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L’immagine mutante rassegna di film sperimentali e video d’artista
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta dal 25 giugno al 16 luglio, nell’ambito della mostra Ritratto di una città. Arte a Roma 1960 – 2001, L’immagine mutante, una rassegna di film sperimentali e cortometraggi d’artista, a cura di Benedetta Carpi De Resmini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta dal 25 giugno al 16 luglio, nell’ambito della mostra Ritratto di una città. Arte a Roma 1960 – 2001, L’immagine mutante, una rassegna di film sperimentali e cortometraggi d’artista, a cura di Benedetta Carpi De Resmini.
Uno degli obiettivi del progetto espositivo in corso al MACRO è infatti quello di coinvolgere le diverse realtà che sono protagoniste delle vicende artistiche di questa città anche attraverso dibattiti, conferenze e rassegne dedicate allo studio e all’approfondimento di quattro decenni della storia dell’arte più recente a Roma.
La rassegna L’immagine mutante, realizzata in collaborazione con il Dipartimento Audiovisivi del MACRO, è suddivisa in tre cicli di appuntamenti tematici e pensata per approfondire la sperimentazione legata al cinema d’artista, uno degli aspetti più interessanti ad aver caratterizzato le vicende culturali della città. Dagli anni Sessanta infatti Roma, dopo essere diventata Capitale del cinema d’autore con la grande fabbrica di Cinecittà, ha visto nascere anche in ambito artistico un fermento di proposte sperimentali legate al mezzo cinematografico.
PROGRAMMA
25, 26, 27 giugno 2013 | Immagini e Visioni. Filmografia di Luca Maria Patella e Mario Schifano
Il primo ciclo in programma, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – che ha svolto un ruolo fondamentale nel recupero e nel restauro dei film in programma –, è dedicato a due figure fondamentali del panorama artistico degli anni Sessanta, Luca Maria Patella e Mario Schifano. Luca Maria Patella analizza la natura stessa della macchina da presa, annullando la dimensione spazio-temporale e giocando sul cortocircuito della visione; Mario Schifano azzera il linguaggio per comporre un diario emotivo che esula dalla narrazione e arriva ad una composizione libera del reale.
martedì 25 giugno 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa e Bruno Di Marino.
Proiezione di: Luca Maria Patella, Vedo vado!, 1969 (20’)
Mario Schifano, Souvenir, 1967 (11’)
Mario Schifano, Vietnam, 1967 (muto, 3’)
mercoledì 26 giugno 2013, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di: Luca Maria Patella, SKMP2, 1968 (30’)
Luca Maria Patella, Intorno-fuori - Materiale per camminare, 1967 (muto, 20’)
Mario Schifano, Ferreri, 1966-1969 (16’)
Mario Schifano, Reflex, 1964 (8’)
Mario Schifano, Fotografo, 1967 (muto, 3’)
Mario Schifano, Schifano, 1967 (muto, 1’)
giovedì 27 giugno 2013, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di: Luca Maria Patella, Tre e basta, 1965 (muto, 10’)
Luca Maria Patella, Terra animata, 1967 (muto, 7’)
Mario Schifano, Umano non umano, 1969 (85’)
4, 5 luglio 2013 | Movimenti animati
Il secondo ciclo propone una selezione di film e video d’animazione. La pellicola diventa un collage con figure stilizzate e forme geometrico spaziali, creando un incastro di elementi visivi come nei film di Claudio Cintoli e negli intermezzi televisivi di Pino Pascali. Si trasforma in poesia visiva nei cortometraggi di Rosa Foschi o in un’animazione visionaria in quelli di Magdalo Mussio. Questi film acquistano uno status di opere d’arte e il lavoro di alcuni viene promosso dalla società di produzione Corona Cinematografica che comincia a finanziare, grazie ai premi di qualità indetti dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo, brevi documentari animati. Le sperimentazioni sono poi riprese negli anni Novanta da artisti che continuano a ritoccare, tagliare e manipolare la pellicola come Gianluigi Toccafondo o Paolo Canevari, che comincia con film girati in analogico per arrivare ad utilizzare il digitale. La ricchezza espressiva delle animazioni analogiche trova un ideale rilancio nelle esperienze degli artisti che utilizzano il digitale come Paola Gandolfi, Marina Paris, nell’esperienza isolata nel campo della video animazione di Elisabetta Benassi e, negli anni più recenti, nei lavori di Marco Raparelli.
giovedì 4 luglio 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Alberto D’Amico, Bruno Di Marino, Cristiana Perrella e Maria Rosa Sossai
Saranno presenti: Paolo Canevari, Rosa Foschi, Paola Gandolfi, Marina Paris e Marco Raparelli.
Proiezione di: Pino Pascali, sigle e pubblicità, fra cui Insetticida getto, 1962; Tic Tac, 1964; Tv7, 1968
Rosa Foschi, L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino, 1971 (12’)
Claudio Cintoli, Mezzo sogno e mezzo, 1965 (10’)
Paolo Canevari, Disegno Animato, 1993 (3’), in collaborazione con Alberto D’Amico
Paola Gandolfi, Francesca Ravello, Recherche de ma mère, 2003 (3’ 45’’)
Marina Paris, Less Than Five Minutes, 2007 (4’), in collaborazione con Alberto D’Amico
Marco Raparelli, Ristorante Italia, 2007 (4’ 30’’)
venerdì 5 luglio, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di: Pino Pascali, sigle e pubblicità, fra cui Insetticida getto, 1962; Tic Tac, 1964; Tv7, 1968
Magdalo Mussio, Il potere del drago, 1971 (10’)
Magdalo Mussio, Il reale dissoluto, 1972 (10’)
Magdalo Mussio, Umanomeno, 1973 (11’ 30’’)
Rosa Foschi, L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino, 1971 (12’)
Rosa Foschi, L’amour du cinema, 1969 (12’)
Claudio Cintoli, Mezzo sogno e mezzo, 1965 (10’)
Claudio Cintoli, Primavera nascosta, 1969 (10’)
Gianluigi Toccafondo, Essere morti o essere vivi è la stessa cosa, 2000 (3’ 30’’)
Paolo Canevari - Alberto D’Amico, Disegno Animato, 1993 (3’)
Paolo Canevari - Alberto D’Amico, SuperRoma, 1994 (2’)
Paolo Canevari - Alberto D’Amico Filmino, 1995 (40")
Marco Colazzo - Alberto D’Amico, Movimento, 1993 (2')
Avish Khebrehzadeh - Alberto D’Amico, Alef, 1996 (47’’)
Elisabetta Benassi - Alberto D’Amico, Senz'acqua, 1998 (1’)
Valentina Coccetti - Alberto D’Amico, Maracanà, 1997 (2’10”)
Paola Gandolfi, Francesca Ravello, Recherche de ma mère, 2003 (3’ 45’’)
Paola Gandolfi, Macchina madre, 2007 (3' 47'’)
Marina Paris - Alberto D’Amico, Less Than Five Minutes, 2007 (4’)
Alberto D’Amico, SP, 2002 (1' 40’’)
Marco Raparelli, Ristorante Italia, 2007 (4’ 30’’)
Marco Raparelli, Everything Changes, 2010 (3’ 40’’)
11, 12, 16 luglio 2013 | Sguardo/immagine: viaggio nella filmografia di Gianfranco Baruchello
La rassegna si chiude con l’appuntamento dedicato alla filmografia di Gianfranco Baruchello. L’artista dai primi anni Sessanta ha cominciato a lavorare con l’immagine in movimento, girando prima in Super8 Il grado zero del paesaggio nel 1963, per affrontare successivamente il montaggio dell’ormai storica Verifica incerta (1964-1965), realizzato con Alberto Grifi utilizzando spezzoni di film in 35mm.
Il montaggio diventa per Baruchello un modo di pensare l’immagine a partire da un pensiero precedente, con una scrittura che è capace di tutto, ribaltamenti, abbinamenti, proposte di logiche al limite del senso come in Tre lettere a Raymond Roussel (1969), in cui materiali visivi sono assemblati in maniera sperimentale a formare in successione tre nuclei narrativi. In Fraintesi dall’incantevole (1989) mostra una sequenza trovata all’interno di una bottiglia che ricostruisce la possibile identità di una persona.
giovedì 11 luglio 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Enrico Ghezzi e Carla Subrizi
Sarà presente: Gianfranco Baruchello
Proiezione di: una selezione cortometraggi di Gianfranco Baruchello
venerdi 12 luglio 2013, ore 18.30 – 20.30
Programma da definire
martedì 16 luglio, ore 18.30 – 20.30
Programma da definire
Uno degli obiettivi del progetto espositivo in corso al MACRO è infatti quello di coinvolgere le diverse realtà che sono protagoniste delle vicende artistiche di questa città anche attraverso dibattiti, conferenze e rassegne dedicate allo studio e all’approfondimento di quattro decenni della storia dell’arte più recente a Roma.
La rassegna L’immagine mutante, realizzata in collaborazione con il Dipartimento Audiovisivi del MACRO, è suddivisa in tre cicli di appuntamenti tematici e pensata per approfondire la sperimentazione legata al cinema d’artista, uno degli aspetti più interessanti ad aver caratterizzato le vicende culturali della città. Dagli anni Sessanta infatti Roma, dopo essere diventata Capitale del cinema d’autore con la grande fabbrica di Cinecittà, ha visto nascere anche in ambito artistico un fermento di proposte sperimentali legate al mezzo cinematografico.
PROGRAMMA
25, 26, 27 giugno 2013 | Immagini e Visioni. Filmografia di Luca Maria Patella e Mario Schifano
Il primo ciclo in programma, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – che ha svolto un ruolo fondamentale nel recupero e nel restauro dei film in programma –, è dedicato a due figure fondamentali del panorama artistico degli anni Sessanta, Luca Maria Patella e Mario Schifano. Luca Maria Patella analizza la natura stessa della macchina da presa, annullando la dimensione spazio-temporale e giocando sul cortocircuito della visione; Mario Schifano azzera il linguaggio per comporre un diario emotivo che esula dalla narrazione e arriva ad una composizione libera del reale.
martedì 25 giugno 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa e Bruno Di Marino.
Proiezione di: Luca Maria Patella, Vedo vado!, 1969 (20’)
Mario Schifano, Souvenir, 1967 (11’)
Mario Schifano, Vietnam, 1967 (muto, 3’)
mercoledì 26 giugno 2013, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di: Luca Maria Patella, SKMP2, 1968 (30’)
Luca Maria Patella, Intorno-fuori - Materiale per camminare, 1967 (muto, 20’)
Mario Schifano, Ferreri, 1966-1969 (16’)
Mario Schifano, Reflex, 1964 (8’)
Mario Schifano, Fotografo, 1967 (muto, 3’)
Mario Schifano, Schifano, 1967 (muto, 1’)
giovedì 27 giugno 2013, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di: Luca Maria Patella, Tre e basta, 1965 (muto, 10’)
Luca Maria Patella, Terra animata, 1967 (muto, 7’)
Mario Schifano, Umano non umano, 1969 (85’)
4, 5 luglio 2013 | Movimenti animati
Il secondo ciclo propone una selezione di film e video d’animazione. La pellicola diventa un collage con figure stilizzate e forme geometrico spaziali, creando un incastro di elementi visivi come nei film di Claudio Cintoli e negli intermezzi televisivi di Pino Pascali. Si trasforma in poesia visiva nei cortometraggi di Rosa Foschi o in un’animazione visionaria in quelli di Magdalo Mussio. Questi film acquistano uno status di opere d’arte e il lavoro di alcuni viene promosso dalla società di produzione Corona Cinematografica che comincia a finanziare, grazie ai premi di qualità indetti dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo, brevi documentari animati. Le sperimentazioni sono poi riprese negli anni Novanta da artisti che continuano a ritoccare, tagliare e manipolare la pellicola come Gianluigi Toccafondo o Paolo Canevari, che comincia con film girati in analogico per arrivare ad utilizzare il digitale. La ricchezza espressiva delle animazioni analogiche trova un ideale rilancio nelle esperienze degli artisti che utilizzano il digitale come Paola Gandolfi, Marina Paris, nell’esperienza isolata nel campo della video animazione di Elisabetta Benassi e, negli anni più recenti, nei lavori di Marco Raparelli.
giovedì 4 luglio 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Alberto D’Amico, Bruno Di Marino, Cristiana Perrella e Maria Rosa Sossai
Saranno presenti: Paolo Canevari, Rosa Foschi, Paola Gandolfi, Marina Paris e Marco Raparelli.
Proiezione di: Pino Pascali, sigle e pubblicità, fra cui Insetticida getto, 1962; Tic Tac, 1964; Tv7, 1968
Rosa Foschi, L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino, 1971 (12’)
Claudio Cintoli, Mezzo sogno e mezzo, 1965 (10’)
Paolo Canevari, Disegno Animato, 1993 (3’), in collaborazione con Alberto D’Amico
Paola Gandolfi, Francesca Ravello, Recherche de ma mère, 2003 (3’ 45’’)
Marina Paris, Less Than Five Minutes, 2007 (4’), in collaborazione con Alberto D’Amico
Marco Raparelli, Ristorante Italia, 2007 (4’ 30’’)
venerdì 5 luglio, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di: Pino Pascali, sigle e pubblicità, fra cui Insetticida getto, 1962; Tic Tac, 1964; Tv7, 1968
Magdalo Mussio, Il potere del drago, 1971 (10’)
Magdalo Mussio, Il reale dissoluto, 1972 (10’)
Magdalo Mussio, Umanomeno, 1973 (11’ 30’’)
Rosa Foschi, L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino, 1971 (12’)
Rosa Foschi, L’amour du cinema, 1969 (12’)
Claudio Cintoli, Mezzo sogno e mezzo, 1965 (10’)
Claudio Cintoli, Primavera nascosta, 1969 (10’)
Gianluigi Toccafondo, Essere morti o essere vivi è la stessa cosa, 2000 (3’ 30’’)
Paolo Canevari - Alberto D’Amico, Disegno Animato, 1993 (3’)
Paolo Canevari - Alberto D’Amico, SuperRoma, 1994 (2’)
Paolo Canevari - Alberto D’Amico Filmino, 1995 (40")
Marco Colazzo - Alberto D’Amico, Movimento, 1993 (2')
Avish Khebrehzadeh - Alberto D’Amico, Alef, 1996 (47’’)
Elisabetta Benassi - Alberto D’Amico, Senz'acqua, 1998 (1’)
Valentina Coccetti - Alberto D’Amico, Maracanà, 1997 (2’10”)
Paola Gandolfi, Francesca Ravello, Recherche de ma mère, 2003 (3’ 45’’)
Paola Gandolfi, Macchina madre, 2007 (3' 47'’)
Marina Paris - Alberto D’Amico, Less Than Five Minutes, 2007 (4’)
Alberto D’Amico, SP, 2002 (1' 40’’)
Marco Raparelli, Ristorante Italia, 2007 (4’ 30’’)
Marco Raparelli, Everything Changes, 2010 (3’ 40’’)
11, 12, 16 luglio 2013 | Sguardo/immagine: viaggio nella filmografia di Gianfranco Baruchello
La rassegna si chiude con l’appuntamento dedicato alla filmografia di Gianfranco Baruchello. L’artista dai primi anni Sessanta ha cominciato a lavorare con l’immagine in movimento, girando prima in Super8 Il grado zero del paesaggio nel 1963, per affrontare successivamente il montaggio dell’ormai storica Verifica incerta (1964-1965), realizzato con Alberto Grifi utilizzando spezzoni di film in 35mm.
Il montaggio diventa per Baruchello un modo di pensare l’immagine a partire da un pensiero precedente, con una scrittura che è capace di tutto, ribaltamenti, abbinamenti, proposte di logiche al limite del senso come in Tre lettere a Raymond Roussel (1969), in cui materiali visivi sono assemblati in maniera sperimentale a formare in successione tre nuclei narrativi. In Fraintesi dall’incantevole (1989) mostra una sequenza trovata all’interno di una bottiglia che ricostruisce la possibile identità di una persona.
giovedì 11 luglio 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Enrico Ghezzi e Carla Subrizi
Sarà presente: Gianfranco Baruchello
Proiezione di: una selezione cortometraggi di Gianfranco Baruchello
venerdi 12 luglio 2013, ore 18.30 – 20.30
Programma da definire
martedì 16 luglio, ore 18.30 – 20.30
Programma da definire
25
giugno 2013
L’immagine mutante rassegna di film sperimentali e video d’artista
Dal 25 giugno al 16 luglio 2013
arte contemporanea
Location
MACRO SALA CINEMA
Roma, Via Reggio Emilia, 54, (Roma)
Roma, Via Reggio Emilia, 54, (Roma)
Vernissage
25 Giugno 2013, h 18.30