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Angelo Barabino – Natura morta
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“NATURA MORTA”
quadri di ANGELO BARABINO, pittore
Curatore della mostra:
Franco M. Bobbio Pallavicini
Presentazione:
Prof. Germano Beringheli
DOVE :
1)- Libreria Cardano
Via Cardano, 48/52
27100 Pavia
Responsabile: Fausto Pellegrin
dal 22 Marzo al 6 Aprile 2014
Orario: domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30
lunedì dalle 15,30 alle 19,30
da martedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30
Inaugurazione: Sabato 22 Marzo ore 18.00
2)- Pila Gallery
P.zza Lodovico da Breme, 3
27020 Sartirana Lomellina (PV)
Responsabile: Ivano Balestrieri
11 Maggio – 1 Giugno 2014
Orario: Sabato e Domenica ore 10 – 19
Inaugurazione: Domenica, 11 Maggio ore 13
Angelo Elio Barabino, scrive di lui il critico d’arte Germano Beringheli:
“……… chi avesse la pazienza di scorrere il curriculum operativo del pittore Angelo
Barabino (Genova, 1935) scoprirebbe la complessità originaria della sua formazione
concertata tra gli insegnamenti fondamentali ai corsi della Ligustica e il percorso
vissuto accanto a Gianfranco Fasce, con il quale condivise profonda amicizia e, dal
1967, con le molte discussioni sulle ragioni dell'espressività pittorica, lo studio in
Sampierdarena, dove Barabino lavora e che ha ospitato, per anni, molte opere
dell'artista genovese scomparso nel 2003.
Di Fasce che, attivo soprattutto in Lombardia, ebbe i riconoscimenti critici di alcuni
dei più importanti esperti italiani- Barabino fu a lungo affettuosamente sodale ma,
per quanto a lui lungamente prossimo, la sua pittura (figurativa e, come quella di
Cèzanne, voluminosa in sintesi di forma e colore, dapprima naturalista e poi
conseguentemente incline all'espressionismo) fu ed è del tutto estranea a quella
dell'amico le cui voluminose vibrazioni ebbero uguali impostazioni strutturali ma
puntarono decise a tendenze informail.
Angelo Elio Barabino, il pittore di cui ancora mi occupo presentando, questa volta,
lavori più recenti, ha perciò specificità proprie: dalla singolare capacità di
osservazione della realtà all'uso della sua reificazione dovute alla densità umorali
della pasta pittorica mediate, probabilmente, dalla pittura di Oscar Kokoschka,
basata soprattutto siccome, successivo, certo realismo di Corrente alla Guttuso o
alla Cassinari sulla trattazione forte del colore e dello spessore particolare delle
pennellate.
Le Nature morte, accese e lirico fantastiche, corpose e cariche di materia cromatica,
presentate in questa mostra (segnalo, fra le tante in grado di liberare
l'immaginazione strutturale, Natura morta con limoni, Natura morta con verde
preminente e Cesto rosso con mele verdi) contrastano con alcune delle sue
precedenti opere, ovvero con quegli alberi contorti, tratti dal paesaggio di
Pietranera, simbolici e analogicamente esistenziali di figure dilatate nel disegno e
macerate dagli umori invernali pressanti e aggressivi.
Le icastiche nature morte che possiamo considerare pittura ai limiti della loro
rappresentatività (ricordando che Wittgenstein affermò che la realtà è negli stessi
elementi della proposizione con cui la si enuncia) sono oggetti che invitano a
essere guardati con attenzione: soprattutto perché le varie composizioni
consentono ai volumi (portati dai colori) di stagliarsi nello spazio e di acquisire
quella profondità che non potrebbe derivare dalla prospettiva tradizionale.
Ancora una osservazione di fronte a tali opere: spazio e tempo sono assoluti,
Barabino lo ha compreso e, in maniera risoluta nello spazio e nel tempo ha posto le
sue nature invitandoci a considerarne gli aspetti più rigorosi.
GERMANO BERINGHELI
ANGELO ELIO BARABINO
E'nato a Genova nel 1935 ed ha iniziato a disegnare e dipingere da bambino
dedicandosi totalmente alla pittura a partire dagli anni ‘50 sperimentando nel tempo
tutte le differenti possibilità del linguaggio visivo.
Da Ferrando, della scuola di A.Nattino, ha imparato l'acquarello, da Carreri la
pittura ad olio e ha appreso la tecnica per dipingere il nudo, ha studiato incisione
con L. Tardito, e dai corsi liberi dell'Accademia Ligustica (B. Passarelli, N.Ottria,
L.Sirotti e C.Mazzarello) ha dedotto i principi fondamentali della ricerca espressiva
contemporanea volgendo a una sorta di enfasi espressionistica nutrita di
naturalismo.
Amico e sodale di Gianfranco Fasce con cui ha condiviso dal 1967 lo studio di
Sampierdarena- ha tratto, per comunione di interessi artistici e di idee, la forte
impostazione strutturale e l'accesa luminosità della materia.
Dal 1982 al 1997 ha partecipato ad una trentina di collettive promosse da enti e
associazione liguri.
Tra le mostre personali si ricordano: Centro Culturale Ansaldo del 1967, Chiostro
della Chiesa di Santa Caterina del 1997, Chiostro dei Frati Cappuccini di Sanremo
del 1997, Galleria Arte Studio di Genova nel 2004, Galleria Ghiglione di Genova nel
2010, Oratorio di Sant’Erasmo di Bonassola (SP) nel 2013, ………….Milano nel 2014
Da oltre 60 anni Angelo Elio Barabino si è dedicato completamente alla pittura
eslusivamente per amore dell’arte rifiutando sistematicamente la ricerca della fama
e del denaro, restando così totalmente libero e non condizionato dalle “ mode e
dalle esigenze di mercato”
La sua partecipazione alle varie mostre è avvenuta infatti non per desiderio di
notorietà ma sempre esclusivamente per sostenere iniziative sociali benefiche
Soltanto ora, dopo anni di insistenze da parte di ammiratori ed amici, ha
acconsentito ad aprire il proprio studio, ove sono conservati in ordine perfetto
numerose centinaia di quadri, permettendo l’esposizione al pubblico di alcune sue
opere
Personalmente ritengo questo “un regalo inestimabile” fatto “per generosità”
da un artista che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca della bellezza espressa
soprattutto attraverso il colore e la luce e che, raggiunta la piena maturità della
sua capacità espressiva, ha sentito l’esigenza di rendere partecipe delle proprie
emozioni chiunque lo desideri e ne sia empaticamente coinvolto
Franco M. Bobbio Pallavicini
Per informazioni e /o immagini contattare:
● Libreria Cardano: < info@cardano.it>
● il mondo del vetro:
LIBRERIA CARDANO
La Libreria Cardano, fondata nel 1984, lega il suo nome al pavese Gerolamo Cardano,
che benchè meno famosa di altri artisti rinascimentali suoi contemporanei, incarno tuttavia
l'ideale umanistico del sapere universale, dedicandosi alle lettere, all'ingegneria, alla
matematica e all'astronomia.
Raffinata libreria d'arte, presenta pubblicazioni delle più grandi case editrici, quali Skira,
Electa, Jaca Book, ma anche opere frutto di un attività editoriale propria, avente come
punti principali di riferimento Pavia, la sua Università, il suo territorio.
Si tratta di percorsi di lettura alla scoperta di opere preziose e di autori raffinati, anche se
non sempre noti al grande pubblico, valorizzati dall'apporto di esperti d'arte e studiosi del
territorio, operanti nell'Università di Pavia.
Si spazia dall'architettura all'archeologia, dalla pittura alla fotografia, dalle arti minori alle
tecniche di incisione, ed ogni pubblicazione è un piccolo gioiello, presentato in una veste
editoriale estremamente elegante.
PILA GALLERY
Pila Gallery promuove il valore, la conoscenza e il confronto di esperienze fra appassionati
dell'arte e della cultura organizzando manifestazioni, mostre ed altre iniziative a Sartirana
in Lomellina.
LA PILA di Sartirana Lomellina. Un sogno, tante idee ed una grande passione.
Un sogno, tante idee ed una grande passione. Questa la ricetta per trasformare un antico
magazzino del riso della fine del 1600 in una struttura capace di ospitare numerose
iniziative ed eventi, mantenendone vivo lo spirito e l’origine rurale. Inserita nel complesso
architettonico del Castello Visconteo (XIV) sec. di Sartirana Lomellina, in provincia di
Pavia, La Pila, sin dal nome, rivela la sua originalità: la denominazione deriva dal processo
di pilatura all'interno del ciclo di lavorazione del riso. Storicamente la struttura era stata
infatti creata per lo stoccaggio e la lavorazione del riso all’interno di un contesto territoriale
a forte vocazione agricola. La Lomellina, terra di corsi d’acqua, situata in Provincia di
Pavia, si caratterizza per la presenza di risaie che, in un alternarsi di stagioni dai mille
colori, regalano il loro frutto più prezioso, il riso. E proprio per ospitare il cereale appena
raccolto, sul finire del XVII secolo, nasce La Pila, vera e propria opera dell’ingegno
umano. Grandi saloni con pavimenti e soffitti costituiti da tavelle di cotto, muri con
tempere di stoccaggio, capriate in legno, vespai areati costituiscono i principali elementi
architettoniche di questa struttura che, in epoca più recente (XIX sec.) si è arricchita
integrando un rarissimo mulino a ruota orizzontale, alimentato dalle acque del Roggione
di Sartirana. La struttura, rimasta attiva fino alla metà degli anni sessanta (XX sec.),
rappresenta un esempio ben conservato di archeologia industriale e costituisce, di per sé,
un’attrazione turistica.
Le occasioni di visita non mancano sia che si decida di venire come semplici turisti a
Sartirana, nel weekend, alla scoperta di un luogo inusuale, o come appassionati d’arte alla
ricerca di una mostra originale e sorprendente.
quadri di ANGELO BARABINO, pittore
Curatore della mostra:
Franco M. Bobbio Pallavicini
Presentazione:
Prof. Germano Beringheli
DOVE :
1)- Libreria Cardano
Via Cardano, 48/52
27100 Pavia
Responsabile: Fausto Pellegrin
dal 22 Marzo al 6 Aprile 2014
Orario: domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30
lunedì dalle 15,30 alle 19,30
da martedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30
Inaugurazione: Sabato 22 Marzo ore 18.00
2)- Pila Gallery
P.zza Lodovico da Breme, 3
27020 Sartirana Lomellina (PV)
Responsabile: Ivano Balestrieri
11 Maggio – 1 Giugno 2014
Orario: Sabato e Domenica ore 10 – 19
Inaugurazione: Domenica, 11 Maggio ore 13
Angelo Elio Barabino, scrive di lui il critico d’arte Germano Beringheli:
“……… chi avesse la pazienza di scorrere il curriculum operativo del pittore Angelo
Barabino (Genova, 1935) scoprirebbe la complessità originaria della sua formazione
concertata tra gli insegnamenti fondamentali ai corsi della Ligustica e il percorso
vissuto accanto a Gianfranco Fasce, con il quale condivise profonda amicizia e, dal
1967, con le molte discussioni sulle ragioni dell'espressività pittorica, lo studio in
Sampierdarena, dove Barabino lavora e che ha ospitato, per anni, molte opere
dell'artista genovese scomparso nel 2003.
Di Fasce che, attivo soprattutto in Lombardia, ebbe i riconoscimenti critici di alcuni
dei più importanti esperti italiani- Barabino fu a lungo affettuosamente sodale ma,
per quanto a lui lungamente prossimo, la sua pittura (figurativa e, come quella di
Cèzanne, voluminosa in sintesi di forma e colore, dapprima naturalista e poi
conseguentemente incline all'espressionismo) fu ed è del tutto estranea a quella
dell'amico le cui voluminose vibrazioni ebbero uguali impostazioni strutturali ma
puntarono decise a tendenze informail.
Angelo Elio Barabino, il pittore di cui ancora mi occupo presentando, questa volta,
lavori più recenti, ha perciò specificità proprie: dalla singolare capacità di
osservazione della realtà all'uso della sua reificazione dovute alla densità umorali
della pasta pittorica mediate, probabilmente, dalla pittura di Oscar Kokoschka,
basata soprattutto siccome, successivo, certo realismo di Corrente alla Guttuso o
alla Cassinari sulla trattazione forte del colore e dello spessore particolare delle
pennellate.
Le Nature morte, accese e lirico fantastiche, corpose e cariche di materia cromatica,
presentate in questa mostra (segnalo, fra le tante in grado di liberare
l'immaginazione strutturale, Natura morta con limoni, Natura morta con verde
preminente e Cesto rosso con mele verdi) contrastano con alcune delle sue
precedenti opere, ovvero con quegli alberi contorti, tratti dal paesaggio di
Pietranera, simbolici e analogicamente esistenziali di figure dilatate nel disegno e
macerate dagli umori invernali pressanti e aggressivi.
Le icastiche nature morte che possiamo considerare pittura ai limiti della loro
rappresentatività (ricordando che Wittgenstein affermò che la realtà è negli stessi
elementi della proposizione con cui la si enuncia) sono oggetti che invitano a
essere guardati con attenzione: soprattutto perché le varie composizioni
consentono ai volumi (portati dai colori) di stagliarsi nello spazio e di acquisire
quella profondità che non potrebbe derivare dalla prospettiva tradizionale.
Ancora una osservazione di fronte a tali opere: spazio e tempo sono assoluti,
Barabino lo ha compreso e, in maniera risoluta nello spazio e nel tempo ha posto le
sue nature invitandoci a considerarne gli aspetti più rigorosi.
GERMANO BERINGHELI
ANGELO ELIO BARABINO
E'nato a Genova nel 1935 ed ha iniziato a disegnare e dipingere da bambino
dedicandosi totalmente alla pittura a partire dagli anni ‘50 sperimentando nel tempo
tutte le differenti possibilità del linguaggio visivo.
Da Ferrando, della scuola di A.Nattino, ha imparato l'acquarello, da Carreri la
pittura ad olio e ha appreso la tecnica per dipingere il nudo, ha studiato incisione
con L. Tardito, e dai corsi liberi dell'Accademia Ligustica (B. Passarelli, N.Ottria,
L.Sirotti e C.Mazzarello) ha dedotto i principi fondamentali della ricerca espressiva
contemporanea volgendo a una sorta di enfasi espressionistica nutrita di
naturalismo.
Amico e sodale di Gianfranco Fasce con cui ha condiviso dal 1967 lo studio di
Sampierdarena- ha tratto, per comunione di interessi artistici e di idee, la forte
impostazione strutturale e l'accesa luminosità della materia.
Dal 1982 al 1997 ha partecipato ad una trentina di collettive promosse da enti e
associazione liguri.
Tra le mostre personali si ricordano: Centro Culturale Ansaldo del 1967, Chiostro
della Chiesa di Santa Caterina del 1997, Chiostro dei Frati Cappuccini di Sanremo
del 1997, Galleria Arte Studio di Genova nel 2004, Galleria Ghiglione di Genova nel
2010, Oratorio di Sant’Erasmo di Bonassola (SP) nel 2013, ………….Milano nel 2014
Da oltre 60 anni Angelo Elio Barabino si è dedicato completamente alla pittura
eslusivamente per amore dell’arte rifiutando sistematicamente la ricerca della fama
e del denaro, restando così totalmente libero e non condizionato dalle “ mode e
dalle esigenze di mercato”
La sua partecipazione alle varie mostre è avvenuta infatti non per desiderio di
notorietà ma sempre esclusivamente per sostenere iniziative sociali benefiche
Soltanto ora, dopo anni di insistenze da parte di ammiratori ed amici, ha
acconsentito ad aprire il proprio studio, ove sono conservati in ordine perfetto
numerose centinaia di quadri, permettendo l’esposizione al pubblico di alcune sue
opere
Personalmente ritengo questo “un regalo inestimabile” fatto “per generosità”
da un artista che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca della bellezza espressa
soprattutto attraverso il colore e la luce e che, raggiunta la piena maturità della
sua capacità espressiva, ha sentito l’esigenza di rendere partecipe delle proprie
emozioni chiunque lo desideri e ne sia empaticamente coinvolto
Franco M. Bobbio Pallavicini
Per informazioni e /o immagini contattare:
● Libreria Cardano: < info@cardano.it>
● il mondo del vetro:
LIBRERIA CARDANO
La Libreria Cardano, fondata nel 1984, lega il suo nome al pavese Gerolamo Cardano,
che benchè meno famosa di altri artisti rinascimentali suoi contemporanei, incarno tuttavia
l'ideale umanistico del sapere universale, dedicandosi alle lettere, all'ingegneria, alla
matematica e all'astronomia.
Raffinata libreria d'arte, presenta pubblicazioni delle più grandi case editrici, quali Skira,
Electa, Jaca Book, ma anche opere frutto di un attività editoriale propria, avente come
punti principali di riferimento Pavia, la sua Università, il suo territorio.
Si tratta di percorsi di lettura alla scoperta di opere preziose e di autori raffinati, anche se
non sempre noti al grande pubblico, valorizzati dall'apporto di esperti d'arte e studiosi del
territorio, operanti nell'Università di Pavia.
Si spazia dall'architettura all'archeologia, dalla pittura alla fotografia, dalle arti minori alle
tecniche di incisione, ed ogni pubblicazione è un piccolo gioiello, presentato in una veste
editoriale estremamente elegante.
PILA GALLERY
Pila Gallery promuove il valore, la conoscenza e il confronto di esperienze fra appassionati
dell'arte e della cultura organizzando manifestazioni, mostre ed altre iniziative a Sartirana
in Lomellina.
LA PILA di Sartirana Lomellina. Un sogno, tante idee ed una grande passione.
Un sogno, tante idee ed una grande passione. Questa la ricetta per trasformare un antico
magazzino del riso della fine del 1600 in una struttura capace di ospitare numerose
iniziative ed eventi, mantenendone vivo lo spirito e l’origine rurale. Inserita nel complesso
architettonico del Castello Visconteo (XIV) sec. di Sartirana Lomellina, in provincia di
Pavia, La Pila, sin dal nome, rivela la sua originalità: la denominazione deriva dal processo
di pilatura all'interno del ciclo di lavorazione del riso. Storicamente la struttura era stata
infatti creata per lo stoccaggio e la lavorazione del riso all’interno di un contesto territoriale
a forte vocazione agricola. La Lomellina, terra di corsi d’acqua, situata in Provincia di
Pavia, si caratterizza per la presenza di risaie che, in un alternarsi di stagioni dai mille
colori, regalano il loro frutto più prezioso, il riso. E proprio per ospitare il cereale appena
raccolto, sul finire del XVII secolo, nasce La Pila, vera e propria opera dell’ingegno
umano. Grandi saloni con pavimenti e soffitti costituiti da tavelle di cotto, muri con
tempere di stoccaggio, capriate in legno, vespai areati costituiscono i principali elementi
architettoniche di questa struttura che, in epoca più recente (XIX sec.) si è arricchita
integrando un rarissimo mulino a ruota orizzontale, alimentato dalle acque del Roggione
di Sartirana. La struttura, rimasta attiva fino alla metà degli anni sessanta (XX sec.),
rappresenta un esempio ben conservato di archeologia industriale e costituisce, di per sé,
un’attrazione turistica.
Le occasioni di visita non mancano sia che si decida di venire come semplici turisti a
Sartirana, nel weekend, alla scoperta di un luogo inusuale, o come appassionati d’arte alla
ricerca di una mostra originale e sorprendente.
22
marzo 2014
Angelo Barabino – Natura morta
Dal 22 marzo al 06 aprile 2014
arte contemporanea
Location
LIBRERIA EDIZIONI CARDANO
Pavia, Via Giacomo Cardano, 48, (Pavia)
Pavia, Via Giacomo Cardano, 48, (Pavia)
Orario di apertura
domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30, lunedì dalle 15,30 alle 19,30, da martedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30
Vernissage
22 Marzo 2014, ore 18
Sito web
info@ilmondodelvetro.it
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