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Giorgio Scano – Opere
Scano è stato presentato dalla Galleria Sartori nel 95 e nel 98. Con la sua pittura ama cogliere del reale ciò che è entrato nella sua memoria così per i ritratti raccontati attraverso il loro aspetto di passione e distensione e per questo più affine alla tradizione romantica che quella figurativa.
Comunicato stampa
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La Galleria Arianna Sartori Arte, in Via Cappello 17 a Mantova, dal 12 al 24 ottobre 2013, ospita la mostra personale dell’artista Giorgio Scano “Opere”.
Giorgio Scano è già stato presentato dalla Galleria Arianna Sartori nel 1995 e nel 1998, e con la sua pittura ama cogliere del reale ciò che è entrato nella sua memoria così per i ritratti raccontati attraverso il loro aspetto di passione e distensione e per questo più affine alla tradizione romantica che a quella figurativa.
L’inaugurazione si svolgerà Sabato 12 ottobre, alle ore 17.00 alla presenza dell’artista.
Lo schivo Giorgio Scano e l'orgoglio di essere guspinesi
…Giorgio Scano, lui che si è impossessato dell'aggettivo "schivo" e ne ha fatto un biglietto da visita del suo comportamento in questa terra. … Giorgio Scano, artista che vorrebbe esistere esclusivamente all'ombra dei suoi quadri, che d'altronde parlano abbondantemente per lui, e di lui. … Per me che avevo visto, sino ad ora, solamente dei libri d'arte rappresentanti le opere di Giorgio sono una vera sorpresa. Mi aprono delle porte di comprensione ulteriori che aiutano a decodificare i silenzi estremi di questo pittore guspinese, che lavora da tanti anni a Milano, e che da sempre ha privilegiato la figura umana come ricerca stilistica, fine ultimo d'espressione di sentimenti eterni come l'uomo. Da qui le tele in cui raro è scorgere anche un accenno di sorriso dai volti dipinti, persino l'olio di Jarik (il figliolo "ucraino " di Giorgio) del 2001, ti rimanda un volto serioso. Viene da domandarsi come abbia fatto a stregarlo e a metterlo in posa con quell'espressione, che l'ultima volta che mi sono imbattuto in lui, a Guspini, saltava e rideva ininterrottamente, come tutti i bimbi della sua età. La risposta in realtà è più semplice di quanto non si creda, che Giorgio Scano è capace di vedere al di là dell'espressione estemporanea di un volto, con un artifizio che sa di magia sceglie per te la maschera che il Caso ti ha chiesto di portare nel palcoscenico del mondo. E le maschere risultano spesso tragiche, immerse in silenzi pesanti, le teste rivolte all'insù, le figure sorprese ed eternate in atteggiamenti di normale routine, che però fanno intravvedere una infinita stanchezza nel reiterare atti cento volte ripetuti, scontati, che si eseguono col fastidio del non potere altrimenti agire. Un artista che non si mette in coda alle mode del momento, questo nostro compaesano, che si porta dietro tutta l'asperità del nascere in terra di Sardegna in anni magari meno tragici del primo dopoguerra (lui è del '60), ma pur sempre problematici, scanditi nel guspinese dalla vera e propria tragedia che ha significato la lenta agonia delle miniere di Montevecchio. Col corollario di disoccupazione, perdita di identità, emigrazione forzata, che ne è seguita. Se me lo potessi permettere mi porterei via la sua "figura in pensiero" del ‘99, con queste mani a reggere la testa, senza che gli occhi si intravvedano se non per fessure, le ginocchia grosse in primo piano di una persona seduta per terra, i calzoni corti o forse la gonna, che è difficile dire trattarsi di uomo o di donna. E le mani confondono i capelli. Leggo dal catalogo della mostra che Aligi Sassu ha detto essere Giorgio Scano "artista sardo", credo in senso meramente autobiografico, che nulla nel tratto pittorico dell'artista rimanda direttamente all'isola natia, se non, ma solo per chi li sappia cogliere, quell'aria di sardità che hanno molti dei suoi visi ritratti, ma bisogna essere sardi per sapere cogliere l'appartenenza a una famiglia che riconosciamo senza mediazioni come la nostra. Come dire che noi sardi abbiamo una possibilità in più di penetrare la pittura di Giorgio Scano, non a caso Maria Elena Piredda scrive di lui che: "...raggiunge la sua massima espressione artistica, mostrando una costante attenzione e ricerca tese a cogliere l'interiorità dei personaggi scoperta e rivelata per mezzo di uno studio introspettivo che conferisce un alone di fascino misterioso alla figura". Anche Giulio Residori, che cura la mostra, scrive che i personaggi di Scano non sono eroici, ma reali sì, e lo chiama "il riservato Scano", che non è possibile avvicinarlo senza cogliere di lui questa intima necessità di andare per il mondo in punta di piedi, senza volere dare disturbo a nessuno. Salvo poi decidere che, per guadagnarsi da vivere, occorre essere pittori, che urlano le proprie problematiche, che entrano nelle case della gente, rimanendo appesi alle pareti, coi colori di un acquarello di fiori gialli o la passività silente di una maternità senza tempo. Che bravo pittore che è Giorgio, che brava persona…”
Sergio Portas
…Giorgio Scano, artista di origine sarda, da anni residente a Milano. Incisore tra i più raffinati (tratta in particolare la puntasecca e l'acquaforte), acquerellista e pittore, Scano ha avuto tra i suoi mentori Mario De Micheli e Raffaele De Grada che lo hanno presentato ed incoraggiato sulla strada dell'Arte.
Un personaggio - sottolinea Giulio Residori - che volontariamente ha percorso la sola via in cui credeva: il figurativismo classico sulle orme degli antichi maestri, guardando, in particolare, alla rappresentazione della persona non solo nella sua immagine formale, ma soprattutto nella sua intimità con una sottile valutazione psicologica".
Giorgio Scano nasce il 14 febbraio 1960 a Guspini (Ca). Nel 1971 segue un corso di pittura della CO.PE.Co, nel 1978 si diploma al Liceo Artistico di Cagliari; frequenta l’Accademia di Belle Arti a Roma, dove si diploma nel 1982. La sua ricerca più esplicita verso la figurazione viene intrapresa in seguito alla visita dei frontoni del Tempio di Zeus a Olimpia. Con il viaggio in Grecia inizia una ricerca che lo porta prima dal Prof. Giuseppe Cellini, segue poi un periodo di studio con Riccardo Tommasi Ferroni. Nel 1983 espone a Roma in una collettiva all’Accademia Burckardt e, successivamente viene invitato alla Rassegna Nazionale “Cento Acquerellisti” presso la Banca d’Italia, riscuotendo un ottimo successo e la segnalazione sul giornale “Tempo”. Si trasferisce a Venezia dove frequenta il pittore Luigi Tito, che sarà determinante per la sua formazione artistica. Nel 1987 espone al “Vecchio Torchio” suscitando l’interesse e le recensioni di vari critici tra cui E. De Martino e L. Facchinelli. Nel 1988 sviluppa un’idea sulla contemporaneità intrapresa già nell’anno precedente, in cui aveva eseguito una serie di incisioni su Marghera ed alcuni ritratti; a Milano conosce e segue le lezioni di Mario De Micheli. Nel 1989, primo premio alla Sezione Giovani al Concorso Nazionale di Grafica a Castelfranco Veneto; si trasferisce definitivamente a Milano, dove nel 1990 partecipa a più collettive (Galleria delle Ore - Mostra d’Arte a soggetto Sacro, San Simpliciano ecc.). Personale al Cafè letterario Portnoy. Nel 1991 due personali al Centro dell’Incisione e allo Spazio Aleph, presentazione di Mario De Micheli. Nel 1992 espone allo Spazio S.Fedele e al Portnoy Cafè Letterario. Nel 1993, personale alla Galleria Severgnini a Cernusco Sul Naviglio e una antologica di incisioni a Palazzo Sormani a Milano e all’Imperial College of Science a Londra. Su invito e segnalato al Premio Internazionale di Biella per l’Incisione. Vince il 1° premio Città di Nova Milanese e, a Milano, alla Permanente il Premio S. Carlo Borromeo (1° premio per la pittura). Nel 1994 partecipa alla Triennale dell’incisione alla Permanente. A novembre personale allo Spazio Ergy. Mostra itinerante “Bulino Mezzontinto e Puntasecca oggi in Italia” a Bagnacavallo. Nel 1995, personale allo Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova. Su invito Triennale Nazionale di Xilografia, Museo Villa Croce a Genova, quindi a Bagnacavallo e a Milano al Centro San Fedele. Nel 1996 vince il 5° premio di pittura Carlo Della Zorza, Galleria Ponte Rosso, Milano. Inaugura a Milano, Studio d’Arte Grafica, la mostra “Trittici Metropolitani”. Su invito tiene una personale alla Galleria New Art, San Benedetto del Tronto. Espone poi presso l’Atelier del Borgo a Piacenza. Partecipa a Polittico a Castellarquato ed in seguito alla Biblioteca di Baggio e la B.N.A. Figura alla Collettiva “Tra realismo e immaginario” a Castelfranco Veneto, presso la Galleria F.Stocco. Allestisce una piccola antologica al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Su invito figura alla 1° Rassegna Nazionale dell’Acquaforte a Modica. Partecipa alla Collettiva d’estatea cura della Galleria New Art, San Benedetto del Tronto. Prende parte a “Matera e dintorni”, presso la Sala Trivulziana del Castello Sforzesco a Milano. Nel 1997 allestisce la personale “Cronache Metropolitane” a Modica, presso l’Ass. Cult. Regina di Quadri. Partecipa a Reggio Emilia ad ExpoArt. A Genova tiene la personale “Il Ritratto – Itinerario intorno al volto”, Galleria Devoto. Su invito prende parte alla Biennale di Incisione ad Acqui Terme. Lo stesso anno partecipa alla Collettiva “Orizzonti d’Europa” – Viaggio tra Poesia e Arte – Trento, Palazzo Larcher. Nel 1998, personale “Opere ’96 – ‘97” a Mantova, alla Galleria Arianna Sartori Arte. Alla “Posteria” di Milanointerviene a “10 Anni di Venature”. Prende parte al Premio di pittura “Sierra S. Quirico”. Triennale dell’Incisione a Brescia. Nel 1999 personali a Milano alla Galleria “Il Tempo”; ad Acqui Terme alla Biennale dell’Incisione, ed in Yugoslavia alla Biennale Piccolo Formato. Nel 2000 personali a Cagliari, Galleria “Incontri d’Arte”; a Sassari al Teatro Civico, patrocinio dell’Assessorato alla Cultura; a Nuoro presso la Galleria “Il Portico”, a Guspini, spazio Montegranatico, patrocinio dell’Assessorato alla Cultura. Partecipa a Badia Tedalda “Alla via Dell’Arte Contemporanea”, ad Alba, Torino e Verona alla mostra itinerante “4 Artisti un mestiere” a cura di M. Chiodini. Durante il Giubileo 2000, nella Chiesa di S. Pio X di Guspini vengono inaugurate ed ivi collocate tre tele – Navità, Cristo Risorto, Nuova Pentecoste – da un progetto nato e dedicato alla madre a seguito della perdita della vista. Rassegna Atelier alla Permanente di Milano. Nel 2001, Biennale di Incisione ad Acqui Terme; Biennale Internazionale di Incisione del piccolo formato a Cremona; Prima biennale “Arte Montevecchio”. Nel 2002, personale alla Galleria “Incontri d’Arte” a Cagliari, Premio di incisione “Leonardo Sciascia”, alla Biennale di Incisione di Mirano; personale allo Studio Claudio Lombardi a Milano. Nel 2003, personale alla Galleria “Il Portico”. Partecipa a Padru al premio internazionale di pittura “Isole”, al premio Città di Bozzolo, a Lodi Archivio Civico “Carte d’Arte”; personale a Bozzolo alla Galleria Zanetti a cura di M. Pancera. Nel 2004, personale alla Galleria Incontri d’Arte - monografia a cura di Maria Elena Piredda; Fiera di Reggio Emilia con la Fondazione Logoro; a Milano, Rassegna della Permanente. Nel 2005, “Cento artisti” Galerie Classico, Berlin. Nel 2006, personale alla “Galleria al Portico”, Nuoro. A Milano, Palazzo della Permanente, mostra dei soci. A Campobasso, Quarta Biennale dell’incisione; Lapp Italia (natura morta) acquarelli. A Milano, 2007, Antologica di pittura al Casello Ovest di Porta Venezia, patrocinio del Comune di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia, a cura di Giulio Residori, con sponsor Ricoh. A Belluno. durante la mostra di Tiziano “ultimo atto” a cura di L. Puppi, esegue una copia del quadro Paolo III del Tiziano. Partecipa alla mostra di grafica, Ostiglia, Museo della Grafica della città medesima. Nel 2008, a Serra de’ Conti nella Chiesa di S.Michele, selezione della Mostra tenutasi a Milano nel 2007, a cura di Giulio Residori e Massimo Bevilacqua. Nel 2010, “Artisti della Permanente” a Milano. Nel 2011, personale “Interni”, Galleria Il Portico, Nuoro. Partecipa alla mostra “Nudo”, Galleria Il Portico, Nuoro. Quinta Biennale Nazionale d’Incisione di Cavaion Veronese. Nel 2012, alla collettiva “Il ritratto”, Galleria Il Portico, Nuoro. 1° Biennale Nazionale di Incisione “Carmelo Floris”, Olzai. Nel 2013 Collettiva d’Arte Sacra, Galleria Il Portico, Nuoro e “Artisti per Nuvolari” alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN) fino al 17 novembre.
Sue opere si trovano:
Raccolta Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano. Galleria d’Arte Moderna, Gallarate. Museo Villa Croce, Genova. Pinacoteca, Palazzo Polara, Modica. Museo dell’Occhiale, Pieve di Cadore. Porziuncola Museo d’Arte Sacra, Assisi. Chiesa di S. Emidio, Badia Tedalda. Chiesa di S. Pio X, Guspini (CA). Raccolta delle Stampe, Bagnacavallo. Fondazione Logudoro, Banari SS. Raccolta della Biennale, Campobasso. Museo della Grafica, Ostiglia. Museo della Permanente, Milano.
Cataloghi:
1992 - Catalogo Mazzotta, Milano. 1993 - Edizioni IN CLUB, Firenze. - Puntesecche 1987/1993, C.Lombardi Editore. 1995 - Cartella San Paolo, Dono Collegio Universitario Arcivescovile. Cartella G5 e F.lli Lozza U.S.A. Dipinti e Acquarelli, Arianna Sartori Editore. 1996 - “Trittici Metropolitani”, Studio d’Arte Grafica. “Scano”, Fondazione Museo dell’Occhiale. 1997 - Catalogo “Repertorio degli Incisori Italiani”, Bagnacavallo. Catalogo della Grafica Mondatori. 1998 Monografia. 2002 Pubblicazione Mostra Incontri d’Arte. 2007 - Catalogo “Opere 1997 - 2007”. 1997/98/99/2000/01/02/03/04/05/06/07/08/09/10/11/12 Catalogo Prandi. 2013 - Catalogo “Artisti per Nuvolari”, Archivio Sartori Editore.
Giorgio Scano è già stato presentato dalla Galleria Arianna Sartori nel 1995 e nel 1998, e con la sua pittura ama cogliere del reale ciò che è entrato nella sua memoria così per i ritratti raccontati attraverso il loro aspetto di passione e distensione e per questo più affine alla tradizione romantica che a quella figurativa.
L’inaugurazione si svolgerà Sabato 12 ottobre, alle ore 17.00 alla presenza dell’artista.
Lo schivo Giorgio Scano e l'orgoglio di essere guspinesi
…Giorgio Scano, lui che si è impossessato dell'aggettivo "schivo" e ne ha fatto un biglietto da visita del suo comportamento in questa terra. … Giorgio Scano, artista che vorrebbe esistere esclusivamente all'ombra dei suoi quadri, che d'altronde parlano abbondantemente per lui, e di lui. … Per me che avevo visto, sino ad ora, solamente dei libri d'arte rappresentanti le opere di Giorgio sono una vera sorpresa. Mi aprono delle porte di comprensione ulteriori che aiutano a decodificare i silenzi estremi di questo pittore guspinese, che lavora da tanti anni a Milano, e che da sempre ha privilegiato la figura umana come ricerca stilistica, fine ultimo d'espressione di sentimenti eterni come l'uomo. Da qui le tele in cui raro è scorgere anche un accenno di sorriso dai volti dipinti, persino l'olio di Jarik (il figliolo "ucraino " di Giorgio) del 2001, ti rimanda un volto serioso. Viene da domandarsi come abbia fatto a stregarlo e a metterlo in posa con quell'espressione, che l'ultima volta che mi sono imbattuto in lui, a Guspini, saltava e rideva ininterrottamente, come tutti i bimbi della sua età. La risposta in realtà è più semplice di quanto non si creda, che Giorgio Scano è capace di vedere al di là dell'espressione estemporanea di un volto, con un artifizio che sa di magia sceglie per te la maschera che il Caso ti ha chiesto di portare nel palcoscenico del mondo. E le maschere risultano spesso tragiche, immerse in silenzi pesanti, le teste rivolte all'insù, le figure sorprese ed eternate in atteggiamenti di normale routine, che però fanno intravvedere una infinita stanchezza nel reiterare atti cento volte ripetuti, scontati, che si eseguono col fastidio del non potere altrimenti agire. Un artista che non si mette in coda alle mode del momento, questo nostro compaesano, che si porta dietro tutta l'asperità del nascere in terra di Sardegna in anni magari meno tragici del primo dopoguerra (lui è del '60), ma pur sempre problematici, scanditi nel guspinese dalla vera e propria tragedia che ha significato la lenta agonia delle miniere di Montevecchio. Col corollario di disoccupazione, perdita di identità, emigrazione forzata, che ne è seguita. Se me lo potessi permettere mi porterei via la sua "figura in pensiero" del ‘99, con queste mani a reggere la testa, senza che gli occhi si intravvedano se non per fessure, le ginocchia grosse in primo piano di una persona seduta per terra, i calzoni corti o forse la gonna, che è difficile dire trattarsi di uomo o di donna. E le mani confondono i capelli. Leggo dal catalogo della mostra che Aligi Sassu ha detto essere Giorgio Scano "artista sardo", credo in senso meramente autobiografico, che nulla nel tratto pittorico dell'artista rimanda direttamente all'isola natia, se non, ma solo per chi li sappia cogliere, quell'aria di sardità che hanno molti dei suoi visi ritratti, ma bisogna essere sardi per sapere cogliere l'appartenenza a una famiglia che riconosciamo senza mediazioni come la nostra. Come dire che noi sardi abbiamo una possibilità in più di penetrare la pittura di Giorgio Scano, non a caso Maria Elena Piredda scrive di lui che: "...raggiunge la sua massima espressione artistica, mostrando una costante attenzione e ricerca tese a cogliere l'interiorità dei personaggi scoperta e rivelata per mezzo di uno studio introspettivo che conferisce un alone di fascino misterioso alla figura". Anche Giulio Residori, che cura la mostra, scrive che i personaggi di Scano non sono eroici, ma reali sì, e lo chiama "il riservato Scano", che non è possibile avvicinarlo senza cogliere di lui questa intima necessità di andare per il mondo in punta di piedi, senza volere dare disturbo a nessuno. Salvo poi decidere che, per guadagnarsi da vivere, occorre essere pittori, che urlano le proprie problematiche, che entrano nelle case della gente, rimanendo appesi alle pareti, coi colori di un acquarello di fiori gialli o la passività silente di una maternità senza tempo. Che bravo pittore che è Giorgio, che brava persona…”
Sergio Portas
…Giorgio Scano, artista di origine sarda, da anni residente a Milano. Incisore tra i più raffinati (tratta in particolare la puntasecca e l'acquaforte), acquerellista e pittore, Scano ha avuto tra i suoi mentori Mario De Micheli e Raffaele De Grada che lo hanno presentato ed incoraggiato sulla strada dell'Arte.
Un personaggio - sottolinea Giulio Residori - che volontariamente ha percorso la sola via in cui credeva: il figurativismo classico sulle orme degli antichi maestri, guardando, in particolare, alla rappresentazione della persona non solo nella sua immagine formale, ma soprattutto nella sua intimità con una sottile valutazione psicologica".
Giorgio Scano nasce il 14 febbraio 1960 a Guspini (Ca). Nel 1971 segue un corso di pittura della CO.PE.Co, nel 1978 si diploma al Liceo Artistico di Cagliari; frequenta l’Accademia di Belle Arti a Roma, dove si diploma nel 1982. La sua ricerca più esplicita verso la figurazione viene intrapresa in seguito alla visita dei frontoni del Tempio di Zeus a Olimpia. Con il viaggio in Grecia inizia una ricerca che lo porta prima dal Prof. Giuseppe Cellini, segue poi un periodo di studio con Riccardo Tommasi Ferroni. Nel 1983 espone a Roma in una collettiva all’Accademia Burckardt e, successivamente viene invitato alla Rassegna Nazionale “Cento Acquerellisti” presso la Banca d’Italia, riscuotendo un ottimo successo e la segnalazione sul giornale “Tempo”. Si trasferisce a Venezia dove frequenta il pittore Luigi Tito, che sarà determinante per la sua formazione artistica. Nel 1987 espone al “Vecchio Torchio” suscitando l’interesse e le recensioni di vari critici tra cui E. De Martino e L. Facchinelli. Nel 1988 sviluppa un’idea sulla contemporaneità intrapresa già nell’anno precedente, in cui aveva eseguito una serie di incisioni su Marghera ed alcuni ritratti; a Milano conosce e segue le lezioni di Mario De Micheli. Nel 1989, primo premio alla Sezione Giovani al Concorso Nazionale di Grafica a Castelfranco Veneto; si trasferisce definitivamente a Milano, dove nel 1990 partecipa a più collettive (Galleria delle Ore - Mostra d’Arte a soggetto Sacro, San Simpliciano ecc.). Personale al Cafè letterario Portnoy. Nel 1991 due personali al Centro dell’Incisione e allo Spazio Aleph, presentazione di Mario De Micheli. Nel 1992 espone allo Spazio S.Fedele e al Portnoy Cafè Letterario. Nel 1993, personale alla Galleria Severgnini a Cernusco Sul Naviglio e una antologica di incisioni a Palazzo Sormani a Milano e all’Imperial College of Science a Londra. Su invito e segnalato al Premio Internazionale di Biella per l’Incisione. Vince il 1° premio Città di Nova Milanese e, a Milano, alla Permanente il Premio S. Carlo Borromeo (1° premio per la pittura). Nel 1994 partecipa alla Triennale dell’incisione alla Permanente. A novembre personale allo Spazio Ergy. Mostra itinerante “Bulino Mezzontinto e Puntasecca oggi in Italia” a Bagnacavallo. Nel 1995, personale allo Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova. Su invito Triennale Nazionale di Xilografia, Museo Villa Croce a Genova, quindi a Bagnacavallo e a Milano al Centro San Fedele. Nel 1996 vince il 5° premio di pittura Carlo Della Zorza, Galleria Ponte Rosso, Milano. Inaugura a Milano, Studio d’Arte Grafica, la mostra “Trittici Metropolitani”. Su invito tiene una personale alla Galleria New Art, San Benedetto del Tronto. Espone poi presso l’Atelier del Borgo a Piacenza. Partecipa a Polittico a Castellarquato ed in seguito alla Biblioteca di Baggio e la B.N.A. Figura alla Collettiva “Tra realismo e immaginario” a Castelfranco Veneto, presso la Galleria F.Stocco. Allestisce una piccola antologica al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Su invito figura alla 1° Rassegna Nazionale dell’Acquaforte a Modica. Partecipa alla Collettiva d’estatea cura della Galleria New Art, San Benedetto del Tronto. Prende parte a “Matera e dintorni”, presso la Sala Trivulziana del Castello Sforzesco a Milano. Nel 1997 allestisce la personale “Cronache Metropolitane” a Modica, presso l’Ass. Cult. Regina di Quadri. Partecipa a Reggio Emilia ad ExpoArt. A Genova tiene la personale “Il Ritratto – Itinerario intorno al volto”, Galleria Devoto. Su invito prende parte alla Biennale di Incisione ad Acqui Terme. Lo stesso anno partecipa alla Collettiva “Orizzonti d’Europa” – Viaggio tra Poesia e Arte – Trento, Palazzo Larcher. Nel 1998, personale “Opere ’96 – ‘97” a Mantova, alla Galleria Arianna Sartori Arte. Alla “Posteria” di Milanointerviene a “10 Anni di Venature”. Prende parte al Premio di pittura “Sierra S. Quirico”. Triennale dell’Incisione a Brescia. Nel 1999 personali a Milano alla Galleria “Il Tempo”; ad Acqui Terme alla Biennale dell’Incisione, ed in Yugoslavia alla Biennale Piccolo Formato. Nel 2000 personali a Cagliari, Galleria “Incontri d’Arte”; a Sassari al Teatro Civico, patrocinio dell’Assessorato alla Cultura; a Nuoro presso la Galleria “Il Portico”, a Guspini, spazio Montegranatico, patrocinio dell’Assessorato alla Cultura. Partecipa a Badia Tedalda “Alla via Dell’Arte Contemporanea”, ad Alba, Torino e Verona alla mostra itinerante “4 Artisti un mestiere” a cura di M. Chiodini. Durante il Giubileo 2000, nella Chiesa di S. Pio X di Guspini vengono inaugurate ed ivi collocate tre tele – Navità, Cristo Risorto, Nuova Pentecoste – da un progetto nato e dedicato alla madre a seguito della perdita della vista. Rassegna Atelier alla Permanente di Milano. Nel 2001, Biennale di Incisione ad Acqui Terme; Biennale Internazionale di Incisione del piccolo formato a Cremona; Prima biennale “Arte Montevecchio”. Nel 2002, personale alla Galleria “Incontri d’Arte” a Cagliari, Premio di incisione “Leonardo Sciascia”, alla Biennale di Incisione di Mirano; personale allo Studio Claudio Lombardi a Milano. Nel 2003, personale alla Galleria “Il Portico”. Partecipa a Padru al premio internazionale di pittura “Isole”, al premio Città di Bozzolo, a Lodi Archivio Civico “Carte d’Arte”; personale a Bozzolo alla Galleria Zanetti a cura di M. Pancera. Nel 2004, personale alla Galleria Incontri d’Arte - monografia a cura di Maria Elena Piredda; Fiera di Reggio Emilia con la Fondazione Logoro; a Milano, Rassegna della Permanente. Nel 2005, “Cento artisti” Galerie Classico, Berlin. Nel 2006, personale alla “Galleria al Portico”, Nuoro. A Milano, Palazzo della Permanente, mostra dei soci. A Campobasso, Quarta Biennale dell’incisione; Lapp Italia (natura morta) acquarelli. A Milano, 2007, Antologica di pittura al Casello Ovest di Porta Venezia, patrocinio del Comune di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia, a cura di Giulio Residori, con sponsor Ricoh. A Belluno. durante la mostra di Tiziano “ultimo atto” a cura di L. Puppi, esegue una copia del quadro Paolo III del Tiziano. Partecipa alla mostra di grafica, Ostiglia, Museo della Grafica della città medesima. Nel 2008, a Serra de’ Conti nella Chiesa di S.Michele, selezione della Mostra tenutasi a Milano nel 2007, a cura di Giulio Residori e Massimo Bevilacqua. Nel 2010, “Artisti della Permanente” a Milano. Nel 2011, personale “Interni”, Galleria Il Portico, Nuoro. Partecipa alla mostra “Nudo”, Galleria Il Portico, Nuoro. Quinta Biennale Nazionale d’Incisione di Cavaion Veronese. Nel 2012, alla collettiva “Il ritratto”, Galleria Il Portico, Nuoro. 1° Biennale Nazionale di Incisione “Carmelo Floris”, Olzai. Nel 2013 Collettiva d’Arte Sacra, Galleria Il Portico, Nuoro e “Artisti per Nuvolari” alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN) fino al 17 novembre.
Sue opere si trovano:
Raccolta Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano. Galleria d’Arte Moderna, Gallarate. Museo Villa Croce, Genova. Pinacoteca, Palazzo Polara, Modica. Museo dell’Occhiale, Pieve di Cadore. Porziuncola Museo d’Arte Sacra, Assisi. Chiesa di S. Emidio, Badia Tedalda. Chiesa di S. Pio X, Guspini (CA). Raccolta delle Stampe, Bagnacavallo. Fondazione Logudoro, Banari SS. Raccolta della Biennale, Campobasso. Museo della Grafica, Ostiglia. Museo della Permanente, Milano.
Cataloghi:
1992 - Catalogo Mazzotta, Milano. 1993 - Edizioni IN CLUB, Firenze. - Puntesecche 1987/1993, C.Lombardi Editore. 1995 - Cartella San Paolo, Dono Collegio Universitario Arcivescovile. Cartella G5 e F.lli Lozza U.S.A. Dipinti e Acquarelli, Arianna Sartori Editore. 1996 - “Trittici Metropolitani”, Studio d’Arte Grafica. “Scano”, Fondazione Museo dell’Occhiale. 1997 - Catalogo “Repertorio degli Incisori Italiani”, Bagnacavallo. Catalogo della Grafica Mondatori. 1998 Monografia. 2002 Pubblicazione Mostra Incontri d’Arte. 2007 - Catalogo “Opere 1997 - 2007”. 1997/98/99/2000/01/02/03/04/05/06/07/08/09/10/11/12 Catalogo Prandi. 2013 - Catalogo “Artisti per Nuvolari”, Archivio Sartori Editore.
12
ottobre 2013
Giorgio Scano – Opere
Dal 12 al 24 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10-12.30 / 16-19.30. Chiuso festivi
Vernissage
12 Ottobre 2013, ore 17.00
Autore
Curatore