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Tra parola e immagine. Verbovisualità La Collezione Anna Spagna Bellora
La mostra “Tra parola e immagine” verte su un nucleo di lavori della collezione privata di Anna Spagna Bellora. Gli artisti presentati operano intorno ad una dimensione dell’arte che ha per oggetto il rapporto fra immagine, testo e media. Una riflessione che continua a riproporsi oggi, soprattutto per quanto riguarda l’antropologia dell’immagine in rapporto alla scrittura, alla verbalità e alla parola. Particolare attenzione viene rivolta ai lavori degli anni Sessanta–Settanta, che rappresentano l’origine storica di questa tendenza dell’arte, di cui la collezione Spagna Bellora custodisce opere di grande rilevanza.
Comunicato stampa
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La mostra “Tra parola e immagine” verte su un nucleo di lavori della collezione privata di Anna Spagna Bellora.
Gli artisti presentati operano intorno ad una dimensione dell’arte che ha per oggetto il rapporto fra immagine, testo e media. Una riflessione che continua a riproporsi oggi, soprattutto per quanto riguarda l’antropologia dell’immagine in rapporto alla scrittura, alla verbalità e alla parola. Particolare attenzione viene rivolta ai lavori degli anni Sessanta–Settanta, che rappresentano l’origine storica di questa tendenza dell’arte, di cui la collezione Spagna Bellora custodisce opere di grande rilevanza.
Dalle presenze della “Poesia Visiva” italiana e internazionale l’esposizione si allarga a testimoniare gli sviluppi ulteriori di un atteggiamento creativo dai molteplici risvolti. La mostra, voluta da Anna Spagna a Siracusa in ragione delle sue origine siciliane, costituisce una ulteriore presentazione delle relazioni tra parola e immagine all’interno di una collezione che deriva dall’attività di Gianfranco Bellora, che con lo Studio Santandrea e con il Centro Culturale d’Arte Bellora tra gli anni Sessanta e Ottanta ha dedicato numerose iniziative espositive a questi autori e a questo contesto. Opere della collezione e materiali dell’archivio sono infatti stati recentemente donati ed esposti al MART di Rovereto e al Museo del Novecento di Milano.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Mimesis, che documenta l’evento espositivo, attraverso la pubblicazione delle opere e con i testi di Francesco Tedeschi e Daniela Vasta, oltre ad essere arricchito da interventi di numerosi degli artisti in mostra e di una conversazione di Tiziana Zanchi con Anna Spagna.
Dal testo di Francesco Tedeschi: ‐ “La contemporanea espansione dei territori dell’arte visiva e dei processi di comunicazione ha portato negli anni Sessanta‐Settanta all’elaborazione di nuove forme di relazione non solo fra parola e immagine, ma fra l’intervento fisico e la mediazione mentale, fra azione e memoria. Quello della “verbovisualità” è perciò un terreno di riferimento che qui vale a tracciare il profilo complessivo di una “poetica” collezionistica, a partire da un nucleo di opere principalmente riguardanti i protagonisti delle ricerche attorno alle diverse forme di “Poesia Visiva” e di fusione fra parola e segno, che si spinge al di là delle connotazioni storiografiche sulle polarità dei gruppi o delle connotazioni territoriali e offre uno sguardo non secondario alle ipotesi di elaborazione formale e concettuale di tale incontro.”
Gli artisti presentati operano intorno ad una dimensione dell’arte che ha per oggetto il rapporto fra immagine, testo e media. Una riflessione che continua a riproporsi oggi, soprattutto per quanto riguarda l’antropologia dell’immagine in rapporto alla scrittura, alla verbalità e alla parola. Particolare attenzione viene rivolta ai lavori degli anni Sessanta–Settanta, che rappresentano l’origine storica di questa tendenza dell’arte, di cui la collezione Spagna Bellora custodisce opere di grande rilevanza.
Dalle presenze della “Poesia Visiva” italiana e internazionale l’esposizione si allarga a testimoniare gli sviluppi ulteriori di un atteggiamento creativo dai molteplici risvolti. La mostra, voluta da Anna Spagna a Siracusa in ragione delle sue origine siciliane, costituisce una ulteriore presentazione delle relazioni tra parola e immagine all’interno di una collezione che deriva dall’attività di Gianfranco Bellora, che con lo Studio Santandrea e con il Centro Culturale d’Arte Bellora tra gli anni Sessanta e Ottanta ha dedicato numerose iniziative espositive a questi autori e a questo contesto. Opere della collezione e materiali dell’archivio sono infatti stati recentemente donati ed esposti al MART di Rovereto e al Museo del Novecento di Milano.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Mimesis, che documenta l’evento espositivo, attraverso la pubblicazione delle opere e con i testi di Francesco Tedeschi e Daniela Vasta, oltre ad essere arricchito da interventi di numerosi degli artisti in mostra e di una conversazione di Tiziana Zanchi con Anna Spagna.
Dal testo di Francesco Tedeschi: ‐ “La contemporanea espansione dei territori dell’arte visiva e dei processi di comunicazione ha portato negli anni Sessanta‐Settanta all’elaborazione di nuove forme di relazione non solo fra parola e immagine, ma fra l’intervento fisico e la mediazione mentale, fra azione e memoria. Quello della “verbovisualità” è perciò un terreno di riferimento che qui vale a tracciare il profilo complessivo di una “poetica” collezionistica, a partire da un nucleo di opere principalmente riguardanti i protagonisti delle ricerche attorno alle diverse forme di “Poesia Visiva” e di fusione fra parola e segno, che si spinge al di là delle connotazioni storiografiche sulle polarità dei gruppi o delle connotazioni territoriali e offre uno sguardo non secondario alle ipotesi di elaborazione formale e concettuale di tale incontro.”
27
settembre 2014
Tra parola e immagine. Verbovisualità La Collezione Anna Spagna Bellora
Dal 27 settembre al 19 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA MONTEVERGINI
Siracusa, Via Santa Lucia Alla Badia, 1, (Siracusa)
Siracusa, Via Santa Lucia Alla Badia, 1, (Siracusa)
Orario di apertura
martedì – domenica ore 10‐13 e 16‐20
Vernissage
27 Settembre 2014, ore 18,30
Editore
MIMESIS
Autore