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Gero qua Canaletto
Per meno di 50 giorni Canaletto torna, 270 anni dopo, nel luogo in cui creò una delle sue opere più affascinanti, “L’’entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute”.
Comunicato stampa
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Per meno di 50 giorni Canaletto torna, 270 anni dopo, nel luogo in cui creò una delle sue opere più affascinanti, Lentrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute.
Il capolavoro del grande vedutista tornerà esattamente là dove affascina pensare che lartista labbia ideato e creato. Tornerà nellincantevole loggiato dal quale egli, con la camera ottica, trasse le precise linee delle architetture che tra il 1740 ed il 1745 traspose nella sua celebre tela. E si tratta di architetture semplicemente magnifiche: la barocca meraviglia di marmo bianco creata dal Longhena come ex voto della città per la Salute ritrovata dopo lennesima pestilenza, più in là i Magazzini del Sale e la Punta della Dogana e, sullaltra sponda del Gran Canal, Palazzo Ducale e Riva degli Schiavoni, sulla quale la vista si perde allinfinito in un ritmo serrato e dettagliatissimo di particolari architettonici.
Il tutto a sfondo di una città brulicante di vita, incontri, attività commerciali. Nobiluomini e mercanti sciamano da Palazzo Ducale, barcaioli e i gondolieri di casa accostano alla riva della Basilica, alla Punta della Dogana i sacchi di sale, le botti di vino e il cotone vengono raccolti nei magazzini. E la straordinaria quotidianità di una città vivacissima e ancora grande Capitale. Illuminata da un cielo di azzurro oltremare che si specchia su unacqua verde turchino carica di rifrangenze di luce e di colore.
Canaletto affronta meglio di ogni altro una problematica comune a tutti i pittori di veduta: abbracciare con un solo sguardo ciò che locchio non riesce a comprendere. E questo olio ne rappresenta una sintesi assoluta ed emblematica che si riflette in una composizione estremamente armonica ed unitaria dal taglio così ardito, che non si ritroverà neppure nei migliori vedutisti ottocenteschi, da Ippolito Caffi agli Impressionisti.
Lentrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute affascinò Lady Lucas and Dingwall, sua prima proprietaria. Lopera venne acquistata successivamente da Henry Grey, Duca di Kent. Nellaprile del 1970 è stata acquistata dallattuale proprietà privata presso Sothebys a Londra. Prima di tornare temporaneamente a casa sua, lolio del Canaletto è stato esposto, tra laltro, a Madrid (Museo Thyssen-Bornemisza), Roma (Vittoriano), Milano (Palazzo Reale) e Parigi (Museo Maillol).
Con modalità mai prima sperimentate in Europa, per i quasi cinquanta giorni di esposizione, intorno a questo magnifico quadro, ad essere proposta è una esperienza che non è una semplice visita, ma un incontro, una suggestione intima, emozionale. Unesperienza che inizia, e ci accompagna, fin dai suggestivi, magici spazi della medievale Abbazia di San Gregorio e che culmina nella splendida sala ad angolo con affaccio unico al mondo sulla Basilica della Salute, sul Canal Grande, sul Bacino di San Marco. Luogo ipnotico, ricco di sognanti magie. Da anni mai aperta al pubblico, questa sala accoglierà la tela del Canaletto con un raffronto ineguagliabile tra tela e spazio urbano, tra irreale e reale, tra storia e contemporaneità.
Già solo entrare in questo luogo ieratico e severo, immergendosi nel silenzio che ricorda che qui per quasi sette secoli vissero e pregarono generazioni di benedettini, è unemozione forte di per sé stessa, ma ancor più se vissuta ed assaporata nelle ore serali o notturne. Sì, perché Canaletto si potrà ammirare H24. Anche da soli, per unintera ora, o con pochi amici. Infatti, la straordinaria esclusività di questo incontro con lopera sarà sottolineato dal fatto che laccesso sarà consentito per un numero massimo di otto persone per ogni fascia oraria, e soltanto previa prenotazione on line su sito dedicato www.canalettovenezia.it.
Ad introdurre allopera e al suo Maestro è un video, vero e proprio film dautore realizzato da Francesco Patierno, regista e sceneggiatore, rinomato autore di documentari, videoclip e spot pubblicitari. Il suo primo film "Pater Familias" è stato invitato in concorso al Festival di Berlino ed in più di cinquanta manifestazioni internazionali. Da allora un susseguirsi di successi, che hanno conquistato importanti riconoscimenti in Italia e allestero. Sarà lui con Tonino Zera, ad occuparsi dellallestimento del percorso espositivo/emozionale. Zera, esperto production designer, ha lavorato nel corso della sua carriera con affermati registi italiani e stranieri tra i quali Liliana Cavani, Gabriele Muccino, Carlo Carlei, Spike Lee, Sam Mendes, Dennis Hopper, Giuseppe Tornatore. Ha ricevuto quattro nomination per i David di Donatello come migliore production design per i film: La sconosciuta di Giuseppe Tornatore, Hotel Meina di Carlo Lizzani, La prima cosa bella di Paolo Virzì e Gli angeli del male di Michele Placido.
Maurizio Calvesi, direttore della fotografia e professionista di fama internazionale, ha filmato i particolari del quadro con una tecnica innovativa in altissima definizione che verranno proposti come esperienza multimediale di approfondimento, attraverso la quale sarà possibile vivere una lettura inedita e dettagliatissima dellopera.
La magia di San Gregorio, la magia del miglior Canaletto, la magia del cinema dautore e soprattutto la magia eterna di Venezia. Insieme, per offrire unesperienza unica, da vivere e concedersi almeno una volta nella vita.
Il capolavoro del grande vedutista tornerà esattamente là dove affascina pensare che lartista labbia ideato e creato. Tornerà nellincantevole loggiato dal quale egli, con la camera ottica, trasse le precise linee delle architetture che tra il 1740 ed il 1745 traspose nella sua celebre tela. E si tratta di architetture semplicemente magnifiche: la barocca meraviglia di marmo bianco creata dal Longhena come ex voto della città per la Salute ritrovata dopo lennesima pestilenza, più in là i Magazzini del Sale e la Punta della Dogana e, sullaltra sponda del Gran Canal, Palazzo Ducale e Riva degli Schiavoni, sulla quale la vista si perde allinfinito in un ritmo serrato e dettagliatissimo di particolari architettonici.
Il tutto a sfondo di una città brulicante di vita, incontri, attività commerciali. Nobiluomini e mercanti sciamano da Palazzo Ducale, barcaioli e i gondolieri di casa accostano alla riva della Basilica, alla Punta della Dogana i sacchi di sale, le botti di vino e il cotone vengono raccolti nei magazzini. E la straordinaria quotidianità di una città vivacissima e ancora grande Capitale. Illuminata da un cielo di azzurro oltremare che si specchia su unacqua verde turchino carica di rifrangenze di luce e di colore.
Canaletto affronta meglio di ogni altro una problematica comune a tutti i pittori di veduta: abbracciare con un solo sguardo ciò che locchio non riesce a comprendere. E questo olio ne rappresenta una sintesi assoluta ed emblematica che si riflette in una composizione estremamente armonica ed unitaria dal taglio così ardito, che non si ritroverà neppure nei migliori vedutisti ottocenteschi, da Ippolito Caffi agli Impressionisti.
Lentrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute affascinò Lady Lucas and Dingwall, sua prima proprietaria. Lopera venne acquistata successivamente da Henry Grey, Duca di Kent. Nellaprile del 1970 è stata acquistata dallattuale proprietà privata presso Sothebys a Londra. Prima di tornare temporaneamente a casa sua, lolio del Canaletto è stato esposto, tra laltro, a Madrid (Museo Thyssen-Bornemisza), Roma (Vittoriano), Milano (Palazzo Reale) e Parigi (Museo Maillol).
Con modalità mai prima sperimentate in Europa, per i quasi cinquanta giorni di esposizione, intorno a questo magnifico quadro, ad essere proposta è una esperienza che non è una semplice visita, ma un incontro, una suggestione intima, emozionale. Unesperienza che inizia, e ci accompagna, fin dai suggestivi, magici spazi della medievale Abbazia di San Gregorio e che culmina nella splendida sala ad angolo con affaccio unico al mondo sulla Basilica della Salute, sul Canal Grande, sul Bacino di San Marco. Luogo ipnotico, ricco di sognanti magie. Da anni mai aperta al pubblico, questa sala accoglierà la tela del Canaletto con un raffronto ineguagliabile tra tela e spazio urbano, tra irreale e reale, tra storia e contemporaneità.
Già solo entrare in questo luogo ieratico e severo, immergendosi nel silenzio che ricorda che qui per quasi sette secoli vissero e pregarono generazioni di benedettini, è unemozione forte di per sé stessa, ma ancor più se vissuta ed assaporata nelle ore serali o notturne. Sì, perché Canaletto si potrà ammirare H24. Anche da soli, per unintera ora, o con pochi amici. Infatti, la straordinaria esclusività di questo incontro con lopera sarà sottolineato dal fatto che laccesso sarà consentito per un numero massimo di otto persone per ogni fascia oraria, e soltanto previa prenotazione on line su sito dedicato www.canalettovenezia.it.
Ad introdurre allopera e al suo Maestro è un video, vero e proprio film dautore realizzato da Francesco Patierno, regista e sceneggiatore, rinomato autore di documentari, videoclip e spot pubblicitari. Il suo primo film "Pater Familias" è stato invitato in concorso al Festival di Berlino ed in più di cinquanta manifestazioni internazionali. Da allora un susseguirsi di successi, che hanno conquistato importanti riconoscimenti in Italia e allestero. Sarà lui con Tonino Zera, ad occuparsi dellallestimento del percorso espositivo/emozionale. Zera, esperto production designer, ha lavorato nel corso della sua carriera con affermati registi italiani e stranieri tra i quali Liliana Cavani, Gabriele Muccino, Carlo Carlei, Spike Lee, Sam Mendes, Dennis Hopper, Giuseppe Tornatore. Ha ricevuto quattro nomination per i David di Donatello come migliore production design per i film: La sconosciuta di Giuseppe Tornatore, Hotel Meina di Carlo Lizzani, La prima cosa bella di Paolo Virzì e Gli angeli del male di Michele Placido.
Maurizio Calvesi, direttore della fotografia e professionista di fama internazionale, ha filmato i particolari del quadro con una tecnica innovativa in altissima definizione che verranno proposti come esperienza multimediale di approfondimento, attraverso la quale sarà possibile vivere una lettura inedita e dettagliatissima dellopera.
La magia di San Gregorio, la magia del miglior Canaletto, la magia del cinema dautore e soprattutto la magia eterna di Venezia. Insieme, per offrire unesperienza unica, da vivere e concedersi almeno una volta nella vita.
09
novembre 2013
Gero qua Canaletto
Dal 09 novembre al 27 dicembre 2013
arte antica
Location
FONDAZIONE CLAUDIO BUZIOL – ABBAZIA DI SAN GREGORIO
Venezia, Dorsoduro, 172, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 172, (Venezia)
Orario di apertura
Entrata H24. Modalità di entrata: numero persone massimo di persone per visita: 8
Possibilità di visita anche persona singola. Durata della visita: 1 ora
Sito web
www.canalettovenezia.it
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore