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Miguel Berrocal – Collezione Lorenzelli
Dall’8 al 26 settembre 2014 la Fondazione Peano a Cuneo, fedele alla propria missione di istituzione promotrice della scultura, presenta una mostra dedicata al grande artista spagnolo Miguel Berrocal, con opere della Collezione Lorenzelli già in mostra presso la Lorenzelli Arte a Milano ed appartenenti alla collezione della famiglia dei noti galleristi.
Comunicato stampa
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Dall’8 al 26 settembre 2014 la Fondazione Peano a Cuneo, fedele alla propria missione di istituzione promotrice della scultura, presenta una mostra dedicata al grande artista spagnolo Miguel Berrocal, con opere della Collezione Lorenzelli già in mostra presso la Lorenzelli Arte a Milano ed appartenenti alla collezione della famiglia dei noti galleristi.
Caratteristica distintiva del lavoro di Miguel Berrocal è il concetto di ripetizione e moltiplicazione, a partire da un prototipo iniziale, e l’idea di scomposizione di un’opera in numerose parti, ciascuna delle quali deve potersi incastrare perfettamente con le altre nella realizzazione di un più ampio progetto complessivo.
A partire da una tecnica eccelsa e dalla profonda conoscenza dei materiali, il lavoro di Berrocal rappresenta una combinazione fra arte e scienza. Per Berrocal scolpire – che si tratti di bronzo, marmo, legno o kevlar - non è solo un problema di tecnica e disegno. Si tratta di trovare un linguaggio fisico e simbolico, un linguaggio concettuale che trascende il limite del visibile, passando dagli occhi alla mente. La scultura di Berrocal non intende infatti rappresentare le cose, ma la loro natura profonda, la loro anima.
Riconosciuto fin da subito come uno dei più grandi scultori – artigiani del ferro – spagnoli, Berrocal è stato invitato a partecipare a tre edizioni della Biennale di Venezia e le sue opere monumentali sono esposte in numerose istituzioni e città del mondo. Noto in Italia anche in virtù della sua lunga permanenza nella città di Verona dove ha vissuto per circa quant’anni, all’artista è inoltre dedicata la Fundación Escultor Berrocal para las Artes (www.berrocal.net), con sede a Villanueva de Algaidas, Málaga, voluta dagli eredi di Berrocal a completamento del progetto pensato dall’artista ma mai portato a termine a causa della sua scomparsa. La Fundación è partner di questa iniziativa che suggella la collaborazione tra le due fondazioni nata nel 2012 e voluta fortemente da Cristina Berrocal Sajonia Coburgo e da Attilia Peano, scomparsa nel 2013, a cui viene dedicata questa rassegna.
Miguel Berrocal è un artista che si caratterizza per l’idea di “multiplo” e di “scomposizione dello spazio”. La sua produzione è stata influenzata dall’insegnamento dello scultore Angel Ferrant che lo aveva avvicinato alla dimensione ludica della scultura così come all’interesse per gli oggetti incontrati casualmente in relazione alla possibilità di smontarli e rimontarli diversamente, dando loro una nuova veste di opera tridimensionale e dalla propria formazione matematico-architettonica data dagli studi alla Escuela Superior de Arquitectura presso la Facultad de Ciencias Exactas di Madrid.
Miguel Berrocal è stato un formidabile artigiano ma anche un eccellente tecnico che conosceva perfettamente i materiali e le tecniche di fusione. Berrocal ha abbandonato in parte il concetto di scultura intesa come rappresentazione attraverso masse e volumi per interessarsi al concetto di vuoto e spazio interno che lo hanno portato a decomporre lo spazio, a frammentare l’opera in parti diverse che, a loro volta, mettono in discussione il concetto di integrità e unicità dell’opera stessa.
Le opere di Berrocal sono sculture che lo spettatore può toccare, smontare e ricomporre in modo diverso, aspetto che ha portato spesso a parlare di Berrocal come “l’artista dei puzzle”.
Miguel Ortiz Berrocal (1933-2006)
Nato nel 1933 a Villanueva de Algaidas, Málaga, ha iniziato la sua formazione accademica presso la Facoltà di Scienze Esatte di Madrid, studiando matematica nei primi due anni necessari per l'ammissione alla Scuola di Architettura. Nel frattempo ha frequentato la Scuola di Arti e Mestieri, sotto la guida di Ángel Ferrant e successivamente del ceramista Pierre Canivet a Parigi. Sin dalla gioventù si è interessato a un sistema di scultura che si scompone, trasforma e ricompone, modalità che ha poi caratterizzato la sua produzione artistica nel corso degli anni. Così, lo stesso tema, si ripete in una dimensione differente, in combinazione con nuovi elementi disposti in modo diverso. A partire dal 1952, con la sua prima galleria, Miguel Berrocal ha esposto in tutto il mondo e il suo lavoro è oggi presente in importanti musei e istituzioni europee e americane, che hanno consacrato Berrocal come uno tra i più grandi e significativi artisti del nostro tempo. Dopo aver vissuto e lavorato in Italia a Negrar, Verona, per un lungo periodo a partire dal 1964, nel 2005 Berrocal decide di tornare in Andalusia per aprire un nuovo studio nella sua città natale di Villanueva de Algaidas. Ad Antequera, Málaga, è scomparso il 31 maggio 2006, in piena attività creativa.
La Fondazione Peano
Costituita nel 1993 con lo scopo di promuovere la scultura e il suo inserimento nell’ambiente naturale urbano, tra i suoi progetti, la Fondazione Peano indice annualmente il Concorso Internazionale “Scultura da vivere”, rivolto agli studenti delle Accademie di Belle Arti. L’opera del vincitore, selezionato da un’apposita giuria di artisti e critici d’arte, viene di volta in volta destinata a diversi spazi verdi della città di Cuneo.
Negli anni la Fondazione ha inoltre realizzato mostre collettive e personali, sia all’interno della sala espositiva sia nel giardino museale, con una particolare attenzione alla produzione scultorea di artisti presenti in provincia e nella regione, a conferma del suo ruolo di stimolo nel panorama locale e regionale e, allo stesso tempo, con una visione internazionale.
Caratteristica distintiva del lavoro di Miguel Berrocal è il concetto di ripetizione e moltiplicazione, a partire da un prototipo iniziale, e l’idea di scomposizione di un’opera in numerose parti, ciascuna delle quali deve potersi incastrare perfettamente con le altre nella realizzazione di un più ampio progetto complessivo.
A partire da una tecnica eccelsa e dalla profonda conoscenza dei materiali, il lavoro di Berrocal rappresenta una combinazione fra arte e scienza. Per Berrocal scolpire – che si tratti di bronzo, marmo, legno o kevlar - non è solo un problema di tecnica e disegno. Si tratta di trovare un linguaggio fisico e simbolico, un linguaggio concettuale che trascende il limite del visibile, passando dagli occhi alla mente. La scultura di Berrocal non intende infatti rappresentare le cose, ma la loro natura profonda, la loro anima.
Riconosciuto fin da subito come uno dei più grandi scultori – artigiani del ferro – spagnoli, Berrocal è stato invitato a partecipare a tre edizioni della Biennale di Venezia e le sue opere monumentali sono esposte in numerose istituzioni e città del mondo. Noto in Italia anche in virtù della sua lunga permanenza nella città di Verona dove ha vissuto per circa quant’anni, all’artista è inoltre dedicata la Fundación Escultor Berrocal para las Artes (www.berrocal.net), con sede a Villanueva de Algaidas, Málaga, voluta dagli eredi di Berrocal a completamento del progetto pensato dall’artista ma mai portato a termine a causa della sua scomparsa. La Fundación è partner di questa iniziativa che suggella la collaborazione tra le due fondazioni nata nel 2012 e voluta fortemente da Cristina Berrocal Sajonia Coburgo e da Attilia Peano, scomparsa nel 2013, a cui viene dedicata questa rassegna.
Miguel Berrocal è un artista che si caratterizza per l’idea di “multiplo” e di “scomposizione dello spazio”. La sua produzione è stata influenzata dall’insegnamento dello scultore Angel Ferrant che lo aveva avvicinato alla dimensione ludica della scultura così come all’interesse per gli oggetti incontrati casualmente in relazione alla possibilità di smontarli e rimontarli diversamente, dando loro una nuova veste di opera tridimensionale e dalla propria formazione matematico-architettonica data dagli studi alla Escuela Superior de Arquitectura presso la Facultad de Ciencias Exactas di Madrid.
Miguel Berrocal è stato un formidabile artigiano ma anche un eccellente tecnico che conosceva perfettamente i materiali e le tecniche di fusione. Berrocal ha abbandonato in parte il concetto di scultura intesa come rappresentazione attraverso masse e volumi per interessarsi al concetto di vuoto e spazio interno che lo hanno portato a decomporre lo spazio, a frammentare l’opera in parti diverse che, a loro volta, mettono in discussione il concetto di integrità e unicità dell’opera stessa.
Le opere di Berrocal sono sculture che lo spettatore può toccare, smontare e ricomporre in modo diverso, aspetto che ha portato spesso a parlare di Berrocal come “l’artista dei puzzle”.
Miguel Ortiz Berrocal (1933-2006)
Nato nel 1933 a Villanueva de Algaidas, Málaga, ha iniziato la sua formazione accademica presso la Facoltà di Scienze Esatte di Madrid, studiando matematica nei primi due anni necessari per l'ammissione alla Scuola di Architettura. Nel frattempo ha frequentato la Scuola di Arti e Mestieri, sotto la guida di Ángel Ferrant e successivamente del ceramista Pierre Canivet a Parigi. Sin dalla gioventù si è interessato a un sistema di scultura che si scompone, trasforma e ricompone, modalità che ha poi caratterizzato la sua produzione artistica nel corso degli anni. Così, lo stesso tema, si ripete in una dimensione differente, in combinazione con nuovi elementi disposti in modo diverso. A partire dal 1952, con la sua prima galleria, Miguel Berrocal ha esposto in tutto il mondo e il suo lavoro è oggi presente in importanti musei e istituzioni europee e americane, che hanno consacrato Berrocal come uno tra i più grandi e significativi artisti del nostro tempo. Dopo aver vissuto e lavorato in Italia a Negrar, Verona, per un lungo periodo a partire dal 1964, nel 2005 Berrocal decide di tornare in Andalusia per aprire un nuovo studio nella sua città natale di Villanueva de Algaidas. Ad Antequera, Málaga, è scomparso il 31 maggio 2006, in piena attività creativa.
La Fondazione Peano
Costituita nel 1993 con lo scopo di promuovere la scultura e il suo inserimento nell’ambiente naturale urbano, tra i suoi progetti, la Fondazione Peano indice annualmente il Concorso Internazionale “Scultura da vivere”, rivolto agli studenti delle Accademie di Belle Arti. L’opera del vincitore, selezionato da un’apposita giuria di artisti e critici d’arte, viene di volta in volta destinata a diversi spazi verdi della città di Cuneo.
Negli anni la Fondazione ha inoltre realizzato mostre collettive e personali, sia all’interno della sala espositiva sia nel giardino museale, con una particolare attenzione alla produzione scultorea di artisti presenti in provincia e nella regione, a conferma del suo ruolo di stimolo nel panorama locale e regionale e, allo stesso tempo, con una visione internazionale.
06
settembre 2014
Miguel Berrocal – Collezione Lorenzelli
Dal 06 al 26 settembre 2014
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PEANO
Cuneo, Corso Francia, 47, (Cuneo)
Cuneo, Corso Francia, 47, (Cuneo)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica ore 16-19 dal 6 al 28 settembre 2014
Vernissage
6 Settembre 2014, h 17.30
Autore