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Daniel Cuello – D/segni
Mostra di illustrazioni, fumetti e altri segni di Daniel Cuello. Raccolta di disegni ironici, personaggi cinici e racconti grotteschi.
Comunicato stampa
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Tra realtà e immaginazione, tra realismo e grottesco, Daniel Cuello filtra il mondo attraverso il disegno, con gli occhi di chi vuole saperne di più e il desiderio di chi vuole creare qualcosa di nuovo.
Daniel nasce a Córdoba, Argentina, nel 1982. Come tutti i bambini inizia disegnare appena in grado di impugnare una matita, con la differenza che non smette più. A 10 anni, ormai trasferitosi in Italia, crea il suo primo personaggio a fumetti e nel giro di poco tempo il disegno, non più un semplice passatempo, diventa il suo principale interesse. Da qualche anno esplora le tecniche di disegno digitale, mondo nuovo e spesso bistrattato, che negli ultimi tempi è diventato sempre più diffuso e apprezzato.
La mostra di Daniel propone una raccolta di illustrazioni e racconti brevi a fumetti, che mostrano il mondo così come appare ad un disegnatore spesso ironico e a volte cinico. Il fulcro della mostra sono i volti, veri e propri scrigni di sensazioni, che continuamente vediamo in giro e troppo poco osserviamo. Tra le facce presentate ci sono persone comuni, di quelle che si possono vedere al supermercato, in sala d’attesa o al classico Bar Sport, ma anche volti noti e personaggi famosi, poco importa se si tratta di Elisabetta I o di Salvo (il pensionato dell’appartamento accanto), c’è spazio per tutti. Il vero protagonista è, però, la quotidianità, piccola e semplice scatola nella quale viviamo noi tutti. Quotidianità che è ha qui la duplice valenza di oggetto prezioso e gabbia arrugginita.
I disegni e i racconti di Daniel sono espressioni musicali: sono il frutto di una continua ispirazione che solo la musica può dare. Tra i suoi disegni si posso sentire infatti le note di artisti come James Horner, Danny Elfman, James Newton Howard, Alexandre Desplat, Bruno Coulais (e molti altri), compositori di colonne sonore che non a caso hanno il difficile compito di trasformare in musica ciò che vedono sullo schermo. Daniel, sentendoli, percorre il sentiero opposto: trasforma in immagine ciò che ascolta.
Tra autocrati, sedie troppo vivaci e anziani coniugi, la mostra indaga quel fragile equilibrio tra immaginazione e realtà: se ci fosse più immaginazione sarebbe astrattismo, se ci fosse più realtà sarebbe fotografia. I disegni (più di cento, tra tavole di fumetti e illustrazioni) saranno visibili al Visionario a partire dal 21 dicembre 2013. - www.danielcuello.com
Daniel nasce a Córdoba, Argentina, nel 1982. Come tutti i bambini inizia disegnare appena in grado di impugnare una matita, con la differenza che non smette più. A 10 anni, ormai trasferitosi in Italia, crea il suo primo personaggio a fumetti e nel giro di poco tempo il disegno, non più un semplice passatempo, diventa il suo principale interesse. Da qualche anno esplora le tecniche di disegno digitale, mondo nuovo e spesso bistrattato, che negli ultimi tempi è diventato sempre più diffuso e apprezzato.
La mostra di Daniel propone una raccolta di illustrazioni e racconti brevi a fumetti, che mostrano il mondo così come appare ad un disegnatore spesso ironico e a volte cinico. Il fulcro della mostra sono i volti, veri e propri scrigni di sensazioni, che continuamente vediamo in giro e troppo poco osserviamo. Tra le facce presentate ci sono persone comuni, di quelle che si possono vedere al supermercato, in sala d’attesa o al classico Bar Sport, ma anche volti noti e personaggi famosi, poco importa se si tratta di Elisabetta I o di Salvo (il pensionato dell’appartamento accanto), c’è spazio per tutti. Il vero protagonista è, però, la quotidianità, piccola e semplice scatola nella quale viviamo noi tutti. Quotidianità che è ha qui la duplice valenza di oggetto prezioso e gabbia arrugginita.
I disegni e i racconti di Daniel sono espressioni musicali: sono il frutto di una continua ispirazione che solo la musica può dare. Tra i suoi disegni si posso sentire infatti le note di artisti come James Horner, Danny Elfman, James Newton Howard, Alexandre Desplat, Bruno Coulais (e molti altri), compositori di colonne sonore che non a caso hanno il difficile compito di trasformare in musica ciò che vedono sullo schermo. Daniel, sentendoli, percorre il sentiero opposto: trasforma in immagine ciò che ascolta.
Tra autocrati, sedie troppo vivaci e anziani coniugi, la mostra indaga quel fragile equilibrio tra immaginazione e realtà: se ci fosse più immaginazione sarebbe astrattismo, se ci fosse più realtà sarebbe fotografia. I disegni (più di cento, tra tavole di fumetti e illustrazioni) saranno visibili al Visionario a partire dal 21 dicembre 2013. - www.danielcuello.com
20
dicembre 2013
Daniel Cuello – D/segni
Dal 20 dicembre 2013 al 30 marzo 2014
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
VISIONARIO
Udine, Via Fabio Asquini, 33, (Udine)
Udine, Via Fabio Asquini, 33, (Udine)
Orario di apertura
negli orari di apertura del cinema
Vernissage
20 Dicembre 2013, h 19
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