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Giornale di carovana, il manoscritto ritrovato
Le affascinanti avventure in Oriente del nobile patriota risorgimentale Felice De Vecchi in una mostra unica che si terrà a Rho, Villa Burba
Comunicato stampa
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Si terrà presso le splendide sale della settecentesca Villa Burba a Rho, dal 5 al 20 ottobre prossimo, la mostra Giornale di Carovana, il manoscritto ritrovato. L’Oriente attraverso gli occhi di un patriota milanese dimenticato: Felice De Vecchi.
Quasi due secoli fa, tra il 1841 e il 1842, un giovane ed avventuroso nobile milanese, Felice De Vecchi, affrontò un viaggio che lo portò ad inoltrarsi per due anni tra città e deserti dell’Oriente: dalla Turchia alla Persia, all’India, all’Egitto. Era spinto da un sogno esotico, un sogno che a poco a poco si trasformò in esperienza, in un incontro. Di tale intreccio tra immaginazione, avventura e conoscenza ci parlano le sue numerose testimonianze: dal ricco racconto ai raffinati disegni, che vengono presentati al pubblico per la prima volta, dopo anni di silenzio e dimenticanza. L’Oriente si propone come un affascinante filo conduttore che scandisce la complessa vicenda di Felice De Vecchi: un viaggio verso l’Oriente, in Oriente e dall’Oriente, che percorre la storia di un artista, un patriota, che solo recenti studi hanno permesso finalmente di riscoprire.
Dopo 150 anni dalla sua morte, mentre le tracce della sua esistenza sono andate progressivamente disperdendosi, a Rho, tra le stanze della sua dimora padronale, il ritrovamento di un suo manoscritto consente finalmente di ridare memoria all’uomo e alla sua affascinante storia.
Felice De Vecchi (Milano 1816-1862), artista, patriota e viaggiatore milanese, ha vissuto durante quei delicati e vivaci anni che hanno preceduto e preparato l’unificazione italiana. Amico di personalità rilevanti quali Gabrio Casati, i fratelli Giovanni ed Emilio Visconti Venosta, Manfredo Camperio, Emilio Dandolo, compagno di viaggio dell’esploratore Gaetano Osculati, nonché allievo del celebre Francesco Hayez, Felice si è reso protagonista di una vicenda fatta di incontri ed impegno negli eventi che caratterizzarono quel periodo. Felice De Vecchi fu interprete di un’epoca ricca di fermento culturale e la sua testimonianza ci permette di avere una visione su un mondo lontano, ma dal quale trae senso la nostra storia.
Per Felice De Vecchi il viaggio in Oriente fu un’occasione per l’incontro e la conoscenza di mondi e popolazioni diverse, in un clima ancora lontano da quelle espressioni coloniali ed evoluzioniste che caratterizzeranno la seconda metà del XIX secolo. Le parole del nobile De Vecchi, ritrovate nel suo diario di viaggio, aprono a riflessioni sull’incontro tra culture, oggi più che mai attuali in prospettiva dell’Esposizione Universale del 2015 che sarà ospitata anche sul territorio rhodense.
La mostra di Villa Burba, allestita presso le sale delle Colonne e del Filatoio, si compone di un percorso espositivo che ripercorre le esperienze e gli incontri fatti da Felice De Vecchi nel suo viaggio in Oriente. Oltre agli originali del manoscritto del nobile De Vecchi, saranno esposte per la prima volta al pubblico anche due opere inedite del pittore Francesco Hayez. Si tratta di schizzi preparatori per la realizzazione del dipinto “Donne Veneziane” del 1853, presente nella collezione di Villa Carlotta a Tremezzo (Como).
La mostra ha avuto il patrocinio del Ministero dei beni culturali e del Turismo, di Regione Lombardia, di Provincia di Milano e di EXPO 2015.
L’inaugurazione della mostra si terrà il 5 ottobre alle 15.00 con il rituale taglio del nastro, seguirà l’apertura al pubblico con possibilità di effettuare visite guidate con la curatrice della mostra, Alice Bitto.
Alle 16.30 si terrà il convegno “L'esperienza di Felice De Vecchi tra Oriente, arte e Risorgimento” con interventi di:
Francesco Surdich, professore ordinario di storia delle esplorazioni geografiche presso l’Università degli Studi di Genova
Viaggiatori nel Vicino Oriente della prima metà dell’ottocento
Stefano Allovio, professore associato di atropologia culturale presso l’Università degli Studi di Milano,
Uno sguardo sull’altro e l’orientalismo
Anna Finocchi, già professoressa di storia dell’arte presso il Politecnico di Milano
Felice De Vecchi artista milanese
Paola Pessina, Fondazione Comunitaria Nord Milano
Al convegno farà seguito un rinfresco con una miscellanea di gusti e sapori della tradizione milanese e persiana, nel Giornale di carovana Felice De Vecchi racconta spesso delle esperienze legate al gusto dei cibi nuovi incontrati durante il suo viaggio.
Per la realizzazione della mostra è stato coinvolto un team di giovani che sta curandone l’allestimento e che ha creato la pagina facebook e l’account twitter, usati da Felice De Vecchi, moderno internauta, per descrivete il suo viaggio. Proprio per “aver favorito la partecipazione della comunità giovanile e la coesione sociale” il progetto della mostra ha ottenuto un contributo di € 10.800,00 da parte di Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Per ricordare la figura di Felice De Vecchi e il suo soggiorno a Rho, il 13 ottobre presso casa De Vecchi-Vidiserti in Via Pomè 14, a Rho, verrà apposta in suo onore una targa commemorativa. Successivamente si terrà un evento gastronomico organizzato in collaborazione con il Consiglio Cittadino Migranti Rho, in cui verranno presentati piatti e ricette orientali e lombarde, provenienti da secoli di contaminazioni culturali e culinarie.
Quasi due secoli fa, tra il 1841 e il 1842, un giovane ed avventuroso nobile milanese, Felice De Vecchi, affrontò un viaggio che lo portò ad inoltrarsi per due anni tra città e deserti dell’Oriente: dalla Turchia alla Persia, all’India, all’Egitto. Era spinto da un sogno esotico, un sogno che a poco a poco si trasformò in esperienza, in un incontro. Di tale intreccio tra immaginazione, avventura e conoscenza ci parlano le sue numerose testimonianze: dal ricco racconto ai raffinati disegni, che vengono presentati al pubblico per la prima volta, dopo anni di silenzio e dimenticanza. L’Oriente si propone come un affascinante filo conduttore che scandisce la complessa vicenda di Felice De Vecchi: un viaggio verso l’Oriente, in Oriente e dall’Oriente, che percorre la storia di un artista, un patriota, che solo recenti studi hanno permesso finalmente di riscoprire.
Dopo 150 anni dalla sua morte, mentre le tracce della sua esistenza sono andate progressivamente disperdendosi, a Rho, tra le stanze della sua dimora padronale, il ritrovamento di un suo manoscritto consente finalmente di ridare memoria all’uomo e alla sua affascinante storia.
Felice De Vecchi (Milano 1816-1862), artista, patriota e viaggiatore milanese, ha vissuto durante quei delicati e vivaci anni che hanno preceduto e preparato l’unificazione italiana. Amico di personalità rilevanti quali Gabrio Casati, i fratelli Giovanni ed Emilio Visconti Venosta, Manfredo Camperio, Emilio Dandolo, compagno di viaggio dell’esploratore Gaetano Osculati, nonché allievo del celebre Francesco Hayez, Felice si è reso protagonista di una vicenda fatta di incontri ed impegno negli eventi che caratterizzarono quel periodo. Felice De Vecchi fu interprete di un’epoca ricca di fermento culturale e la sua testimonianza ci permette di avere una visione su un mondo lontano, ma dal quale trae senso la nostra storia.
Per Felice De Vecchi il viaggio in Oriente fu un’occasione per l’incontro e la conoscenza di mondi e popolazioni diverse, in un clima ancora lontano da quelle espressioni coloniali ed evoluzioniste che caratterizzeranno la seconda metà del XIX secolo. Le parole del nobile De Vecchi, ritrovate nel suo diario di viaggio, aprono a riflessioni sull’incontro tra culture, oggi più che mai attuali in prospettiva dell’Esposizione Universale del 2015 che sarà ospitata anche sul territorio rhodense.
La mostra di Villa Burba, allestita presso le sale delle Colonne e del Filatoio, si compone di un percorso espositivo che ripercorre le esperienze e gli incontri fatti da Felice De Vecchi nel suo viaggio in Oriente. Oltre agli originali del manoscritto del nobile De Vecchi, saranno esposte per la prima volta al pubblico anche due opere inedite del pittore Francesco Hayez. Si tratta di schizzi preparatori per la realizzazione del dipinto “Donne Veneziane” del 1853, presente nella collezione di Villa Carlotta a Tremezzo (Como).
La mostra ha avuto il patrocinio del Ministero dei beni culturali e del Turismo, di Regione Lombardia, di Provincia di Milano e di EXPO 2015.
L’inaugurazione della mostra si terrà il 5 ottobre alle 15.00 con il rituale taglio del nastro, seguirà l’apertura al pubblico con possibilità di effettuare visite guidate con la curatrice della mostra, Alice Bitto.
Alle 16.30 si terrà il convegno “L'esperienza di Felice De Vecchi tra Oriente, arte e Risorgimento” con interventi di:
Francesco Surdich, professore ordinario di storia delle esplorazioni geografiche presso l’Università degli Studi di Genova
Viaggiatori nel Vicino Oriente della prima metà dell’ottocento
Stefano Allovio, professore associato di atropologia culturale presso l’Università degli Studi di Milano,
Uno sguardo sull’altro e l’orientalismo
Anna Finocchi, già professoressa di storia dell’arte presso il Politecnico di Milano
Felice De Vecchi artista milanese
Paola Pessina, Fondazione Comunitaria Nord Milano
Al convegno farà seguito un rinfresco con una miscellanea di gusti e sapori della tradizione milanese e persiana, nel Giornale di carovana Felice De Vecchi racconta spesso delle esperienze legate al gusto dei cibi nuovi incontrati durante il suo viaggio.
Per la realizzazione della mostra è stato coinvolto un team di giovani che sta curandone l’allestimento e che ha creato la pagina facebook e l’account twitter, usati da Felice De Vecchi, moderno internauta, per descrivete il suo viaggio. Proprio per “aver favorito la partecipazione della comunità giovanile e la coesione sociale” il progetto della mostra ha ottenuto un contributo di € 10.800,00 da parte di Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Per ricordare la figura di Felice De Vecchi e il suo soggiorno a Rho, il 13 ottobre presso casa De Vecchi-Vidiserti in Via Pomè 14, a Rho, verrà apposta in suo onore una targa commemorativa. Successivamente si terrà un evento gastronomico organizzato in collaborazione con il Consiglio Cittadino Migranti Rho, in cui verranno presentati piatti e ricette orientali e lombarde, provenienti da secoli di contaminazioni culturali e culinarie.
05
ottobre 2013
Giornale di carovana, il manoscritto ritrovato
Dal 05 al 20 ottobre 2013
Location
BIBLIOTECA COMUNALE – VILLA BURBA
Rho, Corso Europa, 291, (Milano)
Rho, Corso Europa, 291, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle ore 15.30 alle 19.00, sabato e domenica in mattinata dalle 10.00 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 19.00.
Visite fuori orario solo su prenotazione
Vernissage
5 Ottobre 2013, h 15.00