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Max Papeschi – News Hotel Papeschi
«Tutta la vita delle società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di spettacoli».
GUY DEBORD
Comunicato stampa
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Lo spettacolo che inscena Papeschi è sempre nuovo perchè assolutamente suo...
L’ antologia di questi cinque anni di lavoro ci viene mostrata in una panoramica in cui l’artista fa spaziare il nostro sguardo dagli ormai classici personaggi disneyani alla serie di fotografie storiche in bianco e nero titolata “From Hiroshima with love”, alle immagini/copertina di “A LIFE less ordinary” per arrivare a “Smile, relax and hate” in cui grosse teste di neonati sono poste sui corpi di personaggi importanti sulla scena mondiale, ultima dimostrazione dell’inacapacità di tali autorità ad affrontare il loro complesso impegno politico e sociale.
“L’Hotel Papeschi” in cui un Max sorridente ci invita, è popolato da personaggi storici e di fantasia che si riuniscono per dare il via al suo show, perchè, come ci insegna Debord, “Lo spettacolo non è un insieme d’immagini, ma un rapporto sociale tra individui, mediato dalle immagini”.
L’ingrediente perchè questa liasons fosse perfetta è un po’ di shining (luccicanza) così saremmo capaci di parlare con gli altri senza aprire bocca ma forse Papeschi, con la sua arte questo dono l’ha captato... egli c’introduce ad una coscienza del disorientamento per farci giungere ad una più profonda compensione del mondo, e l’occhio è, ovviamente, lo strumento attraverso cui tale conoscenza si rende possibile, poichè “occorre attraversare l’accecamento per imparare nuovamente a guardare, conoscere e riconoscere la scena del mondo” (Annette Michelson).
Chiara Messori
L’ antologia di questi cinque anni di lavoro ci viene mostrata in una panoramica in cui l’artista fa spaziare il nostro sguardo dagli ormai classici personaggi disneyani alla serie di fotografie storiche in bianco e nero titolata “From Hiroshima with love”, alle immagini/copertina di “A LIFE less ordinary” per arrivare a “Smile, relax and hate” in cui grosse teste di neonati sono poste sui corpi di personaggi importanti sulla scena mondiale, ultima dimostrazione dell’inacapacità di tali autorità ad affrontare il loro complesso impegno politico e sociale.
“L’Hotel Papeschi” in cui un Max sorridente ci invita, è popolato da personaggi storici e di fantasia che si riuniscono per dare il via al suo show, perchè, come ci insegna Debord, “Lo spettacolo non è un insieme d’immagini, ma un rapporto sociale tra individui, mediato dalle immagini”.
L’ingrediente perchè questa liasons fosse perfetta è un po’ di shining (luccicanza) così saremmo capaci di parlare con gli altri senza aprire bocca ma forse Papeschi, con la sua arte questo dono l’ha captato... egli c’introduce ad una coscienza del disorientamento per farci giungere ad una più profonda compensione del mondo, e l’occhio è, ovviamente, lo strumento attraverso cui tale conoscenza si rende possibile, poichè “occorre attraversare l’accecamento per imparare nuovamente a guardare, conoscere e riconoscere la scena del mondo” (Annette Michelson).
Chiara Messori
16
novembre 2013
Max Papeschi – News Hotel Papeschi
Dal 16 novembre all'otto dicembre 2013
arte contemporanea
Location
MAGAZZINI CRIMINALI
Sassuolo, Piazzale Domenico Gazzadi, 4, (Modena)
Sassuolo, Piazzale Domenico Gazzadi, 4, (Modena)
Orario di apertura
Sabato e domenica ore 10-13 e 15-19
Vernissage
16 Novembre 2013, h 18,00
Autore
Curatore