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Luis Boccuti – Luján 1995-2000
Luogo di pellegrinaggio argentino più grande della fede cattolica, la Basilica de Luján.Uno spaccato del tempo in cui si vede l’altra Argentina, quella della decadenza,quella che vuole salvarsi a qualsiasi prezzo, che vive sulle spalle dei più poveri, derubandoli dei loro soldi, della loro ingenuità
Comunicato stampa
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Luján, è una città distante 67 km da Buenos Aires, lì si trova il punto di pellegrinaggio più grande della fede cattolica, “la Basilica de Luján”, la più grande del continente.
Ho deciso di realizzare questo saggio in Luján, nel '95 quando ho avvertito, che molte cose che avevo nella mia memoria dagli otto anni, si mantenevano intatte.
Nelle bancarelle c'erano ancora le stesse medaglie, le stesse candele, con l’aggiunta dei diversi articoli, arrivati col nuovo mercantilismo globalizzato. La Bibbia e lo scaldabagno, tutto mischiato - come disse Discepolo (un poeta Argentino) - tutto preparato per prendere al pellegrino, molte volte, solo un turista ingenuo, che sogna di portarsi a casa uno di quei "grandi premi", che mai nessuno vince...l'obbiettivo è fatturare.
Credenti convocati per la Fede, arrivano da diversi punti del paese. Molti impiegano lunghe camminate, ma in molti casi finiscono per non entrare nella Basilica neanche per dire un Padre Nostro. Cercano solo di mangiare una grigliata, qualche panino, bersi un “tetra brick” (vino), qualche birra e... godersi la giornata. Ma lasciano a terra tutti i loro rifiuti;
d'altra parte - come una grande manifestazione – si sono viste spesso cose analoghe nelle numerose celebrazioni pagane. Diverse collettività che, anno dopo anno, arrivano in date prestabilite, creano situazioni di strano attrattivo visivo, di caratteristiche teatrali, surrealiste, per momenti tragicomiche. E’ passato molto tempo da quei momenti della mia infanzia, ma anche i fotografi dei dintorni continuano a fare le stesse riprese. Solo cambiarono le macchine di legno per una reflex, con un rullo colore, che si passano l’uno all’altro, visto che tra dieci uomini condividono un paio di macchine.
Ad ogni passo si vede l’altra Argentina, quella della decadenza, quella che vuole salvarsi a qualsiasi prezzo, quella che vive sulle spalle dei più poveri, derubandoli miserabilmente dei loro soldi, e della loro ingenuità.
Luis D. Boccuti nasce a Calopezzati (CS) nel 1949, ma subito dopo si trasferisce con la famiglia in Argentina.
Qui vive fino al 2001, alternando l'attività di artigiano ebanista a quella di fotografo.
Nel 1980 comincia a dedicarsi alla docenza, organizza concorsi e workshop. Sull'onda di mostre e riconoscimenti, diviene membro di vari gruppi fotografici di Buenos Aires.
Nel '98 da vita ad un suo atélier a Hurlingham.
I suoi lavori entrano a far parte di collezioni private in Argentina, Canada, Germania, Italia, Inghilterra, Svezia, Svizzera e Usa.
Vive attualmente a Milano, dove lavora come fotografo freelance e docente di fotografia. Dal 2003 al 2005, ha lavorato come direttore artistico e photo-editor presso l’agenzia foto giornalistica “Farabola Foto” di Milano.
I suoi lavori in Italia sono stati pubblicati su “Specchio”, “Magazine Leica”, “Weekend viaggi”, “Sport Week” e “Macchina del Tempo”, “Il Fotografo” e “Tutti Fotografi” e in Argentina sui principali giornali, settimanali e riviste specializzate.
Numerose le mostre personali al suo attivo, in Argentina, Svizzera e Italia, oltre a quelle collettive, in Argentina e presso importanti manifestazioni fotografiche internazionali. Tra i molti premi ricevuti spiccano il 3° premio nel Concorso di Fotografia Nikon a Tokyo (1985-86) e il 2° premio della Società Fotografica Reale d'Inghilterra (1980), oltre ai numerosi riconoscimenti alla carriera, soprattutto in Argentina. Nel 2001 gli è stato consegnato dal Centro di Giornalisti di Hurlingham, il premio Mariano Moreno, come riconoscimento alla sua carriera. Il suo Saggio fotografico “Diritti Umani” viene scelto per il seminario “La Fotografia come Strumento dei Diritti Umani” presso l'Università di Lettere e Filosofia di Buenos Aires.
Nel 2006 Il Comune di Calopezzati gli consegna un premio di riconoscimento alla sua carriera. Nel 2007 La provincia di Cosenza gli consegna una targa di riconoscimento alla sua carriera.
Ho deciso di realizzare questo saggio in Luján, nel '95 quando ho avvertito, che molte cose che avevo nella mia memoria dagli otto anni, si mantenevano intatte.
Nelle bancarelle c'erano ancora le stesse medaglie, le stesse candele, con l’aggiunta dei diversi articoli, arrivati col nuovo mercantilismo globalizzato. La Bibbia e lo scaldabagno, tutto mischiato - come disse Discepolo (un poeta Argentino) - tutto preparato per prendere al pellegrino, molte volte, solo un turista ingenuo, che sogna di portarsi a casa uno di quei "grandi premi", che mai nessuno vince...l'obbiettivo è fatturare.
Credenti convocati per la Fede, arrivano da diversi punti del paese. Molti impiegano lunghe camminate, ma in molti casi finiscono per non entrare nella Basilica neanche per dire un Padre Nostro. Cercano solo di mangiare una grigliata, qualche panino, bersi un “tetra brick” (vino), qualche birra e... godersi la giornata. Ma lasciano a terra tutti i loro rifiuti;
d'altra parte - come una grande manifestazione – si sono viste spesso cose analoghe nelle numerose celebrazioni pagane. Diverse collettività che, anno dopo anno, arrivano in date prestabilite, creano situazioni di strano attrattivo visivo, di caratteristiche teatrali, surrealiste, per momenti tragicomiche. E’ passato molto tempo da quei momenti della mia infanzia, ma anche i fotografi dei dintorni continuano a fare le stesse riprese. Solo cambiarono le macchine di legno per una reflex, con un rullo colore, che si passano l’uno all’altro, visto che tra dieci uomini condividono un paio di macchine.
Ad ogni passo si vede l’altra Argentina, quella della decadenza, quella che vuole salvarsi a qualsiasi prezzo, quella che vive sulle spalle dei più poveri, derubandoli miserabilmente dei loro soldi, e della loro ingenuità.
Luis D. Boccuti nasce a Calopezzati (CS) nel 1949, ma subito dopo si trasferisce con la famiglia in Argentina.
Qui vive fino al 2001, alternando l'attività di artigiano ebanista a quella di fotografo.
Nel 1980 comincia a dedicarsi alla docenza, organizza concorsi e workshop. Sull'onda di mostre e riconoscimenti, diviene membro di vari gruppi fotografici di Buenos Aires.
Nel '98 da vita ad un suo atélier a Hurlingham.
I suoi lavori entrano a far parte di collezioni private in Argentina, Canada, Germania, Italia, Inghilterra, Svezia, Svizzera e Usa.
Vive attualmente a Milano, dove lavora come fotografo freelance e docente di fotografia. Dal 2003 al 2005, ha lavorato come direttore artistico e photo-editor presso l’agenzia foto giornalistica “Farabola Foto” di Milano.
I suoi lavori in Italia sono stati pubblicati su “Specchio”, “Magazine Leica”, “Weekend viaggi”, “Sport Week” e “Macchina del Tempo”, “Il Fotografo” e “Tutti Fotografi” e in Argentina sui principali giornali, settimanali e riviste specializzate.
Numerose le mostre personali al suo attivo, in Argentina, Svizzera e Italia, oltre a quelle collettive, in Argentina e presso importanti manifestazioni fotografiche internazionali. Tra i molti premi ricevuti spiccano il 3° premio nel Concorso di Fotografia Nikon a Tokyo (1985-86) e il 2° premio della Società Fotografica Reale d'Inghilterra (1980), oltre ai numerosi riconoscimenti alla carriera, soprattutto in Argentina. Nel 2001 gli è stato consegnato dal Centro di Giornalisti di Hurlingham, il premio Mariano Moreno, come riconoscimento alla sua carriera. Il suo Saggio fotografico “Diritti Umani” viene scelto per il seminario “La Fotografia come Strumento dei Diritti Umani” presso l'Università di Lettere e Filosofia di Buenos Aires.
Nel 2006 Il Comune di Calopezzati gli consegna un premio di riconoscimento alla sua carriera. Nel 2007 La provincia di Cosenza gli consegna una targa di riconoscimento alla sua carriera.
01
giugno 2014
Luis Boccuti – Luján 1995-2000
Dal primo al 15 giugno 2014
fotografia
Location
VILLA MARAZZI CENTRO CULTURALE
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Orario di apertura
Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00
Sabato e Domenica: dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 17.00 alle 19.00
Vernissage
1 Giugno 2014, ore 11,00
Autore