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PESCARART 2014
Mostra di arti visive e multimediali con la partecipazione di 100 artisti contemporanei.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Epopea di un sogno
Tutto è cominciato con il sogno, insistente e ricorrente, della possibile affermazione di un solo
linguaggio tra i popoli: quello dell’arte. Da ciò ha preso forma l’idea di realizzare questa mostra
di pittura, che ormai da oltre 10 anni rappresenta un importante appuntamento per l’arte e la
cultura di Pescara. Questo sogno, che man mano ha preso forma diventando desiderio e poi
progetto, si è concretizzato nel consapevole coinvolgimento di maestri affermati ed artisti più
giovani o meno noti, scelti tra coloro nei quali più forte si manifesta l’aspirazione a ricercare
e trasmettere, attraverso l’arte, un messaggio di solidarietà. L’universalità e la globalizzazione
sono mete irraggiungibili se non si varcano, con il sogno, le barriere fatte di contraddizioni, non
dialogo, sordità, risentimento, e quant’altro di negativo contamina l’essere umano, rendendolo
freddo, fragile, individualista ed egoista. Creare comunicabilità e comunione in un gruppo, anche
se inizialmente ristretto, è stato, dunque, l’inizio di un sogno. Conoscere le qualità recondite di chi
è coinvolto nell’arte ed il connubio tra “pittura e pittore” ha consentito e consentirà di riscoprire
l’essere umano come creatura sociale e socievole, e l’arte come linguaggio comune e universale.
Ciò ha permesso di risvegliare dapprima la curiosità, e poi la contemplazione, e riaccendere desideri
e speranze in tutti coloro i quali danno il loro contributo alla manifestazione.
I colori sono privi di accenti, cadenze dialettali, o altro: sono stati creati per essere ammirati,
contemplati e assimilati, ovunque sia presente un essere umano. E la critica su forma o materia,
anche se negativa, è sempre costruttiva e mai disfattista. Il confronto con un pubblico esigente,
infine, favorisce il dialogo con sé stessi, che stimola il miglioramento del proprio operato. In una
società in cui tutti urlano e sbraitano per affermare le proprie idee, a volte solo presunte tali, i
colori sono e restano tali, avvicinano. Con questo spirito, anche quest’anno abbiamo dato fondo
alle nostre energie per dare a Pescara un segno tangibile della presenza di un sogno, diventato
realtà e fattosi cultura, malgrado il pantano in cui questo termine (la cultura), nella nostra città, è
costretto a galleggiare: strutture e istituzioni occupate spesso da mestieranti incompetenti o da chi
sopravvaluta il proprio ruolo di mediatore ed organizzatore culturale, ponendo veti a tutto senza
nulla concludere. E ciò anche grazie alla presenza (sarebbe più appropriato il termine “assenza”!)
di una classe politica distante o addirittura assente, e comunque spesso non all’altezza del compito
di stimolo e sostegno che le viene assegnato. Non è stato, perciò, un estemporaneo rigurgito di
Bauhaus o una altrettanto estemporanea celebrazione di Gropius che ha determinato la scelta del
luogo dove allestire l’evento, un ex-capannone industriale ora riconvertito a sede di terziario molto
avanzato. Bensì l’amara constatazione che le strutture deputate a tale scopo erano chiuse e sbarrate:
non perché ospitassero altre più o meno prestigiose iniziative, ma semplicemente perché c’era chi
si arrogava il diritto di dire un no privo di giustificazioni. In questo frangente, tuttavia, è emersa
una nota di forte speranza e di consolazione, nel constatare che Pescara ha prodotto anche forze
imprenditoriali, giovani e motivate, che suppliscono alle carenze socio-politiche della città e che a
braccia aperte hanno accolto questa decima edizione di Pescara Arte.
Giancarlo Costanzo
A partire da quest' anno, Pescarart diviene una biennale d'arte contemporanea e accoglie al suo
interno un premio, il cosiddetto “PREMIO PESCARART”.
Durante l'evento moderato da Silvia Moretta, in omaggio a Mimmo Paladino, si terrà la
presentazione del libro “Tutto il calore del mondo” scritto da Gian Ruggero Manzoni, illustrato da
24 tavole del Maestro e visibile in anteprima alla mostra. Alla stessa, oltre il curatore e gli artisti, ci
saranno anche i saluti del Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso.
I testi a catalogo sono di Gian Ruggero Manzoni, Paolo D'Orazio e di Erminia Turilli.
La premiazione del PREMIO PESCARART avrà luogo il giorno dell'inaugurazione dalla
commissione presenziata dalla Dottoressa Erminia Turilli e composta da: Enrico Borgatti, Mario
Costantini, Paolo D'Orazio, Meri Leone e Mario Serra. A tale concorso non partecipano gli artisti
della commissione né quelli indicati di seguito: Lino D'Ambrosio – Nino De Luca – Emanuele De
Reggi – Peppe Esposito – Duccio Gammelli – Fathi Hassan – Mikhail Koulakov – Gian Ruggero
Manzoni – Paolo Marazzi – Gaetano Pallozzi – Franco Summa.
Tutto è cominciato con il sogno, insistente e ricorrente, della possibile affermazione di un solo
linguaggio tra i popoli: quello dell’arte. Da ciò ha preso forma l’idea di realizzare questa mostra
di pittura, che ormai da oltre 10 anni rappresenta un importante appuntamento per l’arte e la
cultura di Pescara. Questo sogno, che man mano ha preso forma diventando desiderio e poi
progetto, si è concretizzato nel consapevole coinvolgimento di maestri affermati ed artisti più
giovani o meno noti, scelti tra coloro nei quali più forte si manifesta l’aspirazione a ricercare
e trasmettere, attraverso l’arte, un messaggio di solidarietà. L’universalità e la globalizzazione
sono mete irraggiungibili se non si varcano, con il sogno, le barriere fatte di contraddizioni, non
dialogo, sordità, risentimento, e quant’altro di negativo contamina l’essere umano, rendendolo
freddo, fragile, individualista ed egoista. Creare comunicabilità e comunione in un gruppo, anche
se inizialmente ristretto, è stato, dunque, l’inizio di un sogno. Conoscere le qualità recondite di chi
è coinvolto nell’arte ed il connubio tra “pittura e pittore” ha consentito e consentirà di riscoprire
l’essere umano come creatura sociale e socievole, e l’arte come linguaggio comune e universale.
Ciò ha permesso di risvegliare dapprima la curiosità, e poi la contemplazione, e riaccendere desideri
e speranze in tutti coloro i quali danno il loro contributo alla manifestazione.
I colori sono privi di accenti, cadenze dialettali, o altro: sono stati creati per essere ammirati,
contemplati e assimilati, ovunque sia presente un essere umano. E la critica su forma o materia,
anche se negativa, è sempre costruttiva e mai disfattista. Il confronto con un pubblico esigente,
infine, favorisce il dialogo con sé stessi, che stimola il miglioramento del proprio operato. In una
società in cui tutti urlano e sbraitano per affermare le proprie idee, a volte solo presunte tali, i
colori sono e restano tali, avvicinano. Con questo spirito, anche quest’anno abbiamo dato fondo
alle nostre energie per dare a Pescara un segno tangibile della presenza di un sogno, diventato
realtà e fattosi cultura, malgrado il pantano in cui questo termine (la cultura), nella nostra città, è
costretto a galleggiare: strutture e istituzioni occupate spesso da mestieranti incompetenti o da chi
sopravvaluta il proprio ruolo di mediatore ed organizzatore culturale, ponendo veti a tutto senza
nulla concludere. E ciò anche grazie alla presenza (sarebbe più appropriato il termine “assenza”!)
di una classe politica distante o addirittura assente, e comunque spesso non all’altezza del compito
di stimolo e sostegno che le viene assegnato. Non è stato, perciò, un estemporaneo rigurgito di
Bauhaus o una altrettanto estemporanea celebrazione di Gropius che ha determinato la scelta del
luogo dove allestire l’evento, un ex-capannone industriale ora riconvertito a sede di terziario molto
avanzato. Bensì l’amara constatazione che le strutture deputate a tale scopo erano chiuse e sbarrate:
non perché ospitassero altre più o meno prestigiose iniziative, ma semplicemente perché c’era chi
si arrogava il diritto di dire un no privo di giustificazioni. In questo frangente, tuttavia, è emersa
una nota di forte speranza e di consolazione, nel constatare che Pescara ha prodotto anche forze
imprenditoriali, giovani e motivate, che suppliscono alle carenze socio-politiche della città e che a
braccia aperte hanno accolto questa decima edizione di Pescara Arte.
Giancarlo Costanzo
A partire da quest' anno, Pescarart diviene una biennale d'arte contemporanea e accoglie al suo
interno un premio, il cosiddetto “PREMIO PESCARART”.
Durante l'evento moderato da Silvia Moretta, in omaggio a Mimmo Paladino, si terrà la
presentazione del libro “Tutto il calore del mondo” scritto da Gian Ruggero Manzoni, illustrato da
24 tavole del Maestro e visibile in anteprima alla mostra. Alla stessa, oltre il curatore e gli artisti, ci
saranno anche i saluti del Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso.
I testi a catalogo sono di Gian Ruggero Manzoni, Paolo D'Orazio e di Erminia Turilli.
La premiazione del PREMIO PESCARART avrà luogo il giorno dell'inaugurazione dalla
commissione presenziata dalla Dottoressa Erminia Turilli e composta da: Enrico Borgatti, Mario
Costantini, Paolo D'Orazio, Meri Leone e Mario Serra. A tale concorso non partecipano gli artisti
della commissione né quelli indicati di seguito: Lino D'Ambrosio – Nino De Luca – Emanuele De
Reggi – Peppe Esposito – Duccio Gammelli – Fathi Hassan – Mikhail Koulakov – Gian Ruggero
Manzoni – Paolo Marazzi – Gaetano Pallozzi – Franco Summa.
26
luglio 2014
PESCARART 2014
Dal 26 luglio al 15 agosto 2014
arte contemporanea
Location
BOX & OFFICE
Pescara, Via Raiale, 285, (Pescara)
Pescara, Via Raiale, 285, (Pescara)
Orario di apertura
aperto tutti i giorni 9:30 – 12:30 e 16:00 – 19:30
Vernissage
26 Luglio 2014, h 17.30
Autore
Curatore