-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dante e le donne del Paradiso
Ogni anno, un gruppo di artisti viene invitato a creare una serie di opere di pittura e disegno, su un particolare argomento sull’ Inferno, sul Purgatorio o sul Paradiso, presentate in un bellissimo catalogo. La Fondazione offre al pubblico di tutte le età, con particolare apertura verso i ragazzi di scuola, una collezione ricca di opere che interpretano gli argomenti proposti; occasione unica per i visitatori di entrare nel mondo del “colosso” della letteratura universale attraverso l’interpretazione artistica visiva. Il forte legame tra La Divina Commedia e l’arte visiva è fondata proprio sulla grandissima qualità della scrittura di Dante che è la forza di visualizzare con la “messa a fuoco” sul mondo che lui raffigura poeticamente e filosoficamente, con lo sguardo scientifico orientato verso il futuro.
Ad un anno dalla scomparsa del suo illustre fondatore Corrado Gizzi, la Fondazione continua il ciclo di
manifestazioni da lui iniziato oltre trent'anni fa. La mostra è dedicata alle “donne del Paradiso” e sarà
presentata domenica 3 novembre 2013 alle ore 10 nella sala consiliare del comune di Pescara alla presenza
delle istituzioni. La mostra verrà presentata dal Prof. Umberto Russo e dal critico d'arte Giorgio di Genova.
Seguirà il taglio del nastro presso il palazzo espositivo dell'Aurum di Pescara.
Le donne del paradiso sono state interpretate da otto artisti di fama nazionale ed internazionale: Edi
Brancolini, Franco Cilia, Giulio De Mitri, Danilo Fusi, Impero Nigiani, Romano Notari, Teresa Noto e
Luminita Taranu.
La mostra sarà affiancata da un catalogo edito da Ianieri Editore di Pescara.
“Se nella Divina Commedia il protagonista è certamente Dante, che percorre in anima e corpo la via della
redenzione attraverso i regni dell’oltretomba, nel Paradiso sembra che egli voglia lasciare il suo ruolo a
Beatrice, presenza femminile che informa e dà un senso all’ascesa di Dante nei cieli. Questa scelta autoriale
rivela quanto prestigio egli volesse accordare, pur in un tempo di cultura decisamente maschilista quale fu il
Medioevo, alla donna, non solo come partner intelligente e sensibile dell’uomo, ma anche e soprattutto come
potenziale stimolatrice del suo pensiero, delle sue azioni, della sua capacità di ascesa spirituale”. (U. Russo)
Nel percorso della sua sua ascesa Dante incontra altre figure femminili:
Piccarda Donati (Pd III), che gli racconta la sua storia: volle farsi monaca, ma uomini abituati alla violenza
la rapirono dal convento e la costrinsero a sposarsi. Ma lei nel cuore si è sempre sentita legata ai voti fatti.
Anche lo spirito vicino a lei, Costanza d’Altavilla, ha subito la stessa violenza: fu costretta a sposare
l’imperatore Enrico VI, a cui diede un figlio, Federico II di Svevia.
Le due figure femminili successive (Pd IX) sono: Cunizza da Romano e Raab.
“Scandalosa, soprattutto per i suoi tempi, la vita di questa prima donna, vinta dalla luce del pianeta Venere,
d’esta stella, come il poeta dice, e da se stessa perdonata per quella passione d’amore, che, in apparenza,
paradossalmente, giustifica l’assegnazione a questo Cielo, che parria forse forte al vostro vulgo. Raab era
una Cananea di Gerico, secondo la Bibbia una meretrice, la quale accolse in casa sua gli esploratori che inviò
Giosuè nel territorio e nella città che mirava a conquistare. In tal modo, ella si fece sostenitrice dell’avvento
del Messia e San Paolo in persona la salvò dalla fine degli infedeli, perché la fede, se è seguita dalle opere,
può salvare l’anima”. (F. D'Episcopo)
Ci spostiamo nell’Empireo, dove San Bernardo sostituisce Beatrice come guida e spiega a Dante l'ordine in
cui sono disposti i beati nella Candida Rosa. Essa ha una forma di anfiteatro composto da nove corone di
petali dei quali il più alto è occupato da Maria Vergine ai cui piedi siede Eva. Nel terzo scranno vi sono
Rachele, poi Sara, Giuditta, Rebecca, Ruth fino alla parte più bassa della Rosa. Esse sono le figure
bibliche più importanti descritte nell’Antico Testamento.
Dante e le donne del Paradiso
Pescara, Via Francesco Ferdinando D'avalos, (Pescara)