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Fabrizio Cotognini – PER AQUAM
Al centro del progetto espositivo di Cotognini, articolato in più interventi tutti rigorosamente site specific, c’è il mare, inteso come archivio e come scrigno di memorie, sterminato deposito di oggetti e di reliquie del passato che l’acqua e il tempo, «grande scultore» (Yourcenar), trasformano, nascondono e a volte restituiscono
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
TEMPO IMPERFETTO
a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani
Fabrizio Cotognini
PER AQUAM
Museo Archeologico Provinciale di Salerno
7 maggio / 7 giugno 2014
opening / mercoledì 7 maggio 2014, ore 17.30-19.30
La Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea, in collaborazione con la
Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, soci fondatori della Fondazione, è lieta di annunciare il
progetto PER AQUAM di Fabrizio Cotognini, prima mostra del ciclo Tempo Imperfetto a cura di Antonello
Tolve e Stefania Zuliani. L’esposizione, che verrà inaugurata negli spazi del Museo Archeologico
Provinciale di Salerno (in via San Benedetto, 28) mercoledì 7 maggio alle ore 17.30, sarà visitabile dal 8
maggio al 7 giugno 2014 (tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso).
Al centro del progetto espositivo di Cotognini, articolato in più interventi tutti rigorosamente site specific,
c'è il mare, inteso come archivio e come scrigno di memorie, sterminato deposito di oggetti e di reliquie
del passato che l'acqua e il tempo, «grande scultore» (Yourcenar), trasformano, nascondono e a volte
restituiscono.
Partendo da Desantnik USV50 – modello di un casco da palombaro sovietico degli anni Venti utilizzato per
interpretare in chiave personale il ritrovamento della testa bronzea di Apollo riemersa dalle acque del golfo
di Salerno – l'artista realizza un percorso acquatico che si dissemina nello spazio del museo con lo scopo di
offrire al pubblico una serie di cortocircuiti costruttivi, di azioni analitiche, di tragitti subacquei che lavorano
sul passato e sul presente. Lo scafandro è così «un reperto di archeologia contemporanea», ma anche «uno
strumento» utile a «viaggiare nelle acque alla ricerca di nuove scoperte archeologiche», di nuovi incanti, di
nuove atmosfere immaginifiche.
Disseminati tra le collezioni del museo alcuni disegni che rappresentano leggendari esseri Ittiomorfi (come il
Vescovo di mare o il Monaco di mare), ed alcune Libellule in vetro – insetto d'acqua assunto come simbolo
dell'inquietudine dello spirito, mai pacificato, del guerriero – mentre un dittico luminoso, un light box che
descrive due Meduse (quella mitologica e quella naturale) lega i due piani dell’edificio: si tratta di opere
che insieme evidenziano un processo in grado di contaminare con dolcezza i reperti archeologici del museo
disegnando un cammino variegato, segnato dal desiderio di rendere omaggio al Tirreno, ai suoi tesori segreti
e alla sua cultura. Immersione, una traccia sonora realizzata in collaborazione con il sound artist Carlo
Marchionni, fa da trait d'union tra i vari lavori per diffondersi negli spazi del museo e trasformarlo in opera
d'arte totale, in una favola che crea ponti e si divarica tra differenti temperature e linguaggi, fino conciliare i
territori dell'archeologia con quelli del tessuto e del vissuto artistico d'oggi.
In occasione dell'inaugurazione della mostra l'artista sarà coinvolto in una conversazione critica
dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto realizzato per il Museo
Archeologico Provinciale.
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del
Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor
tecnici | Associazione ArteXa, Fonderie culturali, Modula srl, Eusebi Arredamenti.
Il Presidente della Fondazione
prof. Angelo Trimarco
FABRIZIO COTOGNINI
per aquam
opening / 7 maggio 2014, ore 17.30-19.30
saluti istituzionali
Angelo Trimarco | Presidente della Fondazione Filiberto Menna
Antonio Iannone | Presidente della Provincia di Salerno
Matteo Bottone | Assessore Patrimonio, Cultura e Beni Culturali, Provincia di Salerno
Ermanno Guerra | Assessore Cultura e Università, Comune di Salerno
Barbara Cussino | dirigente Settore Musei e Biblioteche, Provincia di Salerno
ore 18.00
conversazione critica con l'artista
Fabrizio Cotognini è nato a Macerata nel 1983, vive e lavora a Civitanova Marche. Diplomato
all'Accademia di Belle Arti di Macerata in Pittura e Scultura nel 2009, ha partecipato a numerose
mostre. Tra queste si ricordano Le ragioni della pittura. Esiti e prospettive di un medium
(Castelbasso, 2013) – a cura di L. Cherubini e E. Viola, Errors Allowed (Ancona, 2013) – a cura di
M. Valentini, Disorder (Milano, 2012), Symbiosis (Roma, 2012), Ma quale tra tutti i mondi,è il più
esclusivo? (Salerno, 2011) – a cura di A. Tolve, Artday 2 (Macerata, 2011) – a cura di FrankoB,
Arte Italiana a Fukuoka (Fukuoka, 2010) – a cura di A. Maugeri, Low (Chicago, 2009) – a cura di
S. I. Ray, Contaminazioni (Morrovalle, 2009) – a cura di I. Quintavalle, Artika (Recanati, 2008) – a
cura di N. Alessandrini, Pitti Uomo (Firenze, 2007).
Caratterizzato da un costante rimando all'antico rivisitato in chiave contemporanea e dall’utilizzo
privilegiato del disegno, elemento cardine di una ricerca che si avvale anche delle possibilità dei
nuovi media, il lavoro di Fabrizio Cotognini cattura al suo interno varie declinazioni dell'orizzonte
archeologico e storico-artistico. Il tempo, la memoria e la storia sono, nella sua ricerca, figure
maestose, capovolte, stravolte o incurvate in un apparato scenico teso a sospenderne la stabilità.
Si tratta di un discorso in cui la parola sposa l'immagine in un serrato dialogo fra segno, disegno e
scrittura che si fa luogo di contemplazione e, nel contempo, di concentrazione riflessiva. Ma anche
apparente – e soltanto apparente – nota a margine che ricorda le intime delizie di un libro antico.
Finanche di una miniatura tardogotica o di un raro decoro che lascia intravedere la scrupolosa cura
per ogni singolo particolare.
TEMPO IMPERFETTO
Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani
primavera-autunno 2014
Interventi e installazioni site specific di
Elena Bellantoni | Fabrizio Cotognini | Giulia Palombino | Gian Maria Tosatti | Ivano Troisi
L'attualità inesauribile del passato e, assieme, la transitorietà di un presente che diviene fin troppo facilmente
rovina. In questa tensione costante si definisce un tempo, il nostro, plurale e anacronistico, una condizione
poststorica dove alla passione per il museo, al trionfo dell'archivio – «là dove le cose cominciano», secondo
Derrida – corrisponde il rapido consumo di ogni stabile cronologia, la molteplicità dei racconti, l'estensione
universale, orizzontale della tag, frutto di una tensione, di un'euforia, persino, «inebriante o allucinogena»
(Fredric Jameson). È questo il complesso scenario sul quale la Fondazione Filiberto Menna – Centro
Studi d'Arte Contemporanea intende riflettere attraverso un articolato progetto critico ed espositivo che
pone l’accento non tanto sull’opera conclusa quanto sul processo, sul tempo che ogni operazione artistica
mette in questione e interroga in un luogo specifico e denso di significati quale il Museo.
Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno è il titolo scelto per il
ciclo di mostre che, realizzato in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno,
enti fondatori della Fondazione Filiberto Menna, verrà accolto da maggio fino a novembre 2014 negli
spazi prestigiosi del Museo Archeologico Provinciale, uno dei luoghi più densi e carichi di significato
del centro storico di Salerno. Il progetto, con il quale la Fondazione Menna apre il ciclo di iniziative per
intende festeggiare il suo ventesimo anno di attività, è curato da Antonello Tolve e da Stefania Zuliani
e propone lavori inediti di cinque artisti italiani di respiro internazionale – Elena Bellantoni, Fabrizio
Cotognini, Giulia Palombino, Gian Maria Tosatti e Ivano Troisi – realizzati in dialogo con le importanti
collezioni del Museo e con la sua luminosa architettura, ridisegnata con grande sensibilità dall'architetto Ezio
De Felice negli anni Sessanta del Novecento.
Verranno quindi proposti cinque successivi interventi artistici pensati per l'occasione, temporanee
mutazioni estetiche tese a rileggere il passato e ad interagire con lo spazio espositivo dando forza di opera
all’imperfezione stessa del tempo, alle sue declinazioni e alle sue inafferrabili eterogeneità. Le installazioni
saranno quindi tutte realizzate rigorosamente in situ dagli artisti, che attraverso linguaggi differenti –
dal video alla fotografia, della pittura al ready made, dall'installazione all'estroflessione performativa
– proporranno la lettura di un contesto (quello del museo, appunto) che è luogo di conservazione e, nel
contempo, di produzione della memoria, spazio pubblico che vive della relazione con la comunità, nel
dialogo con i visitatori che sempre più sono al centro del sistema espositivo.
In coincidenza con l'inaugurazione delle singole mostre, ogni artista sarà coinvolto in una
conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del
progetto per il Museo Archeologico Provinciale. Attività didattiche destinate ai bambini delle scuole
elementari e curate dalla Fondazione Filiberto Menna (responsabile Silvia Vicinanza) in collaborazione
con l'associazione ARTEXA, accompagneranno il progetto espositivo, comunicato al pubblico anche
dall’associazione Fonderie culturali.
A conclusione del ciclo di mostre, una tavola rotonda coinvolgerà critici, storici dell'arte e
dell'architettura, archeologi e artisti, chiamati a discutere aspetti e questioni legate al rapporto tra l'antico
e l'arte del presente. In questa occasione verrà presentato anche il volume che raccoglierà i materiali critici
e la documentazione degli interventi realizzati nell'ambito del progetto Tempo imperfetto (edizioni della
Fondazione Filiberto Menna).
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del
Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor
tecnici | Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
CALENDARIO MOSTRE
Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
FABRIZIO COTOGNINI
Inaugurazione mercoledì 7 maggio, finissage sabato 7 giugno
GIULIA PALOMBINO
Inaugurazione mercoledì 11 giugno, finissage venerdì 11 luglio
ELENA BELLANTONI
Inaugurazione mercoledì 16 luglio, finissage sabato 6 settembre
GIAN MARIA TOSATTI
Inaugurazione mercoledì 10 settembre, finissage venerdì 10 ottobre
IVANO TROISI
Inaugurazione mercoledì 15 ottobre, finissage sabato 15 novembre
I linguaggi del contemporaneo in dialogo con l'archeologia
LA PRESENZA DELL'ANTICO
Giornata di Studi | novembre 2014
TEMPO IMPERFETTO
a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani
Fabrizio Cotognini
PER AQUAM
Museo Archeologico Provinciale di Salerno
7 maggio / 7 giugno 2014
opening / mercoledì 7 maggio 2014, ore 17.30-19.30
La Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea, in collaborazione con la
Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, soci fondatori della Fondazione, è lieta di annunciare il
progetto PER AQUAM di Fabrizio Cotognini, prima mostra del ciclo Tempo Imperfetto a cura di Antonello
Tolve e Stefania Zuliani. L’esposizione, che verrà inaugurata negli spazi del Museo Archeologico
Provinciale di Salerno (in via San Benedetto, 28) mercoledì 7 maggio alle ore 17.30, sarà visitabile dal 8
maggio al 7 giugno 2014 (tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso).
Al centro del progetto espositivo di Cotognini, articolato in più interventi tutti rigorosamente site specific,
c'è il mare, inteso come archivio e come scrigno di memorie, sterminato deposito di oggetti e di reliquie
del passato che l'acqua e il tempo, «grande scultore» (Yourcenar), trasformano, nascondono e a volte
restituiscono.
Partendo da Desantnik USV50 – modello di un casco da palombaro sovietico degli anni Venti utilizzato per
interpretare in chiave personale il ritrovamento della testa bronzea di Apollo riemersa dalle acque del golfo
di Salerno – l'artista realizza un percorso acquatico che si dissemina nello spazio del museo con lo scopo di
offrire al pubblico una serie di cortocircuiti costruttivi, di azioni analitiche, di tragitti subacquei che lavorano
sul passato e sul presente. Lo scafandro è così «un reperto di archeologia contemporanea», ma anche «uno
strumento» utile a «viaggiare nelle acque alla ricerca di nuove scoperte archeologiche», di nuovi incanti, di
nuove atmosfere immaginifiche.
Disseminati tra le collezioni del museo alcuni disegni che rappresentano leggendari esseri Ittiomorfi (come il
Vescovo di mare o il Monaco di mare), ed alcune Libellule in vetro – insetto d'acqua assunto come simbolo
dell'inquietudine dello spirito, mai pacificato, del guerriero – mentre un dittico luminoso, un light box che
descrive due Meduse (quella mitologica e quella naturale) lega i due piani dell’edificio: si tratta di opere
che insieme evidenziano un processo in grado di contaminare con dolcezza i reperti archeologici del museo
disegnando un cammino variegato, segnato dal desiderio di rendere omaggio al Tirreno, ai suoi tesori segreti
e alla sua cultura. Immersione, una traccia sonora realizzata in collaborazione con il sound artist Carlo
Marchionni, fa da trait d'union tra i vari lavori per diffondersi negli spazi del museo e trasformarlo in opera
d'arte totale, in una favola che crea ponti e si divarica tra differenti temperature e linguaggi, fino conciliare i
territori dell'archeologia con quelli del tessuto e del vissuto artistico d'oggi.
In occasione dell'inaugurazione della mostra l'artista sarà coinvolto in una conversazione critica
dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto realizzato per il Museo
Archeologico Provinciale.
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del
Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor
tecnici | Associazione ArteXa, Fonderie culturali, Modula srl, Eusebi Arredamenti.
Il Presidente della Fondazione
prof. Angelo Trimarco
FABRIZIO COTOGNINI
per aquam
opening / 7 maggio 2014, ore 17.30-19.30
saluti istituzionali
Angelo Trimarco | Presidente della Fondazione Filiberto Menna
Antonio Iannone | Presidente della Provincia di Salerno
Matteo Bottone | Assessore Patrimonio, Cultura e Beni Culturali, Provincia di Salerno
Ermanno Guerra | Assessore Cultura e Università, Comune di Salerno
Barbara Cussino | dirigente Settore Musei e Biblioteche, Provincia di Salerno
ore 18.00
conversazione critica con l'artista
Fabrizio Cotognini è nato a Macerata nel 1983, vive e lavora a Civitanova Marche. Diplomato
all'Accademia di Belle Arti di Macerata in Pittura e Scultura nel 2009, ha partecipato a numerose
mostre. Tra queste si ricordano Le ragioni della pittura. Esiti e prospettive di un medium
(Castelbasso, 2013) – a cura di L. Cherubini e E. Viola, Errors Allowed (Ancona, 2013) – a cura di
M. Valentini, Disorder (Milano, 2012), Symbiosis (Roma, 2012), Ma quale tra tutti i mondi,è il più
esclusivo? (Salerno, 2011) – a cura di A. Tolve, Artday 2 (Macerata, 2011) – a cura di FrankoB,
Arte Italiana a Fukuoka (Fukuoka, 2010) – a cura di A. Maugeri, Low (Chicago, 2009) – a cura di
S. I. Ray, Contaminazioni (Morrovalle, 2009) – a cura di I. Quintavalle, Artika (Recanati, 2008) – a
cura di N. Alessandrini, Pitti Uomo (Firenze, 2007).
Caratterizzato da un costante rimando all'antico rivisitato in chiave contemporanea e dall’utilizzo
privilegiato del disegno, elemento cardine di una ricerca che si avvale anche delle possibilità dei
nuovi media, il lavoro di Fabrizio Cotognini cattura al suo interno varie declinazioni dell'orizzonte
archeologico e storico-artistico. Il tempo, la memoria e la storia sono, nella sua ricerca, figure
maestose, capovolte, stravolte o incurvate in un apparato scenico teso a sospenderne la stabilità.
Si tratta di un discorso in cui la parola sposa l'immagine in un serrato dialogo fra segno, disegno e
scrittura che si fa luogo di contemplazione e, nel contempo, di concentrazione riflessiva. Ma anche
apparente – e soltanto apparente – nota a margine che ricorda le intime delizie di un libro antico.
Finanche di una miniatura tardogotica o di un raro decoro che lascia intravedere la scrupolosa cura
per ogni singolo particolare.
TEMPO IMPERFETTO
Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani
primavera-autunno 2014
Interventi e installazioni site specific di
Elena Bellantoni | Fabrizio Cotognini | Giulia Palombino | Gian Maria Tosatti | Ivano Troisi
L'attualità inesauribile del passato e, assieme, la transitorietà di un presente che diviene fin troppo facilmente
rovina. In questa tensione costante si definisce un tempo, il nostro, plurale e anacronistico, una condizione
poststorica dove alla passione per il museo, al trionfo dell'archivio – «là dove le cose cominciano», secondo
Derrida – corrisponde il rapido consumo di ogni stabile cronologia, la molteplicità dei racconti, l'estensione
universale, orizzontale della tag, frutto di una tensione, di un'euforia, persino, «inebriante o allucinogena»
(Fredric Jameson). È questo il complesso scenario sul quale la Fondazione Filiberto Menna – Centro
Studi d'Arte Contemporanea intende riflettere attraverso un articolato progetto critico ed espositivo che
pone l’accento non tanto sull’opera conclusa quanto sul processo, sul tempo che ogni operazione artistica
mette in questione e interroga in un luogo specifico e denso di significati quale il Museo.
Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno è il titolo scelto per il
ciclo di mostre che, realizzato in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno,
enti fondatori della Fondazione Filiberto Menna, verrà accolto da maggio fino a novembre 2014 negli
spazi prestigiosi del Museo Archeologico Provinciale, uno dei luoghi più densi e carichi di significato
del centro storico di Salerno. Il progetto, con il quale la Fondazione Menna apre il ciclo di iniziative per
intende festeggiare il suo ventesimo anno di attività, è curato da Antonello Tolve e da Stefania Zuliani
e propone lavori inediti di cinque artisti italiani di respiro internazionale – Elena Bellantoni, Fabrizio
Cotognini, Giulia Palombino, Gian Maria Tosatti e Ivano Troisi – realizzati in dialogo con le importanti
collezioni del Museo e con la sua luminosa architettura, ridisegnata con grande sensibilità dall'architetto Ezio
De Felice negli anni Sessanta del Novecento.
Verranno quindi proposti cinque successivi interventi artistici pensati per l'occasione, temporanee
mutazioni estetiche tese a rileggere il passato e ad interagire con lo spazio espositivo dando forza di opera
all’imperfezione stessa del tempo, alle sue declinazioni e alle sue inafferrabili eterogeneità. Le installazioni
saranno quindi tutte realizzate rigorosamente in situ dagli artisti, che attraverso linguaggi differenti –
dal video alla fotografia, della pittura al ready made, dall'installazione all'estroflessione performativa
– proporranno la lettura di un contesto (quello del museo, appunto) che è luogo di conservazione e, nel
contempo, di produzione della memoria, spazio pubblico che vive della relazione con la comunità, nel
dialogo con i visitatori che sempre più sono al centro del sistema espositivo.
In coincidenza con l'inaugurazione delle singole mostre, ogni artista sarà coinvolto in una
conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del
progetto per il Museo Archeologico Provinciale. Attività didattiche destinate ai bambini delle scuole
elementari e curate dalla Fondazione Filiberto Menna (responsabile Silvia Vicinanza) in collaborazione
con l'associazione ARTEXA, accompagneranno il progetto espositivo, comunicato al pubblico anche
dall’associazione Fonderie culturali.
A conclusione del ciclo di mostre, una tavola rotonda coinvolgerà critici, storici dell'arte e
dell'architettura, archeologi e artisti, chiamati a discutere aspetti e questioni legate al rapporto tra l'antico
e l'arte del presente. In questa occasione verrà presentato anche il volume che raccoglierà i materiali critici
e la documentazione degli interventi realizzati nell'ambito del progetto Tempo imperfetto (edizioni della
Fondazione Filiberto Menna).
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del
Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor
tecnici | Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
CALENDARIO MOSTRE
Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
FABRIZIO COTOGNINI
Inaugurazione mercoledì 7 maggio, finissage sabato 7 giugno
GIULIA PALOMBINO
Inaugurazione mercoledì 11 giugno, finissage venerdì 11 luglio
ELENA BELLANTONI
Inaugurazione mercoledì 16 luglio, finissage sabato 6 settembre
GIAN MARIA TOSATTI
Inaugurazione mercoledì 10 settembre, finissage venerdì 10 ottobre
IVANO TROISI
Inaugurazione mercoledì 15 ottobre, finissage sabato 15 novembre
I linguaggi del contemporaneo in dialogo con l'archeologia
LA PRESENZA DELL'ANTICO
Giornata di Studi | novembre 2014
07
maggio 2014
Fabrizio Cotognini – PER AQUAM
Dal 07 maggio al 07 giugno 2014
arte contemporanea
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE
Salerno, Via San Benedetto, 28, (Salerno)
Salerno, Via San Benedetto, 28, (Salerno)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso
Vernissage
7 Maggio 2014, h 17.30
Autore
Curatore