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Nel segno di facebook
La mostra non è dedicata a facebook ma certamente questo social network ha una grande capacità aggregativa, sostituisce in termini moderni quelle che erano le associazioni di persone, i circoli ricreativi nei quali uomini e donne si incontravano per dibattere problemi culturali o altro.
Comunicato stampa
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C’è da chiedersi: perché una mostra dedicata a facebook? La mostra infatti non è dedicata a facebook ma certamente questo social network ha una grande capacità aggregativa, sostituisce in termini moderni quelle che erano le associazioni di persone, i circoli ricreativi nei quali uomini e donne si incontravano per dibattere problemi culturali o semplicemente passare qualche ora insieme magari giocando a carte o perché le persone avevano qualcosa in comune. E’ stato fin troppo facile quindi pensare di tentare di mettere insieme anime di diversa estrazione ma che avevano in comune l’amore per l’arte e per la pittura soprattutto per realizzare, sotto un segno comune, qualcosa di diverso, di nuovo e, soprattutto, di moderno.
Questo nuovi e vecchi amici: Antonella Affronti, Vittorio Ballato, Anna Balsamo, Giovanna Calabretta, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Pina Cirino, Angelo Denaro, Paola Di Rosa, Sergio Figuccia, Carla Horat, Claudio Ingrassia Marialuisa Lippa, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Donatella Marcatajo, Daniela Marcianò, Carlo Monastra, Mariella Ramondo, Alessandro Schimicci, Alfonso Siracusa, Rosario Trapani, Elide Triolo, Antonella Vetrano e Tiziana Viola Massa, che hanno aderito al progetto “nel segno di facebook”, hanno certamente posto la questione sulla importanza della comunicazione attraverso il social network non disgiungendo la possibilità, l’opportunità di fare nuove conoscenze nell’ambito di coloro i quali usano il colore per trasmettere sentimenti ed emozioni. Volere, come spesso accade, stabilire un rapporto di amicizia telematica è di un asetticismo non comune; forse per tale motivo facebook raccomanda di scegliere gli amici fra i conoscenti? È sperabile sopratutto per non perdere il contatto con la realtà.
L’ascolto della voce, guardarsi durante una conversazione sono sensazioni che non possiamo ricevere attraverso il social network sia pure a mezzo di una webcam. C’è il rischio concreto di perdere la nostra personalità a beneficio di una personalità finta, che non ci appartiene. Abbiamo il diritto di servirci di tutto ciò che ci può essere utile sotto il profilo della comunicazione, perché sono “mezzi” entrati quasi violentemente nella nostra vita, ma al tempo stesso abbiamo il dovere di socializzare attraverso la tattilità della stretta di mano, del saluto attraverso la voce, del bacio, come oramai si è prepotentemente diffuso, senza dimenticarci che il nostro tempo è fatto di: pc, tablet, smartphone, iPad, iPhone, ma anche dei grandi social network come facebook.
Questo nuovi e vecchi amici: Antonella Affronti, Vittorio Ballato, Anna Balsamo, Giovanna Calabretta, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Pina Cirino, Angelo Denaro, Paola Di Rosa, Sergio Figuccia, Carla Horat, Claudio Ingrassia Marialuisa Lippa, Gabriella Lupinacci, Pino Manzella, Donatella Marcatajo, Daniela Marcianò, Carlo Monastra, Mariella Ramondo, Alessandro Schimicci, Alfonso Siracusa, Rosario Trapani, Elide Triolo, Antonella Vetrano e Tiziana Viola Massa, che hanno aderito al progetto “nel segno di facebook”, hanno certamente posto la questione sulla importanza della comunicazione attraverso il social network non disgiungendo la possibilità, l’opportunità di fare nuove conoscenze nell’ambito di coloro i quali usano il colore per trasmettere sentimenti ed emozioni. Volere, come spesso accade, stabilire un rapporto di amicizia telematica è di un asetticismo non comune; forse per tale motivo facebook raccomanda di scegliere gli amici fra i conoscenti? È sperabile sopratutto per non perdere il contatto con la realtà.
L’ascolto della voce, guardarsi durante una conversazione sono sensazioni che non possiamo ricevere attraverso il social network sia pure a mezzo di una webcam. C’è il rischio concreto di perdere la nostra personalità a beneficio di una personalità finta, che non ci appartiene. Abbiamo il diritto di servirci di tutto ciò che ci può essere utile sotto il profilo della comunicazione, perché sono “mezzi” entrati quasi violentemente nella nostra vita, ma al tempo stesso abbiamo il dovere di socializzare attraverso la tattilità della stretta di mano, del saluto attraverso la voce, del bacio, come oramai si è prepotentemente diffuso, senza dimenticarci che il nostro tempo è fatto di: pc, tablet, smartphone, iPad, iPhone, ma anche dei grandi social network come facebook.
05
ottobre 2013
Nel segno di facebook
Dal 05 al 26 ottobre 2013
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO 71
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
da lunedì a domenica dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
5 Ottobre 2013, h 18.00
Autore
Curatore