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Alejandro Cesarco
Alejandro Cesarco dialoga con la storia dell’Arte Concettuale ed esprime il suo interesse per la narrativa e le strategie di lettura e traduzione. In mostra una serie di fotografie, testi e un video recente, incentrati sull’idea di arte come storia dell’arte e sul passare del tempo.
Comunicato stampa
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Raffaella Cortese è lieta di presentare la prima mostra personale di Alejandro Cesarco nei due spazi della galleria.
Alejandro Cesarco dialoga con la storia dell’Arte Concettuale ed esprime il suo interesse per la narrativa e le strategie di lettura e traduzione. In mostra una serie di fotografie e testi e un video recente, che tracciano due linee di pensiero: l’idea dell’arte intesa come storia dell’arte (con continui riferimenti alla storia della letteratura e del cinema) e l’ossessione dello stile in relazione al passare del tempo. Al centro di questa intersezione, si pone la consapevolezza che se l’arte ha a che fare con “l’ignoto”, allora una voce o uno stile definito, riconoscibile (e dunque ripetibile) contraddice la nozione di scoperta o di sorpresa. Il suo lavoro prende così la forma di frammenti descrittivi o narrativi, che offrono un racconto discontinuo della realtà, e che una volta ricostruiti suggeriscono un autoritratto dell’artista.
Il video Musings (2013) racconta una serie di aneddoti ispirati a sogni, premonizioni e ad altri generi di messaggi che divengono fonti creative per il lavoro. L’opera, permeata da ricorrenti riferimenti alla morte e alla mortalità, raccoglie storie scritte o ispirate, tra gli altri, da Susan Sontag, Ingmar Bergman, Maurice Blanchot, Italo Calvino, Julio Cortázar e Agnés Varda e analizza, attraverso procedimenti di ripetizione visiva e verbale, i concetti di ispirazione, influenza ed eredità.
The Style it Takes (Excerpts) (2014), sono pagine estratte dall’indice e dalla lista d’illustrazioni di un libro mai scritto sulle possibilità dell’arte, la sua funzione sociale e il ruolo mutevole dell’artista.
Nella serie in divenire, Pictures, Cesarco
In mostra anche il trittico fotografico A Portrait of the Artist Approaching Forty (2013), in cui il ritratto autobiografico si esplicita nei lunghi sottotitoli che accompagnano le astratte composizioni fotografiche, e la quasi impercettibile pittura murale A Truce Mistaken for Surrender (2013).
Per ulteriori informazioni contattare Alessia Maiuri allʼindirizzo info@galleriaraffaellacortese.com
inverte l’atto di “leggere” la pittura con la sua traduzione in
linguaggio. Il nucleo di opere selezionate per la mostra – fotografie in bianco e nero di ritagli di giornale – consiste in descrizioni di dipinti che si soffermano su frammenti di colori, linee e segni che evocano paesaggi
ed elementi naturali.
Alejandro Cesarco (Montevideo, Uruguay 1975) vive e lavora a New York. I suoi lavori sono stati esposti negli Stati Uniti, in America Latina e in Europa. Tra le sue mostre principali: Frac lle-de-France / Le Plateau, Parigi (2013); Neue Berliner Kunstverein, Berlino (2013); Kunsthalle, Zurigo (2013); Mumok, Vienna (2012); XXX Sao Paulo Biennal (2012); Ar/ge Kunst, Bolzano (2011); Padiglione Uruguay, 54° Biennale di Venezia (2011); Museo Rufino Tamayo, Mexico City (2011); ArtPace, San Antonio (2010); Tate Modern, Londra (2010); Cultuurcentrum Mechelen, Mechelen (2012); Deutsche Guggenheim, Berlino (2012); Sculpture Center, New York (2011); Museum of Modern Art, New York (2010); The Blanton Museum of Art, Austin, Texas (2010). Cesarco ha vinto il Premio
Baloise nel 2011. E’ il direttore di Art Resources Transfer e fondatore ed editore della collana di conversazioni tra ar
Alejandro Cesarco dialoga con la storia dell’Arte Concettuale ed esprime il suo interesse per la narrativa e le strategie di lettura e traduzione. In mostra una serie di fotografie e testi e un video recente, che tracciano due linee di pensiero: l’idea dell’arte intesa come storia dell’arte (con continui riferimenti alla storia della letteratura e del cinema) e l’ossessione dello stile in relazione al passare del tempo. Al centro di questa intersezione, si pone la consapevolezza che se l’arte ha a che fare con “l’ignoto”, allora una voce o uno stile definito, riconoscibile (e dunque ripetibile) contraddice la nozione di scoperta o di sorpresa. Il suo lavoro prende così la forma di frammenti descrittivi o narrativi, che offrono un racconto discontinuo della realtà, e che una volta ricostruiti suggeriscono un autoritratto dell’artista.
Il video Musings (2013) racconta una serie di aneddoti ispirati a sogni, premonizioni e ad altri generi di messaggi che divengono fonti creative per il lavoro. L’opera, permeata da ricorrenti riferimenti alla morte e alla mortalità, raccoglie storie scritte o ispirate, tra gli altri, da Susan Sontag, Ingmar Bergman, Maurice Blanchot, Italo Calvino, Julio Cortázar e Agnés Varda e analizza, attraverso procedimenti di ripetizione visiva e verbale, i concetti di ispirazione, influenza ed eredità.
The Style it Takes (Excerpts) (2014), sono pagine estratte dall’indice e dalla lista d’illustrazioni di un libro mai scritto sulle possibilità dell’arte, la sua funzione sociale e il ruolo mutevole dell’artista.
Nella serie in divenire, Pictures, Cesarco
In mostra anche il trittico fotografico A Portrait of the Artist Approaching Forty (2013), in cui il ritratto autobiografico si esplicita nei lunghi sottotitoli che accompagnano le astratte composizioni fotografiche, e la quasi impercettibile pittura murale A Truce Mistaken for Surrender (2013).
Per ulteriori informazioni contattare Alessia Maiuri allʼindirizzo info@galleriaraffaellacortese.com
inverte l’atto di “leggere” la pittura con la sua traduzione in
linguaggio. Il nucleo di opere selezionate per la mostra – fotografie in bianco e nero di ritagli di giornale – consiste in descrizioni di dipinti che si soffermano su frammenti di colori, linee e segni che evocano paesaggi
ed elementi naturali.
Alejandro Cesarco (Montevideo, Uruguay 1975) vive e lavora a New York. I suoi lavori sono stati esposti negli Stati Uniti, in America Latina e in Europa. Tra le sue mostre principali: Frac lle-de-France / Le Plateau, Parigi (2013); Neue Berliner Kunstverein, Berlino (2013); Kunsthalle, Zurigo (2013); Mumok, Vienna (2012); XXX Sao Paulo Biennal (2012); Ar/ge Kunst, Bolzano (2011); Padiglione Uruguay, 54° Biennale di Venezia (2011); Museo Rufino Tamayo, Mexico City (2011); ArtPace, San Antonio (2010); Tate Modern, Londra (2010); Cultuurcentrum Mechelen, Mechelen (2012); Deutsche Guggenheim, Berlino (2012); Sculpture Center, New York (2011); Museum of Modern Art, New York (2010); The Blanton Museum of Art, Austin, Texas (2010). Cesarco ha vinto il Premio
Baloise nel 2011. E’ il direttore di Art Resources Transfer e fondatore ed editore della collana di conversazioni tra ar
20
febbraio 2014
Alejandro Cesarco
Dal 20 febbraio al 10 maggio 2014
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13, 15-19.30
Vernissage
20 Febbraio 2014, h 19-21
Autore