18 novembre 2009

fino al 30.XI.2009 Diego Iaia Roma, The Gallery Apart

 
Da una parte la simulazione e la rappresentazione, dall’altra la verità e l’iperrealismo. Sul piatto di Iaia, concetti complessi. Trattati attraverso un uso originale del ritratto. E con esiti sorprendenti...

di

Diego Iaia (Roma, 1969) è sempre stato restio a mostrare i propri
lavori. Dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti, parallelamente
all’attività di restauratore ha condotto un’intensa ricerca artistica, che lo
ha portato a maturare uno stile efficace e originale.
Merito di The Gallery Apart l’averlo scoperto, portando
finalmente alla luce i concreti esiti del suo percorso espressivo nella
personale Le Brigate Rosse hanno ucciso Alighiero Noschese, la prima mostra della sua vita. Un
titolo intrigante e parzialmente oscuro, che fa pienamente pendant con l’originalità dei lavori di
Iaia che, attraverso il ritratto, analizza il concetto d’imitazione artistica
mettendolo in relazione con quello di realtà. Il complesso di opere esposto in
galleria compie un giro di 360 gradi attorno a queste tematiche, senza arrivare
a una risposta univoca, ma fornendo molteplici verità al fruitore.
L’artista parte dalla figura di Alighiero Noschese,
illustre personaggio degli schermi televisivi, con la volontà di legarne le
vicende private – la depressione che negli ultimi anni colpì l’attore – alla
ben più nota tragedia dell’omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.
Proprio a causa della vicenda Moro, infatti, nel 1978 non andò in onda una
trasmissione tv in cui Noschese avrebbe dovuto imitare lo statista
democristiano. Di qui l’acuirsi della malattia, e il conseguente suicidio a
soli 47 anni.
Diego Iaia - Senza nome - 2009 - collage di fotocopie di elenchi telefonici su tavola - cm 150x150
Ecco perché, in un impeto di fantasia non completamente
avulsa dalla realtà, Iaia attribuisce la responsabilità della morte di Noschese
alle Br. La figura dell’imitatore si sovrappone, a tratti fondendosi, con
quella di Moro, oggetto dell’imitazione dell’attore. Irrealtà, oggettività,
finzione scenica: tutto si rincorre sulle tele dell’artista, in un concerto di
direzioni stilistiche contrastanti.
I ritratti di Noschese appaiono stravolti, deteriorati,
resi artificiosi dalle diverse tecniche utilizzate (pittura, disegno, stampa,
collage): a volte vengono coperti gli occhi e la bocca dell’attore, altre
ancora l’immagine – sempre nei toni del grigio, del bianco e del nero – appare
tanto diluita da cancellare quasi la fisionomia del volto. Fino ad arrivare al
ritratto di Noschese mentre interpreta l’imitazione di altri personaggi, come
Andreotti, Cossiga e Fanfani. Il ritratto di un ritrattista, dunque, che per
diventare sempre più perfetto ha finito per annullare la propria identità.
Diego Iaia - Stars, Michelangelo Caetani (1804-1882) duca di Sermoneta, principe di Teano e ministro Pontificio (1848-1870), Mario Fani (1845-1869) cofondatore della Società della Gioventù Cattolica - 2009 - tempera e smalto spray su tela - cm 25x35 ognuno
Da queste considerazioni è breve il passo che spinge Iaia
alla realizzazione dell’affascinante dittico che ritrae – cancellandone occhi e
bocca con una stella a cinque punte – Michelangelo Castani e Mario Fani,
ricordati, più che per le loro gesta in vita, proprio per l’aver dato il nome
alle strade in cui Moro è stato rapito e poi ritrovato cadavere.
Artista completo e di notevole abilità tecnica, Iaia
riesce a colpire nel segno, alimentando una riflessione non banale su tematiche
che meritano di essere approfondite.

marzia apice
mostra visitata il 13 ottobre 2009


dal 30 settembre al 30 novembre 2009
Diego
Iaia – Le Brigate Rosse hanno ucciso Alighiero Noschese
The Gallery Apart
Via della Barchetta, 11 (zona campo de’ Fiori) – 00186 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 16-20 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0668809863; info@thegalleryapart.it;
www.thegalleryapart.it

[exibart]


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