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Krisis
Si inaugura il 29 luglio nelle sale della Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” di Oristano, in concomitanza col Festival DROMOS e sposandone il tema, la mostra K R Í S I S, una doppia personale che avrà per protagonisti Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura il 29 luglio nelle sale della Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” di Oristano, in concomitanza
col Festival DROMOS e sposandone il tema, la mostra K R Í S I S, una doppia personale che avrà per
protagonisti Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio.
Curate da Ivo Serafino Fenu e prodotte dalla Pinacoteca Comunale col contributo della Fondazione
Banco di Sardegna, della Banca di Sassari e di Dromos Festival, la due personali sono unite dal tema della
crisi, che, se da un lato fotografa una condizione contemporanea caratterizzante, a livello planetario, equilibri
geopolitici e ambiente, economia e finanza, modelli di sviluppo e culture, famiglia, rapporti generazionali e
sessualità, dall’altro fa presagire cambiamenti profondi e un futuro non necessariamente negativo, fermo
restando che il termine greco Krísis è divenuto, oramai, un’imprescindibile categoria di confronto nella
quotidianità di ciascuno, capace di condizionarne la percezione della realtà e le aspettative prossime venture.
Per Salvatore Garau la krísis è il motore del cambiamento, l’irrefrenabile pulsione spirituale a creare
per esistere, essa tracima dalle tele di questo irrequieto e polimorfo artista-musicista-scrittore che, proprio
con Rosso Wagner, è stato ospitato recentemente nello Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Dopo il
“gran nero” di alcuni anni fa, passando per gli arditi accostamenti di verde e viola, adesso, per l’artista, è il
tempo del rosso, un rosso inconfondibile, assoluto, liquido o materico, a evocare imprevedibili grumi di
figurazione di un mondo in disfacimento eppure in perenne rinascita.
Per Gianluca Vassallo il mattatoio è metafora della crisi, della società nella sua iperbole
consumistica, dell’essere umano nella sua parabola disumanizzante, discendente ed eterodiretta. Macelleria
sociale che poco ha a che fare con mode new age, animalismi vari e integralismi vegetariani, piuttosto
icastica rappresentazione del potere, con i suoi riti, la sua "impersonalità" e la sua fatale serialità. Il paragone
col Fassbinder più cupo, quello di Un anno di 13 lune, non è per nulla forzato. Icone perturbanti, dunque, al
contempo archetipe e futuribili, funeree come un cadavere avvolto nel suo sudario e palingenetiche, come
un nascituro all’interno della sua placenta.
col Festival DROMOS e sposandone il tema, la mostra K R Í S I S, una doppia personale che avrà per
protagonisti Salvatore Garau con Rosso Wagner e altre crisi e Gianluca Vassallo con Mattatoio.
Curate da Ivo Serafino Fenu e prodotte dalla Pinacoteca Comunale col contributo della Fondazione
Banco di Sardegna, della Banca di Sassari e di Dromos Festival, la due personali sono unite dal tema della
crisi, che, se da un lato fotografa una condizione contemporanea caratterizzante, a livello planetario, equilibri
geopolitici e ambiente, economia e finanza, modelli di sviluppo e culture, famiglia, rapporti generazionali e
sessualità, dall’altro fa presagire cambiamenti profondi e un futuro non necessariamente negativo, fermo
restando che il termine greco Krísis è divenuto, oramai, un’imprescindibile categoria di confronto nella
quotidianità di ciascuno, capace di condizionarne la percezione della realtà e le aspettative prossime venture.
Per Salvatore Garau la krísis è il motore del cambiamento, l’irrefrenabile pulsione spirituale a creare
per esistere, essa tracima dalle tele di questo irrequieto e polimorfo artista-musicista-scrittore che, proprio
con Rosso Wagner, è stato ospitato recentemente nello Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Dopo il
“gran nero” di alcuni anni fa, passando per gli arditi accostamenti di verde e viola, adesso, per l’artista, è il
tempo del rosso, un rosso inconfondibile, assoluto, liquido o materico, a evocare imprevedibili grumi di
figurazione di un mondo in disfacimento eppure in perenne rinascita.
Per Gianluca Vassallo il mattatoio è metafora della crisi, della società nella sua iperbole
consumistica, dell’essere umano nella sua parabola disumanizzante, discendente ed eterodiretta. Macelleria
sociale che poco ha a che fare con mode new age, animalismi vari e integralismi vegetariani, piuttosto
icastica rappresentazione del potere, con i suoi riti, la sua "impersonalità" e la sua fatale serialità. Il paragone
col Fassbinder più cupo, quello di Un anno di 13 lune, non è per nulla forzato. Icone perturbanti, dunque, al
contempo archetipe e futuribili, funeree come un cadavere avvolto nel suo sudario e palingenetiche, come
un nascituro all’interno della sua placenta.
29
luglio 2013
Krisis
Dal 29 luglio al 07 settembre 2013
arte contemporanea
Location
PINACOTECA COMUNALE
Oristano, Via Sant'antonio, 1, (Oristano)
Oristano, Via Sant'antonio, 1, (Oristano)
Orario di apertura
lun-sab 10.30/13.00 – 17.00/20.45
Vernissage
29 Luglio 2013, h 19
Autore
Curatore