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Domenico Bianchi -Sidereus
Il progetto di interventi d’arte contemporanea nella Limonaia Grande di Boboli prosegue – dopo quello dello scorso anno che ha visto come protagonista Araba Fenice di Marco Bagnoli – con una nuova installazione site-specific di Domenico Bianchi. Un’opera monumentale di circa 90 metri che contiene al suo interno una sequenza di immagini e di quadri di materiali diversi. Il titolo Sidereus, rinvia al Sidereus Nuncius, il celebre trattato scientifico di Galileo Galilei, del quale si celebra quest’anno il 450° anniversario della nascita, avvenuta a Pisa il 15 Febbraio 1564.
Comunicato stampa
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DOMENICO BIANCHI
SIDEREUS
Limonaia Grande-Giardino di Boboli
Palazzo Pitti
Firenze
13 Giugno-13 luglio 2014
un progetto ideato e a cura
di Sergio Risaliti
in collaborazione con
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Organizzazione
ONCE- Extraordinary Events di Federica Rotondo
SIDEREUS
Gran cosa è certo l'aggiungere, sopra la numerosa moltitudine delle Stelle fisse che fino ai nostri giorni si son potute scorgere con la naturale facoltà visiva, altre innumerevoli Stelle non mai scorte prima d'ora, ed esporle apertamente alla vista in numero più che dieci volte maggiore di quelle antiche e già note.
G.Galilei, Sidereus Nuncius
Il progetto di interventi d'arte contemporanea nella Limonaia Grande di Boboli prosegue - dopo quello dello scorso anno che ha visto come protagonista Araba Fenice di Marco Bagnoli - con una nuova installazione site-specific di Domenico Bianchi. Un’opera monumentale di circa 90 metri che contiene al suo interno una sequenza di immagini e di quadri di materiali diversi. Il titolo Sidereus, rinvia al Sidereus Nuncius, il celebre trattato scientifico di Galileo Galilei, del quale si celebra quest'anno il 450° anniversario della nascita, avvenuta a Pisa il 15 Febbraio 1564. E proprio all'orizzonte celeste, all'universo più distante, alla 'musica' e alla luce degli astri è ispirato il progetto Sidereus di Domenico Bianchiper la Limonaia Grande di Boboli.
Ideato e a cura di Sergio Risaliti, il progetto è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la direzione del Giardino di Boboli, ed è organizzato daOnce-eventi di Federica Rotondo.
Sidereus è una composizione monumentale di immagini e opere che occupa la parte interna della Limonaia, per un centinaio di metri. Un dispiegamento di sfere di luce, di immagini siderali, che danno la sensazione di una vastità immensa, di profondità sublimi, di infinita varietà e prescritta regolarità. Bianchi ha pensato di collocare anche una Panchina nel giardino antistante della Limonaia, stabilendo un nesso inscindibile tra contemplazione dell'arte, con le sue prestabilite armonie e sorprendenti varietà, contemplazione del cosmo, con le sue immense e sublimi apparizioni, godimento della natura con la sua bellezza multiforme, con la sua varietà di luci e di colori. La panchine arricchite da intarsi marmorei ricorda secondo un'antica tradizione il legame tra geometrie astratte in pittura e arti decorative, quello tra musica terrena e armonie celeste, tra conoscenza del micro e del macrocosmo.
Per Sidereus, Domenico Bianchi ha immaginato una serie di opere da collocarsi specificamente all’interno della Limonaia, un edificio disegnato dall’architetto Zanobi del Rosso nel 1778 circa, su commissione di Pietro Leopoldo di Lorena, area già occupata dal Serraglio, voluto da Cosimo III nel 1677. All’interno della Limonaia - un unico ambiente di 106 metri di lunghezza, conosciuto anche come Nuovo Stanzone per i Vasi – siamo sorpresi da un grande susseguirsi di immagini che si dispongono su due livelli: il primo è un vasto fregio, un orizzonte continuo di sfere e vortici stellari dai disegni variati disposti con regolarità su file parallele, mentre il secondo è il piano delle evidenze pittoriche che si staccano da quel fondo. SI tratta di una serie di quadri realizzati su legno o in cera con inserti di argento-palladio, quindici opere di diverse dimensioni appoggiate in modo libero sul sottostante livello.
Il riferimento più ovvio è alla musica, in particolare a strutture formali di grande impianto 'sinfonico' in cui il tema di fondo principale, il motivo, viene scomposto e arricchito con l'entrata in gioco di strutture musicali di diversa intensità, vibrazione, fantasia. Il rapporto tra musica e cosmologia è evidente. L'immagine suggerisce una vastità spaziale, una dimensione cosmica, in cui la creazione si determina per riproduzione di forme regolari e variazione continua dell'immagine L’immobilità dell'archetipo, costantemente riconoscibile come identico a sé, si rigenera in nuove apparizioni e geometrie, si riproduce in forme sempre diverse e uniche generando un movimento apparente, una dinamicità che è sia spaziale sia temporale.
In Sidereus di Bianchi è insito un pensiero verso la filosofia dei simboli, quella dell’ermetismo e del platonismo, un omaggio alla nuova scienza di Galileo, al desiderio costante dell’uomo di confrontarsi con l’immaginazione interiore di forme e archetipi, con la geometria del cosmo e la varietà infinita dei mondi tra visibile e invisibile, tra vicino e lontano.
SIDEREUS
Limonaia Grande-Giardino di Boboli
Palazzo Pitti
Firenze
13 Giugno-13 luglio 2014
un progetto ideato e a cura
di Sergio Risaliti
in collaborazione con
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Organizzazione
ONCE- Extraordinary Events di Federica Rotondo
SIDEREUS
Gran cosa è certo l'aggiungere, sopra la numerosa moltitudine delle Stelle fisse che fino ai nostri giorni si son potute scorgere con la naturale facoltà visiva, altre innumerevoli Stelle non mai scorte prima d'ora, ed esporle apertamente alla vista in numero più che dieci volte maggiore di quelle antiche e già note.
G.Galilei, Sidereus Nuncius
Il progetto di interventi d'arte contemporanea nella Limonaia Grande di Boboli prosegue - dopo quello dello scorso anno che ha visto come protagonista Araba Fenice di Marco Bagnoli - con una nuova installazione site-specific di Domenico Bianchi. Un’opera monumentale di circa 90 metri che contiene al suo interno una sequenza di immagini e di quadri di materiali diversi. Il titolo Sidereus, rinvia al Sidereus Nuncius, il celebre trattato scientifico di Galileo Galilei, del quale si celebra quest'anno il 450° anniversario della nascita, avvenuta a Pisa il 15 Febbraio 1564. E proprio all'orizzonte celeste, all'universo più distante, alla 'musica' e alla luce degli astri è ispirato il progetto Sidereus di Domenico Bianchiper la Limonaia Grande di Boboli.
Ideato e a cura di Sergio Risaliti, il progetto è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la direzione del Giardino di Boboli, ed è organizzato daOnce-eventi di Federica Rotondo.
Sidereus è una composizione monumentale di immagini e opere che occupa la parte interna della Limonaia, per un centinaio di metri. Un dispiegamento di sfere di luce, di immagini siderali, che danno la sensazione di una vastità immensa, di profondità sublimi, di infinita varietà e prescritta regolarità. Bianchi ha pensato di collocare anche una Panchina nel giardino antistante della Limonaia, stabilendo un nesso inscindibile tra contemplazione dell'arte, con le sue prestabilite armonie e sorprendenti varietà, contemplazione del cosmo, con le sue immense e sublimi apparizioni, godimento della natura con la sua bellezza multiforme, con la sua varietà di luci e di colori. La panchine arricchite da intarsi marmorei ricorda secondo un'antica tradizione il legame tra geometrie astratte in pittura e arti decorative, quello tra musica terrena e armonie celeste, tra conoscenza del micro e del macrocosmo.
Per Sidereus, Domenico Bianchi ha immaginato una serie di opere da collocarsi specificamente all’interno della Limonaia, un edificio disegnato dall’architetto Zanobi del Rosso nel 1778 circa, su commissione di Pietro Leopoldo di Lorena, area già occupata dal Serraglio, voluto da Cosimo III nel 1677. All’interno della Limonaia - un unico ambiente di 106 metri di lunghezza, conosciuto anche come Nuovo Stanzone per i Vasi – siamo sorpresi da un grande susseguirsi di immagini che si dispongono su due livelli: il primo è un vasto fregio, un orizzonte continuo di sfere e vortici stellari dai disegni variati disposti con regolarità su file parallele, mentre il secondo è il piano delle evidenze pittoriche che si staccano da quel fondo. SI tratta di una serie di quadri realizzati su legno o in cera con inserti di argento-palladio, quindici opere di diverse dimensioni appoggiate in modo libero sul sottostante livello.
Il riferimento più ovvio è alla musica, in particolare a strutture formali di grande impianto 'sinfonico' in cui il tema di fondo principale, il motivo, viene scomposto e arricchito con l'entrata in gioco di strutture musicali di diversa intensità, vibrazione, fantasia. Il rapporto tra musica e cosmologia è evidente. L'immagine suggerisce una vastità spaziale, una dimensione cosmica, in cui la creazione si determina per riproduzione di forme regolari e variazione continua dell'immagine L’immobilità dell'archetipo, costantemente riconoscibile come identico a sé, si rigenera in nuove apparizioni e geometrie, si riproduce in forme sempre diverse e uniche generando un movimento apparente, una dinamicità che è sia spaziale sia temporale.
In Sidereus di Bianchi è insito un pensiero verso la filosofia dei simboli, quella dell’ermetismo e del platonismo, un omaggio alla nuova scienza di Galileo, al desiderio costante dell’uomo di confrontarsi con l’immaginazione interiore di forme e archetipi, con la geometria del cosmo e la varietà infinita dei mondi tra visibile e invisibile, tra vicino e lontano.
13
giugno 2014
Domenico Bianchi -Sidereus
Dal 13 giugno al 13 luglio 2014
arte contemporanea
Location
GIARDINO DI BOBOLI
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Autore
Curatore