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Giorgio Vigna – Stati Naturali
La ricerca artistica di Giorgio Vigna si sviluppa intorno a forme e materiali capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Avventure geologiche di terra e d’acqua, di fuoco e di vento costituiscono il fulcro della sua ricerca in cui si combinano naturale e artificiale, povero e prezioso, elementi del senso comune e fantasticherie ardite
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giorgio Vigna a Verona con una mostra personale
Culmina con l'esposizione delle opere più significative in Sala Boggian un percorso di segni in risonanza con lo spazio museale
La ricerca artistica di Giorgio Vigna si sviluppa intorno a forme e materiali capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con
gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Avventure geologiche di terra e d’acqua, di fuoco e di vento costituiscono il fulcro della sua ricerca in cui si combinano naturale e artificiale, povero e
prezioso, elementi del senso comune e fantasticherie ardite.
La mostra Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie promossa dal Comune di Verona, Cultura - Direzione Musei d’Arte e Monumenti,
inaugura al Museo di Castelvecchio a Verona durante ART Verona 2013.
Il “fiume” è la metafora che meglio racconta la mostra personale Stati Naturali, curata da Paola Marini – dirigente Coordinamento Musei
d'Arte Monumenti del Comune di Verona e direttrice del Museo di Castelvecchio – dove in un unico percorso allestito in tre ambiti
espositivi scorrono i diversi temi del lavoro di Giorgio Vigna. Nel giardino, per la fontana di Carlo Scarpa, Vigna realizza l'installazione Acquaria, un'opera creata appositamente che acquisirà forma definitiva dopo la chiusura della mostra.
Con l'ingresso nel Museo di Castelvecchio inizia un percorso con quattordici interventi puntuali disseminati nello spazio museale che
mettono in relazione alcuni lavori dell'artista con le opere antiche lì esposte. “Piccoli segni” che creano nuove risonanze e conducono il
visitatore alla sala Boggian, dove sono presentate le opere più significative della ricerca dell’artista.
Le origini veronesi di Giorgio Vigna gli hanno sempre fatto percepire il fiume e l’acqua come un punto di riferimento, capace di determinare il
suo orientamento con una partitura densa di emozioni e suggestioni. La fluidità e la trasparenza, il vuoto e il pieno, il leggero e il pesante, il visibile e il nascosto. L’acqua in tutte le sue dinamiche. I sassi nelle loro
mutevoli forme, pesi e dimensioni. L'aria, la corrente, il movimento. Il vetro, il metallo, la carta raccontano la geografia del viaggio immaginario, nell’incontro tra la materia e le sue diverse sperimentazioni dove nascono opere che ospitano i frammenti di un altrove fantastico.
IL MUSEO DI CASTELVECCHIO
Il museo più importante della città di Verona e tra i più noti in Italia, è molto conosciuto anche a livello internazionale. Il museo venne restaurato e allestito con criteri moderni tra il 1958 e il 1972 da Carlo Scarpa, di cui
rimane uno dei capolavori. Il giardino è un preludio al museo, semplice ma di grande effetto; ha ospitato importanti installazioni di
Pino Castagna, Pietro Consagra, Peter Eisenman, Herbert Hamak, Eliseo Mattiacci, ed altri.
Il complesso si trova all'interno della fortezza scaligera di Castelvecchio, distribuendosi in
circa trenta sale e in vari settori:
scultura, pittura italiana e straniera, armi antiche, oreficerie e le antiche campane cittadine.
Acquaria, un'installazione site-specific omaggio al Museo di Castelvecchio e a Carlo Scarpa.
Il giardino di forma rettangolare che accompagna i visitatori verso l'ingresso del museo è affiancato da due vasche d'acqua poco profonde,
fontane realizzate da Carlo Scarpa durante l'intervento di restauro di Castelvecchio.
L’azione di recupero mnestico ha indotto Vigna a realizzare un'installazione di sassi di vetro per la fontana. L’Adige ed il suo greto sono stati per lui fonte di esplorazione ed esperienza. I suoi sassi levigati dall’acqua ne raccontano la natura e la capacità di trasformare la materia.
Acquaria è composta da sassi in vetro di Murano trasparente di varie dimensioni con inclusioni di bolle d’aria. In un primo momento – in
occasione di Stati Naturali – verrà allestita nella vasca grande. Al termine dell’esposizione, i sassi di vetro verranno spostati nella vasca più
profonda dove l’opera troverà la sua sede permanente, lasciando un segno lieve della sua presenza e del forte legame con il luogo.
Percorso museale
Il Museo di Castelvecchio per Giorgio Vigna è un luogo che evoca la sua crescita personale sin dalla giovinezza. Lungo il percorso museale che conduce a Sala Boggian, Vigna è stato
sollecitato da alcune opere alle quali ha accostato quattordici dei suoi lavori, dei piccoli segni che creano intense risonanze emotive.
Ad esempio Acqua, elemento realizzato con lastra in rame tornita e vetro di Murano nella parte interna, appare come ciotola colma d’acqua
purissima. In questo contesto – ai piedi del Cristo crocifisso di Jacopo Bellini – pare
raccogliere le lacrime del Cristo in croce. La ricerca di Giorgio Vigna vuole farci conoscere la poesia dei materiali attraverso un uso
sorprendente, che ne modifica la percezione
Sala Boggian ospita la mostra personale
La visita del Museo di Castelvecchio con i rarefatti interventi di Vigna anticipa
l'ingresso nella sala dove si concentrano trent'anni della sua ricerca. Il suo
lavoro è profondamente legato all'esplorazione di materiali come il vetro, i metalli, la carta. Ne sfida i limiti e le caratteristiche per farne emergere, in forma inaspettata, la natura. Una forma che si manifesta indipendentemente
dalle leggi dell'immensamente grande o infinitamente piccolo e che appartiene ai suoi lavori come se facesse parte della loro struttura naturale.
Le opere di Giorgio Vigna sono dinamiche e pacificatorie al tempo stesso.
Il catalogo della mostra Stati Naturali è edito da Electa con testi di Paola Marini - dirigente Coordinamento Musei d'Arte Monumenti del
Comune di Verona e direttrice del Museo di Castelvecchio, Luca Massimo Barbero - direttore artistico della Galleria d'Arte Moderna di
Verona, Maria Sebregondi - responsabile della brand equity Moleskine, autrice di saggi socio-antropologici sulle mutazioni contemporanee e
Alba Di Lieto - responsabile dell'archivio Carlo Scarpa e del Servizio allestimenti e manutenzioni della Direzione dei Civici Musei d'Arte
Monumenti di Verona.
Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici
mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di
mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi
aspetti primari e primordiali.
Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di
scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi,
svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di
partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua
ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e
scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e
si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa
serie di lavori.
Per ulteriori informazioni e per richiedere le immagini ad alta risoluzione contattare:
Museo di Castelvecchio
Corso Castelvecchio, 2
37138, Verona
tel.045.8062611 - 616
castelvecchio@comune.verona.it
Gaia Molho
Studio Giorgio Vigna
Via Tortona 4
20144 Milano
tel. +39 0258103947
giorgiovigna@giorgiovigna.com
Culmina con l'esposizione delle opere più significative in Sala Boggian un percorso di segni in risonanza con lo spazio museale
La ricerca artistica di Giorgio Vigna si sviluppa intorno a forme e materiali capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con
gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Avventure geologiche di terra e d’acqua, di fuoco e di vento costituiscono il fulcro della sua ricerca in cui si combinano naturale e artificiale, povero e
prezioso, elementi del senso comune e fantasticherie ardite.
La mostra Stati Naturali Percorsi ritrovati in forme primarie promossa dal Comune di Verona, Cultura - Direzione Musei d’Arte e Monumenti,
inaugura al Museo di Castelvecchio a Verona durante ART Verona 2013.
Il “fiume” è la metafora che meglio racconta la mostra personale Stati Naturali, curata da Paola Marini – dirigente Coordinamento Musei
d'Arte Monumenti del Comune di Verona e direttrice del Museo di Castelvecchio – dove in un unico percorso allestito in tre ambiti
espositivi scorrono i diversi temi del lavoro di Giorgio Vigna. Nel giardino, per la fontana di Carlo Scarpa, Vigna realizza l'installazione Acquaria, un'opera creata appositamente che acquisirà forma definitiva dopo la chiusura della mostra.
Con l'ingresso nel Museo di Castelvecchio inizia un percorso con quattordici interventi puntuali disseminati nello spazio museale che
mettono in relazione alcuni lavori dell'artista con le opere antiche lì esposte. “Piccoli segni” che creano nuove risonanze e conducono il
visitatore alla sala Boggian, dove sono presentate le opere più significative della ricerca dell’artista.
Le origini veronesi di Giorgio Vigna gli hanno sempre fatto percepire il fiume e l’acqua come un punto di riferimento, capace di determinare il
suo orientamento con una partitura densa di emozioni e suggestioni. La fluidità e la trasparenza, il vuoto e il pieno, il leggero e il pesante, il visibile e il nascosto. L’acqua in tutte le sue dinamiche. I sassi nelle loro
mutevoli forme, pesi e dimensioni. L'aria, la corrente, il movimento. Il vetro, il metallo, la carta raccontano la geografia del viaggio immaginario, nell’incontro tra la materia e le sue diverse sperimentazioni dove nascono opere che ospitano i frammenti di un altrove fantastico.
IL MUSEO DI CASTELVECCHIO
Il museo più importante della città di Verona e tra i più noti in Italia, è molto conosciuto anche a livello internazionale. Il museo venne restaurato e allestito con criteri moderni tra il 1958 e il 1972 da Carlo Scarpa, di cui
rimane uno dei capolavori. Il giardino è un preludio al museo, semplice ma di grande effetto; ha ospitato importanti installazioni di
Pino Castagna, Pietro Consagra, Peter Eisenman, Herbert Hamak, Eliseo Mattiacci, ed altri.
Il complesso si trova all'interno della fortezza scaligera di Castelvecchio, distribuendosi in
circa trenta sale e in vari settori:
scultura, pittura italiana e straniera, armi antiche, oreficerie e le antiche campane cittadine.
Acquaria, un'installazione site-specific omaggio al Museo di Castelvecchio e a Carlo Scarpa.
Il giardino di forma rettangolare che accompagna i visitatori verso l'ingresso del museo è affiancato da due vasche d'acqua poco profonde,
fontane realizzate da Carlo Scarpa durante l'intervento di restauro di Castelvecchio.
L’azione di recupero mnestico ha indotto Vigna a realizzare un'installazione di sassi di vetro per la fontana. L’Adige ed il suo greto sono stati per lui fonte di esplorazione ed esperienza. I suoi sassi levigati dall’acqua ne raccontano la natura e la capacità di trasformare la materia.
Acquaria è composta da sassi in vetro di Murano trasparente di varie dimensioni con inclusioni di bolle d’aria. In un primo momento – in
occasione di Stati Naturali – verrà allestita nella vasca grande. Al termine dell’esposizione, i sassi di vetro verranno spostati nella vasca più
profonda dove l’opera troverà la sua sede permanente, lasciando un segno lieve della sua presenza e del forte legame con il luogo.
Percorso museale
Il Museo di Castelvecchio per Giorgio Vigna è un luogo che evoca la sua crescita personale sin dalla giovinezza. Lungo il percorso museale che conduce a Sala Boggian, Vigna è stato
sollecitato da alcune opere alle quali ha accostato quattordici dei suoi lavori, dei piccoli segni che creano intense risonanze emotive.
Ad esempio Acqua, elemento realizzato con lastra in rame tornita e vetro di Murano nella parte interna, appare come ciotola colma d’acqua
purissima. In questo contesto – ai piedi del Cristo crocifisso di Jacopo Bellini – pare
raccogliere le lacrime del Cristo in croce. La ricerca di Giorgio Vigna vuole farci conoscere la poesia dei materiali attraverso un uso
sorprendente, che ne modifica la percezione
Sala Boggian ospita la mostra personale
La visita del Museo di Castelvecchio con i rarefatti interventi di Vigna anticipa
l'ingresso nella sala dove si concentrano trent'anni della sua ricerca. Il suo
lavoro è profondamente legato all'esplorazione di materiali come il vetro, i metalli, la carta. Ne sfida i limiti e le caratteristiche per farne emergere, in forma inaspettata, la natura. Una forma che si manifesta indipendentemente
dalle leggi dell'immensamente grande o infinitamente piccolo e che appartiene ai suoi lavori come se facesse parte della loro struttura naturale.
Le opere di Giorgio Vigna sono dinamiche e pacificatorie al tempo stesso.
Il catalogo della mostra Stati Naturali è edito da Electa con testi di Paola Marini - dirigente Coordinamento Musei d'Arte Monumenti del
Comune di Verona e direttrice del Museo di Castelvecchio, Luca Massimo Barbero - direttore artistico della Galleria d'Arte Moderna di
Verona, Maria Sebregondi - responsabile della brand equity Moleskine, autrice di saggi socio-antropologici sulle mutazioni contemporanee e
Alba Di Lieto - responsabile dell'archivio Carlo Scarpa e del Servizio allestimenti e manutenzioni della Direzione dei Civici Musei d'Arte
Monumenti di Verona.
Giorgio Vigna, nato a Verona nel 1955, è un artista che si esprime attraverso molteplici
mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di
mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi
aspetti primari e primordiali.
Sperimentando le potenzialità della materia – vetro, rame e oro così come materiali di
scarto – ne asseconda la natura e ne esplora allo stesso tempo i limiti estremi,
svelandone possibilità nascoste fino al paradosso e facendone perdere le coordinate di
partenza. Acqua, terra, fuoco, vento, ombre, luce, trasparenze, sono elementi cardine della sua
ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, l’immaginifico e il sublime, s’incontrano e
scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. Macro e microcosmo convivono e
si arricchiscono l’un l’altro, attraverso la collisione provocata all’interno della stessa
serie di lavori.
Per ulteriori informazioni e per richiedere le immagini ad alta risoluzione contattare:
Museo di Castelvecchio
Corso Castelvecchio, 2
37138, Verona
tel.045.8062611 - 616
castelvecchio@comune.verona.it
Gaia Molho
Studio Giorgio Vigna
Via Tortona 4
20144 Milano
tel. +39 0258103947
giorgiovigna@giorgiovigna.com
11
ottobre 2013
Giorgio Vigna – Stati Naturali
Dall'undici ottobre 2013 al 06 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
MUSEO DI CASTELVECCHIO
Verona, Corso Castelvecchio, 2, (Verona)
Verona, Corso Castelvecchio, 2, (Verona)
Orario di apertura
8.30 – 19.30 | lunedì 13.30 –19.30
Vernissage
11 Ottobre 2013, ore 17.30
Autore
Curatore