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Marco D’Auria – The man and the force
L’esposizione, in cui sono presentate oltre 30 tele con tecnica a olio, acrilico ed elementi materici, è il frutto del lavoro recente dell’artista, uno studio sull’anatomia, sulle tensioni muscolari, sulla forza e in cui la plasticità umana mette in risalto la materia e un dinamismo fuori dal comune
Comunicato stampa
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Dal 7 dicembre Marco D’Auria è ospite della galleria espositiva Baccina 66 con la personale “The man and the force”. L’esposizione, in cui sono presentate oltre trenta tele con tecnica a olio, acrilico ed elementi materici, è il frutto del lavoro recente dell’artista romano, uno studio sull’anatomia, sulle tensioni muscolari, sulla forza e in cui la plasticità umana mette in risalto la materia e un dinamismo fuori dal comune. Le figure ritratte, forti e allo stesso in armonia con il mondo, sembrano danzare, contorcendosi delicatamente su sé stesse. Delicatezza enfatizzata dall’uso sapiente del colore, dai chiaroscuri dirompenti e dalle sfumature lievi.
La mostra “The man and the force” di Marco D’Auria, la cui inaugurazione è fissata per sabato 7 dicembre alle ore 18.00, è visitabile con ingresso gratuito fino al 14 dicembre presso i locali di via Baccina 66 (Rione Monti / Metro Cavour).
Marco D'Auria nasce a Roma. Sin da piccolo dimostra una chiara e naturale tendenza al disegno. Finite le scuole frequenta il Primo Liceo Artistico di Roma dedicandosi a uno studio intenso ed esplorando l'intero campo disciplinare: si specializza in disegno, pittura, architettura e scultura, che rappresentano ancora oggi i suoi punti cardinali d'azione. A soli 17 anni inaugura al Palazzo dei Congressi dell'Eur la prima di una lunga serie di mostre tra personali e collettive.
Spirito eclettico, animato da un'insaziabile desiderio di esplorazione e ricerca, sperimenta vari tipi di tecniche, dall'olio alla tempera fino all'uso dell'acrilico. In pittura dedica estrema attenzione al tema paesaggistico, per poi approdare all'indagine sistematica della natura morta, senza mai cedere alle prorompenti suggestioni e alle lusinghe delle molteplici tendenze in voga negli anni della seconda avanguardia, dall'astrattismo al linguaggio spaziale.
In parallelo, nel settore della scultura, realizza con la creta coinvolgenti lavori in terracotta, mentre per anni riserva tempo e spazio all'esplorazione della pittura su vetro. Con questo variegato ventaglio di attività si afferma prestissimo in campo locale e non molto tempo dopo in campo nazionale, riscuotendo grande successo e acquisendo ovunque riconoscimenti e premi.
Nota critica
Con D'Auria ci troviamo al cospetto di un artista profetico, che scorgendo la tragicità del legame lacerato tra umano e divino sa affidarne gli aspetti a opere che divengono documenti sorprendenti di umanità. Documenti in cui appare l'ossequio alla tradizione, teso, nel contempo, a un’ottica modernissima sia nelle strutture formali -con particolare accento alla plasticità-, che nella carica concettuale. Da ultimo, in questa sua già vasta e poliedrica produzione, una menzione particolare va riservata al suggestivo tema della danza (a lui molto caro e vicino, avendola praticata in gioventù), che ne fa un artista assolutamente "sui generis" per la capacità interpretativa nel saper fissare sulla tela con estrema abilità i concetti fondamentali del movimento stereodinamico. Questa sua peculiarità e il suo esclusivo rapporto con il linguaggio pittorico denotano, pur nella complessità della realizzazione matura, uno stupore e una capacità di raggiungere l'essenziale, tipica dell'ingenua sensibilità infantile. Una sensibilità, questa, coadiuvata dal desiderio vivo di raggiungere nuovi e più audaci traguardi e che lo incita ora a sperimentare nuove relazioni con la musicalità della parola e ad avviare una profonda esplorazione dell'immaginifico e del fantastico di cui quest'ultima meritoria fatica è l'inequivocabile testimone.
La mostra “The man and the force” di Marco D’Auria, la cui inaugurazione è fissata per sabato 7 dicembre alle ore 18.00, è visitabile con ingresso gratuito fino al 14 dicembre presso i locali di via Baccina 66 (Rione Monti / Metro Cavour).
Marco D'Auria nasce a Roma. Sin da piccolo dimostra una chiara e naturale tendenza al disegno. Finite le scuole frequenta il Primo Liceo Artistico di Roma dedicandosi a uno studio intenso ed esplorando l'intero campo disciplinare: si specializza in disegno, pittura, architettura e scultura, che rappresentano ancora oggi i suoi punti cardinali d'azione. A soli 17 anni inaugura al Palazzo dei Congressi dell'Eur la prima di una lunga serie di mostre tra personali e collettive.
Spirito eclettico, animato da un'insaziabile desiderio di esplorazione e ricerca, sperimenta vari tipi di tecniche, dall'olio alla tempera fino all'uso dell'acrilico. In pittura dedica estrema attenzione al tema paesaggistico, per poi approdare all'indagine sistematica della natura morta, senza mai cedere alle prorompenti suggestioni e alle lusinghe delle molteplici tendenze in voga negli anni della seconda avanguardia, dall'astrattismo al linguaggio spaziale.
In parallelo, nel settore della scultura, realizza con la creta coinvolgenti lavori in terracotta, mentre per anni riserva tempo e spazio all'esplorazione della pittura su vetro. Con questo variegato ventaglio di attività si afferma prestissimo in campo locale e non molto tempo dopo in campo nazionale, riscuotendo grande successo e acquisendo ovunque riconoscimenti e premi.
Nota critica
Con D'Auria ci troviamo al cospetto di un artista profetico, che scorgendo la tragicità del legame lacerato tra umano e divino sa affidarne gli aspetti a opere che divengono documenti sorprendenti di umanità. Documenti in cui appare l'ossequio alla tradizione, teso, nel contempo, a un’ottica modernissima sia nelle strutture formali -con particolare accento alla plasticità-, che nella carica concettuale. Da ultimo, in questa sua già vasta e poliedrica produzione, una menzione particolare va riservata al suggestivo tema della danza (a lui molto caro e vicino, avendola praticata in gioventù), che ne fa un artista assolutamente "sui generis" per la capacità interpretativa nel saper fissare sulla tela con estrema abilità i concetti fondamentali del movimento stereodinamico. Questa sua peculiarità e il suo esclusivo rapporto con il linguaggio pittorico denotano, pur nella complessità della realizzazione matura, uno stupore e una capacità di raggiungere l'essenziale, tipica dell'ingenua sensibilità infantile. Una sensibilità, questa, coadiuvata dal desiderio vivo di raggiungere nuovi e più audaci traguardi e che lo incita ora a sperimentare nuove relazioni con la musicalità della parola e ad avviare una profonda esplorazione dell'immaginifico e del fantastico di cui quest'ultima meritoria fatica è l'inequivocabile testimone.
07
novembre 2013
Marco D’Auria – The man and the force
Dal 07 al 14 novembre 2013
arte contemporanea
Location
EX ROMA CLUB MONTI
Roma, Via Baccina, 66, (Roma)
Roma, Via Baccina, 66, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 15 alle 21
Vernissage
7 Novembre 2013, 18.00
Autore
Curatore