Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Maimouna Patrizia Guerresi – CONCAVA
Nelle fotografie e sculture dell’artista veneta convertita all’Islam, centrale è la riflessione sul corpo mistico della bellezza tra ascendenze sufi e influenze della migliore storia dell’arte occidentale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CONCAVA. MAÏMOUNA PATRIZIA GUERRESI
Nell’ambito della rassegna RIMINI. RISVOLTI DELL’ABITO,che si terrà negli spazi espositivi dei musei comunali di Rimini, dall’11 ottobre all’1 dicembre 2013, siamo lieti di invitarla alla
personale dell’artista Maïmouna Patrizia Guerresi; la mostra, dal titolo CONCAVA, inaugurerà venerdì 11 ottobre alle ore 17 presso la FAR, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, piazza Cavour 1, Rimini. L’esposizione, a cura di Veronika Aguglia, con la collaborazione di Magda Gigliuto e il testo critico di Laura Serani in catalogo, comprende una selezione dei lavori più celebrati dalle gallerie internazionali, dall’India alla Turchia, dagli Stati Uniti, all’Italia. Nelle fotografie e sculture dell’artista veneta convertita all’Islam, centrale è la riflessione sul corpo mistico della bellezza tra ascendenze sufi e influenze della migliore storia dell’arte occidentale. Il passaggio fotografico di Maïmouna, all’interno della rassegna riminese sottolinea un confine, quello tra arte e moda, attraverso un ulteriore passo in avanti di senso rispetto i comuni denominatori dell’abito. Elemento ricorrente della sua poetica è il velo, simbolo che si universalizza in idea di bellezza oltre genere.
Maïmouna Patrizia Guerresi è scultrice, fotografa, autrice di video e di installazioni. Vive e lavora
tra Verona, Milano e Dakar. I suoi primi lavori sono stati ispirati dal movimento europeo della
Body Art. Ben presto ha sviluppato un suo stile molto personale, che combina temi afroasiatici
con la tradizione dell’iconografia classica occidentale. Attraverso questo suo linguaggio ibrido riesce a comunicare con sensibilità il disagio e la bellezza della diversità, interpretando al meglio la problematica multirazziale contemporanea.
All’inizio della sua carriera è stata invitata a partecipare alla Biennale di Venezia, padiglione italiano (nel 1982 e nel 1986), così come a Documenta K18 (1987) a Kassel, Germania. Nel 1983 realizza una personale alla Galleria Studio Ennesse di Milano, a cura di Marco Meneguzzo, e nel 1990 alla Galleria Bianca Pilat, Milano, curata da Arturo Schwarz. Dal 1991 l’artista viaggia in vari Paesi africani e musulmani e in Senegal si converte all’islam, adottando il
nome di Maïmouna. Questo ha segnato la sua nuova identità e il senso del suo lavoro, sviluppando temi sul simbolismo multiculturale e la spiritualità femminile.
Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in tutto il mondo.
Gallerie: Photo&Contemporary, Paola Colombari, Studio Copernico,Tasveer, Pascal Polar,Stephan Stux, M.I.A; Musei e Fondazioni: Fondazione Mudima Milano; Contemporary III,Atlanta;Palazzo della Ragione, Verona ; Le Rencontre de Bamako, Museo National, Mali; Museo da Citate Pavilhao Preto, Lisbona; Paris Photo,Parigi; La Centrale Elettrique, Bruxelles; Fondation Boghossian, Bruxelles; Palazzo Bevilacqua, Bologna;Ars 11, Kiasma Museum, Helsinki; Black Portraitures, Musée du Quai Branly,Parigi; National Institute of Design, Paldi,India; VII°Chobi Mela,Shilpakaha Academy, Dhaka, Bangladesh; Stimultania Pôle de la Photographie, Strasburgo; M-eating, Cahane Art Center, Istambul.
Nell’ambito della rassegna RIMINI. RISVOLTI DELL’ABITO,che si terrà negli spazi espositivi dei musei comunali di Rimini, dall’11 ottobre all’1 dicembre 2013, siamo lieti di invitarla alla
personale dell’artista Maïmouna Patrizia Guerresi; la mostra, dal titolo CONCAVA, inaugurerà venerdì 11 ottobre alle ore 17 presso la FAR, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, piazza Cavour 1, Rimini. L’esposizione, a cura di Veronika Aguglia, con la collaborazione di Magda Gigliuto e il testo critico di Laura Serani in catalogo, comprende una selezione dei lavori più celebrati dalle gallerie internazionali, dall’India alla Turchia, dagli Stati Uniti, all’Italia. Nelle fotografie e sculture dell’artista veneta convertita all’Islam, centrale è la riflessione sul corpo mistico della bellezza tra ascendenze sufi e influenze della migliore storia dell’arte occidentale. Il passaggio fotografico di Maïmouna, all’interno della rassegna riminese sottolinea un confine, quello tra arte e moda, attraverso un ulteriore passo in avanti di senso rispetto i comuni denominatori dell’abito. Elemento ricorrente della sua poetica è il velo, simbolo che si universalizza in idea di bellezza oltre genere.
Maïmouna Patrizia Guerresi è scultrice, fotografa, autrice di video e di installazioni. Vive e lavora
tra Verona, Milano e Dakar. I suoi primi lavori sono stati ispirati dal movimento europeo della
Body Art. Ben presto ha sviluppato un suo stile molto personale, che combina temi afroasiatici
con la tradizione dell’iconografia classica occidentale. Attraverso questo suo linguaggio ibrido riesce a comunicare con sensibilità il disagio e la bellezza della diversità, interpretando al meglio la problematica multirazziale contemporanea.
All’inizio della sua carriera è stata invitata a partecipare alla Biennale di Venezia, padiglione italiano (nel 1982 e nel 1986), così come a Documenta K18 (1987) a Kassel, Germania. Nel 1983 realizza una personale alla Galleria Studio Ennesse di Milano, a cura di Marco Meneguzzo, e nel 1990 alla Galleria Bianca Pilat, Milano, curata da Arturo Schwarz. Dal 1991 l’artista viaggia in vari Paesi africani e musulmani e in Senegal si converte all’islam, adottando il
nome di Maïmouna. Questo ha segnato la sua nuova identità e il senso del suo lavoro, sviluppando temi sul simbolismo multiculturale e la spiritualità femminile.
Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in tutto il mondo.
Gallerie: Photo&Contemporary, Paola Colombari, Studio Copernico,Tasveer, Pascal Polar,Stephan Stux, M.I.A; Musei e Fondazioni: Fondazione Mudima Milano; Contemporary III,Atlanta;Palazzo della Ragione, Verona ; Le Rencontre de Bamako, Museo National, Mali; Museo da Citate Pavilhao Preto, Lisbona; Paris Photo,Parigi; La Centrale Elettrique, Bruxelles; Fondation Boghossian, Bruxelles; Palazzo Bevilacqua, Bologna;Ars 11, Kiasma Museum, Helsinki; Black Portraitures, Musée du Quai Branly,Parigi; National Institute of Design, Paldi,India; VII°Chobi Mela,Shilpakaha Academy, Dhaka, Bangladesh; Stimultania Pôle de la Photographie, Strasburgo; M-eating, Cahane Art Center, Istambul.
11
ottobre 2013
Maimouna Patrizia Guerresi – CONCAVA
Dall'undici ottobre al 02 dicembre 2013
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FAR – FABBRICA ARTE RIMINI
Rimini, Piazza Cavour, (Rimini)
Rimini, Piazza Cavour, (Rimini)
Vernissage
11 Ottobre 2013, h 17
Autore
Curatore