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Rosalba Maldera – Verso Primavera
Rosalba Maldera, con i suoi paesaggi, svela il suo amore viscerale per la natura, nato dall’infanzia vissuta in campagna, che le ha instillato un legame profondo e inscindibile con la terra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 21 marzo alle 17,30 al Caffè degli Artisti sarà inaugurata la personale “Verso primavera” dell’artista Rosalba Maldera, originaria di Napoli e residente a Pontinia. Nel centralissimo Caffè di Latina saranno esposti paesaggi e vedute naturalistiche, (mare, giardini, colline, scorci di Ninfa), realizzati ad olio o ad acquerello; tecnica, quest’ultima, cui la pittrice si cimenta da pochi anni, dopo aver frequentato i corsi del M° Valerio Libralato.
La formazione dell’artista si è svolta a Madrid tra il 2002 e il 2003, dove è stata allieva della pittrice e scultrice Elvira Gutierrez, da cui ha appreso diverse tecniche pittoriche. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive, rassegne e manifestazioni d’arte, ottenendo premi e riconoscimenti, tra i quali: Premio “Città di Castello”, Palma d’Oro per l’Arte, Sirmione; Nobel dell’Arte, Montecarlo; 1° Premio della Commissione XII Grand Prix de La Cote d’Azur, Mandelieu (Cannes); Premio Guglielmo II, Monreale. E’ stata recensita da vari critici tra cui M.R. Belgiovine, O. Martufi, S. Perdicaro, A. Piattella, S.Vona, su giornali e riviste d’arte.
Scrive Laura Cianfarani:
“L’artista è colui che, attraverso l’immagine, esprime se stesso, il suo mondo interiore, i suoi stati d’animo, le sue sensazioni, fornendo una chiave che apra la porta del suo spirito all’osservatore.
Rosalba Maldera, con i suoi paesaggi, svela se stessa e il suo amore viscerale per la natura, nato dall’infanzia vissuta in campagna, che le ha instillato un legame profondo e inscindibile con la terra.
Il mare, il cielo, i prati, i fiori, le fronde degli alberi che si riflettono sull’acqua sono resi con un realismo romantico: la natura è studiata nella sua quotidianità, senza affettati decorativismi o idealizzazioni utopistiche; tuttavia l’osservazione diretta e l’accuratezza formale non si traducono in una visione distaccata, al contrario, sono arricchiti da un’intensa partecipazione emotiva.
Se, dunque, la natura indagata come soggetto autonomo, nel dato realistico, può ricondurre ad una corrispondenza con la pittura di paesaggio inglese di Constable e dei suoi seguaci - da cui tuttavia Rosalba si distacca nell’uso di una tavolozza luminosa, accesa e brillante -, la restituzione di sentimenti ed emozioni personali può offrire un parallelismo con gli impressionisti.
Questi spunti sono rielaborati in un’accezione personale ed identificativa dell’artista, che vede nel paesaggio un luogo di rifugio ameno, di pace, di ricongiunzione armonica con l’energia universale: attraverso il recupero del contatto con la natura, una natura pura e incontaminata, silente, quiete, in cui non c’è traccia di presenza umana, in cui la compostezza stilistica collima con l’ordine paesistico, è possibile e doveroso riacquisire la dimensione spirituale dell’essere. Questa volontà è espressa con l’utilizzo di cromie quali il blu e le sue variazioni tonali; i verdi; i viola, (simboli della spiritualità appunto), stesi con velature trasparenti, tono su tono, con cui, insieme alla nitida contrapposizione luce/ombra, Rosalba ottiene risultati di morbida plasticità e profondità.
Anche la precisione della linea di contorno, che si fonde armoniosamente con il tonalismo cromatico, contribuisce all’esigenza di ristabilire l’unione dell’essere umano con la sua componente spirituale e di allontanarlo dal grigiore metropolitano, attraverso una strada che conduca verso primavera”.
La formazione dell’artista si è svolta a Madrid tra il 2002 e il 2003, dove è stata allieva della pittrice e scultrice Elvira Gutierrez, da cui ha appreso diverse tecniche pittoriche. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive, rassegne e manifestazioni d’arte, ottenendo premi e riconoscimenti, tra i quali: Premio “Città di Castello”, Palma d’Oro per l’Arte, Sirmione; Nobel dell’Arte, Montecarlo; 1° Premio della Commissione XII Grand Prix de La Cote d’Azur, Mandelieu (Cannes); Premio Guglielmo II, Monreale. E’ stata recensita da vari critici tra cui M.R. Belgiovine, O. Martufi, S. Perdicaro, A. Piattella, S.Vona, su giornali e riviste d’arte.
Scrive Laura Cianfarani:
“L’artista è colui che, attraverso l’immagine, esprime se stesso, il suo mondo interiore, i suoi stati d’animo, le sue sensazioni, fornendo una chiave che apra la porta del suo spirito all’osservatore.
Rosalba Maldera, con i suoi paesaggi, svela se stessa e il suo amore viscerale per la natura, nato dall’infanzia vissuta in campagna, che le ha instillato un legame profondo e inscindibile con la terra.
Il mare, il cielo, i prati, i fiori, le fronde degli alberi che si riflettono sull’acqua sono resi con un realismo romantico: la natura è studiata nella sua quotidianità, senza affettati decorativismi o idealizzazioni utopistiche; tuttavia l’osservazione diretta e l’accuratezza formale non si traducono in una visione distaccata, al contrario, sono arricchiti da un’intensa partecipazione emotiva.
Se, dunque, la natura indagata come soggetto autonomo, nel dato realistico, può ricondurre ad una corrispondenza con la pittura di paesaggio inglese di Constable e dei suoi seguaci - da cui tuttavia Rosalba si distacca nell’uso di una tavolozza luminosa, accesa e brillante -, la restituzione di sentimenti ed emozioni personali può offrire un parallelismo con gli impressionisti.
Questi spunti sono rielaborati in un’accezione personale ed identificativa dell’artista, che vede nel paesaggio un luogo di rifugio ameno, di pace, di ricongiunzione armonica con l’energia universale: attraverso il recupero del contatto con la natura, una natura pura e incontaminata, silente, quiete, in cui non c’è traccia di presenza umana, in cui la compostezza stilistica collima con l’ordine paesistico, è possibile e doveroso riacquisire la dimensione spirituale dell’essere. Questa volontà è espressa con l’utilizzo di cromie quali il blu e le sue variazioni tonali; i verdi; i viola, (simboli della spiritualità appunto), stesi con velature trasparenti, tono su tono, con cui, insieme alla nitida contrapposizione luce/ombra, Rosalba ottiene risultati di morbida plasticità e profondità.
Anche la precisione della linea di contorno, che si fonde armoniosamente con il tonalismo cromatico, contribuisce all’esigenza di ristabilire l’unione dell’essere umano con la sua componente spirituale e di allontanarlo dal grigiore metropolitano, attraverso una strada che conduca verso primavera”.
21
marzo 2014
Rosalba Maldera – Verso Primavera
Dal 21 marzo all'undici aprile 2014
arte contemporanea
Location
CAFFE’ DEGLI ARTISTI
Latina, Via Armando Diaz, 22, (Latina)
Latina, Via Armando Diaz, 22, (Latina)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9,00 alle 21,00
Vernissage
21 Marzo 2014, ore 17,30
Autore
Curatore