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L’arte di Ferenc Pintér a Seregno
La rassegna è interamente dedicata all’opera di Ferenc Pintér, illustratore di fama internazionale, conosciuto soprattutto per la grafica editoriale (ha realizzato per Mondadori più di duemila copertine) e per i manifesti di impegno politico e sociale.
Comunicato stampa
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L’arte di Ferenc Pintér a Seregno
Sabato 5 ottobre alle 17 verrà inaugurata a Seregno (MB) presso la Galleria Civica “Ezio Mariani” l’undicesima edizione di “Fantastiche Matite”, la rassegna dedicata al mondo dell’illustrazione organizzata dalla Biblioteca Civica “Ettore Pozzoli”.
La rassegna è interamente dedicata all’opera di Ferenc Pintér, illustratore di fama internazionale, conosciuto soprattutto per la grafica editoriale (ha realizzato per Mondadori più di duemila copertine) e per i manifesti di impegno politico e sociale.
In esposizione 70 tavole originali e un interessante apparato documentario di storiche edizioni delle collane Oscar e Omnibus Gialli le cui copertine portano la firma di Pintér.
Dalle illustrazioni a piena pagina per i racconti per ragazzi di Piero Chiara ai risguardi di copertina per gli Omnibus Gialli Mondadori, le opere in mostra testimoniano la grandissima abilità e originalità nell’utilizzo delle svariate tecniche pittoriche alla quale si aggiunge l’invenzione continua di soluzioni grafiche e di un linguaggio visivo che hanno fatto la storia dell’editoria italiana.
Un’occasione preziosa per ammirare i preziosi lavori inediti (studi, bozzetti) sia le famose copertine di Nero Wolfe o del Commissario Maigret.
Nel catalogo (32 pag, formato 16x23) testi di Peppo Peduzzi e Giampaolo Mascheroni, scelta dei lavori presenti in mostra, note bio-bibliografiche
NOTA BIOGRAFICA
Ferenc Pintér (1931-2008) nasce ad Alassio da madre italiana e padre ungherese, pittore. Nel 1940 la famiglia torna in Ungheria e nel 1947 Pintér si iscrive al liceo delle arti applicate di Budapest, dove frequenta il corso di pittura murale decorativa. Ma è l’anno successivo che segna in modo decisivo la sua carriera: la mostra del manifesto ungherese del 1948 gli permette di ammirare il linguaggio moderno e innovativo di György Konecsni, Gábor Papp e Zoltán Tamássi. Qualche anno dopo sarà proprio Tamassi a far conoscere il grande talento del giovane Ferenc (a cui l’Accademia di Belle Arti di Budapest aveva negato l’ammissione). Pintér inizia così a lavorare nel mondo della grafica e nel 1956 suoi lavori sono pubblicati su riviste di rilevanza internazionale (Graphis e Gebrauchsgraphic). Alla fine dello stesso anno decide di abbandonare clandestinamente l’Ungheria invasa dai sovietici, per raggiungere la madre a Firenze.
In Italia la sua attività grafica riprende, prima a Firenze a poi a Milano, e si svolge inizialmente nel campo della pubblicità e della cartellonistica: si ricordano i monumentali cartelloni realizzati per la Fiera di Milano nel 1957 e 1958 (pannelli circolari di 80 mq, per Radiomarelli e per l’Ente Tabacchi). Nel 1960 si presenta alla Mondadori in cerca di una collaborazione esterna: su indicazione della direttrice artistica Anita Klinze viene assunto al Servizio Grafico Editoriale, dove inizialmente ha il compito di creare avvisi pubblicitari per le collane Urania e Gialli Mondadori e illustrare strenne per ragazzi. Di lì a poco prende avvio quella che diverrà una produzione impressionante, per quantità e qualità, di copertine: basti citare le tre serie del Commissario Maigret (disegnate dal 1966 al 1982 e rinnovate a più riprese), gli innumerevoli Oscar (vi lavora dal 1967 al 2003), gli Omnibus Gialli (più di centotrenta copertine realizzate fra gli anni Settanta e Novanta).
A questo quotidiano lavoro, si aggiungono le illustrazioni per i libri, per altri editori (Cartacanta, Nuages, Lo Scarabeo, Segni&Disegni), per il quotidiano Il Messaggero. E non abbandona l’arte del manifesto: replica lavori andati perduti, rielabora soggetti, riproduce i capolavori dei suoi maestri ungheresi. Realizza poster per spettacoli teatrali e festival culturali; negli anni Ottanta il suo impegno politico lo porta a lavorare per gruppi e movimenti d’opinione a sostegno di campagne a favore del disarmo e dei diritti umani.
Conosciuto e apprezzato dalla critica a livello internazionale, Pintér ottiene numerosi riconoscimenti, fra i quali il Premio Caran d’Ache del Festival di Lucca (1980) e il Premio speciale alla carriera dell’Associazione Illustratori (1995).
Sabato 5 ottobre alle 17 verrà inaugurata a Seregno (MB) presso la Galleria Civica “Ezio Mariani” l’undicesima edizione di “Fantastiche Matite”, la rassegna dedicata al mondo dell’illustrazione organizzata dalla Biblioteca Civica “Ettore Pozzoli”.
La rassegna è interamente dedicata all’opera di Ferenc Pintér, illustratore di fama internazionale, conosciuto soprattutto per la grafica editoriale (ha realizzato per Mondadori più di duemila copertine) e per i manifesti di impegno politico e sociale.
In esposizione 70 tavole originali e un interessante apparato documentario di storiche edizioni delle collane Oscar e Omnibus Gialli le cui copertine portano la firma di Pintér.
Dalle illustrazioni a piena pagina per i racconti per ragazzi di Piero Chiara ai risguardi di copertina per gli Omnibus Gialli Mondadori, le opere in mostra testimoniano la grandissima abilità e originalità nell’utilizzo delle svariate tecniche pittoriche alla quale si aggiunge l’invenzione continua di soluzioni grafiche e di un linguaggio visivo che hanno fatto la storia dell’editoria italiana.
Un’occasione preziosa per ammirare i preziosi lavori inediti (studi, bozzetti) sia le famose copertine di Nero Wolfe o del Commissario Maigret.
Nel catalogo (32 pag, formato 16x23) testi di Peppo Peduzzi e Giampaolo Mascheroni, scelta dei lavori presenti in mostra, note bio-bibliografiche
NOTA BIOGRAFICA
Ferenc Pintér (1931-2008) nasce ad Alassio da madre italiana e padre ungherese, pittore. Nel 1940 la famiglia torna in Ungheria e nel 1947 Pintér si iscrive al liceo delle arti applicate di Budapest, dove frequenta il corso di pittura murale decorativa. Ma è l’anno successivo che segna in modo decisivo la sua carriera: la mostra del manifesto ungherese del 1948 gli permette di ammirare il linguaggio moderno e innovativo di György Konecsni, Gábor Papp e Zoltán Tamássi. Qualche anno dopo sarà proprio Tamassi a far conoscere il grande talento del giovane Ferenc (a cui l’Accademia di Belle Arti di Budapest aveva negato l’ammissione). Pintér inizia così a lavorare nel mondo della grafica e nel 1956 suoi lavori sono pubblicati su riviste di rilevanza internazionale (Graphis e Gebrauchsgraphic). Alla fine dello stesso anno decide di abbandonare clandestinamente l’Ungheria invasa dai sovietici, per raggiungere la madre a Firenze.
In Italia la sua attività grafica riprende, prima a Firenze a poi a Milano, e si svolge inizialmente nel campo della pubblicità e della cartellonistica: si ricordano i monumentali cartelloni realizzati per la Fiera di Milano nel 1957 e 1958 (pannelli circolari di 80 mq, per Radiomarelli e per l’Ente Tabacchi). Nel 1960 si presenta alla Mondadori in cerca di una collaborazione esterna: su indicazione della direttrice artistica Anita Klinze viene assunto al Servizio Grafico Editoriale, dove inizialmente ha il compito di creare avvisi pubblicitari per le collane Urania e Gialli Mondadori e illustrare strenne per ragazzi. Di lì a poco prende avvio quella che diverrà una produzione impressionante, per quantità e qualità, di copertine: basti citare le tre serie del Commissario Maigret (disegnate dal 1966 al 1982 e rinnovate a più riprese), gli innumerevoli Oscar (vi lavora dal 1967 al 2003), gli Omnibus Gialli (più di centotrenta copertine realizzate fra gli anni Settanta e Novanta).
A questo quotidiano lavoro, si aggiungono le illustrazioni per i libri, per altri editori (Cartacanta, Nuages, Lo Scarabeo, Segni&Disegni), per il quotidiano Il Messaggero. E non abbandona l’arte del manifesto: replica lavori andati perduti, rielabora soggetti, riproduce i capolavori dei suoi maestri ungheresi. Realizza poster per spettacoli teatrali e festival culturali; negli anni Ottanta il suo impegno politico lo porta a lavorare per gruppi e movimenti d’opinione a sostegno di campagne a favore del disarmo e dei diritti umani.
Conosciuto e apprezzato dalla critica a livello internazionale, Pintér ottiene numerosi riconoscimenti, fra i quali il Premio Caran d’Ache del Festival di Lucca (1980) e il Premio speciale alla carriera dell’Associazione Illustratori (1995).
05
ottobre 2013
L’arte di Ferenc Pintér a Seregno
Dal 05 al 27 ottobre 2013
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA CIVICA EZIO MARIANI
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da martedì a domenica
FERIALI: 16.00 - 19.00 (il giovedì fino alle 22.00)
SABATO e DOMENICA: 10.30 - 12.30 e 15.00 - 19.00
Vernissage
5 Ottobre 2013, h 17
Autore