Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Remo Pasetto – Dignità del lavoro
Dignità del lavoro
La nuova mostra di Remo Pasetto alla Torre Civica di Medole e a Palazzo Menghini di Castiglione delle Stiviere
Le opere dell’artista veronese impreziosiscono le celebrazioni del Primo Maggio nei due comuni mantovani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dignità del lavoro è il titolo della mostra del pittore Remo Pasetto che sarà inaugurata giovedì 1 maggio nella doppia sede della Civica Raccolta d’Arte alla Torre Civica di Medole e di Palazzo Menghini a Castiglione d/S.
L’evento è stata ideato e realizzato attraverso la collaborazione dei due comuni, fatto che non accadeva, nel campo dell’arte, dalla grande mostra sul Chiarismo del 1996. Giovanni Magnani si è occupato della cura dell’esposizione, con l’ausilio dello staff del Comune di Castiglione e della Pro Loco di Medole. Si tratta di un’occasione davvero unica per ammirare le opere di Pasetto e per incontrare l’accademico di Brera, in occasione dell’apertura della mostra. Da qualche anno, infatti, Pasetto vive a Desenzano del Garda e sarà presente all’inaugurazione della mostra.
Il momento di riflessione proposto con questa iniziativa è dedicato al mondo del lavoro e ai suoi protagonisti proprio in occasione della Festa dei Lavoratori. Proprio il Primo Maggio, quindi, è stato scelto come data della doppia inaugurazione che si terrà al mattino a Palazzo Menghini e nel pomeriggio alla Torre Civica.
Veronese di nascita, milanese di adozione, Remo Pasetto vive la capitale lombarda quando essa sta crescendo e diventando il teatro della ricostruzione del nostro Paese. Ricostruire, in quel tempo, non è solo prerogativa delle idee e della mente, della società e del senso civico, ma anche, in senso stretto e letterale, azione concreta di un Paese che deve riedificare tutto. Si lavora e questa azione è quella che rende l’uomo, e la donna, oggetto dello sguardo di Pasetto. La riflessione dell’artista, dunque, è duplice e riguarda il lavoro dell’uomo, ma anche il lavoro dell’artista, e qui la quotidianità si trasfigura in epica che solo la pittura, nel caso di Pasetto, è in grado di raccontare.
Il catalogo dell’esposizione rappresenterà il XVI volume della collezione dei “Quaderni medolesi d’Arte”. Il libro, oltre alle immagini dei quadri dell’artista, conterrà i testi critici di Luca Cremonesi, Fabrizio Migliorati e Paolo Capelletti. Proprio il filosofo Luca Cremonesi parla così dell’arte di Remo Pasetto: «Le tele di Pasetto sono frutto di sguardi, ma sono anche loro, soggetti vivi, che guardano il mondo e hanno uno sguardo, intenso e profondo, sul mondo. All’epica, insomma, che l’arte di Pasetto dona alla realtà, si aggiunge la profondità dell’occhio che da vita alla forma che guarda. La realtà, dunque, si trasfigura e diventa “altro da quello che è”, e cioè specchio che riflette quello che c’è di reale nella realtà, diventando così oggetto/sguardo universale. Negli occhi dei personaggi di Pasetto dimora la vita della realtà che l’artista ha messo in mostra e ha portato, sguardo fra gli sguardi, dritto davanti a noi, o meglio ancora, davanti a loro. Non siamo noi che ci rivediamo nei quadri di Pasetto, ma noi che siamo in mostra davanti alle sue opere».
L’evento è stata ideato e realizzato attraverso la collaborazione dei due comuni, fatto che non accadeva, nel campo dell’arte, dalla grande mostra sul Chiarismo del 1996. Giovanni Magnani si è occupato della cura dell’esposizione, con l’ausilio dello staff del Comune di Castiglione e della Pro Loco di Medole. Si tratta di un’occasione davvero unica per ammirare le opere di Pasetto e per incontrare l’accademico di Brera, in occasione dell’apertura della mostra. Da qualche anno, infatti, Pasetto vive a Desenzano del Garda e sarà presente all’inaugurazione della mostra.
Il momento di riflessione proposto con questa iniziativa è dedicato al mondo del lavoro e ai suoi protagonisti proprio in occasione della Festa dei Lavoratori. Proprio il Primo Maggio, quindi, è stato scelto come data della doppia inaugurazione che si terrà al mattino a Palazzo Menghini e nel pomeriggio alla Torre Civica.
Veronese di nascita, milanese di adozione, Remo Pasetto vive la capitale lombarda quando essa sta crescendo e diventando il teatro della ricostruzione del nostro Paese. Ricostruire, in quel tempo, non è solo prerogativa delle idee e della mente, della società e del senso civico, ma anche, in senso stretto e letterale, azione concreta di un Paese che deve riedificare tutto. Si lavora e questa azione è quella che rende l’uomo, e la donna, oggetto dello sguardo di Pasetto. La riflessione dell’artista, dunque, è duplice e riguarda il lavoro dell’uomo, ma anche il lavoro dell’artista, e qui la quotidianità si trasfigura in epica che solo la pittura, nel caso di Pasetto, è in grado di raccontare.
Il catalogo dell’esposizione rappresenterà il XVI volume della collezione dei “Quaderni medolesi d’Arte”. Il libro, oltre alle immagini dei quadri dell’artista, conterrà i testi critici di Luca Cremonesi, Fabrizio Migliorati e Paolo Capelletti. Proprio il filosofo Luca Cremonesi parla così dell’arte di Remo Pasetto: «Le tele di Pasetto sono frutto di sguardi, ma sono anche loro, soggetti vivi, che guardano il mondo e hanno uno sguardo, intenso e profondo, sul mondo. All’epica, insomma, che l’arte di Pasetto dona alla realtà, si aggiunge la profondità dell’occhio che da vita alla forma che guarda. La realtà, dunque, si trasfigura e diventa “altro da quello che è”, e cioè specchio che riflette quello che c’è di reale nella realtà, diventando così oggetto/sguardo universale. Negli occhi dei personaggi di Pasetto dimora la vita della realtà che l’artista ha messo in mostra e ha portato, sguardo fra gli sguardi, dritto davanti a noi, o meglio ancora, davanti a loro. Non siamo noi che ci rivediamo nei quadri di Pasetto, ma noi che siamo in mostra davanti alle sue opere».
01
maggio 2014
Remo Pasetto – Dignità del lavoro
Dal primo maggio all'otto giugno 2014
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICA RACCOLTA D’ARTE MODERNA – TORRE CIVICA
Medole, Piazza Castello, (Mantova)
Medole, Piazza Castello, (Mantova)
Orario di apertura
Castiglione d/S.: Venerdì 17.30 - 19.30 - Sabato 10.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30 Domenica 10.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30
Medole: Dal mercoledì al sabato 15.30 – 18.30; domenica 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.30
Vernissage
1 Maggio 2014, ore 10.30 a Palazzo Menghini, Castiglione d/S. e ore 17.00 alla Torre Civica, Medole
Autore
Curatore