto nella luce della distanza. Questa luce ha attraversato l’archivio di esperienze, non solo personali, e scorre tra linee morbide, paesaggi liquidi. I rimandi storici, le considerazioni filosofiche di Shakespeare, i versi di Alda Merini, i racconti di ‘creature’ sognanti, sono nutrimento e conferma poetica sull’esilità del confine individuale. Come Il viaggiatore sopra il mare di nebbia, di C. David Friedrich, osserva l’immensità della natura, che si distende oltre il velo bianco di nubi, con stupore e ammirazione, con atteggiamento interrogativo, sospeso, in attesa del soffio unificante. I paesaggi umani, le vette degli alberi, gli spazi monocromi di Daniela Monaci, sono costellazioni in dialogo tra loro, protetti da un’aura di armonia, in sintonia con il nome del luogo che ospita la mostra. Secondo l’intuizione dell’astronomo Oort, una nube, accogliendo i residui stellari, avvolge l’intero sistema planetario, come la bianca membrana avvolge gli apparati vitali.
…
Il volto dormiente della donna sembra assente, dentro il lievitato pudore delle palpebre socchiuse (A. Merini). I paesaggi si acquietano nei segni del volto, scritture dai bordi consunti in cui la vita ha affondato il velo del senso, che ormai libero, sogna alberi oltre qualunque recinzione. I mondi si riuniscono nell’eroismo del sogno, ardito esploratore del confine, in cui sollecitazioni e annientamento lottano per raggiungere la nube d’aura avvolgente la materia, compagna di vita come l’ombra.”
All’inaugurazione viene presentato un piccolo catalogo, concepito dall’artista, che oltre a riproporre il ritmo delle forme e dei colori delle fotografie in mostra, la accompagna con versi di Alda Merini e Wisława Szymborska.
presenta
DANIELA MONACI
“ e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni”
Alda Merini
testo critico di Vittoria Biasi
In questa nuova serie di lavori, Daniela Monaci ritrae volti dormienti, evocando, con sensibilità poetica, la dimensione interiore e psichica che si cela dietro gli occhi chiusi. I suoi ritratti si soffermano su quella sottile e misteriosa soglia in cui il volto si chiude, allontanandosi dal presente reale, per aprirsi allo spazio del sogno, che appare, frammentario e misterioso, accanto ai volti, attraverso una composizione, quasi musicale, di dittici e trittici. Scrive Vittoria Biasi nel testo critico alla mostra:
“Nelle forme del tempo o dello spazio, poste oltre il proprio confine, Daniela Monaci porta la visione di silenziosa armonia, primitivismo poetico del soggetto sognante e del mondo sognato. Le opere narrano una storia che si svolge oltre il sipario, in cui lo sguardo dell’oscurità percepisce un mondo altro vissuto nella luce della distanza. Questa luce ha attraversato l’archivio di esperienze, non solo personali, e scorre tra linee morbide, paesaggi liquidi. I rimandi storici, le considerazioni filosofiche di Shakespeare, i versi di Alda Merini, i racconti di ‘creature’ sognanti, sono nutrimento e conferma poetica sull’esilità del confine individuale. Come Il viaggiatore sopra il mare di nebbia, di C. David Friedrich, osserva l’immensità della natura, che si distende oltre il velo bianco di nubi, con stupore e ammirazione, con atteggiamento interrogativo, sospeso, in attesa del soffio unificante. I paesaggi umani, le vette degli alberi, gli spazi monocromi di Daniela Monaci, sono costellazioni in dialogo tra loro, protetti da un’aura di armonia, in sintonia con il nome del luogo che ospita la mostra. Secondo l’intuizione dell’astronomo Oort, una nube, accogliendo i residui stellari, avvolge l’intero sistema planetario, come la bianca membrana avvolge gli apparati vitali.
…
Il volto dormiente della donna sembra assente, dentro il lievitato pudore delle palpebre socchiuse (A. Merini). I paesaggi si acquietano nei segni del volto, scritture dai bordi consunti in cui la vita ha affondato il velo del senso, che ormai libero, sogna alberi oltre qualunque recinzione. I mondi si riuniscono nell’eroismo del sogno, ardito esploratore del confine, in cui sollecitazioni e annientamento lottano per raggiungere la nube d’aura avvolgente la materia, compagna di vita come l’ombra.”
All’inaugurazione viene presentato un piccolo catalogo, concepito dall’artista, che oltre a riproporre il ritmo delle forme e dei colori delle fotografie in mostra, la accompagna con versi di Alda Merini e Wisława Szymborska.
03
ottobre 2014
Daniela Monaci – E tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni
Dal 03 al 27 ottobre 2014
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
LA NUBE DI OORT
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 17.30-19.30
e per appuntamento +39 3383387824
Vernissage
3 Ottobre 2014, 18.30
Autore
Curatore