Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Eckstein Eckstein
Otto artisti, uno spazio post-industriale abbandonato, un racconto corale e spontaneo. Confrontarsi e scegliersi liberamente irrompendo in uno spazio insolito, distante dai circuiti espositivi ufficiali. La sfida è il dialogo singolare: non la ricerca di un tema, ma un’interazione di sensibilità solo apparentemente anarchica. Nelle stanze dell’hangar, sei lavori visuali e una performance musicale compongono una mostra eterogenea: Eckstein Eckstein (dal ritornello in tedesco di chi gioca a nascondino) é un invito, valido anche per lo spettatore, a tracciare percorsi inediti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedi 3 dicembre alle 19:00 all’Hangar di via Orobia 15 a Milano inaugura “Eckstein Eckstein”, mostra di Alberto de Braud, Riccardo Gusmaroli, Julia Krahn, Claudio Onorato, Paola Pezzi, Alfredo Rapetti Mogol, Ricciarda Belgiojoso & Tonylight.
Otto artisti, uno spazio post-industriale abbandonato, un racconto corale e spontaneo. Confrontarsi e scegliersi liberamente irrompendo in uno spazio insolito, distante dai circuiti espositivi ufficiali. La sfida è il dialogo singolare: non la ricerca di un tema, ma un’interazione di sensibilità solo apparentemente anarchica. Nelle stanze dell’hangar, sei lavori visuali e una performance musicale compongono una mostra eterogenea: Eckstein Eckstein (dal ritornello in tedesco di chi gioca a nascondino) é un invito, valido anche per lo spettatore, a tracciare percorsi inediti.
Anche gli eroi si stancano di Alberto de Braud, scultura monumentale concepita per esterni si rigenera in un ambiente circoscritto, scortata da lavori che si interrogano altrettanto sull’umana fragilità. La curiosa installazione delle uova sulle colonne è il segno impresso all’hangar da Riccardo Gusmaroli, 50 anni appena compiuti, famoso per le opere monocrome a vortici concentrici di barchette o aeroplanini in carta. Con Tre Croci, tre travi rosse, di cui una ricoperta di foglie d’oro e alcune fotoceramiche della serie MALINCONIA la fotografa tedesca Julia Krahn s’interroga sulla permeabilità dello sguardo tra artista e spettatore. Storie appese ad un filo quelle di Claudio Onorato: classe ’67, nei suoi lavori ritagliati con le forbici ed il taglierino il reale si fonde col fantastico. L’installazione luminosa di Paola Pezzi dal titolo Frecciarossa rafforza l’idea di movimento e traiettoria, sia nella singola lampadina, sia nell’insieme del lavoro. Tra pittura e scrittura l’intervento di Alfredo Rapetti Mogol, mentre il duo Riccilight propone un omaggio a Carlo Gesualdo da Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi di cui quest'anno ricorrono i quattrocento anni dalla morte, con una lettura in chiave elettronica di alcuni suoi madrigali, passati alla storia per la loro modernità: concerto alle ore 20 del 3 dicembre per l'inaugurazione della mostra.
Per l’occasione è stata prodotta una cartella in ventuno esemplari in cui ciascun artista ha creato un’opera specifica firmata e numerata con un testo di Oliviero Ponte di Pino.
Otto artisti, uno spazio post-industriale abbandonato, un racconto corale e spontaneo. Confrontarsi e scegliersi liberamente irrompendo in uno spazio insolito, distante dai circuiti espositivi ufficiali. La sfida è il dialogo singolare: non la ricerca di un tema, ma un’interazione di sensibilità solo apparentemente anarchica. Nelle stanze dell’hangar, sei lavori visuali e una performance musicale compongono una mostra eterogenea: Eckstein Eckstein (dal ritornello in tedesco di chi gioca a nascondino) é un invito, valido anche per lo spettatore, a tracciare percorsi inediti.
Anche gli eroi si stancano di Alberto de Braud, scultura monumentale concepita per esterni si rigenera in un ambiente circoscritto, scortata da lavori che si interrogano altrettanto sull’umana fragilità. La curiosa installazione delle uova sulle colonne è il segno impresso all’hangar da Riccardo Gusmaroli, 50 anni appena compiuti, famoso per le opere monocrome a vortici concentrici di barchette o aeroplanini in carta. Con Tre Croci, tre travi rosse, di cui una ricoperta di foglie d’oro e alcune fotoceramiche della serie MALINCONIA la fotografa tedesca Julia Krahn s’interroga sulla permeabilità dello sguardo tra artista e spettatore. Storie appese ad un filo quelle di Claudio Onorato: classe ’67, nei suoi lavori ritagliati con le forbici ed il taglierino il reale si fonde col fantastico. L’installazione luminosa di Paola Pezzi dal titolo Frecciarossa rafforza l’idea di movimento e traiettoria, sia nella singola lampadina, sia nell’insieme del lavoro. Tra pittura e scrittura l’intervento di Alfredo Rapetti Mogol, mentre il duo Riccilight propone un omaggio a Carlo Gesualdo da Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi di cui quest'anno ricorrono i quattrocento anni dalla morte, con una lettura in chiave elettronica di alcuni suoi madrigali, passati alla storia per la loro modernità: concerto alle ore 20 del 3 dicembre per l'inaugurazione della mostra.
Per l’occasione è stata prodotta una cartella in ventuno esemplari in cui ciascun artista ha creato un’opera specifica firmata e numerata con un testo di Oliviero Ponte di Pino.
03
dicembre 2013
Eckstein Eckstein
Dal 03 al 20 dicembre 2013
arte contemporanea
Location
OROBIA 15
Milano, Via Orobia, 15, (Milano)
Milano, Via Orobia, 15, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento ph. 333 4596489 – 340 7160809
Vernissage
3 Dicembre 2013, dalle 19 a mezzanotte
Autore