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Franco Durante – Costruire l’astrazione
“La pittura deve essere costruita da elementi puramente plastici, vale a dire colori e aree. Un elemento pittorico non ha alcun altro significato al di fuori di sé,…”
Piet Mondrian
Comunicato stampa
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Il vocabolario essenziale e colto di Franco Durante privilegia le strutture elementari della grammatica visiva. Nella costruzione delle sue opere, che corrispondono perfettamente alla poetica dell’astrazione concreta, l’artista utilizza forme geometriche basilari, campiture monocrome fine a se stesse, materie compatte che vibrano di piacere alla luce radente, su texture ruvide in relazione con altre dalla superficie più liscia. La costruzione astratta, che a prima vista può suonare come un paradosso, apre alle questioni fondanti la ricerca di Franco Durante, caratterizzata da un processo di riduzione che porta all'enfasi dell'oggettualità e della fisicità dell'opera di tipo minimale. Nell'articolo intitolato Minimal Art del 1965 Richard Wollheim parla di "riduzione minimale" quando gli elementi presenti risultano essere necessari, e rispondono ad esigenze concettuali precise. L’arte concreta/astratta minimale di Franco Durante si contraddistingue proprio per la capacità di ridurre gli elementi presenti fino ad ottenere una composizione in cui si avverte la tensione controllata della materia e del colore: i grigi della pirite, i marroni e i verdi del rame e delle sabbie dialogano con i neri lavici, i rossi accesi. Tutto aspira alla pianificazione, all'ordine armonioso, alla semplicità razionale.
Fusione e affioramento formale guidano la progettazione delle sue visioni nitide, in qualche modo già impresse nella mente. Fusione e affioramento, infatti, rappresentano quel linguaggio che trascende le differenze di lingua e di cultura, per fissare lo sguardo attento solo su verità-entità importanti.
Assunta la tridimensionalità, in coppia o secondo ritmi regolari, i suoi lavori possono sottolineare l'essenza di un luogo.
Farsi monumento.
Nella scultura massa ed energia costituiscono le linee portanti e verticali dei grandi volumi. Unità primarie solide, alti parallelepipedi, cubi e lastre monolitiche vengono disposti e organizzati in strutture aperte e in sequenze seriali architettoniche. I materiali provengono dal design e sono di tipo industriale, universo vicino all’artista per motivi di lavoro e di ricerca: pilastri, lesene, pannelli di legno,… lastre di metallo, cartone, vetro, … le cui tonalità coincidono con quelle del materiale stesso, a volte sono dipinti con colori accesi, lontani dalla naturalità. L’accento e l’assenza delle relazioni interne rappresentano il fulcro di ogni progetto che esprime un senso di equilibrio svettante, necessario, capace di elevare e di riorganizzare lo spazio intorno. Tanto necessario che l’artista ha iniziato recentemente a realizzare una serie di “sculture da viaggio” (opere teorizzate da Bruno Munari nel 1959) di piccola dimensione, in cartone dipinto, che permettono di "portarsi appresso" la dimensione poetica, quella dimensione che Franco Durante considera imprescindibile e ineluttabile e che sta alla vita come l’aria e l’acqua. Secondo l’artista, oggi più che mai essa è indispensabile perché siamo sommersi in una realtà che nella migliore delle ipotesi si compiace di decorazioni superflue, di inutili prodotti massificanti, di repliche e imitazioni di basso valore.
Le sculture da viaggio, leggere, essenziali e componibili, costituiscono il cibo concreto per quella fame astratta, originale e originaria, che contraddistingue l’uomo contemporaneo.
Alessandra Santin
Fusione e affioramento formale guidano la progettazione delle sue visioni nitide, in qualche modo già impresse nella mente. Fusione e affioramento, infatti, rappresentano quel linguaggio che trascende le differenze di lingua e di cultura, per fissare lo sguardo attento solo su verità-entità importanti.
Assunta la tridimensionalità, in coppia o secondo ritmi regolari, i suoi lavori possono sottolineare l'essenza di un luogo.
Farsi monumento.
Nella scultura massa ed energia costituiscono le linee portanti e verticali dei grandi volumi. Unità primarie solide, alti parallelepipedi, cubi e lastre monolitiche vengono disposti e organizzati in strutture aperte e in sequenze seriali architettoniche. I materiali provengono dal design e sono di tipo industriale, universo vicino all’artista per motivi di lavoro e di ricerca: pilastri, lesene, pannelli di legno,… lastre di metallo, cartone, vetro, … le cui tonalità coincidono con quelle del materiale stesso, a volte sono dipinti con colori accesi, lontani dalla naturalità. L’accento e l’assenza delle relazioni interne rappresentano il fulcro di ogni progetto che esprime un senso di equilibrio svettante, necessario, capace di elevare e di riorganizzare lo spazio intorno. Tanto necessario che l’artista ha iniziato recentemente a realizzare una serie di “sculture da viaggio” (opere teorizzate da Bruno Munari nel 1959) di piccola dimensione, in cartone dipinto, che permettono di "portarsi appresso" la dimensione poetica, quella dimensione che Franco Durante considera imprescindibile e ineluttabile e che sta alla vita come l’aria e l’acqua. Secondo l’artista, oggi più che mai essa è indispensabile perché siamo sommersi in una realtà che nella migliore delle ipotesi si compiace di decorazioni superflue, di inutili prodotti massificanti, di repliche e imitazioni di basso valore.
Le sculture da viaggio, leggere, essenziali e componibili, costituiscono il cibo concreto per quella fame astratta, originale e originaria, che contraddistingue l’uomo contemporaneo.
Alessandra Santin
15
febbraio 2014
Franco Durante – Costruire l’astrazione
Dal 15 febbraio all'otto marzo 2014
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ALDO MORO
Cordenons, Via Traversagna, 4, (Pordenone)
Cordenons, Via Traversagna, 4, (Pordenone)
Orario di apertura
lunedì,mercoledì,venerdì,sabato ore 16-19
esclusi festivi
Vernissage
15 Febbraio 2014, ore 18
Autore
Curatore