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ARType – Archetipi della videoarte contemporanea
Sabato 5 luglio alle ore 16 Palazzo Collicola Arti Visive e l’Officina d’Arte&Tessuti di Spoleto, in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, presentano “ARType – Archetipi della videoarte contemporanea”, una iniziativa nata nel 2013 come emanazione del progetto “Videoart Yearbook – Annuario della videoarte italiana” promosso dal Dipartimento delle Arti dell’Ateneo bolognese a partire dal 2006.
Comunicato stampa
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Sabato 5 luglio alle ore 16 Palazzo Collicola Arti Visive e l’Officina d’Arte&Tessuti di
Spoleto, in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, presentano
“ARType - Archetipi della videoarte contemporanea”, una iniziativa nata nel 2013 come
emanazione del progetto “Videoart Yearbook - Annuario della videoarte italiana” promosso dal
Dipartimento delle Arti dell’Ateneo bolognese a partire dal 2006.
ARType (neologismo che tiene conto dei due termini “arte + archetipo” nella loro variante
anglofona) è un progetto curatoriale che propone temi e chiavi di lettura trasversali utili a
comprendere la videoarte contemporanea. A riguardo, il gruppo di ricerca – formato da Guido
Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università
di Bologna, Padova e Venezia – ha individuato sei archetipi, ovvero sei elementi primordiali della
cultura umana da osservare attraverso lo sguardo della videoarte.
Attraverso i sei archetipi – il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il Sé – è possibile
ampliare le possibilità di lettura critica delle opere selezionate e organizzare al meglio la fruizione.
Il team di ricerca agisce inoltre nella convinzione che il linguaggio sperimentale del video d’artista
rappresenti una via d’accesso privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologici nel
mondo d’oggi.
Per la rassegna di Spoleto, due dei curatori del progetto, Paolo Granata e Silvia Grandi,
presenteranno una selezione di 36 opere di artisti italiani contemporanei. Queste opere aspirano
a tracciare una mappa antropologica dell’immaginario contemporaneo, svelare alcuni tratti
dell’inconscio visivo, evocare le esperienze primordiali dell’esistenza umana per riscoprire, in un
mondo affollato di immagini, l’irresistibile fascino degli archetipi.
L’idea di archetipo, che abbraccia trasversalmente l’intera storia del sapere umano, dalla tradizione
classica alle scienze umanistiche novecentesche, assume nel mondo dell’arte una valenza
simbolica di proporzioni ancora maggiori, che attraverso l’intervento dell’artista traspare nella sua
accezione mondana. Le forme archetipali dell’esistenza umana plasmano infatti, in maniera tacita
e sommessa, le sfere dell’ordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i
piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono forme originali – arché/týpos –,
manifestazioni ancestrali dell’immaginario simbolico, espressioni dell’inconscio collettivo radicate
negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse all’infinito.
Destino dell’arte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da sempre, si sono fatti
interpreti di una “visione” ed a ciò non si sottrae quell’ampia compagine di sperimentatori che
opera attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione tende a scardinare i
meccanismi ordinari dell’assuefazione visiva.
Con questo appuntamento con la videoarte l’Officina d’Arte&Tessuti rafforza ulteriormente
il suo intento di tessere una rete sempre più fitta e prolifera di collaborazioni e sinergie tra
ambiti disciplinari ed espressioni artistiche differenti, in un dialogo costante fra tradizione e
contemporaneità. Dopo il successo riscontrato nel marzo 2013 con la video installazione “Fai la
cosa giusta” dell’artista Giovanna Ricotta, dopo la personale della fiber artist Lydia Predominato
(nel luglio 2013) che pure utilizza la videoarte nel suo lavoro, la titolare della galleria spoletina
ha pensato di proporre Spoleto come centro per la diffusione e conoscenza di questo particolare
linguaggio espressivo, una vocazione che Spoleto, vetrina culturale d’eccellenza nel panorama
internazionale, non poteva mancare di accogliere e nobilitare a sua volta. Questo si è reso possibile
anche grazie alla disponibilità e sensibilità del Direttore di Palazzo Collicola Gianluca Marziani.
Gli artisti: Aldo Giannotti & Markus Hofer, Alessandra Caccia, Angelo Sarleti, Audrey Coïaniz,
Basmati, Bianco Valente, Botto & Bruno, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Danilo Torre,
Davide Bertocchi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli, Donato Sansone, Enrico Bressan, Filippo Berta,
Gabriele Picco, Giovanna Ricotta, Giovanni Kronenberg, Karin Andersen, Kensuke Koike, Luca
Coclite, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Massimiliano Nazzi, Michael Fliri, Michela
Formenti, Natalia Saurin, Rebecca Agnes, Riccardo Benassi, Sergia Avveduti, Silvia Camporesi,
Stefano Cagol, T-Yong Chung, Virgilio Villoresi, Virginia Mori.
Spoleto, in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, presentano
“ARType - Archetipi della videoarte contemporanea”, una iniziativa nata nel 2013 come
emanazione del progetto “Videoart Yearbook - Annuario della videoarte italiana” promosso dal
Dipartimento delle Arti dell’Ateneo bolognese a partire dal 2006.
ARType (neologismo che tiene conto dei due termini “arte + archetipo” nella loro variante
anglofona) è un progetto curatoriale che propone temi e chiavi di lettura trasversali utili a
comprendere la videoarte contemporanea. A riguardo, il gruppo di ricerca – formato da Guido
Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università
di Bologna, Padova e Venezia – ha individuato sei archetipi, ovvero sei elementi primordiali della
cultura umana da osservare attraverso lo sguardo della videoarte.
Attraverso i sei archetipi – il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il Sé – è possibile
ampliare le possibilità di lettura critica delle opere selezionate e organizzare al meglio la fruizione.
Il team di ricerca agisce inoltre nella convinzione che il linguaggio sperimentale del video d’artista
rappresenti una via d’accesso privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologici nel
mondo d’oggi.
Per la rassegna di Spoleto, due dei curatori del progetto, Paolo Granata e Silvia Grandi,
presenteranno una selezione di 36 opere di artisti italiani contemporanei. Queste opere aspirano
a tracciare una mappa antropologica dell’immaginario contemporaneo, svelare alcuni tratti
dell’inconscio visivo, evocare le esperienze primordiali dell’esistenza umana per riscoprire, in un
mondo affollato di immagini, l’irresistibile fascino degli archetipi.
L’idea di archetipo, che abbraccia trasversalmente l’intera storia del sapere umano, dalla tradizione
classica alle scienze umanistiche novecentesche, assume nel mondo dell’arte una valenza
simbolica di proporzioni ancora maggiori, che attraverso l’intervento dell’artista traspare nella sua
accezione mondana. Le forme archetipali dell’esistenza umana plasmano infatti, in maniera tacita
e sommessa, le sfere dell’ordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i
piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono forme originali – arché/týpos –,
manifestazioni ancestrali dell’immaginario simbolico, espressioni dell’inconscio collettivo radicate
negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse all’infinito.
Destino dell’arte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da sempre, si sono fatti
interpreti di una “visione” ed a ciò non si sottrae quell’ampia compagine di sperimentatori che
opera attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione tende a scardinare i
meccanismi ordinari dell’assuefazione visiva.
Con questo appuntamento con la videoarte l’Officina d’Arte&Tessuti rafforza ulteriormente
il suo intento di tessere una rete sempre più fitta e prolifera di collaborazioni e sinergie tra
ambiti disciplinari ed espressioni artistiche differenti, in un dialogo costante fra tradizione e
contemporaneità. Dopo il successo riscontrato nel marzo 2013 con la video installazione “Fai la
cosa giusta” dell’artista Giovanna Ricotta, dopo la personale della fiber artist Lydia Predominato
(nel luglio 2013) che pure utilizza la videoarte nel suo lavoro, la titolare della galleria spoletina
ha pensato di proporre Spoleto come centro per la diffusione e conoscenza di questo particolare
linguaggio espressivo, una vocazione che Spoleto, vetrina culturale d’eccellenza nel panorama
internazionale, non poteva mancare di accogliere e nobilitare a sua volta. Questo si è reso possibile
anche grazie alla disponibilità e sensibilità del Direttore di Palazzo Collicola Gianluca Marziani.
Gli artisti: Aldo Giannotti & Markus Hofer, Alessandra Caccia, Angelo Sarleti, Audrey Coïaniz,
Basmati, Bianco Valente, Botto & Bruno, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Danilo Torre,
Davide Bertocchi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli, Donato Sansone, Enrico Bressan, Filippo Berta,
Gabriele Picco, Giovanna Ricotta, Giovanni Kronenberg, Karin Andersen, Kensuke Koike, Luca
Coclite, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Massimiliano Nazzi, Michael Fliri, Michela
Formenti, Natalia Saurin, Rebecca Agnes, Riccardo Benassi, Sergia Avveduti, Silvia Camporesi,
Stefano Cagol, T-Yong Chung, Virgilio Villoresi, Virginia Mori.
05
luglio 2014
ARType – Archetipi della videoarte contemporanea
Dal 05 al 13 luglio 2014
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Spoleto
Spoleto, (Perugia)
Spoleto, (Perugia)
Orario di apertura
la visione in galleria si effettua a richiesta, ad esclusione di lunedì e martedì
Vernissage
5 Luglio 2014, ore 16
Autore
Curatore