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Carlo La Licata
Le 25 opere selezionate da collezioni private intessono un percorso che fa della scoperta dei luoghi la ricerca della loro aurea sacralità, scandita da una visione evocatrice che oscilla tra la quotidianità siciliana e la rievocazione dei suoi genii loci. Su tutti i temi si staglia la Madre Terra, che si presenta nelle molteplici vesti di donne monumentali, divinità della terra e figure operose che la popolano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“I luoghi hanno un’anima e il nostro compito è di scoprirla”: con questa
missione ideale sarà inaugurata venerdì 18 luglio la mostra di Carlo La Licata, artista netino che
dopo anni di “eremitaggio” torna a esporre le proprie opere nella sua città d’origine.
Le 25 opere selezionate da collezioni private intessono un percorso che fa della scoperta dei
luoghi la ricerca della loro aurea sacralità, scandita da una visione evocatrice che oscilla tra la
quotidianità siciliana e la rievocazione dei suoi genii loci. Su tutti i temi si staglia la Madre Terra,
che si presenta nelle molteplici vesti di donne monumentali, divinità della terra e figure operose che
Sulle opere si stende un velo luminoso e perlaceo, tratto distintivo del pittore netino che ama
definirsi un “chiarista” proprio per la connotazione lattiginosa delle sue opere, connotate da una
consistenza “pastosa” che si fa strada per indicare la mente e la memoria del luogo narrato.
Come scrive Michele Romano nella nota critica a corredo della mostra “le sue narrazioni
cromatiche maturano verso il senso di una metafisica visione del reale, il suo memento mori o
quella fugacità della vita è presente e si concretizza in quell’arte senza tempo, è questo il lirismo
poetico di La Licata, la dettagliata trasparenza dei suoi oggetti posti con estrema cura non sono
la pura espressione di un folclore siciliano, ma sicuramente una maniacale indagine nordica
e mediterranea, quel senso corale di una esistenza dove la narrazione iconografica si traduce
in poesia per immagini, la pura e casuale disposizione nello spazio sono il mero ricordo di una
infanzia e di una realtà vissuta dall’artista. (...) In questo Carlo La Licata è maestro di segni e
cromie lontane, una terrena visione di un presente vissuto, dove l’oggetto pittorico si trasmuta in
chiave d’indagine introspettiva, quel luogo dei luoghi, dove il segno più visibile di una comunità o
etnia si traduce in visione senza tempo”.
Le 25 opere scelte, olio su tela ad eccezione di qualche china, saranno disposte nei diversi ambienti
della Sala Gagliardi, all’interno di Palazzo Trigona, secondo un criterio tematico che valorizzerà
le nature morte, i paesaggi e i ritratti. La scelta di un allestimento leggero e minimalista, curato
dallo Studio Barnum, intende esaltare la visione evocatrice delle opere dell’artista.
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 18 luglio alle ore 19.00. La mostra sarà visitabile fino al
prossimo 30 agosto. Ogni venerdì di agosto, durante la sera, l’artista sarà presente, accogliendo
ospiti e appassionati d’arte in un informale happening per discutere di arte nelle sue molteplici
sfaccettature.
missione ideale sarà inaugurata venerdì 18 luglio la mostra di Carlo La Licata, artista netino che
dopo anni di “eremitaggio” torna a esporre le proprie opere nella sua città d’origine.
Le 25 opere selezionate da collezioni private intessono un percorso che fa della scoperta dei
luoghi la ricerca della loro aurea sacralità, scandita da una visione evocatrice che oscilla tra la
quotidianità siciliana e la rievocazione dei suoi genii loci. Su tutti i temi si staglia la Madre Terra,
che si presenta nelle molteplici vesti di donne monumentali, divinità della terra e figure operose che
Sulle opere si stende un velo luminoso e perlaceo, tratto distintivo del pittore netino che ama
definirsi un “chiarista” proprio per la connotazione lattiginosa delle sue opere, connotate da una
consistenza “pastosa” che si fa strada per indicare la mente e la memoria del luogo narrato.
Come scrive Michele Romano nella nota critica a corredo della mostra “le sue narrazioni
cromatiche maturano verso il senso di una metafisica visione del reale, il suo memento mori o
quella fugacità della vita è presente e si concretizza in quell’arte senza tempo, è questo il lirismo
poetico di La Licata, la dettagliata trasparenza dei suoi oggetti posti con estrema cura non sono
la pura espressione di un folclore siciliano, ma sicuramente una maniacale indagine nordica
e mediterranea, quel senso corale di una esistenza dove la narrazione iconografica si traduce
in poesia per immagini, la pura e casuale disposizione nello spazio sono il mero ricordo di una
infanzia e di una realtà vissuta dall’artista. (...) In questo Carlo La Licata è maestro di segni e
cromie lontane, una terrena visione di un presente vissuto, dove l’oggetto pittorico si trasmuta in
chiave d’indagine introspettiva, quel luogo dei luoghi, dove il segno più visibile di una comunità o
etnia si traduce in visione senza tempo”.
Le 25 opere scelte, olio su tela ad eccezione di qualche china, saranno disposte nei diversi ambienti
della Sala Gagliardi, all’interno di Palazzo Trigona, secondo un criterio tematico che valorizzerà
le nature morte, i paesaggi e i ritratti. La scelta di un allestimento leggero e minimalista, curato
dallo Studio Barnum, intende esaltare la visione evocatrice delle opere dell’artista.
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 18 luglio alle ore 19.00. La mostra sarà visitabile fino al
prossimo 30 agosto. Ogni venerdì di agosto, durante la sera, l’artista sarà presente, accogliendo
ospiti e appassionati d’arte in un informale happening per discutere di arte nelle sue molteplici
sfaccettature.
18
luglio 2014
Carlo La Licata
Dal 18 luglio al 30 agosto 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO TRIGONA
Noto, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 95, (Siracusa)
Noto, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 95, (Siracusa)
Orario di apertura
10-13 e 17-21. lunedì chiuso
Vernissage
18 Luglio 2014, h 19
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