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Ugo La Pietra – Architetture in un vaso
Si tratta di opere che sintetizzano il lavoro di ricerca portato avanti da La Pietra sulle strutture urbane e concepito a partire da una riflessione, critica e propositiva, sviluppata sul concetto di abitabilità delle città e sull’ipotesi di un suo miglioramento
Comunicato stampa
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Sabato 30 Novembre alle ore 17.30, presso gli spazi espositivi de Il Minotauro Fine Art Gallery di Palazzolo sull'Oglio (BS), sarà inaugurata la mostra "Architetture in un vaso", personale di Ugo La Pietra che riunisce disegni, dipinti e ceramiche realizzati dall'artista dagli anni Settanta a oggi.
Si tratta di opere che sintetizzano il lavoro di ricerca portato avanti da La Pietra sulle strutture urbane e concepito a partire da una riflessione, critica e propositiva, sviluppata sul concetto di abitabilità delle città e sull'ipotesi di un suo miglioramento.
In molti, infatti, ricordano e conoscono l'instancabile e poliedrica pratica progettuale di La Pietra, tradotta negli anni in numerosi interventi più volte esposti in mostre organizzate presso istituzioni museali - italiane ed estere - e pubblicati su riviste d'arte e architettura. In pochi, però, sanno che La Pietra ha disegnato e teorizzato molto senza mai costruire nulla. Tuttavia, la passione di La Pietra per l'architettura, già testimoniata nei disegni sulla Sinestesia tra le arti (1962/63), nei Nodi urbani (1964/70) e nel libro Autoarchiterapia (1974), è fonte ispiratrice di molti lavori che, come quelli proposti in mostra, riproducono microcosmi ideali, mentalmente abitabili, strutturati secondo la pratica al tempo stesso ludica e visionaria che da sempre lo contraddistingue.
Come ha sottolineato anche Eugenio Battisti, nelle opere di La Pietra "la macrostruttura tridimensionale, aggressiva, rumorosa e velenosa della città diviene fragile e deliziosa come un bel sogno". Esemplari appaiono, a tal proposito, quei lavori in ceramica - che danno il titolo alla mostra - in cui La Pietra si cimenta nel paziente e sentimentale esercizio di "coltivazione" di uno spazio urbano - e del concetto di abitabilità che lo accompagna - in un vaso, in un piatto o un in una zuppiera; o nella costruzione di minuscoli nuclei architettonici in cui ritrovare "tutto l'umanamente possibile".
In mostra non manca, poi, una ricca antologia di dipinti e disegni - anch'essi realizzati a partire dagli anni Settanta - che assumono un ruolo centrale nella produzione artistica di La Pietra, in quanto testimonianza più viva della sua decennale attività d'indagine sui luoghi dell'abitare e di chiarificazione e definizione del rapporto individuo-ambiente.
La mostra, che sarà visitabile sino al 30 Dicembre, vuole essere un’anticipazione della più ampia retrospettiva che la prossima estate il MAON di Rende (CS) dedicherà all’artista.
In occasione del vernissage verrà anche presentata una tiratura inedita di litografie, appositamente realizzata da La Pietra per Il Minotauro Fine Art Gallery, e una pubblicazione monografica - anch'essa inedita - dotata di un ricco apparato illustrativo e di un saggio di Antonio Falbo.
Si tratta di opere che sintetizzano il lavoro di ricerca portato avanti da La Pietra sulle strutture urbane e concepito a partire da una riflessione, critica e propositiva, sviluppata sul concetto di abitabilità delle città e sull'ipotesi di un suo miglioramento.
In molti, infatti, ricordano e conoscono l'instancabile e poliedrica pratica progettuale di La Pietra, tradotta negli anni in numerosi interventi più volte esposti in mostre organizzate presso istituzioni museali - italiane ed estere - e pubblicati su riviste d'arte e architettura. In pochi, però, sanno che La Pietra ha disegnato e teorizzato molto senza mai costruire nulla. Tuttavia, la passione di La Pietra per l'architettura, già testimoniata nei disegni sulla Sinestesia tra le arti (1962/63), nei Nodi urbani (1964/70) e nel libro Autoarchiterapia (1974), è fonte ispiratrice di molti lavori che, come quelli proposti in mostra, riproducono microcosmi ideali, mentalmente abitabili, strutturati secondo la pratica al tempo stesso ludica e visionaria che da sempre lo contraddistingue.
Come ha sottolineato anche Eugenio Battisti, nelle opere di La Pietra "la macrostruttura tridimensionale, aggressiva, rumorosa e velenosa della città diviene fragile e deliziosa come un bel sogno". Esemplari appaiono, a tal proposito, quei lavori in ceramica - che danno il titolo alla mostra - in cui La Pietra si cimenta nel paziente e sentimentale esercizio di "coltivazione" di uno spazio urbano - e del concetto di abitabilità che lo accompagna - in un vaso, in un piatto o un in una zuppiera; o nella costruzione di minuscoli nuclei architettonici in cui ritrovare "tutto l'umanamente possibile".
In mostra non manca, poi, una ricca antologia di dipinti e disegni - anch'essi realizzati a partire dagli anni Settanta - che assumono un ruolo centrale nella produzione artistica di La Pietra, in quanto testimonianza più viva della sua decennale attività d'indagine sui luoghi dell'abitare e di chiarificazione e definizione del rapporto individuo-ambiente.
La mostra, che sarà visitabile sino al 30 Dicembre, vuole essere un’anticipazione della più ampia retrospettiva che la prossima estate il MAON di Rende (CS) dedicherà all’artista.
In occasione del vernissage verrà anche presentata una tiratura inedita di litografie, appositamente realizzata da La Pietra per Il Minotauro Fine Art Gallery, e una pubblicazione monografica - anch'essa inedita - dotata di un ricco apparato illustrativo e di un saggio di Antonio Falbo.
30
novembre 2013
Ugo La Pietra – Architetture in un vaso
Dal 30 novembre al 30 dicembre 2013
architettura
design
arte contemporanea
design
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MINOTAURO
Palazzolo Sull'oglio, Via Torre Del Popolo, 11/13, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Torre Del Popolo, 11/13, (Brescia)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
Vernissage
30 Novembre 2013, Ore 17.30
Autore
Curatore