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L’atlante
L’invito, rivolto a dodici giovani professionisti dell’arte, si contestualizza in una serie di esposizioni a turnazione e comprende l’incoraggiamento affinché le proposte siano in grado di dare risalto al nucleo di ricerca su cui poggiano
Comunicato stampa
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Der Blitz 2014 | Ricerca, azione e cultura contemporanea
L'atlante
A cura di Denis Isaia, Federico Mazzonelli
Arco | Galleria Civica G. Segantini
18.05 – 05.10 2014
Opening sabato 17 maggio 2014 | ore 18
Anteprima per la stampa sabato 17 maggio 2014 | ore 16.30
In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Der Blitz nasce nel 2013 come progetto di sostegno per la cultura contemporanea sul territorio dell'Alto Garda. Der Blitz 2014 raccoglie l'eredità del progetto pilota del 2013 e ne amplia la portata complessiva proponendo l'esplorazione di alcuni fra i territori culturali dell'arte contemporanea, attraverso tre tappe che si dispiegheranno durante l'anno tra Arco, Riva del Garda e Canale di Tenno.
Dopo l'intervento del giovane artista Michele Parisi Dalla finestra entrava il mattino, allestito lo scorso marzo e visibile nella Pinacoteca del Museo di Riva del Garda fino al 2 novembre, con L'atlante si aprirà dal 17 maggio alla Galleria Civica G. Segantini di Arco un progetto che vedrà alternarsi al suo interno i lavori di sei giovani artisti, tre spazi indipendenti e tre giovani curatori italiani.
Venerdì 16 maggio prenderà invece il via a Canale di Tenno la prima residenza creativa dei due artisti Evgeny Antufyev e Federico Lanaro, che darà vita a settembre al Museo di Riva del Garda alla mostra Cecità Bianca curata da Chiara Ianeselli.
Fra maggio e ottobre, nello spazio principale di Der Blitz, la Galleria Civica G. Segantini di Arco, sarà dunque presentato L'atlante.
L'invito, rivolto a dodici giovani professionisti dell'arte, si contestualizza in una serie di
esposizioni a turnazione e comprende l'incoraggiamento affinché le proposte siano in
grado di dare risalto al nucleo di ricerca su cui poggiano. L'atlante prova a mettersi in asse con alcune fra le ricerche artistiche più interessanti
del panorama italiano, tenta di reggerne le costellazioni e le propone al pubblico.
Le dodici realtà emergenti della scena contemporanea italiana presenteranno, attraverso mostre personali e collettive che si susseguiranno da maggio a ottobre, una serie di progetti in grado di attrarre i nuclei più rilevanti della loro ricerca. Con L'atlante, Der Blitz si pone nei confronti delle ricerche invitate come un
catalizzatore: più che favorire la sperimentazione, ne accelera i processi fondanti
cercando di portare in evidenza il valore generativo che contengono.
Sabato 17 maggio (Notte Europea dei Musei) saranno presentati i primi tre lavori inseriti ne L'atlante: nelle sale della Galleria Civica G. Segantini di Arco saranno visibili Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo di Silvia Giambrone, Futures di Jacopo Mazzonelli e Real Track (i luoghi che mi piacciono di più, sono quelli che portano altrove), un progetto di Alessandra Prandin con Melik Ohanian, Alberto Scodro e
Cristian Chironi.
In occasione delle sei inaugurazioni che si terranno presso la Galleria Civica G.
Segantini di Arco, per avvicinare il pubblico ai lavori e trovare nuove chiavi di lettura,
saranno organizzate visite guidate per adulti e attività per i bambini nel cortile, che si
animerà durante le serate: 17.05 ore 18.00; 07.06 ore 18.00; 27.06 ore 18.00; 18.07 ore 21.00; 08.08 ore 21.00; 13.09 ore 18.00.
Silvia Giambrone
18.05 – 01.06 2014
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
La mostra ospita cinque opere che nascono dalla volontà di esplorare il rapporto tra bellezza e violenza, grazia e crudeltà. Il corpus delle opere in mostra è quasi interamente costituito dalle opere concepite per la mostra L'impero libero degli schiavi che indagava il ricamo come una pratica ambigua di creazione di bellezza e
al contempo di assoggettamento politico. Attraverso opere apparentemente molto delicate, si disvelano ambiguità dal forte carattere politico.
Jacopo Mazzonelli
18.05 – 22.06 2014
Futures
L’installazione di Jacopo Mazzonelli riflette sul senso delle nostre scelte, sulle opportunità visibili (e invisibili) che ci si presentano nel corso del tempo. Il titolo, Futures, allude ai contratti negoziabili che si stipulano in Borsa e che hanno una scadenza prefissata. L’opera, che occupa interamente le pareti della stanza, si
presenta come una linea ascendente composta da centinaia di chiavi vergini - ossia in attesa di essere duplicate - di diverse epoche e dimensioni. La disposizione rimanda immediatamente sia a un ipotetico grafico lineare di grandi dimensioni che
a un’immaginaria linea del tempo, spezzata a un tratto da un’interruzione - una mancanza nella geometria perfetta del disegno, riferimento spaziale alla presenza umana che attraversa, che sospende per un momento il suo corso.
Alessandra Prandin con Melik Ohanian, Alberto Scodro e Cristian Chironi
18.05 – 22.06 2014
Real Track (i luoghi che mi piacciono di più, sono quelli che portano altrove) In gergo alpinistico, “aprire una via” significa tracciare un nuovo percorso di salita di una parete rocciosa. Appropriandoci del significato simbolico e letterale dell’azione, ecco quello che abbiamo voluto fare in questo progetto di mostra. Real Track è una nuova via di ascesa di un pendio, come nel lavoro di Melik Ohanian, ma è anche un’esperienza, un tracciato che porta a un luogo e a un tempo “altro”, un fuori-luogo.
Ѐ anche una e molteplici linee di pensiero che mettono alla prova la nostra lettura della realtà. Track è un sentiero, un’impronta, un brano musicale, un ragionamento, un conduttore di energia, uno spostamento, il seguire qualcosa. Alberto Scodro materializza la sua azione in un segno che taglia lo spazio fisico e simbolico della stanza; una maniera di spostare l’oggetto in un limbo, uno slittamento in uno spazio
e tempo alterato, lo stesso che si sperimenta negli stati di dormiveglia. Chironi ci fa
entrare nell’oggetto-libro, intervenendo sul flusso narrativo e informativo dell’immagine
per condurre la nostra attenzione verso nuove specie ed ecosistemi visivi.
L'ATLANTE_PROGRAMMA GENERALE
Silvia Giambrone
18.05 – 01.06 2014 (opening 17.05 h 18)
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
La mostra ospita cinque opere che nascono dalla volontà di esplorare il rapporto tra bellezza e violenza, grazia e crudeltà. Il corpus delle opere in mostra è quasi interamente costituito dalle opere concepite per la mostra L'impero libero degli schiavi che indagava il ricamo come una pratica ambigua di creazione di bellezza e
al contempo di assoggettamento politico. Attraverso opere apparentemente molto
delicate, si disvelano ambiguità dal forte carattere politico.
Jacopo Mazzonelli
18.05 – 22.06 2014 (opening 17.05 h 18)
Futures
L’installazione di Jacopo Mazzonelli riflette sul senso delle nostre scelte, sulle opportunità visibili (e invisibili) che ci si presentano nel corso del tempo. Il titolo, Futures, allude ai contratti negoziabili che si stipulano in Borsa e che hanno una scadenza prefissata. L’opera, che occupa interamente le pareti della stanza, si
presenta come una linea ascendente composta da centinaia di chiavi vergini - ossia in attesa di essere duplicate - di diverse epoche e dimensioni. La disposizione rimanda immediatamente sia a un ipotetico grafico lineare di grandi dimensioni che
a un’immaginaria linea del tempo, spezzata a un tratto da un’interruzione - una mancanza nella geometria perfetta del disegno, riferimento spaziale alla presenza umana che attraversa, che sospende per un momento il suo corso.
Alessandra Prandin con Melik Ohanian, Alberto Scodro e Cristian Chironi
18.05 – 22.06 2014 (opening 17.05 h 18)
Real Track (i luoghi che mi piacciono di più, sono quelli che portano altrove) In gergo alpinistico, “aprire una via” significa tracciare un nuovo percorso di salita di una parete rocciosa. Appropriandoci del significato simbolico e letterale dell’azione, ecco quello che abbiamo voluto fare in questo progetto di mostra. Real Track è una nuova via di ascesa di un pendio, come nel lavoro di Melik Ohanian, ma è anche un’esperienza, un tracciato che porta a un luogo e a un tempo “altro”, un fuori-luogo.
Ѐ anche una e molteplici linee di pensiero che mettono alla prova la nostra lettura
della realtà. Track è un sentiero, un’impronta, un brano musicale, un ragionamento, un conduttore di energia, uno spostamento, il seguire qualcosa. Alberto Scodro materializza la sua azione in un segno che taglia lo spazio fisico e simbolico della stanza; una maniera di spostare l’oggetto in un limbo, uno slittamento in uno spazio e tempo alterato, lo stesso che si sperimenta negli stati di dormiveglia. Chironi ci fa entrare nell’oggetto-libro, intervenendo sul flusso narrativo e informativo dell’immagine per condurre la nostra attenzione verso nuove specie ed ecosistemi visivi.
Giuseppe Gonella
08.06 – 22.06 2014 (opening 07.06 h 18)
Mente Locale
IIl progetto espositivo Mente Locale presenta un corpus di lavori inediti appositamente concepiti per Der Blitz, frutto dell’ultimo anno di attività e di ricerca dell’artista durante la sua residenza a Berlino. L’iconografia di questo nuovo corpus di lavori si presenta come una sorta di traduzione
visiva della condizione umana contemporanea e dei suoi stati emotivi contrastanti.
Attraverso il progetto pittorico l’artista mette in atto un’indagine sulla dimensione di
istantaneità e di imprevedibilità dei nostri processi esperienziali e percettivi, affidando
al fare pittorico una narrazione al limite del visionario. Forme e figure sospese, margini, soglie, segni, frammenti di colore nei quali
lo spazio e tutto ciò che lo abita quasi implodono su sé stessi, come se la pittura
avesse cancellato la forza gravitazionale e avesse rarefatto, insieme ai luoghi che conosciamo, anche lo spessore mnemonico e i consueti processi cognitivi attraverso i quali ne attuiamo un riconoscimento e ne tentiamo una rappresentazione. Tale pratica di spaesamento, che avviene tanto sul piano emotivo quanto su quello più strettamente legato alla composizione, in uno spazio pittorico che in Gonella è quasi multisensoriale, conserva tuttavia una possibilità di costante reintegrazione, realizzandosi come una sorta di orizzonte continuo il cui equilibrio risulti
paradossalmente stabile nella sua precarietà, e del quale solo l’esperienza diviene il vero centro gravitazionale, l’unità di misura alla quale affidarne una possibile pretesa di verità.
Francesco Fonassi
28.06 – 13.07 2014 (opening 27.06 h 18)
Canto Minore (Minor Strain)
Francesco Fonassi in collaborazione con Michele Ducceschi - fisico teorico e PHD presso il dipartimento di fisica acustica dell’università di Parigi - presenta Canto minore (modi Von Kàrman_100mq^2), fenomeno acustico generato attraverso un codice che applica modelli fisici non-lineari alla sintesi sonora digitale. Il piatto metallico simulato - che in questo primo lavoro si estende per un’area di 10000mq - viene percosso e messo in vibrazione applicando e modificando le condizioni fisiche in cui virtualmente suona secondo criteri compositivi atti a misurarne e controllarne i modi. Canto minore (Minor Strain) accorpa al lavoro sonoro un video, una partitura incisa su lastre metalliche e un journal che traccia - per accoppiamento e sostituzione - il perimetro di un territorio a venire.
Roberta Pagani
28.06 – 03.08 2014 (opening 27.06 h 18)
Lo studiolo
Roberta Pagani sceglie di inserirsi all'interno del contesto del progetto Der Blitz trasferendosi, per un mese nello spazio a lei dedicato, all’interno della Galleria Civica G. Segantini. Qui stabilirà il suo “studiolo” e svolgerà la richiesta di curatela rivoltale nella formula di una residenza. Lo spazio diventerà l’ufficio entro cui svolgere ricerche, interviste, talk, video call, ricevere professionisti (artisti, curatori),
incontrare il pubblico nei normali orari di apertura della Galleria. Da un lato la “performance” diventa di per sé, nella formula scelta, la contestazione di un modello e,
al contempo, un’occasione di analisi e studio secondo un’appartenenza di natura professionale alla letteratura critica cui il progetto stesso fa riferimento, a proposito delle rincorse alla comunicazione visiva e della pubblicità in atto nell’arte e al suo statuto da ridisegnare attraverso formule radicalmente nuove di lavoro e
produzione, e che vede la necessità di un reale e fattivo mutamento delle sue pratiche più sperimentali.
Fabrizio Perghem
28.06 – 13.07 2014 (opening 27.06 h 18)
Errare humanum est
Con questa installazione Fabrizio Perghem ripercorre attraverso un’installazione
il rapporto fra l’ambiente e l’uomo. La modernità ha tracciato dell’esperienza umana nel mondo un quadro fortemente negativo in cui l’agire dell’uomo stesso è fondamentalmente distruttivo. A
partire da questa visione si è determinato il binomio natura/cultura ambiente/uomo che distilla
in un secco dualismo l’umanità contemporanea. A partire da questi presupposti Errare humanum est definisce il paesaggio come l’espressione dell’appropriazione geometrica e architettonica del territorio. Di contro l’installazione nello spazio museale pone il visitatore davanti a una esperienza nomade in cui i punti di partenza e di arrivo hanno un interesse relativo, mentre lo spazio intermedio è lo spazio dell'andare,
l'essenza stessa del nomadismo, il luogo in cui si celebra quotidianamente il rito dell'eterna erranza.
CHAN Arte con Serena Porrati
19.07 – 07.09 2014 (opening 18.07 h 21)
Collasso
A partire dai concetti di declino e rigenerazione, decomposizione e forma, che trovano riferimento negli elementi naturali - pietra, acqua, ferro, legno - il progetto esplora l'idea di decadimento attraverso la commistione di diversi media tra cui scultura, video e lavori su carta.
Gasconade con Alessandro Carano, Giangiacomo Rossetti e Davide Stucchi
19.07 – 07.09 2014 (opening 18.07 h 21)
La pace tra gli animali
Con il progetto La pace tra gli animali Gasconade indaga la relazione tra produzione creativa e lavoro. In particolare l'interesse si concentra su quelle attività che, nonostante conducano a un output generalmente categorizzato tra i prodotti della creatività, sottendono invece un approccio automatico e meccanico. Pensiamo per esempio al modellismo, o alle tecniche di intreccio del vimini, o alla lavorazione a maglia, attività diffuse in quanto offrono l'illusione di un distacco dalla produzione e un compiacimento del risultato finale.
Gabriele Sassone con Angelo Sarleti
09.08 – 05.10 2014 (opening 08.08 h 21)
Specific
Specific, il progetto di Angelo Sarleti proposto per Der Blitz 2014, si sviluppa incrociando i dati ISTAT del Comune di Arco con i dati tecnici dell’opera di Giovanni Segantini (Arco, 1858 – Monte Schafberg, 1899), come le dimensioni della tela e la qualità dei pigmenti, la varietà della tavolozza e i diversi passaggi pittorici, dalle
pennellate larghe dell’abbozzo alle pennellate filamentose finali. Il risultato di questo
algoritmo terrà conto del contesto economico attuale, riadattando la realizzazione
utopica di Specific sulla base del budget messo a disposizione dall’istituzione.
L’intervento di Sarleti tradurrà i dati in forme astratte, la cui matericità pittorica aggiunge senso e ne condiziona la percezione. Attraverso un nuovo codice visivo, l’informazione diventerà uno strumento di restituzione estetica in grado di decifrare l’età contemporanea e rendere possibile la collisione di mondi lontani.
Cripta 747
14.09 – 05.10 2014 (opening 13.09 h 18)
CONTROMICHAEL
Una mostra che nel titolo porta in se tutto il magnifico di quello che dobbiamo affrontare, andando contro, e incontro. In uno stato di natura l'uomo si troverebbe contro ogni uomo - homo homini lupus - l'istinto contro la ragione, il genio creativo dell'improvvisazione accostato al nodo della costruzione e dell'ingegno. Michael è
stato avvelenato ma ha vinto lo stesso la partita, dicono che sia vivo e sorseggi il suo Gatorade all'arancia.
Valentina Miorandi
14.09 – 05.10 2014 (opening
13.09 h 18) Momenti di Piacere
“Nell'uomo il meccanismo del piacere è strettamente connesso al meccanismo della
riproduzione, nella donna meccanismo del piacere e meccanismo della riproduzione sono comunicanti, ma non coincidono". Bocche di donne e uomini si alternano leggendo parti del libro di Carla Lonzi dal titolo Sputiamo su Hegel: la donna clitoridea
e la donna vaginale.
L'atlante
A cura di Denis Isaia, Federico Mazzonelli
Arco | Galleria Civica G. Segantini
18.05 – 05.10 2014
Opening sabato 17 maggio 2014 | ore 18
Anteprima per la stampa sabato 17 maggio 2014 | ore 16.30
In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Der Blitz nasce nel 2013 come progetto di sostegno per la cultura contemporanea sul territorio dell'Alto Garda. Der Blitz 2014 raccoglie l'eredità del progetto pilota del 2013 e ne amplia la portata complessiva proponendo l'esplorazione di alcuni fra i territori culturali dell'arte contemporanea, attraverso tre tappe che si dispiegheranno durante l'anno tra Arco, Riva del Garda e Canale di Tenno.
Dopo l'intervento del giovane artista Michele Parisi Dalla finestra entrava il mattino, allestito lo scorso marzo e visibile nella Pinacoteca del Museo di Riva del Garda fino al 2 novembre, con L'atlante si aprirà dal 17 maggio alla Galleria Civica G. Segantini di Arco un progetto che vedrà alternarsi al suo interno i lavori di sei giovani artisti, tre spazi indipendenti e tre giovani curatori italiani.
Venerdì 16 maggio prenderà invece il via a Canale di Tenno la prima residenza creativa dei due artisti Evgeny Antufyev e Federico Lanaro, che darà vita a settembre al Museo di Riva del Garda alla mostra Cecità Bianca curata da Chiara Ianeselli.
Fra maggio e ottobre, nello spazio principale di Der Blitz, la Galleria Civica G. Segantini di Arco, sarà dunque presentato L'atlante.
L'invito, rivolto a dodici giovani professionisti dell'arte, si contestualizza in una serie di
esposizioni a turnazione e comprende l'incoraggiamento affinché le proposte siano in
grado di dare risalto al nucleo di ricerca su cui poggiano. L'atlante prova a mettersi in asse con alcune fra le ricerche artistiche più interessanti
del panorama italiano, tenta di reggerne le costellazioni e le propone al pubblico.
Le dodici realtà emergenti della scena contemporanea italiana presenteranno, attraverso mostre personali e collettive che si susseguiranno da maggio a ottobre, una serie di progetti in grado di attrarre i nuclei più rilevanti della loro ricerca. Con L'atlante, Der Blitz si pone nei confronti delle ricerche invitate come un
catalizzatore: più che favorire la sperimentazione, ne accelera i processi fondanti
cercando di portare in evidenza il valore generativo che contengono.
Sabato 17 maggio (Notte Europea dei Musei) saranno presentati i primi tre lavori inseriti ne L'atlante: nelle sale della Galleria Civica G. Segantini di Arco saranno visibili Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo di Silvia Giambrone, Futures di Jacopo Mazzonelli e Real Track (i luoghi che mi piacciono di più, sono quelli che portano altrove), un progetto di Alessandra Prandin con Melik Ohanian, Alberto Scodro e
Cristian Chironi.
In occasione delle sei inaugurazioni che si terranno presso la Galleria Civica G.
Segantini di Arco, per avvicinare il pubblico ai lavori e trovare nuove chiavi di lettura,
saranno organizzate visite guidate per adulti e attività per i bambini nel cortile, che si
animerà durante le serate: 17.05 ore 18.00; 07.06 ore 18.00; 27.06 ore 18.00; 18.07 ore 21.00; 08.08 ore 21.00; 13.09 ore 18.00.
Silvia Giambrone
18.05 – 01.06 2014
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
La mostra ospita cinque opere che nascono dalla volontà di esplorare il rapporto tra bellezza e violenza, grazia e crudeltà. Il corpus delle opere in mostra è quasi interamente costituito dalle opere concepite per la mostra L'impero libero degli schiavi che indagava il ricamo come una pratica ambigua di creazione di bellezza e
al contempo di assoggettamento politico. Attraverso opere apparentemente molto delicate, si disvelano ambiguità dal forte carattere politico.
Jacopo Mazzonelli
18.05 – 22.06 2014
Futures
L’installazione di Jacopo Mazzonelli riflette sul senso delle nostre scelte, sulle opportunità visibili (e invisibili) che ci si presentano nel corso del tempo. Il titolo, Futures, allude ai contratti negoziabili che si stipulano in Borsa e che hanno una scadenza prefissata. L’opera, che occupa interamente le pareti della stanza, si
presenta come una linea ascendente composta da centinaia di chiavi vergini - ossia in attesa di essere duplicate - di diverse epoche e dimensioni. La disposizione rimanda immediatamente sia a un ipotetico grafico lineare di grandi dimensioni che
a un’immaginaria linea del tempo, spezzata a un tratto da un’interruzione - una mancanza nella geometria perfetta del disegno, riferimento spaziale alla presenza umana che attraversa, che sospende per un momento il suo corso.
Alessandra Prandin con Melik Ohanian, Alberto Scodro e Cristian Chironi
18.05 – 22.06 2014
Real Track (i luoghi che mi piacciono di più, sono quelli che portano altrove) In gergo alpinistico, “aprire una via” significa tracciare un nuovo percorso di salita di una parete rocciosa. Appropriandoci del significato simbolico e letterale dell’azione, ecco quello che abbiamo voluto fare in questo progetto di mostra. Real Track è una nuova via di ascesa di un pendio, come nel lavoro di Melik Ohanian, ma è anche un’esperienza, un tracciato che porta a un luogo e a un tempo “altro”, un fuori-luogo.
Ѐ anche una e molteplici linee di pensiero che mettono alla prova la nostra lettura della realtà. Track è un sentiero, un’impronta, un brano musicale, un ragionamento, un conduttore di energia, uno spostamento, il seguire qualcosa. Alberto Scodro materializza la sua azione in un segno che taglia lo spazio fisico e simbolico della stanza; una maniera di spostare l’oggetto in un limbo, uno slittamento in uno spazio
e tempo alterato, lo stesso che si sperimenta negli stati di dormiveglia. Chironi ci fa
entrare nell’oggetto-libro, intervenendo sul flusso narrativo e informativo dell’immagine
per condurre la nostra attenzione verso nuove specie ed ecosistemi visivi.
L'ATLANTE_PROGRAMMA GENERALE
Silvia Giambrone
18.05 – 01.06 2014 (opening 17.05 h 18)
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
La mostra ospita cinque opere che nascono dalla volontà di esplorare il rapporto tra bellezza e violenza, grazia e crudeltà. Il corpus delle opere in mostra è quasi interamente costituito dalle opere concepite per la mostra L'impero libero degli schiavi che indagava il ricamo come una pratica ambigua di creazione di bellezza e
al contempo di assoggettamento politico. Attraverso opere apparentemente molto
delicate, si disvelano ambiguità dal forte carattere politico.
Jacopo Mazzonelli
18.05 – 22.06 2014 (opening 17.05 h 18)
Futures
L’installazione di Jacopo Mazzonelli riflette sul senso delle nostre scelte, sulle opportunità visibili (e invisibili) che ci si presentano nel corso del tempo. Il titolo, Futures, allude ai contratti negoziabili che si stipulano in Borsa e che hanno una scadenza prefissata. L’opera, che occupa interamente le pareti della stanza, si
presenta come una linea ascendente composta da centinaia di chiavi vergini - ossia in attesa di essere duplicate - di diverse epoche e dimensioni. La disposizione rimanda immediatamente sia a un ipotetico grafico lineare di grandi dimensioni che
a un’immaginaria linea del tempo, spezzata a un tratto da un’interruzione - una mancanza nella geometria perfetta del disegno, riferimento spaziale alla presenza umana che attraversa, che sospende per un momento il suo corso.
Alessandra Prandin con Melik Ohanian, Alberto Scodro e Cristian Chironi
18.05 – 22.06 2014 (opening 17.05 h 18)
Real Track (i luoghi che mi piacciono di più, sono quelli che portano altrove) In gergo alpinistico, “aprire una via” significa tracciare un nuovo percorso di salita di una parete rocciosa. Appropriandoci del significato simbolico e letterale dell’azione, ecco quello che abbiamo voluto fare in questo progetto di mostra. Real Track è una nuova via di ascesa di un pendio, come nel lavoro di Melik Ohanian, ma è anche un’esperienza, un tracciato che porta a un luogo e a un tempo “altro”, un fuori-luogo.
Ѐ anche una e molteplici linee di pensiero che mettono alla prova la nostra lettura
della realtà. Track è un sentiero, un’impronta, un brano musicale, un ragionamento, un conduttore di energia, uno spostamento, il seguire qualcosa. Alberto Scodro materializza la sua azione in un segno che taglia lo spazio fisico e simbolico della stanza; una maniera di spostare l’oggetto in un limbo, uno slittamento in uno spazio e tempo alterato, lo stesso che si sperimenta negli stati di dormiveglia. Chironi ci fa entrare nell’oggetto-libro, intervenendo sul flusso narrativo e informativo dell’immagine per condurre la nostra attenzione verso nuove specie ed ecosistemi visivi.
Giuseppe Gonella
08.06 – 22.06 2014 (opening 07.06 h 18)
Mente Locale
IIl progetto espositivo Mente Locale presenta un corpus di lavori inediti appositamente concepiti per Der Blitz, frutto dell’ultimo anno di attività e di ricerca dell’artista durante la sua residenza a Berlino. L’iconografia di questo nuovo corpus di lavori si presenta come una sorta di traduzione
visiva della condizione umana contemporanea e dei suoi stati emotivi contrastanti.
Attraverso il progetto pittorico l’artista mette in atto un’indagine sulla dimensione di
istantaneità e di imprevedibilità dei nostri processi esperienziali e percettivi, affidando
al fare pittorico una narrazione al limite del visionario. Forme e figure sospese, margini, soglie, segni, frammenti di colore nei quali
lo spazio e tutto ciò che lo abita quasi implodono su sé stessi, come se la pittura
avesse cancellato la forza gravitazionale e avesse rarefatto, insieme ai luoghi che conosciamo, anche lo spessore mnemonico e i consueti processi cognitivi attraverso i quali ne attuiamo un riconoscimento e ne tentiamo una rappresentazione. Tale pratica di spaesamento, che avviene tanto sul piano emotivo quanto su quello più strettamente legato alla composizione, in uno spazio pittorico che in Gonella è quasi multisensoriale, conserva tuttavia una possibilità di costante reintegrazione, realizzandosi come una sorta di orizzonte continuo il cui equilibrio risulti
paradossalmente stabile nella sua precarietà, e del quale solo l’esperienza diviene il vero centro gravitazionale, l’unità di misura alla quale affidarne una possibile pretesa di verità.
Francesco Fonassi
28.06 – 13.07 2014 (opening 27.06 h 18)
Canto Minore (Minor Strain)
Francesco Fonassi in collaborazione con Michele Ducceschi - fisico teorico e PHD presso il dipartimento di fisica acustica dell’università di Parigi - presenta Canto minore (modi Von Kàrman_100mq^2), fenomeno acustico generato attraverso un codice che applica modelli fisici non-lineari alla sintesi sonora digitale. Il piatto metallico simulato - che in questo primo lavoro si estende per un’area di 10000mq - viene percosso e messo in vibrazione applicando e modificando le condizioni fisiche in cui virtualmente suona secondo criteri compositivi atti a misurarne e controllarne i modi. Canto minore (Minor Strain) accorpa al lavoro sonoro un video, una partitura incisa su lastre metalliche e un journal che traccia - per accoppiamento e sostituzione - il perimetro di un territorio a venire.
Roberta Pagani
28.06 – 03.08 2014 (opening 27.06 h 18)
Lo studiolo
Roberta Pagani sceglie di inserirsi all'interno del contesto del progetto Der Blitz trasferendosi, per un mese nello spazio a lei dedicato, all’interno della Galleria Civica G. Segantini. Qui stabilirà il suo “studiolo” e svolgerà la richiesta di curatela rivoltale nella formula di una residenza. Lo spazio diventerà l’ufficio entro cui svolgere ricerche, interviste, talk, video call, ricevere professionisti (artisti, curatori),
incontrare il pubblico nei normali orari di apertura della Galleria. Da un lato la “performance” diventa di per sé, nella formula scelta, la contestazione di un modello e,
al contempo, un’occasione di analisi e studio secondo un’appartenenza di natura professionale alla letteratura critica cui il progetto stesso fa riferimento, a proposito delle rincorse alla comunicazione visiva e della pubblicità in atto nell’arte e al suo statuto da ridisegnare attraverso formule radicalmente nuove di lavoro e
produzione, e che vede la necessità di un reale e fattivo mutamento delle sue pratiche più sperimentali.
Fabrizio Perghem
28.06 – 13.07 2014 (opening 27.06 h 18)
Errare humanum est
Con questa installazione Fabrizio Perghem ripercorre attraverso un’installazione
il rapporto fra l’ambiente e l’uomo. La modernità ha tracciato dell’esperienza umana nel mondo un quadro fortemente negativo in cui l’agire dell’uomo stesso è fondamentalmente distruttivo. A
partire da questa visione si è determinato il binomio natura/cultura ambiente/uomo che distilla
in un secco dualismo l’umanità contemporanea. A partire da questi presupposti Errare humanum est definisce il paesaggio come l’espressione dell’appropriazione geometrica e architettonica del territorio. Di contro l’installazione nello spazio museale pone il visitatore davanti a una esperienza nomade in cui i punti di partenza e di arrivo hanno un interesse relativo, mentre lo spazio intermedio è lo spazio dell'andare,
l'essenza stessa del nomadismo, il luogo in cui si celebra quotidianamente il rito dell'eterna erranza.
CHAN Arte con Serena Porrati
19.07 – 07.09 2014 (opening 18.07 h 21)
Collasso
A partire dai concetti di declino e rigenerazione, decomposizione e forma, che trovano riferimento negli elementi naturali - pietra, acqua, ferro, legno - il progetto esplora l'idea di decadimento attraverso la commistione di diversi media tra cui scultura, video e lavori su carta.
Gasconade con Alessandro Carano, Giangiacomo Rossetti e Davide Stucchi
19.07 – 07.09 2014 (opening 18.07 h 21)
La pace tra gli animali
Con il progetto La pace tra gli animali Gasconade indaga la relazione tra produzione creativa e lavoro. In particolare l'interesse si concentra su quelle attività che, nonostante conducano a un output generalmente categorizzato tra i prodotti della creatività, sottendono invece un approccio automatico e meccanico. Pensiamo per esempio al modellismo, o alle tecniche di intreccio del vimini, o alla lavorazione a maglia, attività diffuse in quanto offrono l'illusione di un distacco dalla produzione e un compiacimento del risultato finale.
Gabriele Sassone con Angelo Sarleti
09.08 – 05.10 2014 (opening 08.08 h 21)
Specific
Specific, il progetto di Angelo Sarleti proposto per Der Blitz 2014, si sviluppa incrociando i dati ISTAT del Comune di Arco con i dati tecnici dell’opera di Giovanni Segantini (Arco, 1858 – Monte Schafberg, 1899), come le dimensioni della tela e la qualità dei pigmenti, la varietà della tavolozza e i diversi passaggi pittorici, dalle
pennellate larghe dell’abbozzo alle pennellate filamentose finali. Il risultato di questo
algoritmo terrà conto del contesto economico attuale, riadattando la realizzazione
utopica di Specific sulla base del budget messo a disposizione dall’istituzione.
L’intervento di Sarleti tradurrà i dati in forme astratte, la cui matericità pittorica aggiunge senso e ne condiziona la percezione. Attraverso un nuovo codice visivo, l’informazione diventerà uno strumento di restituzione estetica in grado di decifrare l’età contemporanea e rendere possibile la collisione di mondi lontani.
Cripta 747
14.09 – 05.10 2014 (opening 13.09 h 18)
CONTROMICHAEL
Una mostra che nel titolo porta in se tutto il magnifico di quello che dobbiamo affrontare, andando contro, e incontro. In uno stato di natura l'uomo si troverebbe contro ogni uomo - homo homini lupus - l'istinto contro la ragione, il genio creativo dell'improvvisazione accostato al nodo della costruzione e dell'ingegno. Michael è
stato avvelenato ma ha vinto lo stesso la partita, dicono che sia vivo e sorseggi il suo Gatorade all'arancia.
Valentina Miorandi
14.09 – 05.10 2014 (opening
13.09 h 18) Momenti di Piacere
“Nell'uomo il meccanismo del piacere è strettamente connesso al meccanismo della
riproduzione, nella donna meccanismo del piacere e meccanismo della riproduzione sono comunicanti, ma non coincidono". Bocche di donne e uomini si alternano leggendo parti del libro di Carla Lonzi dal titolo Sputiamo su Hegel: la donna clitoridea
e la donna vaginale.
17
maggio 2014
L’atlante
Dal 17 maggio al 05 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
MAG MUSEO ALTO GARDA – GALLERIA CIVICA G. SEGANTINI
Arco, Via Giovanni Segantini, 9, (Trento)
Arco, Via Giovanni Segantini, 9, (Trento)
Vernissage
17 Maggio 2014, ore 18
Autore
Curatore