Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Franco Mauro Franchi
I luoghi divengono divinità e le divinità “sono luoghi” da vivere e abitare, negli eccessi serenamente dimensionali delle ninfee distaccate, dalle pose arcaiche, al contempo rigorose e sensuali, di Franco Mauro Franchi, che perturberanno le prospettive del Castello Ginori di Querceto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cosa accade quando un luogo è perturbato con equi-valenza dalla figura, e i confini plastici tra spazio terrestre, orizzonti cosmici, e forma umana si accorciano, lungo le volute seducenti dell’infinitamente piccolo che assume le sembianze in dilatazione dell’infinitamente grande.
I luoghi divengono divinità e le divinità “sono luoghi” da vivere e abitare, negli eccessi serenamente dimensionali delle ninfee distaccate, dalle pose arcaiche, al contempo rigorose e sensuali, di Franco Mauro Franchi, che perturberanno le prospettive del Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), nella personale del maestro scultore che inaugura, venerdì 9 maggio 2014, alle ore 18, il cartellone Arte e Musica 2014 di Accademia Libera Natura e Cultura.
La mostra, sostenuta dai Marchesi Ginori Lisci, e scelta dalla direttrice Ursula Vetter del centro culturale della Marco Polo per un’apertura in grande stile della programmazione mostre a Querceto dopo la pausa del 2013, sarà allestita negli spazi esterni dell’incantevole borgo immerso nella natura, e nella sala di Accademia Libera.
Forti suggestioni con le grandi e medie sculture bronzee, in vetroresina, i bozzetti in terracotta, ma anche le più recenti “somme dei profili” nei disegni e dipinti attraverso “i moti dell’animo”, del professore caposcuola dell’Accademia di Carrara, e autore, tra gli altri, del celebre “monumento” espanso in Piazza della Libertà a Cecina.
Le influenze remote dell’artista affondano nell’infanzia, fra i siti archeologico “naturali” di Tarquinia, dove incontra reperti etruschi, resti reali di vita vissuta in frammenti di corpi e volti, nei sarcofaghi che “guardano” lontano, il cui verbo dialogante sembrava rimandato dalla persistenza eterna del vento leggero e custodito nella natura solare.
Ma fondamentale sarà anche la costante accademica della modella classica: silhouette che si delinea sul fondo del bianco lenzuolo, in una perturbazione reciproca fra luogo e figura che crea lo scatto artistico dell’immagine, quando lo scultore percepisce, in quel contesto, il corpo femminile come una “divinità aurea”, protetta da un vetro invisibile e come “isola a se stante”.
E dalle piccole terrecotte, i ripensamenti, gli scoraggiamenti, gli errori produttivi intuiti e gestiti dallo scultore nel punto di non ritorno a tu per tu con il determinismo della materia, restano esperibili nel pathos restituito ai grandi e medi bronzi, e nelle altrettanto gigantesche resine. Proporzioni in cui non viene meno, come cifra stilistica irrinunciabile, la manipolazione superficiale, traccia dell’azione creativa espressivo-espressionista.
Fondamentali passaggi che marcano, per Mauro Franchi la differenza fondamentale fra “statua e scultura”, nella manipolazione delle argille, ma a anche nella levigazione ostica dei marmi.
Imponenti eppure leggere, epidermiche e morbide, raccolte in una misteriosa passionalità che apre prospettive audaci per il mistero originario della vita, le isole femminili dalla “chiusura orizzontale della testa, che sottolinea la linea dell’orizzonte”, come precisa l’artista, nascono come un progetto di disegno, da un’idea guida” ed ognuna mantiene, pur nella ricorrenza strutturale, una sua peculiare specialità.
Perché Franchi, negli stilemi arcaici recepiti dopo il moderno, dalla linea struggente di Modì, alle figure giacenti di Moore, al “soffiare la scultura” di Martini, ma anche nella contaminazione reciproca in disegno e in pittura con l’amico e sostenitore Sirio Bandini, non riesce a fare a meno di introdurre “un’identità ai volti”. Ed è fra identità individuale e ricorrente distacco universale che sta il mistero di un racconto antico oltre il quotidiano.
Nello “sguardo sereno, ma severo” di una madre natura consapevole del volume effimero e sfuggente della materia, ma custode determinata della forza intramontabile dello spirito.
Franco Mauro Franchi nasce nel 1951 a Rosignano Marittimo (LI), dove ancora risiede ed opera.
Compie gli studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte di Lucca e all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, maestri fondamentali nella sua formazione tecnica e linguistica.
Titolare della cattedra di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara dove svolge il suo magistero tenendo i corsi di Scultura del Triennio e del Biennio curando la specialistica relativa alla fonderia artistica.
Presente in numerose e prestigiose rassegne d’arte, vincitore di premi, protagonista di numerose esposizioni personali, ha eseguito opere monumentali per spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Franco Mauro Franchi “lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo, esprimendo un senso della forma ampia e solare, che aspira a rappresentare, nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo”.
La mostra di Franco Mauro Franchi è in programma dal 9 maggio al 7 luglio 2014. Orario di apertura sala interna: da mercoledì a domenica 10-12 e 16-20.
Dopo il vernissage, dalle ore 19.30, possibilità di cena per soci Marco Polo (iscrizione possibile sul luogo), contattando i recapiti +39 366 1351567, +39 329 8826391, o presso il ristorante Locanda del Sole (tel. 0588/37407). Alle 21.00, nella sala concerti “Il Granaione”, viaggio in acustico attraverso le melodie storico con i musicisti di Quadro Nuevo.
Info: Accademia Libera Natura e Cultura +39 366 1351567, +39 329 8826391, accademialibera@tiscali.it, www.association-marcopolo.org.
Elena Capone
Ufficio Stampa
ACCADEMIA LIBERA NATURA E CULTURA
I luoghi divengono divinità e le divinità “sono luoghi” da vivere e abitare, negli eccessi serenamente dimensionali delle ninfee distaccate, dalle pose arcaiche, al contempo rigorose e sensuali, di Franco Mauro Franchi, che perturberanno le prospettive del Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), nella personale del maestro scultore che inaugura, venerdì 9 maggio 2014, alle ore 18, il cartellone Arte e Musica 2014 di Accademia Libera Natura e Cultura.
La mostra, sostenuta dai Marchesi Ginori Lisci, e scelta dalla direttrice Ursula Vetter del centro culturale della Marco Polo per un’apertura in grande stile della programmazione mostre a Querceto dopo la pausa del 2013, sarà allestita negli spazi esterni dell’incantevole borgo immerso nella natura, e nella sala di Accademia Libera.
Forti suggestioni con le grandi e medie sculture bronzee, in vetroresina, i bozzetti in terracotta, ma anche le più recenti “somme dei profili” nei disegni e dipinti attraverso “i moti dell’animo”, del professore caposcuola dell’Accademia di Carrara, e autore, tra gli altri, del celebre “monumento” espanso in Piazza della Libertà a Cecina.
Le influenze remote dell’artista affondano nell’infanzia, fra i siti archeologico “naturali” di Tarquinia, dove incontra reperti etruschi, resti reali di vita vissuta in frammenti di corpi e volti, nei sarcofaghi che “guardano” lontano, il cui verbo dialogante sembrava rimandato dalla persistenza eterna del vento leggero e custodito nella natura solare.
Ma fondamentale sarà anche la costante accademica della modella classica: silhouette che si delinea sul fondo del bianco lenzuolo, in una perturbazione reciproca fra luogo e figura che crea lo scatto artistico dell’immagine, quando lo scultore percepisce, in quel contesto, il corpo femminile come una “divinità aurea”, protetta da un vetro invisibile e come “isola a se stante”.
E dalle piccole terrecotte, i ripensamenti, gli scoraggiamenti, gli errori produttivi intuiti e gestiti dallo scultore nel punto di non ritorno a tu per tu con il determinismo della materia, restano esperibili nel pathos restituito ai grandi e medi bronzi, e nelle altrettanto gigantesche resine. Proporzioni in cui non viene meno, come cifra stilistica irrinunciabile, la manipolazione superficiale, traccia dell’azione creativa espressivo-espressionista.
Fondamentali passaggi che marcano, per Mauro Franchi la differenza fondamentale fra “statua e scultura”, nella manipolazione delle argille, ma a anche nella levigazione ostica dei marmi.
Imponenti eppure leggere, epidermiche e morbide, raccolte in una misteriosa passionalità che apre prospettive audaci per il mistero originario della vita, le isole femminili dalla “chiusura orizzontale della testa, che sottolinea la linea dell’orizzonte”, come precisa l’artista, nascono come un progetto di disegno, da un’idea guida” ed ognuna mantiene, pur nella ricorrenza strutturale, una sua peculiare specialità.
Perché Franchi, negli stilemi arcaici recepiti dopo il moderno, dalla linea struggente di Modì, alle figure giacenti di Moore, al “soffiare la scultura” di Martini, ma anche nella contaminazione reciproca in disegno e in pittura con l’amico e sostenitore Sirio Bandini, non riesce a fare a meno di introdurre “un’identità ai volti”. Ed è fra identità individuale e ricorrente distacco universale che sta il mistero di un racconto antico oltre il quotidiano.
Nello “sguardo sereno, ma severo” di una madre natura consapevole del volume effimero e sfuggente della materia, ma custode determinata della forza intramontabile dello spirito.
Franco Mauro Franchi nasce nel 1951 a Rosignano Marittimo (LI), dove ancora risiede ed opera.
Compie gli studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte di Lucca e all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, maestri fondamentali nella sua formazione tecnica e linguistica.
Titolare della cattedra di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara dove svolge il suo magistero tenendo i corsi di Scultura del Triennio e del Biennio curando la specialistica relativa alla fonderia artistica.
Presente in numerose e prestigiose rassegne d’arte, vincitore di premi, protagonista di numerose esposizioni personali, ha eseguito opere monumentali per spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Franco Mauro Franchi “lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo, esprimendo un senso della forma ampia e solare, che aspira a rappresentare, nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo”.
La mostra di Franco Mauro Franchi è in programma dal 9 maggio al 7 luglio 2014. Orario di apertura sala interna: da mercoledì a domenica 10-12 e 16-20.
Dopo il vernissage, dalle ore 19.30, possibilità di cena per soci Marco Polo (iscrizione possibile sul luogo), contattando i recapiti +39 366 1351567, +39 329 8826391, o presso il ristorante Locanda del Sole (tel. 0588/37407). Alle 21.00, nella sala concerti “Il Granaione”, viaggio in acustico attraverso le melodie storico con i musicisti di Quadro Nuevo.
Info: Accademia Libera Natura e Cultura +39 366 1351567, +39 329 8826391, accademialibera@tiscali.it, www.association-marcopolo.org.
Elena Capone
Ufficio Stampa
ACCADEMIA LIBERA NATURA E CULTURA
09
maggio 2014
Franco Mauro Franchi
Dal 09 maggio al 07 luglio 2014
arte moderna e contemporanea
Location
ACCADEMIA LIBERA NATURA E CULTURA
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Orario di apertura
Da mercoledì a domenica 10-12 e 16-20
Vernissage
9 Maggio 2014, ore 18
Autore
Curatore