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Caterina Arcuri – Fonti
In Fonti di Caterina Arcuri viene usata la primitiva sovrapposizione di elementi che si vanno rastremando, purificando a mano a mano.
E’ come un filo unitario che dalla Kahlo giunge fino alla Abramovich e passa attraverso una dialettica che si dipana tra personale e sacro, tra organico e geometrico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’associazione culturale TRAleVOLTE presenta Fonti, un intervento installativo di Caterina Arcuri.
Nell’installazione viene usata la primi-tiva sovrapposizione di elementi che si vanno rastremando, purificando a mano a mano. Si può leggere l’eredità del Minimalismo, che non vuole più comporre, poiché qualsiasi sapienza gerarchizzata, egoticamente terrestre, oltretutto di gusto barocco, sarebbe contraria a questo raffi-namento. Rispetto a ciò la Arcuri sovrap-pone nelle sue costruzioni un elemento proprio, una forma che proviene da conquiste personali.
La sommità di queste opere infatti è chiusa con elementi comunque geometrici, ma che espongono i loro volumi in modo dissonante, facendo dunque sporgere delle forme e degli elementi in modo personale e autonomo rispetto l’organizzazione com-plessiva dell’opera. Osservando le prece-denti opere della Arcuri si può agevolmen-te notare che l’elemento simbolico è sempre presente. Questo è la chiave di un comporre e un sentire al femminile, che ha sempre presente una condizione umana, filo unitario che dalla Kahlo giunge fino alla Abramović, e passa attraverso una dialet-tica che si dipana tra personale e sacro, tra organico e geometrico.
Caterina Arcuri opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando linguaggi diversi, dalla fotografia alla videoinstallazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella sua poetica l’istintiva indagine psicologica si spinge a rintracciare una capacità primitiva che permette di trasporre il quotidiano nel mito e viceversa. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo, tra le quali Minime Eternità, Open Space, Catanzaro, Tornare @ Itaca, Fondazione Mudima, Milano, A sud del mondo, Palazzo Delli Ponti, Taranto, Padiglione Italia, 54esima edizione della Biennale di Venezia. Nel suo recente catalogo L’altro corpo è raccolta l’attività dell’artista dell’ultimo triennio, accompagnato da contributi, tra gli altri, di Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Rino Cardone, Luigi Paolo Finizio e Angela Sanna.
Nell’installazione viene usata la primi-tiva sovrapposizione di elementi che si vanno rastremando, purificando a mano a mano. Si può leggere l’eredità del Minimalismo, che non vuole più comporre, poiché qualsiasi sapienza gerarchizzata, egoticamente terrestre, oltretutto di gusto barocco, sarebbe contraria a questo raffi-namento. Rispetto a ciò la Arcuri sovrap-pone nelle sue costruzioni un elemento proprio, una forma che proviene da conquiste personali.
La sommità di queste opere infatti è chiusa con elementi comunque geometrici, ma che espongono i loro volumi in modo dissonante, facendo dunque sporgere delle forme e degli elementi in modo personale e autonomo rispetto l’organizzazione com-plessiva dell’opera. Osservando le prece-denti opere della Arcuri si può agevolmen-te notare che l’elemento simbolico è sempre presente. Questo è la chiave di un comporre e un sentire al femminile, che ha sempre presente una condizione umana, filo unitario che dalla Kahlo giunge fino alla Abramović, e passa attraverso una dialet-tica che si dipana tra personale e sacro, tra organico e geometrico.
Caterina Arcuri opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando linguaggi diversi, dalla fotografia alla videoinstallazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella sua poetica l’istintiva indagine psicologica si spinge a rintracciare una capacità primitiva che permette di trasporre il quotidiano nel mito e viceversa. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo, tra le quali Minime Eternità, Open Space, Catanzaro, Tornare @ Itaca, Fondazione Mudima, Milano, A sud del mondo, Palazzo Delli Ponti, Taranto, Padiglione Italia, 54esima edizione della Biennale di Venezia. Nel suo recente catalogo L’altro corpo è raccolta l’attività dell’artista dell’ultimo triennio, accompagnato da contributi, tra gli altri, di Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Rino Cardone, Luigi Paolo Finizio e Angela Sanna.
23
gennaio 2014
Caterina Arcuri – Fonti
Dal 23 gennaio al 07 marzo 2014
arte contemporanea
Location
TRALEVOLTE
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (ROMA)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (ROMA)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 17-20
Vernissage
23 Gennaio 2014, 18
Autore
Curatore