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XLVII Premio Vasto d’arte contemporanea – L’icona ibrida
Le icone ibride proposte al Premio Vasto sono forme in transito per sentire e rispettare il mistero che, inevitabilmente, avvolge e penetra le nostre vite.
Comunicato stampa
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Oggi molti artisti, ciascuno in piena autonomia, lavorano sull’idea di ibridazione e di incrocio fra linguaggi come difficile e mai definitivo rito di passaggio dall’invisibile al visibile. Ecco allora, nella prossima edizione del Premio Vasto, forme in transito verso il mistero, fluide, metamorfiche, né astratte né figurative, non definibili secondo cifre cristallizzate, da manuale di storia dell’arte. Un’ibridazione anche generazionale, tramata di identità artistiche scritte nel vuoto come generatore di possibilità. Ecco affermarsi un nuovo spazio di esistenza visiva in cui possono coesistere molteplici “forme informi”, rafforzandosi a vicenda, attraverso la fluidità per vasi comunicanti di un nuovo connubio dove convivono semplice e complesso, stabilità ed instabilità, cultura individuale e culture plurali, ossessioni soggettive e pulsioni collettive. Nell’icona ibrida risuona idealmente il “sono ampio, contengo moltitudini” di Walt Whitman.
Del resto, sono crollate tutte le ideologie, la dimensione concreta dei rapporti sociali si è liquefatta nell’onnipresenza ossessiva dei social network, le nuove generazioni dei nativi digitali vivono e percepiscono con una sorta di multitasking che porta ad interagire con più strumenti tecnologici allo stesso tempo frantumando la loro attenzione in più direzioni percettive. Stiamo assistendo, ha scritto Frank Popper, al “passaggio dalla cultura degli oggetti e della stabilità alla cultura del flusso e dell’instabilità”. Come possiamo, ancora oggi, nell’ambito artistico, ragionare secondo le vecchie categorie ideologiche dell’astratto e del figurativo, come se nulla fosse cambiato dagli anni cinquanta del novecento? Ecco allora le icone ibride proposte a Vasto, forme in transito per sentire e rispettare il mistero che, inevitabilmente, avvolge e penetra le nostre vite.
Del resto, sono crollate tutte le ideologie, la dimensione concreta dei rapporti sociali si è liquefatta nell’onnipresenza ossessiva dei social network, le nuove generazioni dei nativi digitali vivono e percepiscono con una sorta di multitasking che porta ad interagire con più strumenti tecnologici allo stesso tempo frantumando la loro attenzione in più direzioni percettive. Stiamo assistendo, ha scritto Frank Popper, al “passaggio dalla cultura degli oggetti e della stabilità alla cultura del flusso e dell’instabilità”. Come possiamo, ancora oggi, nell’ambito artistico, ragionare secondo le vecchie categorie ideologiche dell’astratto e del figurativo, come se nulla fosse cambiato dagli anni cinquanta del novecento? Ecco allora le icone ibride proposte a Vasto, forme in transito per sentire e rispettare il mistero che, inevitabilmente, avvolge e penetra le nostre vite.
12
luglio 2014
XLVII Premio Vasto d’arte contemporanea – L’icona ibrida
Dal 12 luglio al 26 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO ARAGONA
Vasto, Via San Michele, (Chieti)
Vasto, Via San Michele, (Chieti)
Orario di apertura
Luglio e agosto: dalle 17.30 alle 21.00; settembre e ottobre: dalle 17.00 alle 20.30.
DOMENICA anche dalle 10.30 alle 12.30 - LUNEDI’ CHIUSO
Vernissage
12 Luglio 2014, ore 18.30
Autore
Curatore