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SPIN_VIDEO videoarte messicana
“SPIN_VIDEO videoarte messicana”, un’ampia rassegna di videoarte curata da Maria Campitelli in collaborazione con Manolo Cocho nell’ambito dell’articolato progetto espositivo “MEX PRO Mexico art project” del Gruppo78 International Contemporary Art
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra, che si inserisce nel programma di incontri “SOFA CHATS videoarte da salotto” organizzato da Massimo Premuda in collaborazione con collaab.it e Radio Fragola, evidenzia una pluralità di temi e stili caratterizzati da uno slancio vitale travolgente, e presenta ben dieci videoartisti, sette messicani e tre internazionali che hanno però forti relazioni con il Messico: Pawel Anascewicz, Manolo Cocho, Luciana Esqueda, Lucila Flores, Masafumi Hosumi, Axel Martínez, Antonio Ortiz Gritón, Maribel Portel, Jorge Quintero-Cyber e Elisa Zurlo.
“Nel ricco calendario di MEX PRO che porta il Messico a Trieste, c'è anche una rassegna video all'insegna della nuova scienza, evocata da quello SPIN del titolo che introduce ad un concetto della fisica quantica, a una grandezza come forma di un momento angolare intrinseco. Ma nel contempo rimanda alle teorie del caos, della complessità che contribuiscono a farci leggere il mondo in un modo diverso, non solo attraverso ciò che lo sguardo percepisce. Ed è una rassegna quanto mai varia, volutamente disomogenea - specchio eloquente delle pluralità di situazioni che coesistono oggi nel mondo, soprattutto in quello messicano - dotata di uno slancio vitale travolgente, portata avanti da artisti che spesso si qualificano anche come scienziati/antropologi/filosofi.
In quest'ottica Manolo Cocho con "La macchina del tempo", videoanimazione a 3D, rende possibile un mondo di per sé impossibile all'interno di uno spazio virtuale. Al contrario il video "Presences" di Elisa Zurlo - artista del Gruppo78 che ha vissuto l'esperienza messicana - è una meditazione visiva del mondo messicano, costruita sul colore, il movimento del corpo, la presenza del deserto evocato dagli arbusti argentei tra le dune. "Muletas del tiempo" (Stampelle del tempo) del polacco Pawel Anascewicz, naturalizzato messicano, nella sintesi ripetitiva del camminare avanti e indietro di singolare efficacia comunicativa, è un'allegoria della possibile "riabilitazione del tempo", dopo la sua disarticolazione che ha reso pazzo Amleto, analogamente al recupero dell'uso degli arti, dopo un intervento chirurgico, con l'esercizio riabilitativo. Maribel Portela rivisita col video "Cumulo" la sua mega scultura di carta. Il fulmineo e bellissimo "viaggio familiare" di Lucila Flores, come uno spot pubblicitario, condensa in pochi secondi, con grande umorismo, la condizione esistenziale di una famiglia messicana messa in fuga e travolta dalla violenza dilagante. Il giapponese Masafumi Hosumi c'intrattiene, con varie sequenze, tra documento e poesia, sul tema della vibrazione, perlustrando il mondo naturale svilito dall'inquinamento. L'"Infinita tristeza" di Antonio Ortiz Gritón denuncia, con un'installazione di lutto - tanti neri stendardi appesi agli alberi di un viale - i migliaia di morti accumulati dalle lotte tra il governo e le mafie. Jorge Quintero Cyber, abilissimo animatore 3D, nel video "Vida fractal", utilizzando i frattali, stabilisce un confronto tra vita quotidiana urbana e natura che si rivela tramite le sacre geometrie in essa contenute. Luciana Esqueda ci racconta il linguaggio della città - e il referente è Trieste - svelandosi nelle apparenze e nelle stratificazioni storiche con un dinamismo ritmico che, nell' incessante mobilità e trasformismo, di continuo si decostruisce. Axel Martinez, antropologo e filosofo oltre che artista, produce un video appena girato il 20 di marzo 2014, in occasione dell'equinozio di primavera, cui altri ne seguiranno, nei solstizi e negli equinozi, per stabilire, con linguaggio astratto e allusivo, un'integrazione tra l'antico calendario azteco e l'attuale misurazione dell'anno per conseguire il tempo universale.”
Maria Campitelli
L’evento dedicato alla videoarte messicana è il penultimo appuntamento di “SOFA CHATS videoarte da salotto”, una serie di incontri di approfondimento sulla videoarte, realizzati in collaborazione con il collettivo collaab.it, che vanno in onda su Radio Fragola le domeniche successive alle 11.30 e che animano il DoubleRoom arti visive fino a giugno, spaziando dalla videoperformance alla videolografia, dalla videopoesia fino alla videointerattività.
“Nel ricco calendario di MEX PRO che porta il Messico a Trieste, c'è anche una rassegna video all'insegna della nuova scienza, evocata da quello SPIN del titolo che introduce ad un concetto della fisica quantica, a una grandezza come forma di un momento angolare intrinseco. Ma nel contempo rimanda alle teorie del caos, della complessità che contribuiscono a farci leggere il mondo in un modo diverso, non solo attraverso ciò che lo sguardo percepisce. Ed è una rassegna quanto mai varia, volutamente disomogenea - specchio eloquente delle pluralità di situazioni che coesistono oggi nel mondo, soprattutto in quello messicano - dotata di uno slancio vitale travolgente, portata avanti da artisti che spesso si qualificano anche come scienziati/antropologi/filosofi.
In quest'ottica Manolo Cocho con "La macchina del tempo", videoanimazione a 3D, rende possibile un mondo di per sé impossibile all'interno di uno spazio virtuale. Al contrario il video "Presences" di Elisa Zurlo - artista del Gruppo78 che ha vissuto l'esperienza messicana - è una meditazione visiva del mondo messicano, costruita sul colore, il movimento del corpo, la presenza del deserto evocato dagli arbusti argentei tra le dune. "Muletas del tiempo" (Stampelle del tempo) del polacco Pawel Anascewicz, naturalizzato messicano, nella sintesi ripetitiva del camminare avanti e indietro di singolare efficacia comunicativa, è un'allegoria della possibile "riabilitazione del tempo", dopo la sua disarticolazione che ha reso pazzo Amleto, analogamente al recupero dell'uso degli arti, dopo un intervento chirurgico, con l'esercizio riabilitativo. Maribel Portela rivisita col video "Cumulo" la sua mega scultura di carta. Il fulmineo e bellissimo "viaggio familiare" di Lucila Flores, come uno spot pubblicitario, condensa in pochi secondi, con grande umorismo, la condizione esistenziale di una famiglia messicana messa in fuga e travolta dalla violenza dilagante. Il giapponese Masafumi Hosumi c'intrattiene, con varie sequenze, tra documento e poesia, sul tema della vibrazione, perlustrando il mondo naturale svilito dall'inquinamento. L'"Infinita tristeza" di Antonio Ortiz Gritón denuncia, con un'installazione di lutto - tanti neri stendardi appesi agli alberi di un viale - i migliaia di morti accumulati dalle lotte tra il governo e le mafie. Jorge Quintero Cyber, abilissimo animatore 3D, nel video "Vida fractal", utilizzando i frattali, stabilisce un confronto tra vita quotidiana urbana e natura che si rivela tramite le sacre geometrie in essa contenute. Luciana Esqueda ci racconta il linguaggio della città - e il referente è Trieste - svelandosi nelle apparenze e nelle stratificazioni storiche con un dinamismo ritmico che, nell' incessante mobilità e trasformismo, di continuo si decostruisce. Axel Martinez, antropologo e filosofo oltre che artista, produce un video appena girato il 20 di marzo 2014, in occasione dell'equinozio di primavera, cui altri ne seguiranno, nei solstizi e negli equinozi, per stabilire, con linguaggio astratto e allusivo, un'integrazione tra l'antico calendario azteco e l'attuale misurazione dell'anno per conseguire il tempo universale.”
Maria Campitelli
L’evento dedicato alla videoarte messicana è il penultimo appuntamento di “SOFA CHATS videoarte da salotto”, una serie di incontri di approfondimento sulla videoarte, realizzati in collaborazione con il collettivo collaab.it, che vanno in onda su Radio Fragola le domeniche successive alle 11.30 e che animano il DoubleRoom arti visive fino a giugno, spaziando dalla videoperformance alla videolografia, dalla videopoesia fino alla videointerattività.
14
maggio 2014
SPIN_VIDEO videoarte messicana
Dal 14 maggio al 12 giugno 2014
arte contemporanea
Location
DOUBLEROOM
Trieste, Via Antonio Canova, 9, (Trieste)
Trieste, Via Antonio Canova, 9, (Trieste)
Orario di apertura
lunedì > giovedì 17-19
Vernissage
14 Maggio 2014, 18.30
Autore
Curatore