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Lucia Amalia Maggio – Column
Lucia Amalia Maggio presenta l’installazione “Column”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 14 Settembre alle 19.00
Lucia Amalia Maggio presenta l'installazione "Column"
museo Polironiano, San Benedetto Po - Mantova
L'evento avrà luogo nel contesto della mostra "Eppur si muove" organizzata da Pollywood Book, durante la manifestazione "7 Stanze Agibili".
L'installazione sarà visibile dal 14 al 29 settembre. Il museo Polironiano si trova all'interno della magnifica Abbazia di San Benedetto Po.
Lucia Amalia Maggio
Nata a San Bonifacio (VR) nel 1974, inizia a 24 anni la formazione artistica prima all’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, poi al ClasAV (IUAV) di Venezia, dove frequenta laboratori con Carlos Basualdo, Grazia Toderi, Cesare Pietroiusti, Joseph Kosuth, Antoni Muntadas, Hans Ulrich Obrist. Eclettica e curiosa, è convinta che ogni campo del sapere sia parte fondamentale nel processo di creazione di un'opera. Continua costantemente l'aggiornamento nell'ambito delle arti contemporanee attraverso corsi, workshop e collaborazioni: da segnalare “Liberiamo la principessa” a cura di Silvia Petronici, RAM Eretria Workshop a cura di CTRLZAK Studio, Quinto Workshop GAP con Beatrice Catanzaro e Lucio Nardi.
Ha presentato fotografie ed installazioni in importanti spazi espositivi italiani. Fra le principali esposizioni: “Premio ORA” personale presso lo Spazio Blue di Bologna 2013; “Premio Basi – Water Tribe” Cassero Senese, Grosseto 2012; “Erbamatta” Corte Verzè, Cazzano di Tramigna 2012; XV Premio Internazionale “Massenzio Arte” ISA di Roma 2011; “L'umanità dei luoghi” Caprino Veronese 2011; “7 stanze in cerca d'autore” Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po 2011; “Indicativo Presente” Galleria Testoni, Verona 2010; “Zooart” Giardini Fresia, Cuneo 2009; “Gemine Muse” città di Padova 2009; “Adrenalina” Ex Mercato Ebraico del Pesce, Roma 2009; “The word is yours” Fabbrica Borroni, Milano 2008., Vive e lavora a Verona.
Opera Inedita "Column" - Testo a cura della curatrice Silvia Petronici
Column risulta dallo sviluppo tridimensionale del reticolo costruito sulle diramazioni di 16 rose dei venti, usato nelle carte navali del Medioevo come dispositivo di orientamento. Questo lavoro è una rete fatta di luce e di buio. È un disegno simbolico della nozione di connessione strutturata e il titolo conduce l’attenzione sul valore costruttivo e, appunto, portante di questa aggregazione per la vita dell’uomo. La rete di Column mostra lo schema di un possibile sistema di relazioni e la sua dimensione estetica riguarda il suo funzionamento. Il disegno tridimensionale di questa tessitura è formalmente elegante in quanto mostra una connessione armonica tra punti nello spazio, collega vuoti e pieni secondo una dinamica in perfetto equilibrio: l’orientamento cui conduce, in quanto schema di connessioni, è la sua bellezza. Una bellezza che coincide con la tendenza naturale dell’uomo di adattarsi all’ambiente, di escogitare sistemi per comprenderlo e vivere in esso. Da una ricerca sul sistema cartografico antico, l’artista, infatti, inizia uno studio sulla capacità dell’uomo di elaborare sistemi in grado di combinare l’osservazione empirica e la proiezione ideale con il fine dell’orientamento e della comprensione. Con un profilo d’indagine bottom-up, cioè dall’osservazione della realtà all’induzione della sua forma metrica, gli esseri umani hanno condotto fin qui il loro studio del mondo, si sono resi capaci di calcolare distanze e prevedere eventi. Il disegno di queste ricerche costituisce un network aperto e in continua trasformazione. I nodi della rete di conoscenze, come i punti di un numero senza fine di rose dei venti, connettono tra loro tutto. Tutto ciò che esiste, vive, pensa, si sgretola, cambia, procede verso l’infinito, nel vuoto prolifero del cosmo.
Il significato espresso dall’artista in questa ricerca è senz’altro legato al senso vitale della connessione e del legame tra gli esseri viventi, tra essi e il loro ambiente e tra ogni cosa, la sua conoscenza e il tutto. La vita alimenta un complesso sistema di relazioni: tout se tient come sostiene il linguista francese Ferdinand De Saussure. Siamo parte di una rete globale, un organismo vivente fatto di punti di contatto e di legami fra di essi. Illuminare questi legami e il loro valore come la struttura stessa della vita, elegante e bellissima, è sicuramente un intento di questo lavoro.
L'esposizione avverrà nel Museo Polironiano di San Benedetto Po, Mantova.
Il complesso museale si trova all'interno della magnifica abbazia di San Benedetto in Polirone. Il monastero fu fondato nel 1007 ed è tuttora la sede del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po.
Il museo vanta oltre 13.000 oggetti che raccontano la cultura padana solcata dal Po. L'ultimo allestimento è stato inaugurato nel 2009.
Purtroppo a causa del tremendo terremoto che ha colpito la Lombardia e l'Emilia nel 2012 l'abbazia ha subito dei danni importanti. Soltanto nella primavera del 2013, grazie agli ingenti lavori di restauro, il museo è stato messo in sicurezza ed ha riaperto al pubblico.
L'evento è curato da Pollywood Book e la manifestazione prende, non a caso, il nome di "7 stanze agibili".
L'opera sarà esposta fino al 29 settembre.
Lucia Amalia Maggio presenta l'installazione "Column"
museo Polironiano, San Benedetto Po - Mantova
L'evento avrà luogo nel contesto della mostra "Eppur si muove" organizzata da Pollywood Book, durante la manifestazione "7 Stanze Agibili".
L'installazione sarà visibile dal 14 al 29 settembre. Il museo Polironiano si trova all'interno della magnifica Abbazia di San Benedetto Po.
Lucia Amalia Maggio
Nata a San Bonifacio (VR) nel 1974, inizia a 24 anni la formazione artistica prima all’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, poi al ClasAV (IUAV) di Venezia, dove frequenta laboratori con Carlos Basualdo, Grazia Toderi, Cesare Pietroiusti, Joseph Kosuth, Antoni Muntadas, Hans Ulrich Obrist. Eclettica e curiosa, è convinta che ogni campo del sapere sia parte fondamentale nel processo di creazione di un'opera. Continua costantemente l'aggiornamento nell'ambito delle arti contemporanee attraverso corsi, workshop e collaborazioni: da segnalare “Liberiamo la principessa” a cura di Silvia Petronici, RAM Eretria Workshop a cura di CTRLZAK Studio, Quinto Workshop GAP con Beatrice Catanzaro e Lucio Nardi.
Ha presentato fotografie ed installazioni in importanti spazi espositivi italiani. Fra le principali esposizioni: “Premio ORA” personale presso lo Spazio Blue di Bologna 2013; “Premio Basi – Water Tribe” Cassero Senese, Grosseto 2012; “Erbamatta” Corte Verzè, Cazzano di Tramigna 2012; XV Premio Internazionale “Massenzio Arte” ISA di Roma 2011; “L'umanità dei luoghi” Caprino Veronese 2011; “7 stanze in cerca d'autore” Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po 2011; “Indicativo Presente” Galleria Testoni, Verona 2010; “Zooart” Giardini Fresia, Cuneo 2009; “Gemine Muse” città di Padova 2009; “Adrenalina” Ex Mercato Ebraico del Pesce, Roma 2009; “The word is yours” Fabbrica Borroni, Milano 2008., Vive e lavora a Verona.
Opera Inedita "Column" - Testo a cura della curatrice Silvia Petronici
Column risulta dallo sviluppo tridimensionale del reticolo costruito sulle diramazioni di 16 rose dei venti, usato nelle carte navali del Medioevo come dispositivo di orientamento. Questo lavoro è una rete fatta di luce e di buio. È un disegno simbolico della nozione di connessione strutturata e il titolo conduce l’attenzione sul valore costruttivo e, appunto, portante di questa aggregazione per la vita dell’uomo. La rete di Column mostra lo schema di un possibile sistema di relazioni e la sua dimensione estetica riguarda il suo funzionamento. Il disegno tridimensionale di questa tessitura è formalmente elegante in quanto mostra una connessione armonica tra punti nello spazio, collega vuoti e pieni secondo una dinamica in perfetto equilibrio: l’orientamento cui conduce, in quanto schema di connessioni, è la sua bellezza. Una bellezza che coincide con la tendenza naturale dell’uomo di adattarsi all’ambiente, di escogitare sistemi per comprenderlo e vivere in esso. Da una ricerca sul sistema cartografico antico, l’artista, infatti, inizia uno studio sulla capacità dell’uomo di elaborare sistemi in grado di combinare l’osservazione empirica e la proiezione ideale con il fine dell’orientamento e della comprensione. Con un profilo d’indagine bottom-up, cioè dall’osservazione della realtà all’induzione della sua forma metrica, gli esseri umani hanno condotto fin qui il loro studio del mondo, si sono resi capaci di calcolare distanze e prevedere eventi. Il disegno di queste ricerche costituisce un network aperto e in continua trasformazione. I nodi della rete di conoscenze, come i punti di un numero senza fine di rose dei venti, connettono tra loro tutto. Tutto ciò che esiste, vive, pensa, si sgretola, cambia, procede verso l’infinito, nel vuoto prolifero del cosmo.
Il significato espresso dall’artista in questa ricerca è senz’altro legato al senso vitale della connessione e del legame tra gli esseri viventi, tra essi e il loro ambiente e tra ogni cosa, la sua conoscenza e il tutto. La vita alimenta un complesso sistema di relazioni: tout se tient come sostiene il linguista francese Ferdinand De Saussure. Siamo parte di una rete globale, un organismo vivente fatto di punti di contatto e di legami fra di essi. Illuminare questi legami e il loro valore come la struttura stessa della vita, elegante e bellissima, è sicuramente un intento di questo lavoro.
L'esposizione avverrà nel Museo Polironiano di San Benedetto Po, Mantova.
Il complesso museale si trova all'interno della magnifica abbazia di San Benedetto in Polirone. Il monastero fu fondato nel 1007 ed è tuttora la sede del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po.
Il museo vanta oltre 13.000 oggetti che raccontano la cultura padana solcata dal Po. L'ultimo allestimento è stato inaugurato nel 2009.
Purtroppo a causa del tremendo terremoto che ha colpito la Lombardia e l'Emilia nel 2012 l'abbazia ha subito dei danni importanti. Soltanto nella primavera del 2013, grazie agli ingenti lavori di restauro, il museo è stato messo in sicurezza ed ha riaperto al pubblico.
L'evento è curato da Pollywood Book e la manifestazione prende, non a caso, il nome di "7 stanze agibili".
L'opera sarà esposta fino al 29 settembre.
14
settembre 2013
Lucia Amalia Maggio – Column
Dal 14 al 29 settembre 2013
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO POLIRONIANO
San Benedetto Po, Piazza Teofilo Folengo, 11, (Mantova)
San Benedetto Po, Piazza Teofilo Folengo, 11, (Mantova)
Vernissage
14 Settembre 2013, h 19
Autore