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Matteo Montani / Peter Flaccus
La tensione dialettica tra casualità e controllo nella realizzazione artistica è al centro di questa mostra, nella quale vengono presentati i lavori di due artisti di diversa generazione che hanno costruito la propria ricerca intorno a tecniche originali e materiali inusuali.
Comunicato stampa
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Dopo la mostra A cielo aperto del 2010, Matteo Montani torna nelle sale espositive della OTTO Gallery in una doppia personale con Peter Flaccus, artista americano per la prima volta in mostra alla galleria bolognese.
La tensione dialettica tra casualità e controllo nella realizzazione artistica è al centro di questa mostra, nella quale vengono presentati i lavori di due artisti di diversa generazione che hanno costruito la propria ricerca intorno a tecniche originali e materiali inusuali.
Matteo Montani sceglie di utilizzare le possibilità della carta abrasiva, quale supporto privilegiato, su cui condurre liberamente il colore ad olio per far emergere paesaggi interiori intensi, poetici e fluttuanti, sempre in bilico tra un altrove e un dentro, tra microcosmi e distese siderali. Sulle ricche superfici, ora scandite da ritmi orizzontali ora da tensioni verticali, si stagliano orizzonti in sovrapposizione blu, viola, d’oro e di altre tonalità calde, frutto del gesto controllato dell’artista e insieme di un percorso imprevedibile di velature policrome.
Peter Flaccus si confronta invece con la fisicità malleabile di uno strumento linguistico organico e in continua mutazione come la cera, che lascia fluire senza condizionamenti, e di cui sonda le molteplici possibilità attraverso la tecnica dell’encausto. Le sue opere sono accadimenti improvvisi di acceso cromatismo, in cui rarefatte forme quasi biomorfe, vive e pulsanti sembrano continuare ad espandersi davanti agli occhi dell’osservatore, in composizioni di grande equilibrio dove transizioni chimiche, spostamenti casuali e padronanza della tecnica esecutiva agiscono in incessante interazione.
La tensione dialettica tra casualità e controllo nella realizzazione artistica è al centro di questa mostra, nella quale vengono presentati i lavori di due artisti di diversa generazione che hanno costruito la propria ricerca intorno a tecniche originali e materiali inusuali.
Matteo Montani sceglie di utilizzare le possibilità della carta abrasiva, quale supporto privilegiato, su cui condurre liberamente il colore ad olio per far emergere paesaggi interiori intensi, poetici e fluttuanti, sempre in bilico tra un altrove e un dentro, tra microcosmi e distese siderali. Sulle ricche superfici, ora scandite da ritmi orizzontali ora da tensioni verticali, si stagliano orizzonti in sovrapposizione blu, viola, d’oro e di altre tonalità calde, frutto del gesto controllato dell’artista e insieme di un percorso imprevedibile di velature policrome.
Peter Flaccus si confronta invece con la fisicità malleabile di uno strumento linguistico organico e in continua mutazione come la cera, che lascia fluire senza condizionamenti, e di cui sonda le molteplici possibilità attraverso la tecnica dell’encausto. Le sue opere sono accadimenti improvvisi di acceso cromatismo, in cui rarefatte forme quasi biomorfe, vive e pulsanti sembrano continuare ad espandersi davanti agli occhi dell’osservatore, in composizioni di grande equilibrio dove transizioni chimiche, spostamenti casuali e padronanza della tecnica esecutiva agiscono in incessante interazione.
12
aprile 2014
Matteo Montani / Peter Flaccus
Dal 12 aprile al 30 giugno 2014
arte contemporanea
Location
OTTO GALLERY
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
domenica e lunedì su appuntamento.
Vernissage
12 Aprile 2014, ore 19.00
Autore