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Mônica Bertolotti – La Quinta Stagione
In mostra, in anteprima per l’Italia, 10 opere dell’artista brasiliana Mônica Bertolotti, genovese per parte di padre, che esprime la sua personale visione del mondo, della natura e della condizione umana attraverso la realizzazione di altorilievi su mogano.
Comunicato stampa
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In anteprima per l’Italia a La Casa di Vetro di via Luisa Sanfelice 3 a Milano, il 22 marzo 2014 dalle 11.00 alle 19.00 (ingresso libero) si inaugura la mostra “Mônica Bertolotti. La Quinta Stagione”. Aperta fino al 30 marzo 2014, prodotta da EFF&CI – Facciamo Cose, l’esposizione è composta di 10 opere dell’artista brasiliana, genovese per parte di padre, che esprime la sua personale visione del mondo, della natura e della condizione umana attraverso la realizzazione di altorilievi su mogano. E che con la sua mostra vuole rendere immortale, nella sua espressione più rappresentativa, l'essenza della natura.
Nata a Rio de Janeiro nel 1957, residente nel Natal dove affianca all’attività di artista quella di restauratrice di legno e pelle, Mônica Bertolotti è suggestionata durante la sua giovinezza dalla cultura barocca, un’influenza culturale che la ispirerà durante tutto il suo percorso artistico. Riesce tuttavia a sviluppare in autonomia una sua estetica, non cercando di riprodurre alcuno stile pre-esistente ma anzi provando a crearne uno originale tutto suo.
Per esprimere se stessa sceglie di plasmare con la sua arte il legno: “un materiale nobile – spiega - ricco di significati altrettanto nobili, il cui utilizzo spesso banalizzato ha così nuovamente una valenza estetica”. Ma per l’artista il legno rappresenta anche la cultura che, come un albero, è “fatta di accumuli che si sovrappongono nel tempo". Tra i tanti tipi di legno sceglie il mogano perché composto di una fibra coesa che ben regge i piccoli dettagli così necessari a esprimere la sua arte. Dettagli che consentono, anzi impongono in maniera irresistibile, una fruizione multisensoriale delle opere: non solo visiva ma anche tattile. E’ per questo che l’artista mette a disposizione un’opera durante l’esposizione affinché il pubblico la possa toccare con le proprie mani e sia messo così in grado di apprezzare fino in fondo la sua arte.
Attenta ai principi dell’eco-sostenibilità, dichiara che la sua arte non è predatoria: “dall’inizio della mia attività nel 1975 – racconta - il legno consumato è ben lontano dalla quantità fornita da un singolo albero di mogano”. La sua produzione annuale è infatti di solo 4 opere. Scegliere il blocco di legno da cui sviluppare l'idea iniziale è fondamentale per Mônica Bertolotti. Il passo successivo è la realizzazione del disegno da riprodurre sul legno, scelto tra i numerosi che elabora prima di selezionare quello definitivo. “La pianificazione del lavoro – sottolinea l’artista - è fondamentale: il supporto e le tecniche impiegate infatti non consentono alcuna possibilità d’errore”. L’artista, inoltre, ama “il brivido e la provocazione derivanti da un lavoro ben pianificato”. Una volta pronta, ogni scultura è sottoposta ad un processo di disidratazione e immunizzazione affinché duri nel tempo.
Tre elementi caratterizzano i lavori della sua maturità: l’Albero, il Panno e la Cornice. Ricorrente dal 1984, “l'Albero rappresenta gli esseri umani nel loro desiderio di stabilità”. L’albero creato dall’artista è un archetipo, non identificabile con nessun albero specifico in natura, sempre privo di fiori o frutti. “Il ciclo albero-legno-albero – dice ancora l’artista – consente la contemplazione della vita in una delle sue forme più sublimi”. Il "Panno" è un elemento relativamente nuovo nel lavoro della scultrice: “riprodurre su legno la sua consistenza e la sua plasticità - racconta - è stata per me una sfida”.
Ma soprattutto il Panno, così flessuoso, così capace di cambiare forma a seconda delle forze di cui è in balìa pur rimanendo se stesso, rappresenta la flessibilità emotiva che si deve avere per affrontare le sfide della vita. La Cornice, sin dagli inizi costante in tutte le opere, non solo alloggia, guida e interagisce con l’opera ma è il vero e proprio punto di partenza del processo creativo. Nello stesso tempo rappresenta la sintesi dialettica tra la rigidità dell’albero e la flessibilità del panno, sintesi necessaria all’uomo per poter sopravvivere, diventando in questo modo anch’essa simbolo della vita e perciò protagonista.
L’esposizione “Mônica Bertolotti. La Quinta Stagione” è itinerante dal 2005.
MOSTRE
Maggio 2011 - Alliance Francaise / Brasilia, DF. / Brasile
Maggio 2010 - Alliance Francaise / Natal, RN / Brasile
Novembre 2005 - Siciliano Libreria / Natal, RN. / Brasile
Agosto 2004 - Libreria Bueno / Natal, RN / Brasile
Dicembre 2002 - Nobel Libreria / Natal, RN / Brasile
Agosto 1993 - Homs Club / São Paulo, SP / Brasile
Maggio 1993 - Rudolf Steiner School / São Paulo, SP / Brasile
Novembre 1990 - Transatlantic Club / São Paulo, SP / Brasile
Novembre 1975 - Theatro da Paz / Angelus Galleria / Belem, PA. / Brasile
EFF&CI – FACCIAMO COSE
“Siamo un gruppo di persone che pensa al lavoro come ad un momento di condivisione di idee e di energie. Abbiamo creato Eff&Ci per realizzare uno spazio dove sia possibile a tanti crescere e sperimentare. La nostra attività ha una forte connotazione etica che ci guida nella ricerca delle collaborazioni: in un mondo dove forse le speranze si sono attenuate, vogliamo far partire nuove scintille”. Così Federica Candela presenta la sua EFF&CI – Facciamo Cose, società che fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti emergenti, che cercano luoghi per farsi conoscere, dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre.
Nata a Rio de Janeiro nel 1957, residente nel Natal dove affianca all’attività di artista quella di restauratrice di legno e pelle, Mônica Bertolotti è suggestionata durante la sua giovinezza dalla cultura barocca, un’influenza culturale che la ispirerà durante tutto il suo percorso artistico. Riesce tuttavia a sviluppare in autonomia una sua estetica, non cercando di riprodurre alcuno stile pre-esistente ma anzi provando a crearne uno originale tutto suo.
Per esprimere se stessa sceglie di plasmare con la sua arte il legno: “un materiale nobile – spiega - ricco di significati altrettanto nobili, il cui utilizzo spesso banalizzato ha così nuovamente una valenza estetica”. Ma per l’artista il legno rappresenta anche la cultura che, come un albero, è “fatta di accumuli che si sovrappongono nel tempo". Tra i tanti tipi di legno sceglie il mogano perché composto di una fibra coesa che ben regge i piccoli dettagli così necessari a esprimere la sua arte. Dettagli che consentono, anzi impongono in maniera irresistibile, una fruizione multisensoriale delle opere: non solo visiva ma anche tattile. E’ per questo che l’artista mette a disposizione un’opera durante l’esposizione affinché il pubblico la possa toccare con le proprie mani e sia messo così in grado di apprezzare fino in fondo la sua arte.
Attenta ai principi dell’eco-sostenibilità, dichiara che la sua arte non è predatoria: “dall’inizio della mia attività nel 1975 – racconta - il legno consumato è ben lontano dalla quantità fornita da un singolo albero di mogano”. La sua produzione annuale è infatti di solo 4 opere. Scegliere il blocco di legno da cui sviluppare l'idea iniziale è fondamentale per Mônica Bertolotti. Il passo successivo è la realizzazione del disegno da riprodurre sul legno, scelto tra i numerosi che elabora prima di selezionare quello definitivo. “La pianificazione del lavoro – sottolinea l’artista - è fondamentale: il supporto e le tecniche impiegate infatti non consentono alcuna possibilità d’errore”. L’artista, inoltre, ama “il brivido e la provocazione derivanti da un lavoro ben pianificato”. Una volta pronta, ogni scultura è sottoposta ad un processo di disidratazione e immunizzazione affinché duri nel tempo.
Tre elementi caratterizzano i lavori della sua maturità: l’Albero, il Panno e la Cornice. Ricorrente dal 1984, “l'Albero rappresenta gli esseri umani nel loro desiderio di stabilità”. L’albero creato dall’artista è un archetipo, non identificabile con nessun albero specifico in natura, sempre privo di fiori o frutti. “Il ciclo albero-legno-albero – dice ancora l’artista – consente la contemplazione della vita in una delle sue forme più sublimi”. Il "Panno" è un elemento relativamente nuovo nel lavoro della scultrice: “riprodurre su legno la sua consistenza e la sua plasticità - racconta - è stata per me una sfida”.
Ma soprattutto il Panno, così flessuoso, così capace di cambiare forma a seconda delle forze di cui è in balìa pur rimanendo se stesso, rappresenta la flessibilità emotiva che si deve avere per affrontare le sfide della vita. La Cornice, sin dagli inizi costante in tutte le opere, non solo alloggia, guida e interagisce con l’opera ma è il vero e proprio punto di partenza del processo creativo. Nello stesso tempo rappresenta la sintesi dialettica tra la rigidità dell’albero e la flessibilità del panno, sintesi necessaria all’uomo per poter sopravvivere, diventando in questo modo anch’essa simbolo della vita e perciò protagonista.
L’esposizione “Mônica Bertolotti. La Quinta Stagione” è itinerante dal 2005.
MOSTRE
Maggio 2011 - Alliance Francaise / Brasilia, DF. / Brasile
Maggio 2010 - Alliance Francaise / Natal, RN / Brasile
Novembre 2005 - Siciliano Libreria / Natal, RN. / Brasile
Agosto 2004 - Libreria Bueno / Natal, RN / Brasile
Dicembre 2002 - Nobel Libreria / Natal, RN / Brasile
Agosto 1993 - Homs Club / São Paulo, SP / Brasile
Maggio 1993 - Rudolf Steiner School / São Paulo, SP / Brasile
Novembre 1990 - Transatlantic Club / São Paulo, SP / Brasile
Novembre 1975 - Theatro da Paz / Angelus Galleria / Belem, PA. / Brasile
EFF&CI – FACCIAMO COSE
“Siamo un gruppo di persone che pensa al lavoro come ad un momento di condivisione di idee e di energie. Abbiamo creato Eff&Ci per realizzare uno spazio dove sia possibile a tanti crescere e sperimentare. La nostra attività ha una forte connotazione etica che ci guida nella ricerca delle collaborazioni: in un mondo dove forse le speranze si sono attenuate, vogliamo far partire nuove scintille”. Così Federica Candela presenta la sua EFF&CI – Facciamo Cose, società che fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti emergenti, che cercano luoghi per farsi conoscere, dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre.
22
marzo 2014
Mônica Bertolotti – La Quinta Stagione
Dal 22 al 30 marzo 2014
arte contemporanea
Location
LA CASA DI VETRO
Milano, Via Luisa Sanfelice, 3 , (Milano)
Milano, Via Luisa Sanfelice, 3 , (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 14.30-19.30
Vernissage
22 Marzo 2014, ore 11.00-19.00
Autore
Curatore